Finanziamenti a Fondo Perduto per l’Innovazione

Finanziamenti a Fondo Perduto per l’Innovazione

Il Ministero per lo Sviluppo Economico prosegue con gli finanziamenti a fondo perduto per l’innovazione anche nel 2019, favorendo le imprese che investono nelle attività di ricerca e sviluppo. Infatti, con questo intervento finanziario, i protagonisti sono proprio i progetti di elevato impatto tecnologico, che realizzano nuovi prodotti, processi o servizi o migliorano quelli già esistenti.

Con questo bando, i migliori progetti d’impresa saranno premiati con finanziamenti a fondo perduto e un finanziamento agevolato. Se anche tu vuoi ottenere queste agevolazioni, entra nel dettaglio per avere tutte le informazioni sugli accordi per l’innovazione del Mise.

Finanziamenti a Fondo Perduto per l’Innovazione il ruolo del MISE

L’obiettivo principale di questa iniziativa è l’applicazione delle tecnologie identificate nel Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 Orizzonte 2020.

Quali sono le imprese che possono candidarsi e per quali tipologie di progetti?

A chi si rivolge

La domanda di accesso alle agevolazioni può essere presentata da imprese innovative di qualsiasi dimensione, localizzate in tutte il territorio nazionale. I soggetti richiedenti devono possedere alcuni requisiti:

  1. essere operative in ambito industriale, agroindustriale, artigiano, ricerca o servizi per l’industria;
  2. avere almeno 2 bilanci approvati;
  3. investire una spesa compresa tra 5 milioni e 40 milioni di euro.

Possono partecipare al bando anche consorzi e partenariati, ovvero progetti in forma congiunta e, organismi di ricerca, per un massimo di 5 co-proponenti, dove ciascuno sostiene i costi in una percentuale pari al 10% per i grandi progetti e 5% per tutti gli altri.

Cosa finanzia

I progetti ammissibili sono tutti quelli riguardanti attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
  • Nanotecnologie
  • Materiali avanzati
  • Biotecnologie
  • Fabbricazione e trasformazione avanzate
  • Spazio
  • Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

La realizzazione deve avvenire in un tempo non superiore a 36 mesi, a partire dalla presentazione della proposta e, comunque, non oltre 3 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni. Nello specifico si considera fase di avvio quella in cui viene iniziata la prima attività prevista dall’investimento.

Le spese ammissibili

Sono finanziabili tutte le spese relative a: personale dipendente; strumenti e attrezzature; consulenze e brevetti; spese generali; altri materiali usati per lo svolgimento del progetto.

Finanziamenti a Fondo Perduto per progetti innovativi

Le risorse finanziarie per gli Accordi per l’innovazione sono integrate, ovvero stanziate, sia dalla Comunità Europea e dallo Stato italiano attraverso il Mise, che da Regioni e Province Autonome con un co-finanziamento per almeno il 3% delle spese ammissibili complessive.

Numeri e misure del Finanziamenti a Fondo Perduto per l’Innovazione

Le agevolazioni consistono in un contributo diretto alla spesa a fondo perduto e un finanziamento agevolato. Il primo viene erogato in una percentuale pari a una quota base del 20% dei costi e delle spese ammissibili, più una quota equivalente concessa dalle regioni e dalle province; il secondo è riconosciuto nel limite del 20% dei costi complessivi ammissibili.

Presentazione della domanda

Attualmente sono ancora disponibili le risorse per le regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Toscana. Per l’invio della proposta, le imprese devono inviare i progetti all’indirizzo di posta elettronica: [email protected].

Finanziamento Brevetti Contributi a Fondo Perduto Marchi e Brevetti

Finanziamento Brevetti Contributi a Fondo Perduto Marchi e Brevetti

Finanziamenti brevetti, le agevolazioni  sono dirette a micro, piccole e medie imprese (MPMI), anche di nuova costituzione, con sede legale ed operativa in Italia.

Esistono però delle condizioni particolari in cui le imprese devono trovarsi per cui usufruire di questi finanziamenti.

Innanzitutto, gli imprenditori che vogliono accedere al contributo a fondo perduto devono essere titolari o licenziatari di un brevetto rilasciato successivamente al 01/01/2013

Gli imprenditori interessati al finanziamento brevetti devono essere titolari di una domanda di brevetto depositata successivamente al 01/01/2013.

Importante: devono essere in possesso di una opzione o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza di un brevetto.

Queste deve essere rilasciato successivamente al gennaio 2013, con un soggetto, anche estero, che ne detiene la titolarità.

Al rilascio dell’agevolazione sono imprese neo-costituite in forma di società di capitali, a seguito di operazione di Spin-off universitari/accademici.

Finanziamento brevetti: il bando

L’ausilio è per le iniziative di valorizzazione economica di brevetti delle micro, piccole e medie imprese.

Il finanziamento brevetti in questione favorisce lo sviluppo di una strategia brevettuale.

E quindi l’accrescimento della loro capacità competitiva in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato. Questi contributi a fondo perduto facilitano la competitività tra le imprese.

Finanziamento brevetti: le spese ammissibili

Le voci di spesa ammissibili per il finanziamento dei brevetti devono essere fatturate successivamente alla presentazione della domanda. Si tratta di servizi di industrializzazione e ingegnerizzazione e dello studio di fattibilità.

Quindi, studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo e rilascio certificazioni di prodotto o di processo. Inoltre sono ammesse le spese per servizi di organizzazione e sviluppo, servizi di IT Governance, studi ed analisi per lo sviluppo di nuovi mercati geografici e settoriali.

Tra le spese ammissibili per il finanziamento brevetti anche quelle per i servizi per la progettazione organizzativa e l’organizzazione dei processi produttivi.

Il contributo è utile anche alla definizione della strategia di comunicazione, promozione e canali distributivi. Si aggiungano anche i servizi di trasferimento tecnologico; due diligence; proof of concept; predisposizione accordi di segretezza; predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto.

Ammissibili anche i costi dei contratti di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati).

Cosa è un brevetto?

Il brevetto (o più propriamente brevetto per invenzione) è un titolo giuridico in forza del quale al titolare viene conferito un diritto esclusivo di sfruttamento dell’invenzione.

Questo nell’ambito di un territorio e per un periodo ben determinati. Il brevetto consente di impedire ad altri di produrre, vendere o utilizzare l’invenzione senza autorizzazione.

Anche se nella maggior parte dei casi il titolare di un brevetto ottiene anche il monopolio del relativo mercato, questo non avviene sempre.

Il titolare di un brevetto potrebbe infatti trovarsi comunque nell’impossibilità di vendere il prodotto che incorpora l’invenzione brevettata.

Per esempio a causa di brevetti precedenti di proprietà di terzi. Per invenzione si intende una soluzione nuova ed originale ad un certo problema tecnico. Essa può riguardare un prodotto o un processo (metodo, procedimento).

Hai delle domande sul finanziamento brevetti inserisci la tua richiesta nei commenti!

Industria e Filiera Conciaria: il contributo a fondo perduto

Industria e Filiera Conciaria: il contributo a fondo perduto

Questa agevolazione è destinata a progetti di investimento che sostengono l’industria conciaria e contribuiscono a proteggere le forniture ad essa necessarie.

Le domande per i progetti di investimento a sostegno dell’industria conciaria e a tutela della sua filiera saranno accettate a partire dal 15 novembre.

Industria e Filiera Conciaria: Cos’è

La misura è promossa da Invitalia ed è destinata ad aiutare l’industria conciaria, che è stata molto danneggiata dalla pandemia COVID-19.

I fondi verranno utilizzati per proteggere le catene di approvvigionamento e per pianificare attività di progettazione, sperimentazione, ricerca e sviluppo nel settore.

A questo scopo saranno messi a disposizione 10 milioni di euro.

Industria e Filiera Conciaria: i destinatari

Possono fare richiesta dell’incentivo le aziende dell’industria conciaria che appartengono a distretti conciari situati nelle regioni Campania, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto.

L’elenco dei comuni destinatari è riportato nell’allegato n. 1 del decreto direttoriale del 6 settembre 2022.

Progetti ammessi dal bando

Le aziende devono presentare dei progetti per accedere alle agevolazioni.

I progetti devono rendere le aziende più competitive e avere effetti positivi sul distretto conciario di appartenenza.

I progetti devono inoltre essere innovativi e sostenibili.

Possono includere attività di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale, purché siano strettamente correlate al progetto e non troppo costose.

Questi progetti devono riguardare la realizzazione di nuovi prodotti o il miglioramento delle modalità di produzione.

Il progetto deve permettere di fare una delle seguenti cose:

  • realizzare un nuovo prodotto o servizio;
  • apportare una modifica significativa a un prodotto o servizio esistente;
  • introdurre contenuti e processi digitali;
  • ridurre l’impatto ambientale secondo i principi dell’ecosostenibilità e dell’economia circolare;
  • condividere strumenti e conoscenze per aiutare le imprese del settore conciario a diventare più innovative e internazionali.

Gli stessi progetti possono essere presentati come parte di un progetto di distretto integrato se l’integrazione dei progetti consente alle imprese proponenti di ottenere effettivi vantaggi competitivi, anche secondo una logica di filiera.

Il progetto di distretto integrato deve includere diversi progetti coordinati proposti da imprese operanti nel settore conciario.

I progetti devono essere avviati dopo la data di presentazione della domanda e possono avere un totale di spese ammissibili compreso tra 50 e 200 mila euro.

Se i progetti integrati sono almeno 5, un progetto può avere fino a 500 mila euro di spese ammissibili.

I progetti devono inoltre garantire che gli investimenti non danneggino l’ambiente e che vengano completati entro 18 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.

Industria e Filiera Conciaria: le spese ammissibili

Sono ammissibili le spese legate esclusivamente ai progetti di investimento, quali:

  • acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, comprese le spese di installazione;
  • programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale;
  • acquisto di immobili e lavori di muratura e simili;
  • costi del personale, strumenti, attrezzature, servizi di consulenza e di altro tipo se legati ad attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che possono essere incluse nel progetto.

Fino al 20% delle spese di investimento può essere destinato invece al capitale circolante.

Industria e Filiera Conciaria: le agevolazioni

Puoi ottenere un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese del tuo progetto, a condizione che soddisfi i requisiti de minimis.

L’Autorità di Gestione erogherà i finanziamenti in due rate, dopo che avrai presentato domanda specifica che dimostri che hai effettivamente sostenuto le spese.

Termini e modalità di presentazione della domanda

La domanda di agevolazione dovrà essere presentata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia, altrimenti non sarà presa in considerazione.

Puoi trovare le procedure e i moduli necessari sul sito web dell’Agenzia www.invitalia.it, a partire dalle ore 10.00 del 15 novembre 2022.

Tuttavia, puoi iniziare a compilare la tua domanda a partire dalle ore 10.00 dell’8 novembre 2022.

Affidati ad esperti della finanza agevolata.

Bonus Ristoranti 2023: tutto pronto per la presentazione delle domande

Bonus Ristoranti 2023: tutto pronto per la presentazione delle domande

Il bonus ristoranti 2022 è un prestito a fondo perduto che aiuta le imprese del settore gastronomico e agroalimentare, della ristorazione e della somministrazione di alimenti e bevande. L’incentivo è destinato a ristoranti, gelaterie e pasticcerie per finanziare macchinari professionali e altri beni durevoli. Il bonus contribuirà a coprire il 70% dei costi totali, fino a un limite di 30.000 euro per singola azienda.

I destinatari del bonus ristoranti 2022

Il bonus 2022 per ristoranti, pasticcerie e gelaterie è riservato alle attività commerciali con i seguenti codici ATECO:

  • 56.10.11 (Catering con servizio di ristorazione): queste imprese devono essere regolarmente costituite e registrate come attive nel Registro delle Imprese da almeno 10 anni o, in alternativa, devono aver acquistato prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici nei 12 mesi precedenti per almeno il 25% degli acquisti totali del periodo;
  • 56.10.30 (Gelaterie e pasticcerie) e 10.71.20 (Produzione di pasticceria fresca): queste attività devono essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Imprese da almeno 10 anni o, in alternativa, aver acquistato prodotti DOP, IGP, SQNPI e biologici per almeno il 5% degli acquisti totali.

Requisiti per accedere al contributi a fondo perduto

Il contributo a fondo perduto è destinato alle attività di cui sopra che soddisfano i seguenti requisiti:

  • sono nel libero esercizio dei loro diritti
  • non sono in liquidazione volontaria o in procedura fallimentare
  • non sono considerate in difficoltà
  • abbiano rimborsato le somme dovute nel caso in cui abbiano ricevuto sovvenzioni successivamente revocate
  • siano iscritti all’INPS o all’INAIL, abbiano il DURC regolare e siano in regola con gli obblighi fiscali; e
  • non abbiano ricevuto e successivamente non abbiano rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.

I beni acquistabili con il bonus Ristoranti 2022

Le aziende del settore della ristorazione ed in generale della somministrazioni di alimenti e bevande possono ottenere un contributo per l’acquisto di macchinari e attrezzature per l’attività. I macchinari devono rimanere di proprietà dell’azienda per almeno 3 anni. L’azienda può ottenere un sussidio pari al 70% del costo sostenuto, fino ad un massimo di 30.000 euro.

Il bonus Ristoranti 2022 può essere utilizzato per pagare l’acquisto di macchinari professionali e beni aziendali nuovi, biologici e funzionanti. I macchinari devono essere acquistati a prezzi normali di mercato da venditori terzi non collegati all’azienda.

Infine, tutti i pagamenti devono essere effettuati tramite appositi conti bancari intestati all’azienda in maniera da consentire la tracciabilità.

Come ricevere il bonus Ristoranti 2022

La domanda di erogazione deve essere presentata dall’impresa al Mise entro 30 giorni dalla data di completamento delle spese. L’impresa deve allegare alla domanda

  • copie delle fatture elettroniche per l’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali
  • documentazione che attesti la piena tracciabilità delle spese sostenute dall’impresa (mandati di pagamento ed estratti conto)
  • relazione tecnica finale contenente una descrizione degli investimenti effettuati e che attesti il completo pagamento delle relative spese

Il MIPAAF come precisato nel decreto del 04 luglio 2022, entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta, procede all’erogazione parziale o totale di quanto ti è dovuto in base a quanto hai speso per macchinari professionali e altri articoli. Se fornisci una fideiussione bancaria o assicurativa, è anche possibile ricevere immediatamente i fondi.

Come fare la domanda ed entro quando

Per presentare la domanda per il bonus 2022 ristoranti, pasticcerie e gelaterie, dovrai accedere al portale Invitalia dove puoi trovare tutti i termini e le procedure per richiedere il bonus.

Il bando è a sportello e resterà aperto fino ad esaurimento delle risorse disponibili, affidati a consulenti esperti per ottenere il bonus Ristoranti 2022.

Fondo Imprese Creative al Via il Bando Invitalia

Fondo Imprese Creative al Via il Bando Invitalia

Promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero della Cultura, ai primi di giugno ha finalmente preso il via il Fondo Imprese Creative gestito da Invitalia, rivolto a micro, piccole e medie imprese con sede in tutte le regioni italiane già avviate, nuove di zecca o persone fisiche attraverso l’inderogabile impegno della creazione di un’attività dedicata non appena ottenuto l’accesso alle misure di sostegno. Una dotazione finanziaria composta da 26,8 milioni di euro finalizzata alla promozione e al sostegno di attività culturali ed artistiche relative alle produzioni audiovisive (cinema, tv e media multimediali), design, musica, festival di matrice artistica e culturale, letteratura, biblioteche ed archivi, architettura, musei, espressioni artistiche dell’artigianato, videogames e software.

Fondo Imprese Creative ecco chi può richiederlo

A poter richiedere le agevolazioni del Fondo Imprese Creative, esclusivamente sulla piattaforma web di Invitalia, saranno le cosiddette imprese creative – quelle cioè il cui movente principale è la ideazione, creazione, diffusione, ricerca e conservazione di beni o idee di natura culturale – le imprese non creative direttamente coinvolte in progetti con imprese creative, enti di ricerca ed università e team di persone fisiche intenzionate a costituire un’impresa creativa, a patto che la costituzione avvenga entro e non oltre 60 giorni dall’effettiva ammissione alle agevolazioni. A disposizione ci saranno agevolazioni finanziarie fino a 500 mila euro suddivise tra finanziamenti agevolati fino al 40% della spesa ammessa e contributi a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa, con lo scopo di sostenere ed aiutare quella nuova imprenditorialità tricolore fondata sulla creatività e produzione di idee nell’ acquisto, ad esempio, di macchinari industriali ed attrezzatura, brevetti, licenze e marchi, componentistica software ed hardware, certificazioni e formazioni specifiche relative al proprio campo d’azione ed opere murarie fino al limite del 10% del programma complessivamente considerato ammissibile.

Il calendario

L’iter della domanda alle agevolazioni del Fondo Imprese Creative seguirà questo calendario:

Dal 13 giugno 2022 alle ore 10.00 sarà possibile l’accreditamento alla richiesta di agevolazioni per le attività non residenti sul territorio italiano. Per le imprese residenti non sarà invece necessario alcun accreditamento.

Dal 20 giugno 2022 alle ore 10.00 sarà possibile la compilazione online delle domande attraverso l’area riservata della piattaforma online di Invitalia, dove al termine della compilazione della domanda verrà assegnato un”codice di predisposizione alla domanda”. In questa fase saranno necessari un’identità digitale, una firma digitale, un indirizzo di posta certificata e dati della società per cui si sta eseguendo la domanda completi e aggiornati presso il Registro delle imprese. In caso di controlli incrociati contraddittori, la domanda potrebbe essere rifiutata dal sistema.

Dal 5 luglio 2022 alle ore 10.00 sarà reso possibile l’invio online delle domande attraverso la pagina dedicata e per tempo comunicata, in cui inserire il proprio “codice di predisposizione alla domanda”, dopo cui verrà assegnato un numero di protocollo e l’attestazione di avvenuta presentazione della domanda. In questa fase il portale sarà attivo tutti i giorni feriali dalla 10.00 alle 17.00 fino all’effettivo esaurimento dei fondi a disposizione.

PMI Innovative Guida Requisiti Agevolazioni Incentivi

PMI Innovative Guida Requisiti Agevolazioni Incentivi

Cosa sono le PMI Innovative e quali sono le caratteristiche di queste piccole e medie imprese? Scopri tutto ciò che riguarda il profilo di una PMI che opera nel campo dell’innovazione tecnologica e le agevolazioni di cui puoi beneficiare se ne sei l’imprenditore.

La procedura per l’iscrizione al registro delle PMI Innovative è effettuabile attraverso le Camere di Commercio.

Scheda informativa sulle PMI Innovative

Le piccole e medie imprese sono tutte quelle aziende costituite da meno di 250 dipendenti e il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro, o che hanno il bilancio totale annuo non superiore a 43 milioni di euro.

I requisiti delle piccole e medie imprese

La PMI innovativa per definirsi tale deve possedere almeno due dei seguenti requisiti:

  • un terzo delle risorse umane deve essere in possesso del titolo di laurea magistrale;
  • un quinto del personale in forza deve essere formato da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori;
  • l’impresa deve essere proprietaria di una forma di protezione intellettuale o di protezione del software.
  • il 3% dei costi totali deve riferirsi ad attività di ricerca e sviluppo e innovazione.

Finanza agevolata per le PMI Innovative

Quali sono i vantaggi e gli incentivi per le piccole e medie imprese nel nostro Paese?

PMI e micro imprese hanno un ruolo fondamentale sul mercato italiano, sia come protagoniste dell’economia europea che come protagoniste nella creazione di posti di lavoro.

2 grandi vantaggi per micro imprese e PMI innovative

  1. Esonero dal pagamento dell’imposta di bollo per l’iscrizione al Registro delle Imprese.
  2. Remunerazione per i dipendenti attraverso piani di stock option e work for equity, oltre ad un esonero da imposizione sul reddito

 

Incentivi per lo sviluppo delle PMI

Anche alle piccole e medie imprese operanti nel settore dell’innovazione tecnologica da meno di 7 anni, come alle start up innovative, vengono riconosciute delle agevolazioni fiscali.

Esempi pratici di agevolazioni per PMI innovative

  • Accesso semplificato al Fondo Centrale di Garanzia per le PMI e quindi la concessione di una garanzia pubblica che si affianca alle garanzie portate dalle imprese stesse.
  • Raccolta fondi online Equity Crowdfunding per accedere a finanziamenti in cambio dell’acquisto di titoli di partecipazione nelle società. Altre informazioni utili sui gestori di Equity Crowdfunding si possono trovare sul sito Consob.

Per verificare se il tuo progetto imprenditoriale ha tutte le carte in regola per diventare una PMI innovativa, puoi trovare maggiori dettagli sulla normativa vigente sul sito web del Ministero dello Sviluppo Economico.

Finanziamenti Europei 2023 Guida e Consigli per Richiederli ed Ottenerli

Finanziamenti Europei 2023 Guida e Consigli per Richiederli ed Ottenerli

I finanziamenti europei sono risorse stanziate dall’Unione Europea per le imprese e le start up.

Si tratta di uno strumento efficace che ha l’obiettivo di favorire l’integrazione economica e sociale dei Paesi membri.

Per accedere alle agevolazioni, la Commissione Europea e gli organismi nazionali e regionali provvedono alla pubblicazione di bandi pubblici che definiscono requisiti e modalità di richiesta.

Scopri tutti i vantaggi dei finanziamenti europei e come accedervi per realizzare il tuo progetto d’investimento.

I finanziamenti europei per la crescita di imprese e start up

Ecco una guida sul funzionamento dei finanziamenti a fondo perduto concessi dall’Unione Europea che ti sarà utile per ricercare e individuare l’opportunità giusta per realizzare il tuo progetto imprenditoriale.

Cosa sono

La programmazione finanziaria UE ha una validità di 7 anni, durante i quali finanzia progetti di start up innovative e imprese in diversi ambiti.

Attualmente la Commissione europea è orientata all’erogazione di fondi a realtà imprenditoriali che investono nell’innovazione tecnologica, contribuendo così allo sviluppo sostenibile delle aziende.

Se sei titolare di un’azienda o di una start up, quando ti troverai davanti ai bandi europei per la prima volta, non sarà facile orientarsi e capire subito come sono strutturate le opportunità di finanziamento.

Ecco perché metterti in mani esperte potrà aiutarti a trovare il bando più adatto alle tue esigenze.

Finanziamenti Europei le tipologie

  1. Diretti, gestiti dalla Commissione Europea che eroga i fondi attraverso programmi come Horizon2020 Life, Creative Europe, ecc.
  2. Indiretti o strutturali, finanziati dalla UE ma amministrati dagli Stati membri dell’UE a livello nazionale e regionale.

Fondi diretti

Si tratta di programmi comunitari e di strumenti per l’assistenza esterna, erogati sotto forma di sovvenzioni e appalti.

I primi sono assegnati a seguito di una call for proposal, mentre i secondi attraverso bandi di gara.

Per accedere a questi finanziamenti è richiesta la creazione di un partenariato transnazionale, quindi i progetti dovranno coinvolgere almeno due Paesi membri.

Inoltre, il contributo non sarà mai riconosciuto per il 100% dei costi del progetto, pertanto i beneficiari dovranno dimostrare di avere la capacità economica per sostenere la restante parte della spesa.

Fondi indiretti

Questa tipologia di risorse stanziate dall’Unione Europea si distingue in PON, se gestite da autorità locali nazionali come i ministeri e POR, nel caso di organismi regionali.

In Italia, questi fondi sono cofinanziati dallo Stato e hanno l’obiettivo di attuare la Politica di Coesione (o regionale) della UE che sostiene l’occupazione, la crescita economica e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini di tutta la comunità europea.

Chi sono i beneficiari?

I finanziamenti europei sono incentivi destinati ai progetti meritevoli, soprattutto quelli innovativi, per esempio nella produzione di energie alternative e nel miglioramento dei processi produttivi.

L’imprenditoria giovanile e femminile, così come le imprese operanti in aree svantaggiate, sono spesso oggetto di interventi finanziari che favoriscono lo sviluppo di nuove idee di business e lo stimolo della competitività.

Le agevolazioni

Nel caso dei fondi europei diretti, è la Commissione europea a stabilire i criteri di assegnazione, mentre nel caso della gestione indiretta il finanziamento sarà misto, ovvero in parte nazionale e in parte comunitario.

La partecipazione ai bandi europei ti consentirà di accedere a diverse tipologie di incentivi:

  • finanziamenti agevolati;
  • contributi a fondo perduto;
  • garanzia del credito;
  • sgravi fiscali e contributivi.

Ho letto che ci sono opportunità di finanziamenti per le imprese, come faccio a riconoscere quella giusta per il mio progetto?

La proposta di bandi europei per lo sviluppo imprenditoriale è molto ampia ed è importante conoscere tutte le tipologie di finanziamenti europei disponibili e sapere quale può soddisfare al meglio le proprie esigenze.

Puoi provare a cavartela da solo o affidarti a chi può fare per te una ricerca mirata e farti risparmiare tempo ed energie.

Come richiedere i finanziamenti europei

All’interno di ogni bando vengono definiti i requisiti che il soggetto richiedente deve possedere per essere ammesso alla valutazione del progetto. Non solo, il testo integrale in cui viene descritto il provvedimento, regolamenta le modalità di richiesta, di selezione e le condizioni di erogazione delle agevolazioni.

La domanda di finanziamento

Per partecipare dovrai compilare la domanda di finanziamento, utilizzando una delle piattaforme digitali messe a disposizione da chi gestisce il bando.

In Italia, uno di questi organismi è Invitalia, partner del Mise, che gestisce la maggior parte dei fondi europei strutturali.

3 condizioni indispensabili per l’ammissione alla fase di valutazione del progetto:

  • partecipa solo dopo aver letto attentamente i requisiti richiesti;
  • compila la domanda entro il termine previsto;
  • sii preciso, efficace e non omettere alcun documento o informazione.

Spesso il bando prevede che il soggetto richiedente invii il business plan, ovvero il piano d’impresa che consentirà di valutare al meglio il progetto.

La presentazione dovrà essere dettagliata e completa di tutti gli aspetti tecnici ed economici, compresa la strategia di sviluppo che studiata per l’impresa o start up.

Per aumentare le tue possibilità di ottenere i finanziamenti europei, considera la stesura del business plan una priorità e per essere sicuro di fare centro, ricorri alle competenze e all’esperienza di un professionista.

I finanziamenti europei scrivono il futuro del tuo business

Stai pensando a quanto può diventare grande la tua impresa o start up e quanto potrebbe essere più facile ottenendo i finanziamenti europei?

Le opportunità sono tante e noi possiamo trovare quella giusta per te e aiutarti a scrivere la domanda di finanziamento.

Fondo Italia Venture Invitalia Finanziamenti a Fondo Perduto

Fondo Italia Venture Invitalia Finanziamenti a Fondo Perduto

Il Fondo Italia Venture investe nelle migliori start up e PMI innovative, agendo in co-investimento con operatori privati nazionali e internazionali. L’intervento finanziario ha l’obiettivo di agevolare gli investimenti early – stage per lo sviluppo d’impresa, favorendo il rafforzamento della competitività economica del Paese.

Invitalia Ventures, gestisce il Fondo Italia Venture e insieme ai suoi co -investitori, mette a disposizione delle imprese italiane e delle start up, sia i capitali di rischio, che le competenze e un eccellente network d’impresa.

Entra nel dettaglio per saperne di più sui fondi Venture Capital di Invitalia.

Tutte le informazioni sul fondo Italia Venture di Invitalia

Invitalia Venture ha lo scopo di accelerare la crescita dell’impresa ad alto contenuto innovativo, attraverso Italia Venture I e Italia Venture II Fondo Imprese Sud. Il primo è il protagonista di questo approfondimento, mentre il secondo, in breve, ha come focus l’aumento della competitività e lo sviluppo delle PMI del Mezzogiorno.

Cosa è il Fondo Italia Venture di Invitalia

È un fondo che finanzia l’avvio e lo sviluppo di attività a elevato potenziale di sviluppo, con una dotazione di 86,65 milioni di euro.

Scopri tutto quello che c’è da sapere.

A chi si rivolge il

L’attività d’investimento Italia Venture di Invitalia ( Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) supporta start up e PMI innovative che presentano notevoli potenzialità di crescita. Ecco un breve elenco dei settori d’investimento:

  • internet & ICT;
  • logistica  e meccatronica;
  • biotech & health;
  • clean energy & green tech;
  • governo e PA;
  • social impact & sostenibilità;
  • food fashion e life style;
  • fintech.

Come funziona

Italia Venture I è destinato ad investimenti in PMI, piccole e medie imprese e Start Up innovative, che attraverso un co-investimento con operatori privati nazionali e internazionali, sostiene la crescita e il consolidamento delle aziende. Tra i sottoscrittori pubblici e privati del Fondo figurano il Ministero dello Sviluppo Economico, la Banca Europea, Cisco, Fondazione di Sardegna e il Gruppo Metec.  La gestione del fondo, in carico a Invitalia Ventures, è capitanata da Sergio Buonanno.

Fondi Venture Capital di Invitalia

Italia Venture I agevola l’accesso al credito delle imprese innovative, sostenendo i progetti di sviluppo d’impresa a medio-lungo termine. Si tratta di un co-investimento di piccole e medie imprese, insieme a investitori privati indipendenti con lo stesso obiettivo.

L’agevolazione nel dettaglio

  • Risorse pubbliche fino ad un massimo del 70% di ogni singolo round di investimento, con un taglio compreso tra 0,5 milioni e 1,5 milioni di euro. Quanto stabilito andrà a finanziare la sottoscrizione, l’acquisto e l’erogazione di titoli, obbligazioni, azioni, quote e altri strumenti finanziari, relativi al capitale di rischio.
  • Risorsa private nella misura del 30%.

Modalità di accesso

Il processo di selezione delle imprese e la valutazione dei progetti d’investimento avviene tramite il Comitato Investimenti.

Bandi Europei la Guida ai Finanziamenti 2022 per Imprese e Start Up

Bandi Europei la Guida ai Finanziamenti 2022 per Imprese e Start Up

I Bandi Europei sono l’opportunità per lo sviluppo della tua impresa. Le risorse stanziate dall’Unione Europea attraverso il programma Horizon 2020 hanno l’obiettivo di aiutare gli imprenditori a realizzare i loro progetti d’investimento attraverso finanziamenti agevolati e finanziamenti a fondo perduto.

Con i bandi europei è più facile ripensare al tuo business, l’importante è saper scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Ecco tutte le informazioni per sapere come funzionano e come accedere alle agevolazioni.

Scopri i bandi europei e trova quello giusto per il tuo investimento

La guida è uno strumento utile per saperne di più sulle opportunità di crescita per imprese e start up e sull’assegnazione dei fondi europei come incentivo per stimolare la produttività e la competitività.

A chi si rivolgono

I potenziali beneficiari dei bandi europei sono le imprese e le start up operanti nei seguenti settori:

  • agricoltura;
  • industria;
  • cultura;
  • innovazione tecnologica;
  • commercio;
  • servizi;
  • no profit.

Quali tipi di finanziamento

I fondi erogati dall’UE si distinguono in diretti e indiretti. I primi sono strutturati in programmi comunitari gestiti dalla Commissione Europea, per esempio Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione.

Invece, i fondi indiretti sono definiti strutturali e sono gestiti dalle autorità locali nazionali (PON) o regionali (POR) del relativo Stato membro dell’UE.

Attraverso i bandi europei, aziende, PMI e start up potranno accedere a contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e altri sgravi fiscali.

Consulta ora il nostro esperto per sapere quali sono i bandi europei più adatti al tuo progetto.

Il ruolo di Invitalia e Mise

Entra nel dettaglio per saperne di più sugli organismi che si occupano di programmare i fondi, pubblicare i bandi e assegnare finanziamenti europei alle imprese beneficiarie, alle start up e ai giovani e aspiranti imprenditori in Italia.

Il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, si occupano, congiuntamente alla Commissione Europea, di gestire i Fondi Europei e Nazionali con l’obiettivo di sostenere l’occupazione e l’economia del Paese.

Il loro è un ruolo fondamentale per l’attuazione dei Programmi cofinanziati dall’UE e dalle politiche nazionali.

Invitalia opera come partner del Mise e di altre istituzioni occupandosi di:

  • redazione e messa a punto dei Programmi;
  • progettazione e attuazione degli interventi;
  • monitoraggio, controllo e certificazione della spesa.

Spese ammissibili e contributi nel dettaglio

Il testo integrale di ogni bando riporta quali spese possono essere ammesse al finanziamento e quali agevolazioni saranno riconosciute ai soggetti beneficiari.

Solitamente i costi finanziabili sono quelli funzionali al progetto, relativi a beni durevoli; gestione delle risorse umane, materiale di consumo, strumenti informatici, brevetti e certificazioni, spese generali. Tali voci di spesa saranno accettate se comprovate da relativa documentazione.

La Commissione europea finanzia i progetti con contributi che vanno dal 50-60% ad un massimo del 75-80% del totale delle spese ammissibili del progetto.

Ogni bando nel dettaglio indicherà l’importo minimo e massimo e sarà specificato il tipo di incentivo. Per esempio, nel caso di finanziamenti nazionali o regionali con fondi europei, l’aiuto potrebbe essere un contributo a fondo perduto 100%.

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Come accedere alle agevolazioni

Per partecipare ad un bando e aumentare le tue possibilità di ottenere l’assegnazione dei finanziamenti europei, ti consigliamo di leggere attentamente il testo che lo descrive, dove troverai espressi quali sono i requisiti richiesti e le modalità di presentazione della domanda.

Per accedere ai fondi dovrai compilare la domanda di finanziamento e predisporre un business plan dettagliato. Infatti, il piano d’impresa è necessario per la valutazione della fattibilità del progetto ed è l’unico strumento attraverso cui potrai presentare la tua impresa o start up, la strategia di sviluppo e l’investimento che intendi realizzare.

Come fare un business plan?

La redazione del piano d’impresa deve prevedere alcuni elementi fondamentali:

  • profilo del soggetto richiedente;
  • idea di business;
  • analisi del mercato e dei competitors;
  • strategie di sviluppo e prospettive di crescita;
  • aspetti tecnici-produttivi ed economico-finanziari.

Chi può occuparsi della scrittura efficace del business plan?

La stesura del documento richiede esperienza e metodo e per questo ti suggeriamo di delegare questa attività a chi lo fa di mestiere. Chiedi ora al nostro esperto.

La richiesta di finanziamento

La presentazione della domanda è una procedura che richiede tempo, pertanto se ti interessa proporre la tua candidatura, ti suggeriamo di provvedere alla predisposizione dei documenti richiesti con anticipo rispetto la scadenza.

Per l’ammissione, dovrai compilare la domanda attraverso il sistema elettronico messo a disposizione o provvedendo secondo le direttive presenti nel bando. Non dimenticarti di allegare tutti documenti e i moduli richiesti. Qualora mancassero le condizioni di ammissibilità, la domanda sarà respinta perché consegnata oltre la scadenza, o incompleta oppure errata.

La fase di valutazione

I bandi europei fanno riferimento a programmi di finanziamento specifici, ognuno dei quali prevede una procedura di selezione che viene dettagliata nel testo integrale del provvedimento. Il numero dei beneficiari a cui sarà erogato il finanziamento agevolato o il contributo a fondo perduto dipenderà dallo stanziamento disponibile.

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