Negozi Sicuri Firenze: fondo perduto contro vandalismo e danni

Negozi Sicuri Firenze: fondo perduto contro vandalismo e danni

Il bando Negozi Sicuri Firenze eroga finanziamenti a fondo perduto fino a un massimo di 5 mila euro per le imprese che hanno subito danni a causa di atti di vandalismo e che devono quindi sostenere dei costi per il ripristino o che devono investire nella sicurezza dell’attività.

Il finanziamento è stato voluto e finanziato dalla Camera di Commercio e dal Comune di Firenze, con uno stanziamento di fondi complessivo pari a 800 mila euro. Di questi, la metà saranno destinati prioritariamente alle imprese della città di Firenze (poiché stanziati dall’ente comunale).

Andiamo ora a vedere quali sono i beneficiari, quali attività si possono finanziare e quali sono le scadenze del bando Negozi Sicuri Firenze.

Negozi Sicuri Firenze: chi può partecipare

È la prima domanda che ci si pone quando ci si imbatte in un finanziamento a fondo perduto: la mia impresa ha i requisiti per ottenere i fondi? Andiamo a vedere quali caratteristiche devono avere i beneficiari del bando Negozi Sicuri Firenze:

  • Devono essere Micro, Piccole o Medie Imprese della circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Firenze;
  • Devono essere iscritti al Registro delle Imprese;
  • Non devono avere pendenze rispetto agli adempimenti previdenziali e assistenziali o nei confronti della Camera di Commercio;
  • Non devono essere fornitori della Camera di Commercio di Firenze.

Rispetto ai settori, invece, non ci sono limitazioni tranne che per le imprese attive nella pesca, nell’acquicoltura e nel carboniero (escluse dal bando Negozi Sicuri Firenze).

Negozi Sicuri Firenze: cosa fare con i fondi

Vediamo ora in che modo si possono investire i fondi del bando Negozi Sicuri Firenze:

  • Azioni di ripristino dei danni subiti dall’impresa a causa di atti vandalici;
  • Interventi volti a migliorare la sicurezza della sede aziendale per prevenire il danneggiamento.

Parliamo, in parole povere, del ripristino di vetrine, porte di accesso, impianti di allarme e sistemi di videosorveglianza. Ma, come si è detto, il bando Negozi Sicuri Firenze consente anche di finanziare interventi di prevenzione (come il potenziamento dei sistemi antintrusione).

Il finanziamento copre le spese già sostenute, in particolare sono ammesse a contributo le spese fatturate e pagate a partire dal giorno 1 luglio 2023.

Negozi Sicuri Firenze: quanto è possibile ottenere

Negozi Sicuri Firenze prevede contributi a fondo perduto fino a un massimo di 5 mila euro. L’agevolazione sarà pari al 50% delle spese sostenute dall’impresa, che comunque dovranno avere un importo minimo pari a 1.000 euro. Ogni impresa può presentare non più di una richiesta di contributo.

Negozi Sicuri Firenze: scadenze bando

In ultima istanza, andiamo a vedere quanto tempo c’è per partecipare al bando Negozi Sicuri Firenze. Le richieste di contributo potranno essere avanzate a partire dal 12 febbraio 2024 alle ore 9:00. La scadenza, invece, è stata fissata al 31 dicembre 2024 (a meno che non si arrivi prima all’esaurimento dei fondi stanziati dagli enti promotori dell’iniziativa).

Fondimpresa, Green Transition e Circular Economy: fondo perduto formazione

Fondimpresa, Green Transition e Circular Economy: fondo perduto formazione

Il finanziamento Green Transition e Circular Economy di Fondimpresa nasce per rispondere a un’esigenza sempre più attuale: spingere le aziende verso una transizione ecologica che non solo porti benefici all’ambiente, ma che possa anche rappresentare un’occasione di crescita. Si tratta di uno dei finanziamenti a fondo perduto di Fondimpresa per la formazione. Il bando “Fondimpresa Green”, infatti, finanzia piani di formazione dei lavoratori di aziende che stanno investendo in economia circolare e green economy. Andiamo ora a vedere quali sono i soggetti beneficiari, quanto è possibile ottenere e quali sono le scadenze da rispettare per non perdere l’agevolazione prevista dal bando Fondimpresa Green Transition e Circular Economy.

 Bando Fondimpresa Green: i beneficiari

Prima domanda: chi può partecipare al bando Fondimpresa, Green Transition e Circular Economy? Il bando è aperto a tutte le aziende (soprattutto Microimprese e PMI) che posseggano, però, i seguenti requisiti:

  • Alla data di presentazione della domanda l’azienda deve aver già aderito a Fondimpresa (devono quindi essere registrate nell’area riservata del portale dedicato);
  • Gli enti iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell’apposito “Elenco dei Soggetti Proponenti Qualificati” di Fondimpresa.

Come molti bandi analoghi, insomma, anche il finanziamento Fondimpresa Green abbraccia, con una rete a maglie larghe, un ampio numero di realtà imprenditoriali.

Fondimpresa, Green Transition e Circular Economy: interventi ammissibili

Il finanziamento Fondimpresa Green eroga agevolazioni a fondo perduto per i piani di formazione che riguardino uno dei seguenti ambiti:

  • Trasformazione Green: si pensi, ad esempio, alle imprese che stanno implementando o migliorando processi, prodotti e strategie che attengono alla transizione verde e che richiedono che il personale dell’azienda sia opportunamente formato;
  • Economia Circolare: implementazione di operazioni e/o processi produttivi che riguardino la circolarità, quindi il riuso e la valorizzazione di rifiuti, scarti di lavorazione, prodotti obsoleti e altre casistiche analoghe a queste.

Bando Fondimpresa Green: fondi stanziati

Il finanziamento Fondimpresa, Green Transition e Circular Economy ha una dotazione finanziaria pari a 20 milioni di euro. Questi sono suddivisi nel seguente modo:

  • Trasformazione Green: 15 milioni di euro stanziati (di cui poco meno di 7 sono destinati alle regioni del Nord, 4,6 alle regioni dell’Italia centrale e circa 3 milioni a Sud e Isole)
  • Economia Circolare: 5 milioni di euro stanziati (i piani, anche interaziendali, devono coinvolgere almeno 60 dipendenti).

L’importo ottenibile da ciascuna impresa beneficiaria di Fondimpresa Green varia in base al piano di formazione presentato.

Fondimpresa Green: le scadenze

Il bando Fondimpresa – Green Transition e Circular Economy è stato attivato il 14 novembre 2023. Chi intenda partecipare, dovrà presentare la domanda di finanziamento entro e non oltre le ore 13:00 del 9 aprile 2024.

La modulistica necessaria, la documentazione e le modalità di inoltro della richiesta sono presenti sulla pagina web dedicata a Fondimpresa Green. Attenzione però: la strutturazione del progetto per l’ottenimento del fondo è tutt’altro che semplice, per partecipare a questo bando è consigliabile farsi aiutare da un esperto di finanza agevolata.

Re-Impresa regione Lombardia: finanziamento a fondo perduto

Re-Impresa regione Lombardia: finanziamento a fondo perduto

Il bando Re-Impresa regione Lombardia eroga finanziamenti a fondo perduto fino a 60 mila euro per le imprese che stanno rilanciando il business. L’agevolazione prevede anche una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio/lungo termine. Si tratta, insomma, di uno dei finanziamenti a fondo perduto pensati appositamente per sostenere le realtà più fragili del tessuto imprenditoriale lombardo.

In questa breve scheda troverai tutte le informazioni che cerchi sul bando Re-Impresa regione Lombardia: le scadenze, i beneficiari, i dettagli sull’agevolazione e le spese ammissibili.

Re-Impresa regione Lombardia: requisiti

Partiamo dalle fondamenta: sicuramente ti starai chiedendo se puoi accedere al bando Re-Impresa regione Lombardia, vediamo quali sono i requisiti che bisogna possedere per accedere:

  • Essere una PMI o una Mid Cap (il bando esclude le Micro Imprese) con sede legale e/o operativa in Lombardia;
  • Aver concluso con successo una Composizione Negoziata in accordo con il CCII o aver rispettato per almeno nove mesi un accordo di ristrutturazione dei debiti o un concordato preventivo in continuità. Insomma, poter dimostrare che l’impresa sta uscendo da una condizione di crisi;

Re-Impresa regione Lombardia: cosa finanzia

Ma cosa è possibile finanziare con i fondi del bando Re-Impresa regione Lombardia? Con questo finanziamento si possono coprire i costi di progetti di investimento per rilanciare aziende in difficoltà, quelle che hanno intrapreso un processo di ristrutturazione e rilancio del business (secondo quanto previsto dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza) o stanno per farlo.

Entrando più nel dettaglio, Re-Impresa regione Lombardia finanzia un discreto numero di spese:

  • Acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, arredi e hardware;
  • Software (sottoscrizione licenze d’uso fino a 12 mesi e acquisto)
  • Acquisizione di marchi, licenze e/o brevetti;
  • Servizi di consulenza (fino al 30% del totale);
  • Realizzazione di opere murarie e di impiantistica (entro un massimo del 20% del totale).

Re-Impresa regione Lombardia: l’agevolazione

Il bando Re-Impresa regione Lombardia prevede un’agevolazione così composta:

  • Un contributo a fondo perduto fino a 60 mila euro per le imprese che hanno concluso positivamente la composizione negoziata della crisi;
  • Una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine con importo compreso tra 400 mila euro e 2 milioni di euro. In questo caso, il finanziamento è erogato da Finlombarda S.p.A. e deve avere una durata che va dai 24 ai 72 mesi (incluso l’eventuale preammortamento).

Uno strumento finanziario, quindi, che si articola nella combinazione di due diverse agevolazioni. Una caratteristica che non riguarda solo Re-Impresa ma molti finanziamenti regione Lombardia.

Re-Impresa regione Lombardia: scadenze

Il bando Re-Impresa regione Lombardia è stato attivato il 22 gennaio 2024 e scade il 18 settembre 2026. Entrando più nel dettaglio, chi volesse accedere al finanziamento a fondo perduto previsto da quest’agevolazione deve inviare la sua domanda nelle modalità descritte dal portale dedicato entro le ore 14:00 del 18/09/2026.

Come per tutti i bandi analoghi, anche per accedere a Re-Impresa regione Lombardia si consiglia sempre l’affiancamento di un esperto di finanza agevolata, che possa aiutare l’impresa sia nell’ottenimento dei fondi che nel valorizzarne al massimo l’impiego.

Made in Italy Circolare e Sostenibile: finanziamento a fondo perduto

Made in Italy Circolare e Sostenibile: finanziamento a fondo perduto

Con una dotazione finanziaria di ben 15 milioni di euro, il bando Made in Italy Circolare e Sostenibile eroga contributi a fondo perduto per sostenere i progetti di ricerca industriale e ricerca fondamentale. L’idea è quella di sostenere le realtà che vogliono investire nell’innovazione di prodotti, servizi e/o processi. Si tratta di un bando nazionale molto interessante, fortemente voluto dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Made in Italy Circolare e Sostenibile: soggetti beneficiari

Possono partecipare al bando Made in Italy Circolare e Sostenibile tutte le micro, piccole, medie e grandi imprese italiane, a patto che siano esterne al partenariato Made in Italy Circolare e Sostenibile. Ciascuna azienda può concorrere singolarmente o in rete con altre imprese o con organismi di ricerca.

Made in Italy Circolare e Sostenibile: settori chiave

Per il bando Made in Italy Circolare e Sostenibile vengono anche individuati dei settori chiave, raggruppati in tre macrocategorie:

  • Abbigliamento: calzature, moda, pelle, tessile, occhiali e accessoristica;
  • Arredamento: arredo indoor e outdoor, yacht design;
  • Automazione: meccatronica e tecnologie meccaniche.

Made in Italy Circolare e Sostenibile: interventi ammissibili

Se ti stai chiedendo cosa puoi finanziare con il bando Made in Italy Circolare e Sostenibile, devi tenere a mente che l’agevolazione viene concessa su progetti di ricerca industriale e fondamentale. Questi possono contenere al loro interno le seguenti voci di spesa:

  • Materiali, attrezzature e macchinari;
  • Spese relative al personale;
  • Servizi di consulenza;
  • Costi indiretti e altre spese.

Vediamo ora che obiettivi devono perseguire i progetti di ricerca presentati al bando Made in Italy Circolare e Sostenibile:

  • Sviluppo di soluzioni volte a integrare la circolarità nell’intero ciclo di vita di prodotti;
  • Sviluppo e sperimentazione di strategie di eco-design finalizzare a supportare le fasi di progettazione;
  • Creazione di prodotti e materiali che riutilizzino rifiuti, residui industriali e minerali non critici;
  • Sviluppo di nuove tecnologie e prodotti green;
  • Implementazione di procedure per le fabbriche a rifiuti zero.

Insomma, anche per il bando Made in Italy Circolare e Sostenibile, come accade per molti finanziamenti a fondo perduto, le parole d’ordine sono innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.

Made in Italy Circolare e Sostenibile: Entità e forma dell’agevolazione

Il bando Made in Italy Circolare e Sostenibile prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto per coprire progetti con valori compresi tra 150 mila euro e 1 milione di euro. Il finanziamento andrà a coprire le spese sostenute dall’azienda in percentuali diverse a seconda dell’attività che si va a svolgere e dalle dimensioni dell’impresa.

Nel bando Made in Italy Circolare e Sostenibile, infatti, sono le piccole imprese ad essere avvantaggiate. Basti pensare che per i progetti di ricerca industriale le piccole imprese ricevono un finanziamento a fondo perduto a copertura del 70% dei costi, le medie imprese un contributo pari al 60% dei costi, mentre le medie imprese possono avere fonti solo per il 50% delle spese sostenute.

Made in Italy Circolare e Sostenibile: scadenza del bando

Il bando Made in Italy Circolare e Sostenibile scade alle ore 12:00 del 21 febbraio 2024. Entro quella data sarà necessario presentare la domanda per poter partecipare. Vale la pena ricordare che il bando Made in Italy Circolare e Sostenibile presenta molteplici elementi di complessità, pertanto è opportuno farsi aiutare da un esperto in fase di presentazione della domanda.

Fondo perduto Bolzano per ricerca e innovazione

Fondo perduto Bolzano per ricerca e innovazione

C’è tempo fino ad aprile 2024 per accedere al contributo a fondo perduto previsto per centri di ricerca e imprese del Trentino che hanno progetti di sviluppo e innovazione con ricadute positive sul territorio provinciale di Bolzano. Certamente non ci troviamo di fronte a uno dei tanti finanziamenti a fondo perduto, questo bando ha una spiccata complessità e chi vuole partecipare dovrà richiedere certamente l’aiuto di un esperto del settore. Andiamo ora a scoprire qualche informazione in più sul finanziamento a fondo perduto Bolzano per ricerca e innovazione previsto nell’ambito del PR FESR 2021-2027.

Fondo perduto Bolzano per ricerca e innovazione: i beneficiari

Al bando per i finanziamenti a fondo perduto previsti per gli investimenti innovativi in provincia di Bolzano, possono accedere una pluralità di soggetti: dalle PMI alle start-up, dalle grandi imprese ai poli di innovazione, fino ad arrivare agli enti e organismi di ricerca.

Fondo perduto Bolzano: interventi ammissibili

Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto previsti in Trentino nell’ambito del PR FESR 2021-2027, è necessario presentare un progetto che abbia una dimostrabile ricaduta positiva sul territorio della provincia di Bolzano. Più in particolare, sono accettati gli interventi che rientrano nelle seguenti azioni:

  • Azione 1: investimenti in ricerca e innovazione per la creazione di nuovi prodotti, processi o servizi all’interno delle filiere locali o per il miglioramento di quelli già esistenti;
  • Azione 2: investimenti infrastrutturali per il miglioramento di tutte le infrastrutture utilizzate da imprese e comunità scientifica per le attività di ricerca e sviluppo;
  • Azione 3: potenziamento del ruolo dei soggetti territoriali già impegnati nelle attività di ricerca e sviluppo.

Tutte le iniziative, in ogni caso, devono rientrare nell’ambito dei seguenti ambiti:

  • Automation and Digital: digitalizzazione e automazione dei processi produttivi, per l’innovazione dell’economia locale;
  • Food and Life Science: uno dei comparti con migliori margini di crescita;
  • Green Technologies: tecnologie verdi per la transizione ecologica;
  • Tecnologie alpine: chiaramente legate alle specificità territoriali.

Fondo perduto Bolzano ricerca e innovazione: quanto si può avere

Come si è detto, per il finanziamento a fondo perduto dei progetti di ricerca e innovazione in provincia di Bolzano sono stati stanziati complessivamente 19 milioni di euro. Ciascun progetto, però, dovrà prevedere un budget minimo di 400 mila euro.

Fondo perduto Trentino ricerca e innovazione: scadenze

E in ultimo, andiamo a vedere le scadenze. Il finanziamento a fondo perduto Bolzano per ricerca e innovazione è stato attivato il 19 gennaio 2024 e scadrà alle ore 12:00 dell’11 aprile 2024.

 

Finanziamenti a Fondo Perduto 2024: cosa sono e tutti i migliori bandi

Finanziamenti a Fondo Perduto 2024: cosa sono e tutti i migliori bandi

I finanziamenti a fondo perduto sono un’opportunità per le imprese e le start up che vogliono crescere e investire in nuovi progetti, ma spesso è difficile capire come accedervi. Leggendo questo articolo, scoprirai tutte le informazioni dettagliate sui diversi tipi di finanziamenti disponibili.

Se si vogliono sfruttare i finanziamenti a fondo perduto 2024, però, è importante sottolineare che è necessario rivolgersi a consulenti esperti in materia, perché il processo di richiesta può essere complesso e spesso necessita di una conoscenza specifica delle procedure e delle leggi.

Finanziamenti a fondo perduto 2024 perché richiederli

Ci sono diverse ragioni per cui un’impresa o una start-up potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto nel 2024:

  1. Finanziamento di investimenti: Un’impresa potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto per finanziare investimenti, come l’acquisizione di attrezzature, macchinari o immobili. Questi finanziamenti possono aiutare l’impresa a crescere e svilupparsi.
  2. Sostegno alle attività di ricerca e sviluppo: Le start-up e le PMI innovative possono chiedere finanziamenti a fondo perduto per sostenere le proprie attività di ricerca e sviluppo. Una strategia per essere più competitivi sul mercato.
  3. Internazionalizzazione: Un finanziamento a fondo perduto può essere utilizzato per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, come ad esempio la partecipazione a fiere e missioni commerciali all’estero.
  4. Acquisizione di nuove competenze: Finanziamenti a fondo perduto possono essere sfruttati per sostenere la formazione e l’acquisizione di nuove competenze per i dipendenti dell’impresa.
  5. Rafforzamento della competitività: I finanziamenti a fondo perduto possono aiutare le imprese a diventare più competitive sul mercato, migliorando la loro efficienza e le loro capacità.

Bisogna anche tenere a mente che le opportunità di finanziamento a fondo perduto variano in base alle regioni, alle leggi e alle opportunità esistenti. Per questo è importante verificare sui siti web delle istituzioni pubbliche, delle regioni o di Invitalia i dettagli sui finanziamenti disponibili per le imprese.

Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024

Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024, ci sono alcuni passi fondamentali da seguire:

  1. Conosci il bando di finanziamento e assicurati di soddisfare i requisiti: prima di iniziare a preparare la richiesta, è importante che tu conosca i dettagli del bando di finanziamento e che verifichi di soddisfare i requisiti per poter presentare la richiesta.
  2. Prepara un business plan solido: un business plan completo e ben strutturato è fondamentale per convincere gli enti erogatori dei fondi che il tuo progetto è meritevole di finanziamento.
  3. Evidenzia la capacità di rendicontazione: gli enti erogatori dei fondi vorranno sapere come intendi utilizzare i fondi e come ne renderai conto, quindi è importante fornire una chiara descrizione dei costi e delle attività previste nel progetto, nonché un piano di rendicontazione credibile.
  4. Fai una richiesta di finanziamento dettagliata: presentare una richiesta dettagliata e completa, inclusi i documenti richiesti dal bando, può aumentare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti.
  5. Rivolgiti a professionisti del settore per aiutarti a compilare la documentazione e a fare una richiesta di finanziamento completa: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere complesso, quindi è importante rivolgersi a consulenti esperti per assicurarsi di compilare la documentazione in modo corretto e presentare una richiesta completa ed efficace.
  6. Sii persistente e preparato per eventuali modifiche: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere lungo e complesso, quindi è importante essere pronti a fare eventuali modifiche alla richiesta e a fornire ulteriori informazioni richieste.

Ricorda, l’aiuto di esperti del settore è fondamentale per massimizzare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti a fondo perduto 2024.

Quali sono i finanziamenti a fondo perduto del 2024: i bandi aperti a cui puoi partecipare

I finanziamenti a fondo perduto 2024 per imprese e start-up rappresentano un’occasione importante per ottenere un supporto economico per la tua attività. Tuttavia, la procedura per accedere a questi fondi può essere complessa e presentare difficoltà.

Per questo motivo, è fondamentale rivolgerti ad esperti di finanza agevolata che possono fornirti assistenza nella compilazione della domanda e nell’interpretazione delle norme e dei requisiti richiesti.

Questi fondi potranno essere utilizzati per coprire le spese legate all’avvio o alla crescita della tua attività, come ad esempio l’acquisto di attrezzature o la formazione del personale.

Nei paragrafi successivi verranno elencati i principali bandi di finanziamento disponibili, quelli che ti permetteranno di accedere ai fondi senza necessariamente doverli restituire.

Resto al Sud 2024

Resto al Sud è un bando di agevolazioni per le imprese e i giovani professionisti del Sud e del Centro Italia.
Il bando, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, offre finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti agevolati e agevolazioni fiscali per la creazione di nuove attività imprenditoriali e per l’ampliamento e la modernizzazione di quelle esistenti.

Il bando mira a stimolare lo sviluppo economico delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia e a contrastare la fuga dei giovani talenti verso altre regioni o altri paesi. Si tratta, come forse sai, di uno dei finanziamenti a fondo perduto 2024 più apprezzati e sfruttati.

Leggi gli approfondimenti del bando Resto al Sud 2024

Smart&Start Italia 2024

Smart&Start Italia è un bando del Ministero dello Sviluppo Economico italiano gestito da Invitalia, che mira a supportare la nascita e lo sviluppo delle startup innovative.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati e a fondo perduto per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di sviluppo e consolidamento delle attività delle startup innovative.

Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici.

Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 1.5 milioni di euro per ogni progetto. Smart&Start Italia mira a sostenere lo sviluppo delle start up innovative in Italia, favorendo l’espansione dell’economia digitale e la crescita dell’occupazione.

Leggi gli approfondimenti del bando Smart&Start Italia 2024

Cultura Crea 2024

Cultura Crea è un bando promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e gestito da Invitalia, che mira a sostenere la creazione, la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie. Il bando è rivolto a enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative.

Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 100% per le spese ammissibili, con un finanziamento a fondo perduto massimo di 200.000 euro per ogni progetto. Un’occasione da studiare con attenzione se stai analizzando tutti i migliori bandi di finanziamento a fondo perduto 2024.

Cultura Crea mira a sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, favorendo l’accesso dei cittadini alla cultura e la valorizzazione del patrimonio culturale del paese.

Leggi gli approfondimenti del bando Cultura Crea 2024

Cultura Crea Plus 2024

Cultura Crea Plus è un bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che mira a finanziare progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie.

Il bando offre finanziamenti a fondo perduto per enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative, con un contributo massimo di 200.000 euro per progetto e una copertura fino al 100% delle spese ammissibili.

La finalità di Cultura Crea Plus è quella di sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, offrendo maggiori opportunità e risorse per i beneficiari rispetto alla versione base del bando.

Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2024

Nuove Imprese a Tasso Zero ON è un bando di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di avvio d’impresa e di consolidamento delle attività delle nuove imprese.

Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici. Il bando prevede finanziamenti a tasso zero fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 2 milioni di euro per ogni progetto.

Nuove Imprese a Tasso Zero On mira a supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia, favorendo l’occupazione e l’espansione dell’economia del paese.

Leggi gli approfondimenti del bando Nuove imprese a Tasso Zero ON

Fondo Impresa Donna 2024

Fondo Impresa Donna è un fondo di investimento dedicato alle piccole e medie imprese a conduzione femminile. Il fondo mira a supportare l’espansione e lo sviluppo delle imprese a prevalente partecipazione femminile attraverso l’investimento in capitale di rischio o in prestiti.

Caratteristiche che non devono meravigliare: molti finanziamenti a fondo perduto 2024 sono rivolti alle donne per incentivare l’imprenditoria femminile e colmare il gap occupazionale tra i sessi.

Il Fondo Impresa Donna può essere un’ottima opzione per coloro che desiderano investire in un’impresa a prevalente partecipazione femminile e sostenere l’empowerment femminile.

Leggi gli approfondimenti del bando Fondo Impresa Donna 2024

Fondo PMI Creative 2024

Il Bando Fondo PMI Creative è un programma di finanziamento destinato alle piccole e medie imprese (PMI) che operano nel settore creativo e culturale. Il bando è stato istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, e con il sostegno del Fondo Europeo per gli Investimenti.

Il Bando Fondo PMI Creative mira a sostenere lo sviluppo delle PMI del settore creativo e culturale, con un particolare focus su innovazione e digitalizzazione. Le PMI interessate possono presentare la propria domanda di finanziamento per ricevere un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento, nonché un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software.

Il bando Fondo PMI Creative, uno dei più interessanti tra i finanziamenti a fondo perduto 2024, è aperto a tutte le PMI che operano nel settore creativo e culturale, come ad esempio: design, moda, architettura, editoria, audiovisivo, musica, arti visive, teatro, danza, circo, artigianato artistico, beni culturali, turismo culturale e creativo.

Per poter partecipare al bando è necessario presentare domanda di finanziamento entro la scadenza stabilita e soddisfare i requisiti richiesti dal bando, tra cui ad esempio: avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita e avere un progetto di investimento idoneo per il settore creativo e culturale.

Leggi gli approfondimenti del bando Fondo PMI Creative 2024

Contratto di Sviluppo 2024

Il Bando Contratto di Sviluppo è un programma di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI) italiane. E’ stato istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Il bando ha l’obiettivo di supportare le PMI nella realizzazione di progetti di investimento e sviluppo aziendale, con un focus sull’innovazione, la digitalizzazione e la competitività.

Il Bando Contratto di Sviluppo offre un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento e un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software. Per partecipare al bando le imprese devono presentare un progetto di investimento che preveda una serie di attività specifiche, ad esempio: acquisto di attrezzature, costruzione o ristrutturazione di immobili, sviluppo di nuovi prodotti o processi, acquisizione di brevetti o marchi.

Per poter partecipare al bando Contratto di Sviluppo è necessario soddisfare i requisiti richiesti dal bando tra cui avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita, avere un progetto di investimento idoneo e rispettare i requisiti di spesa e di fatturato.

Leggi gli approfondimenti del bando Contratto di Sviluppo 2024

Finanziamenti a fondo perduto 2024: chi se ne occupa e perché rivolgersi agli esperti

Rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto è fondamentale per comprendere meglio le opportunità disponibili, per scegliere i fondi giusti per i propri progetti e per sfruttarli al meglio.

I consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto sono in grado di aiutare le imprese a:

  • Identificare i bandi di finanziamento più adatti alle esigenze dell’impresa o della start-up
  • Preparare la documentazione necessaria per la richiesta del finanziamento
  • Aiutare nell’elaborazione del Business Plan
  • Assistere nel monitoraggio del progetto una volta ottenuti i fondi
  • Guidare l’impresa attraverso il processo di richiesta e rendicontazione del finanziamento

Inoltre, i consulenti esperti sono in grado di fornire informazioni dettagliate e supporto continuo per garantire che le imprese rispettino tutti i requisiti e le scadenze necessarie per ottenere e utilizzare i fondi in modo efficace.

In generale, rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto aumenta notevolmente le possibilità di successo nell’ottenimento dei fondi e l’utilizzo efficace degli stessi, aumentando così le probabilità di crescita e successo per la tua impresa o start-up.

In sintesi, i finanziamenti a fondo perduto 2024 sono un’ottima possibilità per le aziende che cercano di superare le difficoltà economiche causate dalla pandemia o altri problemi. Ma per ottenere questi fondi è importante sapere come presentare la propria richiesta e soddisfare i requisiti necessari.
Ti invitiamo a contattarci per discutere della tua situazione specifica, condividere eventuali dubbi o commentare questo articolo. Siamo qui per aiutarti a ottenere i fondi di cui hai bisogno per far crescere il tuo business o per superare le difficoltà attuali.
Non perdere questa occasione, entra subito in azione!

FAQ Finanziamenti a Fondo Perduto

Cos’è un finanziamento a fondo perduto?

Un finanziamento a fondo perduto è un contributo economico che viene concesso a una persona fisica o giuridica, senza l’obbligo di restituzione. In altre parole, è un finanziamento che non deve essere rimborsato.

Chi può richiedere un finanziamento a fondo perduto 2024?

La possibilità di richiedere un finanziamento a fondo perduto dipende dalle politiche e dai criteri stabiliti dalle istituzioni che lo concedono. In genere, i finanziamenti a fondo perduto 2024 sono rivolti alle imprese, ai liberi professionisti e alle organizzazioni non profit, ma è sempre importante verificare i requisiti specifici per ciascun bando.

Quali sono i vantaggi di un finanziamento a fondo perduto?

I vantaggi di un finanziamento a fondo perduto sono diversi. In primo luogo, non c’è l’obbligo di restituzione del denaro. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto possono essere utilizzati per sostenere le attività dell’impresa o dell’organizzazione, senza dover affrontare gli interessi sui prestiti.

Come si può trovare un finanziamento a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto 2024 sono spesso concessi da enti pubblici, come regioni, province o comuni, oppure da organizzazioni non profit. Per trovare i finanziamenti a fondo perduto disponibili, si può consultare il sito web delle istituzioni che li concedono o rivolgersi a un professionista del settore.

Quali sono i criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto?

I criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto possono variare, ma in genere vengono considerati la congruenza del progetto con gli obiettivi del bando, la qualità della documentazione presentata, la sostenibilità economica e la fattibilità tecnica del progetto proposto.

Quali sono le differenze tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato?

La principale differenza tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato è che quest’ultimo prevede l’obbligo di restituzione del denaro, anche se a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di un prestito tradizionale. Inoltre, i finanziamenti a tasso agevolato sono spesso concessi da banche o istituti finanziari, mentre i finanziamenti a fondo perduto sono concessi da enti pubblici o organizzazioni non profit.

Quali sono i limiti dei finanziamenti a fondo perduto 2024?

I finanziamenti a fondo perduto sono spesso limitati dal budget disponibile per il bando e dal numero di richieste presentate. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto non coprono necessariamente tutte le spese del progetto, e possono essere concessi solo per specifiche attività o obiettivi.

Come si può presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto?

Per presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto, è necessario seguire le istruzioni specifiche del bando, che possono essere consultate sul sito web dell’ente che lo concede. In genere, la domanda deve essere corredata da una documentazione dettagliata sul progetto e sulla situazione economica dell’impresa o dell’organizzazione richiedente.

Quali sono le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto?

Le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto dipendono dalla scadenza del bando e dai tempi di valutazione delle domande. In genere, il processo di valutazione può richiedere diversi mesi, ma è importante controllare le informazioni specifiche sul sito web dell’ente che concede il finanziamento.

Cosa succede se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta?

Se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta, è possibile rivolgersi all’ente che lo concede per avere ulteriori informazioni sui motivi del rifiuto e per capire se ci sono altri finanziamenti disponibili. In alternativa, si può considerare l’opzione di un prestito a tasso agevolato o di un finanziamento privato.

Contributi a Fondo Perduto 2024: cosa sono, quali sono e come ottenerli

Contributi a Fondo Perduto 2024: cosa sono, quali sono e come ottenerli

I contributi a fondo perduto 2024 sono un’ottima opportunità per gli imprenditori che intendono finanziare i loro progetti e le proprie attività.

I contributi a fondo perduto sono finanziamenti che non devono essere restituiti e vengono utilizzati per sostenere progetti di sviluppo economico e sociale di determinati settori o territori.

Come imprenditore, è importante conoscere le opportunità di finanziamento disponibili di anno in anno, tra cui ovviamente i contributi a fondo perduto 2024. Fondi che possono essere utilizzati per coprire una gran numero di spese, come l’acquisto di attrezzature, la formazione del personale o la promozione delle attività.

Inoltre, i contributi a fondo perduto possono aiutare a ridurre il rischio finanziario per la tua attività, poiché non devono essere restituiti.

Per richiedere un contributo a fondo perduto, è necessario presentare una domanda accompagnata da un business plan e da altra documentazione specifica, che varia a seconda dell’ente che lo eroga. Enti pubblici e privati come banche, camere di commercio, associazioni di categoria e regioni offrono molte opportunità di finanziamento, quindi è importante fare ricerche e capire quali possono essere adatte alla tua attività.

In generale, i contributi a fondo perduto 2024 sono un’ottima opportunità per gli imprenditori per finanziare progetti o attività importanti e ridurre il rischio finanziario. Per questo ti consigliamo capire quali opportunità di finanziamento sono disponibili per la tua attività e di valutare se un contributo a fondo perduto può essere la scelta giusta per te.

Contributi a fondo perduto 2024: come fare la domanda

Uno dei problemi che molti imprenditori incontrano è la procedura di presentazione della domanda per un contributo a fondo perduto. Tuttavia, è importante notare che tale procedura può variare a seconda dell’ente che offre il contributo.

In generale, per fare richiesta per un contributo a fondo perduto 2024 è necessario presentare una domanda accompagnata da un business plan e da altra documentazione specifica, come ad esempio un piano finanziario, una descrizione dettagliata del progetto o un’analisi di mercato.

I bandi più interessanti che prevedono contributi a fondo perduto nel 2024 sono consultabili sul sito web di Invitalia.

Il business plan dovrebbe includere informazioni sulla tua attività, come la descrizione dell’impresa, gli obiettivi a medio e lungo termine, il team di lavoro, i costi e i ricavi previsti e un piano di marketing. Inoltre, è importante che il tuo business plan sia ben scritto e presentato in modo professionale, poiché questo può influire sulla decisione dell’ente erogatore.

Una volta che avrai presentato la domanda, l’ente esaminerà la tua richiesta e valuterà se il tuo progetto soddisfa i criteri di ammissibilità. Se la tua domanda viene accettata, riceverai un’offerta di finanziamento e dovrai firmare un contratto per accettare i termini e le condizioni del contributo.

Ricorda che fare domanda per un contributo a fondo perduto 2024 richiede tempo e fatica, ma se fatto correttamente può essere un’ottima opportunità per finanziare il tuo progetto imprenditoriale.

Come utilizzare i contributi a fondo perduto 2024 per la tua attività

Una volta ottenuti un contributi a fondo perduto, è importante utilizzarne i fondi in modo efficace, in modo da massimizzare i benefici per la tua attività. Ecco alcuni consigli per sfruttare tali agevolazioni:

  1. Utilizzare i fondi per coprire le spese essenziali: puoi utilizzare i fondi per coprire le spese essenziali per il tuo progetto o attività, come l’acquisto di attrezzature, la formazione del personale o la promozione delle attività.
  2. Investire sul futuro: utilizzare i fondi per investire sull’innovazione, come ad esempio la digitalizzazione della tua attività, la formazione del personale o la creazione di un nuovo prodotto o servizio.
  3. Collaborare con altre aziende o enti: usare i fondi per costruire reti e sinergie imprenditoriali con altre aziende o enti, in modo da ottenere maggiori benefici per la tua attività.
  4. Creare relazioni durature con gli enti finanziatori: puoi inoltre sfruttare l’approvazione di un contributo a fondo perduto per creare relazioni durature con gli enti finanziatori, in modo da poter accedere a ulteriori finanziamenti in futuro.
  5. Fare una rendicontazione efficace: utilizzare i fondi per fare una rendicontazione efficace e dimostrare agli enti finanziatori che i fondi sono stati utilizzati in modo efficace e che hanno avuto un impatto positivo sulla tua attività.

Ricorda che i contributi a fondo perduto 2024 sono un’opportunità unica per finanziare il tuo progetto imprenditoriale e devono essere utilizzati in modo efficace per massimizzare i benefici per la tua attività.

Contributi a fondo perduto 2024: esempi di progetti finanziabili

I contributi a fondo perduto 2024 possono essere utilizzati per finanziare una vasta gamma di progetti e attività, qui di seguito alcuni esempi di progetti finanziabili con i contributi a fondo perduto:

  1. Acquisto di attrezzature: I contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per coprire i costi do acquisto delle attrezzature necessarie per la tua attività come macchine, attrezzature informatiche, attrezzature mediche, ecc.
  2. Formazione del personale: i contributi a fondo perduto 2024 possono essere utilizzati per coprire i costi della formazione del personale, come corsi di formazione o master, per migliorare le competenze dei dipendenti e aumentare l’efficienza aziendale.
  3. Promozione delle attività: i contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per coprire le spese relative alla promozione, come la pubblicità, la partecipazione a fiere commerciali o la creazione di siti web e social media.
  4. Sviluppo di nuovi prodotti o servizi: i contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per finanziare la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi, per migliorare l’offerta aziendale e aumentare la competitività.
  5. Innovazione tecnologica: i contributi a fondo perduto 2024 possono essere utilizzati per finanziare progetti di innovazione tecnologica per migliorare i processi produttivi e aumentare l’efficienza aziendale.

In conclusione, i contributi a fondo perduto sono un’ottima opportunità per gli imprenditori per finanziare progetti o attività importanti e ridurre il rischio finanziario. Tuttavia, la procedura per fare domanda e utilizzare i fondi può essere complessa e richiedere tempo e fatica. Per questo è importante rivolgersi a consulenti esperti per aiutarti a capire le opportunità di finanziamento disponibili e a navigare nella procedura per fare domanda.

I consulenti esperti possono aiutarti a preparare un business plan professionale e a completare la documentazione necessaria per la domanda di contributo a fondo perduto. Inoltre, possono aiutarti a valutare se un contributo a fondo perduto è la scelta giusta per la tua attività e a sfruttare al massimo i fondi ottenuti.

Non esitare a rivolgerti a consulenti esperti per ottenere i finanziamenti di cui hai bisogno per la tua attività e per ridurre il rischio finanziario. In questo modo potrai concentrarti sul tuo core business e lasciare che gli esperti si occupino della parte burocratica e finanziaria del processo.

Inoltre, un consulente esperto può aiutarti a identificare le opportunità di finanziamento più adatte alla tua attività e a sfruttare al massimo i fondi ottenuti. Inoltre, può aiutarti a preparare un piano di utilizzo dei fondi per assicurarsi che i fondi siano utilizzati in modo efficace e che abbiano un impatto positivo sulla tua attività.

In sintesi, l’aiuto di un consulente esperto può fare la differenza nell’ottenere i contributi a fondo perduto e utilizzarli per massimizzare i benefici per la tua attività. Non esitare a rivolgerti a un professionista per aiutarti a ottenere i finanziamenti di cui hai bisogno e a ridurre il rischio finanziario per la tua attività.

FAQ Contributi a Fondo Perduto 2024

Che cosa sono i contributi a fondo perduto?

I contributi a fondo perduto sono finanziamenti pubblici o privati che non richiedono la restituzione delle somme erogate. Tra i possibili beneficiari vi sono imprese, organizzazioni o enti pubblici e servono a sostenere progetti specifici.

Quali sono i requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto?

I requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto possono variare a seconda del programma di finanziamento e della regione in cui ci si trova. In genere, le imprese devono essere costituite legalmente e avere una determinata forma giuridica. Inoltre, devono avere un piano di affari solido e dimostrare di poter gestire i finanziamenti in modo efficiente.

Quali sono i settori a cui sono rivolti i contributi a fondo perduto?

I contributi a fondo perduto possono essere destinati a diversi settori, come l’innovazione tecnologica, l’agricoltura, l’energia, la cultura e il turismo. In alcuni casi, possono anche essere destinati a imprese che operano in settori specifici, come le PMI o le startup.

Come posso trovare i contributi a fondo perduto disponibili?

I contributi a fondo perduto sono spesso pubblicizzati sul sito web delle istituzioni pubbliche locali e nazionali. Inoltre, le camere di commercio, le associazioni di categoria e le organizzazioni di supporto alle imprese possono fornire informazioni su programmi di finanziamento disponibili.

Quali sono i documenti richiesti per presentare la domanda di contributo a fondo perduto?

I documenti richiesti per presentare la domanda di contributo a fondo perduto possono variare a seconda del programma di finanziamento. In genere sono richiesti la documentazione legale dell’impresa, un piano di affari dettagliato e una descrizione del progetto per cui si richiede il finanziamento.

Quali sono i vantaggi dei contributi a fondo perduto?

I contributi a fondo perduto possono rappresentare un’opportunità per le imprese di finanziare i loro progetti senza dover accendere prestiti che comportano interessi e quindi ridurre la liquidità disponibile. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto possono migliorare la reputazione e la credibilità dell’impresa, aumentando la sua visibilità e il suo prestigio.

Quali sono i limiti dei contributi a fondo perduto?

I contributi a fondo perduto possono avere limiti come il massimale di finanziamento, i termini di pagamento e le condizioni di utilizzo dei fondi. Inoltre, il processo di richiesta di finanziamento può essere complesso e richiedere tempo e risorse.

Cosa succede se il progetto finanziato con il contributo a fondo perduto fallisce?

In genere, i contributi a fondo perduto sono erogati a imprese che dimostrano di avere un piano di affari solido e di poter gestire i finanziamenti in modo efficiente. Tuttavia, se il progetto finanziato fallisce, l’impresa non è tenuta a restituire i fondi. Tuttavia, in alcuni casi, possono esserci conseguenze come la perdita di credibilità e la possibilità di essere esclusi da futuri programmi di finanziamento.

Qual è la differenza tra un contributo a fondo perduto e un prestito?

A differenza di un prestito, un contributo a fondo perduto non richiede la restituzione dei fondi ricevuti. Inoltre, i contributi a fondo perduto non comportano il pagamento di interessi o altre spese, mentre i prestiti richiedono il pagamento di interessi e spese di gestione.

Cosa succede dopo aver ottenuto un contributo a fondo perduto?

Dopo aver ottenuto un contributo a fondo perduto, l’impresa è tenuta a utilizzare i fondi secondo le condizioni concordate. Inoltre, in alcuni casi, l’impresa deve fornire report regolari sull’utilizzo dei fondi e sull’avanzamento del progetto finanziato.

Resto al Sud 2024: cosa finanzia, chi può richiederlo, come funziona

Resto al Sud 2024: cosa finanzia, chi può richiederlo, come funziona

Resto al Sud è un finanziamento a fondo perduto promosso da Invitalia per incentivare la creazione di nuove aziende (start up) nel Sud e nel Centro Italia, il bando prevede la concessione di contributi fino ad un massimo di 200.000 euro a favore di tutte le nuove attività imprenditoriali.

Cos’è Resto al Sud e quali sono le novità del 2024

Resto al Sud è un programma di finanziamento e sovvenzione riservato alla creazione di attività imprenditoriale nel Mezzogiorno e nel Centro Italia, il bando introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91 sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e professionali . Il bando offre un mix di finanziamento a fondo perduto e a tasso zero per aiutare i giovani imprenditori ad avviare e far crescere la loro attività. In particolare, il finanziamento a fondo perduto copre il 50% dei costi ammissibili del progetto, mentre il finanziamento a tasso zero copre il restante 50% ciò vuol dire che gli interessi sono interamente a carico di Invitalia. A partire dal 2021, il bando ha esteso la platea di beneficiari fino agli under 56 e comprende anche le isole marittime e le isole lagunari e lacustri di tutta Italia.

Resto al Sud 2024: i requisiti

I requisiti per accedere al finanziamento previsto dal bando Resto al Sud 2024 sono i seguenti:

  • Età compresa tra i 18 e i 55 anni: il bando è rivolto a giovani imprenditori, per incoraggiare la creazione di nuove attività e la crescita economica del Mezzogiorno e nel Centro Italia.
  • Sede operativa dell’attività imprenditoriale nelle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia: per beneficiare del bando, l’attività deve essere situata in una delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
  • Attività imprenditoriale nuova e non esistente: l’attività deve essere nuova e non già esistente
  • Soggetti proponenti senza debiti pregressi con la pubblica amministrazione: per accedere al finanziamento, non bisogna avere debiti pregressi con la pubblica amministrazione, in modo da garantire che il supporto sia destinato a imprese sane e in grado di gestire il finanziamento.

Per accedere al finanziamento di Resto al Sud 2024 è importante verificare di soddisfare i requisiti sopra elencati e seguire le istruzioni per la presentazione della domanda, che richiede informazioni dettagliate sull’attività, i progetti e il business plan.

Resto al Sud 2024: quali attività si possono aprire

Con il finanziamento Resto al Sud 2024 puoi aprire molteplici attività imprenditoriali:

  1. Attività turistiche, come bed and breakfast, agriturismi, ristoranti, bar e negozi di souvenir.
  2. Produzione e vendita di prodotti alimentari locali, come vino, olio d’oliva, formaggi e salumi.
  3. Servizi di assistenza sanitaria, come cliniche odontoiatriche, fisioterapiste o case di cura per anziani.
  4. Attività di servizi alle imprese, come consulenze, formazione professionale, marketing e pubbliche relazioni.
  5. Attività nel settore della tecnologia e dell’innovazione, come sviluppo di software, applicazioni mobili, startup tecnologiche e servizi di web design.

Tuttavia sono molte le attività imprenditoriali finanziabili con il bando Resto al Sud. Se sei intenzionato a richiedere i fondi, oltre a quelle che sono le tue passioni, inclinazioni o competenze, faresti bene a dotarti di una ricerca di mercato accurata e a pianificare attentamente il tuo business plan per massimizzare le possibilità di successo.

Puoi considerare l’avvio di attività di artigianato locale, come produzione di ceramica, tessitura, lavorazione del legno, o altri mestieri tradizionali della tua zona. Attività che hanno un forte legame con la cultura e la tradizione del territorio con evidenti collegamenti con l’attività turistica. Inoltre è possibile avviare attività nel settore dell’energia rinnovabile, come produzione di pannelli solari o turbine eoliche. Ci sono poi opportunità nel settore agricolo, come la produzione di prodotti biologici, l’apicoltura e la coltivazione di piante aromatiche e medicinali.
In ogni caso, è importante considerare le esigenze del mercato locale, la concorrenza, il potenziale di guadagno e la sostenibilità a lungo termine del tuo business. Inoltre, il finanziamento Resto al Sud prevede anche il supporto di un tutor e di un coach aziendale, che possono aiutarti a sviluppare il tuo piano di business e a identificare le migliori strategie per far crescere la tua attività.

Altre attività da considerare potrebbero includere servizi di assistenza domiciliare per anziani, servizi di pulizia professionale, sviluppo di applicazioni mobili, servizi di consulenza finanziaria, e-commerce, e così via. Quando si decide di partecipare al bando Resto al Sud 2024, è importante fare attenzione a non scegliere un’attività già fortemente presente nel mercato locale, identificando opportunità che consentano di differenziarsi dai concorrenti.

Cosa si può finanziare con Resto al Sud 2024

Il bando Resto al Sud finanzia progetti imprenditoriali nei settori dell’innovazione, della green economy, della cultura e del turismo, dell’agricoltura e della pesca, dell’industria e dei servizi. Ecco alcuni esempi di ciò che si può finanziare con il bando:

  • Avvio di un’impresa innovativa;
  • Espansione di un’impresa esistente;
  • Creazione di nuovi posti di lavoro;
  • Sviluppo di prodotti e servizi innovativi;
  • Investimenti in attrezzature e tecnologie avanzate;
  • Promozione della cultura e del turismo.

Resto al Sud 2024: come presentare la domanda

La presentazione della domanda di finanziamento per Resto al Sud è un processo importante per garantire che l’impresa soddisfi i requisiti e che la domanda sia completa e corretta. Il bando è “a sportello”, il che significa che non ci sono scadenze o graduatorie, ma l’incentivo termina con l’esaurimento dei fondi. Ecco alcune istruzioni per presentare la domanda:

  • Compilare il modulo di domanda: il modulo di domanda è disponibile sul sito web di Invitalia, ed è necessario compilarlo con informazioni dettagliate sull’attività e sugli obiettivi finanziari.
  • Fornire documenti richiesti: potrebbe essere richiesto di fornire documenti come il bilancio, i progetti e il business plan per dimostrare che l’attività soddisfa i requisiti e che gli obiettivi finanziari sono realistici e sostenibili.
  • Leggere attentamente le istruzioni: è importante leggere attentamente le istruzioni per la presentazione della domanda e seguirle scrupolosamente per evitare errori o omissioni che potrebbero compromettere la candidatura.
  • Chiedere supporto di un consulente esperto: se hai dubbi o difficoltà nella presentazione della domanda, può essere utile chiedere il supporto di un consulente esperto in finanziamenti a fondo perduto che può aiutarti a identificare i bandi più adatti alle tue esigenze, preparare la tua domanda e fornirti supporto durante tutto il processo.

Quando si ragiona di bandi per finanziamenti a fondo perduto come Resto al Sud, è importante notare che i tempi di esame delle proposte variano in base alla quantità di domande ricevute e alla disponibilità dei fondi. Invitalia effettuerà un esame della documentazione e una visita in loco per verificare gli investimenti effettuati e le spese sostenute.

Quanto costa una pratica di Resto al Sud

Pe poter accedere ai finanziamenti Resto al Sud 2024, è necessario presentare una pratica. Puoi decidere di presentare la pratica in completa autonomia e non sostenere alcun costo oppure decidere di affidarti a consulenti esperti in questo caso i costi associati alla presentazione di una pratica possono variare in base alla complessità del progetto e alla necessità di assistenza professionale. I principali costi associati alla presentazione di una pratica Resto al Sud sono:

  • Costi di consulenza: se si sceglie di utilizzare i servizi di un professionista per la preparazione della pratica, ci saranno i costi associati alla consulenza. Questi costi possono variare a seconda del professionista selezionato e della complessità del progetto. In genere, i costi di consulenza possono variare da qualche centinaia a qualche migliaia di euro.
  • Costi di preparazione della documentazione: per presentare una pratica di Resto al Sud, è necessario preparare una vasta gamma di documenti, tra cui il piano di investimento, il business plan e la documentazione amministrativa. I costi di preparazione della documentazione possono variare a seconda della complessità del progetto e della necessità di assistenza professionale.
  • Costi di registrazione della pratica: per presentare una pratica Resto al Sud, è necessario registrarsi sul portale dedicato. La registrazione è gratuita e può essere completata online.

Casi di successo di imprenditori che hanno ottenuto il finanziamento di Resto al Sud

Casi di successo di imprenditori che hanno ottenuto il finanziamento di Resto al Sud dimostrano che questo programma è una grande opportunità per te giovane imprenditore del Mezzogiorno di avviare e far crescere la tua attività.

Ad esempio, un giovane imprenditore calabrese ha avviato un’attività di produzione e vendita di prodotti biologici locali ed ha potuto investire in nuovi macchinari e attrezzature per aumentare la produzione e raggiungere nuovi mercati. Grazie al finanziamento di Resto al Sud, è stato in grado di creare nuovi posti di lavoro e sviluppare l’economia della sua zona.

Allo stesso modo, una giovane donna della Campania che ha aperto un negozio di abbigliamento e accessori etnici ha potuto ampliare la sua offerta di prodotti e raggiungere nuovi clienti. Grazie al finanziamento di Resto al Sud, è stata in grado di creare nuovi posti di lavoro e contribuire allo sviluppo dell’economia della sua zona.

Questi sono solo alcuni esempi di come il finanziamento di Resto al Sud può fare la differenza per te giovane imprenditore del Mezzogiorno.

Questo bando ti offre una grande opportunità per realizzare i tuoi sogni imprenditoriali e contribuire allo sviluppo del tuo territorio. Con il supporto di un consulente esperto, anche tu puoi beneficiare del finanziamento di Resto al Sud e vedere crescere la tua attività.

L’importanza di rivolgersi a consulenti esperti per ottenere il finanziamento di Resto al Sud

Presentare una domanda di finanziamento può essere un processo complesso e richiedere molto tempo e fatica, ma rivolgersi a un consulente esperto in finanziamenti a fondo perduto può aumentare significativamente le probabilità di successo. Un consulente può aiutarti a identificare i bandi di finanziamento più adatti alle tue esigenze, preparare la tua domanda e fornirti supporto durante tutto il processo.

Inoltre, un consulente esperto può aiutarti a comprendere meglio le regole e le procedure del programma, evitando così errori comuni che possono compromettere la tua candidatura. Inoltre, un consulente esperto può anche aiutarti a creare un business plan efficace, che presenti chiaramente i tuoi obiettivi e le tue strategie per raggiungerli e che dimostri come il finanziamento di Resto al Sud possa supportare la crescita e lo sviluppo della tua attività.

In conclusione, il bando Resto al Sud di Invitalia è un’ottima opportunità per i giovani imprenditori del Sud Italia di ottenere il finanziamento di cui hanno bisogno per avviare e far crescere la loro attività, ma per aumentare le tue probabilità di successo, è importante rivolgersi a consulenti esperti che possono aiutarti a navigare attraverso il processo di richiesta di finanziamento e garantire che la tua domanda sia completa e conforme alle regole del programma. In questo modo, gli imprenditori possono aumentare le loro probabilità di successo e contribuire allo sviluppo economico della loro zona.

FAQ Resto al Sud

Quanto tempo ci vuole per ottenere una risposta alla domanda di partecipazione a Resto al Sud?

Dopo la presentazione della domanda, l’istruttoria delle stesse avviene entro 120 giorni dalla scadenza della presentazione delle domande. Entro tale termine i partecipanti verranno informati dell’ammissibilità della domanda.

Quando scade Resto al Sud?

Il bando Resto al Sud non ha scadenza, è aperto fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Quanto finanzia Resto al Sud?

Resto al Sud prevede un finanziamento della somma massima di 200.000 euro per la creazione di nuove imprese.

Chi gestisce Resto al Sud?

Resto al Sud è gestito da Invitalia.

Chi non può accedere a Resto al Sud?

Non possono accedere a Resto al Sud coloro che non soddisfano i requisiti previsti dal bando, ovvero:

  • Cittadini italiani o stranieri non residenti in Italia
  • Persone di età inferiore a 18 anni o superiore a 56 anni
  • Persone che non hanno un titolo di studio di almeno diploma di scuola media superiore
  • Persone che sono già titolari di una partita IVA
  • Persone che non presentano un progetto imprenditoriale sostenibile e innovativo che preveda l’insediamento nel territorio del Sud Italia.

Quali spese copre resto al Sud?

Il bando Resto al Sud può essere utilizzato per finanziare le spese legate alla creazione o diversificazione dell’impresa, come l’acquisto di attrezzature e macchinari, la ristrutturazione, nonché per le spese di gestione, come i canoni di locazione di immobili i terreni, le utenze e le merci.

Smart & Start Italia 2024 cos’è, come funziona, cosa finanzia

Smart & Start Italia 2024 cos’è, come funziona, cosa finanzia

Il finanziamento Smart & Start Italia 2024 di Invitalia nasce per supportare la nascita e lo sviluppo di nuove start up innovative. Il bando offre finanziamenti a tasso zero per coprire fino al 70% dei costi ammissibili per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo, brevetti, design e marchi, nonché per la creazione di nuove start-up innovative.

Per accedere a Start & Smart, le imprese devono soddisfare alcuni precisi requisiti: essere nuove imprese innovative, avere sede legale e operativa in Italia, avere un progetto di investimento coerente con le finalità del programma e avere una forte componente innovativa.
Le imprese devono essere in grado di dimostrare la capacità di generare ricavi e di creare nuovi posti di lavoro

Il bando è aperto a diverse tipologie di imprese, tra cui start-up innovative, PMI innovative, spin-off universitari e società di capitali di nuova costituzione. Il finanziamento Smart & Start 2024 di Invitalia rappresenta un’occasione unica per le nuove imprese innovative che cercano di lanciare i propri progetti e di crescere nel mercato.

Smart & Start Italia 2024: requisiti per accedere

Vediamo ora i requisiti per accedere a Start & Smart 2024. In primo luogo, le imprese devono essere nuove imprese innovative, ovvero avere un’attività economica iniziata da non più di 60 mesi e non devono essere state oggetto di fallimento o di procedure concorsuali e devono avere sede legale e operativa in Italia.

In secondo luogo, le imprese devono presentare un progetto di investimento coerente con le finalità del programma e che preveda la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo, brevetti, design e marchi. Il progetto con cui l’impresa partecipa a Start & Smart Italia deve avere una forte componente innovativa e dimostrare la capacità di generare ricavi e di creare nuovi posti di lavoro.

Come per molti finanziamenti a fondo perduto, le imprese devono essere in grado di dimostrare di avere una struttura organizzativa adeguata e di essere in grado di gestire il progetto per cui si chiede il finanziamento. In generale, questi requisiti sono voluti per garantire che le imprese che accedono al finanziamento Smart & Start abbiano le caratteristiche e le capacità per sviluppare progetti innovativi che possono contribuire alla crescita economica del paese.

Start & Smart: nuove imprese innovative

Le nuove imprese innovative sono una tipologia di imprese che hanno caratteristiche specifiche. In particolare, una nuova impresa innovativa è un’impresa che ha iniziato la propria attività economica da non più di 60 mesi e non è stata oggetto di fallimento o di procedure concorsuali, deve avere un’attività economica caratterizzata da un’alta intensità di ricerca e sviluppo o di innovazione.

Come abbiamo detto, proprio a queste realtà si rivolge il bando Start & Smart Italia 2024. Le nuove imprese innovative possono essere start-up innovative, ovvero imprese che hanno come obiettivo principale la realizzazione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi, o PMI innovative, ovvero piccole e medie imprese che hanno introdotto innovazioni significative nei propri processi produttivi o nei propri prodotti o servizi.

Le nuove imprese innovative sono considerate un motore della crescita economica, poiché la loro attività ha come conseguenza l’innovazione del settore in cui operano. Inoltre contribuiscono a creare nuovi posti di lavoro e a stimolare la concorrenza.

Il finanziamento Smart & Start di Invitalia è rivolto proprio alle nuove imprese innovative, che possono accedere a finanziamenti a tasso zero per coprire fino al 70% dei costi ammissibili per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo, brevetti, design e marchi, nonché per la creazione di nuove start-up innovative.

Requisiti Start & Smart: Sede legale e operativa in Italia

Per accedere al finanziamento Smart & Start Invitalia, le imprese devono avere sede legale e operativa in Italia:

  • La sede legale è il luogo in cui l’impresa ha la propria residenza legale e dove vengono registrati i documenti ufficiali dell’impresa, come l’atto costitutivo e lo statuto.
  • La sede operativa, invece, è il luogo in cui l’impresa svolge la propria attività economica quotidiana.

Questa condizione è voluta per garantire che le imprese che accedono al finanziamento Smart & Start 2024 siano effettivamente radicate in Italia e che i benefici del finanziamento possano essere trasferiti direttamente all’economia del paese.

L’impresa beneficiaria del finanziamento deve essere costituita in forma di società di capitali, ovvero società per azioni (SpA), società a responsabilità limitata (Srl), società in accomandita semplice (Sas) o società in nome collettivo (Snc) e società cooperative.

Queste condizioni sono volte a garantire che le imprese che accedono al finanziamento Start & Smart abbiano la struttura organizzativa adeguata per gestire il progetto per cui si chiede il finanziamento e che possano generare ricavi e creare nuovi posti di lavoro.

Smart & Start Invitalia: il progetto di investimento

Il progetto di investimento presentato dall’impresa per accedere al finanziamento Smart & Start Invitalia deve essere coerente con le finalità del programma. In particolare, il progetto deve avere come obiettivo la realizzazione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi, o l’introduzione di innovazioni significative nei propri processi produttivi o nei propri prodotti o servizi.

Per esempio, il progetto può prevedere la realizzazione di un nuovo prodotto o servizio, l’utilizzo di nuove tecnologie, la creazione di nuovi processi produttivi, l’acquisizione di brevetti o marchi, la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo o la creazione di start-up innovative.

Per avere chance di successo nel partecipare a Start & Smart 2024, il progetto deve inoltre essere descritto in modo dettagliato, indicando i costi previsti e i tempi di realizzazione, nonché il piano di utilizzo dei fondi erogati. Per questo è importante che il progetto presentato dall’impresa sia realistico e che sia in grado di generare ricavi e creare nuovi posti di lavoro.

Naturalmente, il bando Start & Smart Italia è tutt’altro che semplice, per questo si rende necessario il sostegno di un esperto di finanza agevolata che possa assicurare la buona riuscita della procedura di partecipazione e un utilizzo ottimale delle risorse ottenute.

Start & Smart, requisiti: forte componente innovativa

Per accedere al finanziamento Smart & Start di Invitalia, il progetto di investimento presentato dall’impresa deve avere una forte componente innovativa. La componente innovativa può riguardare sia il prodotto o servizio che l’impresa intende realizzare, sia i processi produttivi o i modelli di business adottati dall’impresa.

Per esempio, un progetto con una forte componente innovativa potrebbe prevedere la realizzazione di un nuovo prodotto o servizio basato su tecnologie avanzate o su un’idea originale, oppure potrebbe prevedere l’introduzione di innovazioni significative nei processi produttivi o nei modelli di business dell’impresa.

La componente innovativa deve essere descritta in modo dettagliato nel progetto presentato dall’impresa e deve essere supportata da adeguata documentazione tecnica. Inoltre, come si evince dal bando Start & Smart 2024, deve essere in grado di generare vantaggi competitivi per l’impresa e di contribuire allo sviluppo del settore in cui opera.

Start & Smart 2024: Tipologie di imprese ammissibili

Per accedere al finanziamento Smart & Start 2024 di Invitalia, le imprese devono soddisfare determinati requisiti e rientrare in specifiche categorie.

Le tipologie di imprese ammissibili sono:

  • Start-up innovative, ovvero imprese costituite da non più di 60 mesi che operano in uno dei settori indicati dalla legge, che presentano un progetto innovativo e che hanno come scopo la realizzazione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi.
  • Micro, piccole e medie imprese (MPMI), che hanno sede legale e operativa in Italia e che operano in uno dei settori indicati dalla legge.
  • Liberi professionisti che intendono costituire una start-up innovativa e che soddisfano i requisiti previsti per le start-up innovative

Inoltre, per essere ammissibili al finanziamento Smart & Start di Invitalia, le imprese devono essere in regola con gli obblighi previsti dalla normativa in materia di lavoro, tributaria e previdenziale.

Start-up innovative

Per essere considerate start-up innovative, le imprese devono soddisfare determinati requisiti, tra cui:

  • Avere sede legale e operativa in Italia
  • Essere costituite da non più di 60 mesi al momento della presentazione della domanda di finanziamento
  • Avere come oggetto sociale lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi a elevato valore tecnologico
  • Non essere quotate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione

Le start-up innovative devono avere un progetto di investimento coerente con le finalità del programma Smart & Start di Invitalia e una forte componente innovativa che sia in grado di generare vantaggi competitivi per l’impresa e di contribuire allo sviluppo del settore in cui opera.

PMI innovative

Per essere considerate PMI innovative, le imprese devono soddisfare determinati requisiti, tra cui:

  • Avere sede legale e operativa in Italia
  • Essere classificate come micro, piccola o media impresa ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014
  • Avere una forte componente innovativa che sia in grado di generare vantaggi competitivi per l’impresa e di contribuire allo sviluppo del settore in cui opera.
  • Non essere quotate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione

Le PMI innovative che intendono partecipare a Smart & Start Italia devono soddisfare gli obblighi previsti dalla normativa in materia di lavoro, tributaria e previdenziale.

Le PMI innovative sono un importante motore per l’economia poiché contribuiscono alla crescita e allo sviluppo del Paese, generando nuovi posti di lavoro e innovazione. Il finanziamento Smart & Start di Invitalia rappresenta un’importante opportunità per queste imprese, poiché offre loro il supporto necessario per crescere e consolidarsi sul mercato.

Spin-off

Gli spin-off universitari sono nuove imprese create a partire da attività di ricerca sviluppate all’interno di un’università o di un’istituzione di ricerca. Queste imprese sono caratterizzate da una forte componente di innovazione e spesso operano in settori ad alto contenuto tecnologico.

Per essere considerati spin-off universitari, le imprese devono soddisfare determinati requisiti, tra cui:

  • Avere un legame diretto con un’università o un’istituzione di ricerca attraverso la proprietà o la licenza di una o più tecnologie sviluppate all’interno di questi enti;
  • Avere una forte componente innovativa che sia in grado di generare vantaggi competitivi per l’impresa e di contribuire allo sviluppo del settore in cui opera;
  • Avere sede legale e operativa in Italia.

Gli spin-off universitari rappresentano una fonte importante di innovazione e crescita per l’economia, poiché sono spesso impegnati in attività di ricerca e sviluppo all’avanguardia e possono contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro e allo sviluppo di nuovi mercati. Il finanziamento Smart & Start di Invitalia è un’importante opportunità per queste imprese, poiché offre loro il supporto necessario per trasformare le loro idee in realtà imprenditoriali di successo.

Smart & Start Invitalia 2024: come presentare la domanda

La presentazione della domanda per accedere al finanziamento Smart & Start Invitalia avviene attraverso una procedura online, accessibile tramite il sito web di Invitalia. Per presentare la domanda è necessario seguire i seguenti passi:

  1. Accedere al sito web di Invitalia e registrarsi al portale per la presentazione delle domande di finanziamento;
  2. Scaricare e compilare il modello di domanda disponibile sul sito, inserendo tutte le informazioni richieste;
  3. Allegare tutta la documentazione richiesta, come ad esempio il business plan e la documentazione relativa alla propria situazione finanziaria;
  4. Inviare la domanda e la documentazione allegata tramite la piattaforma online di Invitalia.

È importante notare che la domanda deve essere presentata nel periodo di apertura del bando, specificato dalla Invitalia e che la documentazione richiesta deve essere completa e corretta per evitare rifiuti.

In conclusione, il finanziamento Smart & Start Invitalia rappresenta un’importante opportunità per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative in Italia. Tuttavia, la procedura per accedere al finanziamento può essere complessa e richiedere una certa preparazione.

Per questo motivo, è importante rivolgersi a consulenti esperti come Incentivimpresa, che possono aiutare a comprendere meglio i requisiti del programma e a preparare la domanda in modo adeguato, aumentando così le possibilità di successo.

Incentivimpresa è specializzata nell’aiutare le aziende a accedere ai finanziamenti e alle agevolazioni fiscali e può offrire supporto nella compilazione della domanda di finanziamento, nella predisposizione della documentazione richiesta e nella negoziazione con Invitalia.

Faq Smart & Start Italia

Che cos’è Smart & Start?

Smart & Start è un bando promosso da Invitalia, che offre finanziamenti a fondo perduto alle startup e alle PMI innovative, per supportarle nella fase di avvio o di sviluppo.

Quali sono i requisiti per accedere al programma Smart & Start?

Per accedere al programma Smart & Start, la tua startup o PMI innovativa deve essere costituita da non più di 60 mesi e avere un fatturato inferiore a 5 milioni di euro. Inoltre, devi dimostrare di avere un’idea innovativa e di avere le competenze necessarie per portarla avanti.

Quali sono le modalità di finanziamento offerte da Smart & Start 2024?

Smart & Start offre finanziamenti a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili, i finanziamenti possono essere utilizzati per coprire le spese di investimento, le spese di ricerca e sviluppo, le spese di formazione e le spese generali.

Qual è la durata del finanziamento offerto da Smart & Start?

La durata del finanziamento offerto da Smart & Start dipende dalle esigenze della tua startup o PMI innovativa, ma in genere va da un minimo di 12 mesi a un massimo di 24 mesi.

Smart & Start 2024: come fare la domanda?

Puoi presentare la tua candidatura per il programma Smart & Start attraverso il portale online di Invitalia. In alternativa, puoi rivolgerti a uno sportello di consulenza per la presentazione della domanda.

Quali sono i vantaggi offerti dal programma Smart & Start alle startup e alle PMI innovative?

Il programma Smart & Start 2024 offre ai beneficiari l’opportunità di ottenere un finanziamento a fondo perduto per sostenere le spese iniziali o di sviluppo della propria attività. Inoltre, i destinatari dei fondi possono beneficiare di una serie di agevolazioni fiscali, tra cui la detrazione fiscale del 30% delle spese sostenute per l’acquisto di beni strumentali.

Quali sono le tipologie di startup o PMI innovative che possono accedere al programma Smart & Start?

Il programma Smart & Start Invitalia è rivolto a diverse tipologie di start up e PMI innovative, tra cui quelle attive nei settori tecnologici, dell’innovazione, dell’ambiente, della salute e del sociale.

Quali sono le tempistiche per l’erogazione del finanziamento da parte di Smart & Start?

Le tempistiche per l’erogazione del finanziamento da parte di Smart & Start 2024 possono variare in base alla complessità del progetto e alla disponibilità dei fondi. Tuttavia, in genere, l’erogazione del finanziamento avviene entro 90 giorni dalla presentazione della domanda.

Cosa succede se la mia candidatura per il programma Smart & Start viene respinta?

In caso di respingimento della candidatura per il programma Smart & Start Invitalia, puoi comunque accedere ad altri finanziamenti o agevolazioni per le startup e le PMI innovative, offerti da altre fonti istituzionali o private.

Posso presentare la mia candidatura per il programma Smart & Start più volte?

Sì, puoi presentare la tua candidatura per il programma Smart & Start Invitalia più volte, purché rispetti i requisiti richiesti e la tua candidatura non sia stata già accettata in precedenza. Tuttavia, ti consigliamo di concentrare i tuoi sforzi nella presentazione di una candidatura completa e ben strutturata fin dall’inizio, per aumentare le possibilità di ottenere il finanziamento desiderato.

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