Cosa prevede Resto al Sud

L’obiettivo principale del bando Resto al Sud è quello di promuovere lo sviluppo economico delle regioni del Mezzogiorno attraverso la creazione di nuove opportunità di lavoro e la crescita del tessuto imprenditoriale. Il bando vuole anche incoraggiare i giovani talenti a rimanere nelle loro regioni d’origine e a investire nella loro attività locale, contribuendo così alla crescita economica del territorio.

Scopri come ricevere i contributi a fondo perduto del bando Resto al Sud

Requisiti per partecipare al bando Resto al Sud

Per partecipare al bando Resto al Sud, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 56 anni non compiuti
  • Essere residenti in una delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia)
  • Avere un’idea imprenditoriale innovativa che riguardi i settori dell’innovazione, della cultura o del turismo
  • Essere in possesso di un titolo di studio universitario o di una formazione professionale di livello equivalente
  • Non essere titolari di un’impresa attiva da più di 2 anni

Benefici del bando Resto al Sud

Il bando Resto al Sud offre ai vincitori una serie di benefici fiscali e agevolazioni finanziarie, tra cui:

  • Finanziamenti a tasso agevolato per l’avvio dell’impresa
  • Contributi a fondo perduto per coprire le spese di avviamento dell’attività
  • Esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per i dipendenti
  • Sconti sull’acquisto di beni e servizi per lo sviluppo dell’impresa

Come presentare la domanda per il bando Resto al Sud

Per partecipare al bando Resto al Sud, è necessario presentare la domanda di finanziamento attraverso il sito web ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico. La domanda deve essere corredata da un business plan che descriva dettagliatamente l’idea imprenditoriale, i mercati di riferimento e le prospettive di crescita. Inoltre, è necessario fornire informazioni sulla composizione del team imprenditoriale e sulla propria formazione e esperienza professionale.

Criteri di valutazione delle domande

Le domande presentate per il bando Resto al Sud verranno valutate da una commissione di esperti in base ai seguenti criteri:

  • Innovatività e potenziale di crescita dell’idea imprenditoriale
  • Competenza del team imprenditoriale e formazione professionale
  • Fattibilità e solidità del business plan
  • Impatto sociale e ambientale dell’impresa

FAQs

  1. Chi può partecipare al bando Resto al Sud?
    Il bando è destinato a persone fisiche under 56 residenti in una delle regioni del Mezzogiorno che desiderano avviare una start-up o un’impresa nei settori dell’innovazione, della cultura e del turismo.
  2. Quali sono i requisiti per partecipare al bando Resto al Sud?
    Per partecipare al bando è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 56 anni non compiuti, essere residenti in una delle regioni del Mezzogiorno, avere un’idea imprenditoriale innovativa, essere in possesso di un titolo di studio universitario o di una formazione professionale di livello equivalente e non essere titolari di un’impresa attiva da più di 2 anni.
  3. Quali sono i benefici fiscali e le agevolazioni finanziarie previsti dal bando Resto al Sud?
    Il bando prevede finanziamenti a tasso agevolato per l’avvio dell’impresa, contributi a fondo perduto per coprire le spese di avviamento, esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per i dipendenti e sconti sull’acquisto di beni e servizi per lo sviluppo dell’impresa.
  4. Come si presenta la domanda per il bando Resto al Sud?
    La domanda deve essere presentata attraverso il sito web ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico e deve essere corredata da un business plan che descriva dettagliatamente l’idea imprenditoriale, i mercati di riferimento e le prospettive di crescita. Inoltre, è necessario fornire informazioni sulla composizione del team imprenditoriale e sulla propria formazione e esperienza professionale.
  5. Quali sono i criteri di valutazione delle domande per il bando Resto al Sud?
    Le domande verranno valutate da una commissione di esperti in base ai criteri di innovatività e potenziale di crescita dell’idea imprenditoriale, competenza del team imprenditoriale e formazione professionale, fattibilità e solidità del business plan e impatto sociale e ambientale dell’impresa.

Cosa si può finanziare con Resto al Sud

Il bando Resto al Sud finanzia progetti imprenditoriali nei settori dell’innovazione, della green economy, della cultura e del turismo, dell’agricoltura e della pesca, dell’industria e dei servizi. Ecco alcuni esempi di ciò che si può finanziare con il bando:

  • Avvio di un’impresa innovativa
  • Espansione di un’impresa esistente
  • Creazione di nuovi posti di lavoro
  • Sviluppo di prodotti e servizi innovativi
  • Investimenti in attrezzature e tecnologie avanzate
  • Promozione della cultura e del turismo nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia

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Come si presenta la domanda per il bando Resto al Sud?

La domanda per il bando Resto al Sud deve essere presentata attraverso il sito web del Ministero dello Sviluppo Economico. Ecco i passi da seguire per presentare la domanda:

  1. Accedere al sito web di Invitalia e registrarsi al servizio telematico per la presentazione delle domande di finanziamento.
  2. Scaricare il modulo di domanda e compilarlo in ogni sua parte, inclusi i documenti richiesti.
  3. Caricare la domanda e i documenti richiesti sul sito web del Ministero.
  4. Attendere la valutazione della domanda da parte di Invitalia.

Quanto tempo ci vuole per avere una risposta sul finanziamento?

Il tempo necessario per avere una risposta sul finanziamento dipende dalla complessità della domanda e dalla quantità di domande presentate. Tuttavia, in media, ci vogliono circa 3-4 mesi dalla presentazione della domanda per ottenere una risposta sul finanziamento.

È possibile ottenere ulteriori informazioni sul bando Resto al Sud?

Sì, è possibile ottenere ulteriori informazioni sul bando Resto al Sud contattando direttamente Invitalia o consultando il sito web.

FAQs

  1. Chi può partecipare al bando Resto al Sud?
    R: Possono partecipare al bando Resto al Sud le imprese giovani e innovative con sede in una delle regioni del Mezzogiorno d’Italia.
  2. Quali sono i settori finanziabili con il bando Resto al Sud?
    R: Il bando Resto al Sud finanzia progetti imprenditoriali nei settori dell’innovazione, della green economy, della cultura e del turismo, dell’agricoltura e della pesca, dell’industria e dei servizi.
  3. È necessario pagare per partecipare al bando Resto al Sud?
    R: No, non è necessario pagare per partecipare al bando Resto al Sud. Il finanziamento è a tasso zero.
  4. Quanti posti di lavoro devo creare per poter partecipare al bando Resto al Sud?
    R: Non c’è un numero minimo di posti di lavoroda creare per poter partecipare al bando Resto al Sud. Tuttavia, il progetto imprenditoriale deve prevedere la creazione di nuovi posti di lavoro per essere considerato idoneo.
  5. Cosa succede se la mia domanda viene respinta?
    R: Se la domanda viene respinta, Invitala fornirà una motivazione per la decisione e sarà possibile presentare una nuova domanda in un momento successivo. È importante leggere attentamente i criteri di valutazione e presentare una domanda che soddisfi i requisiti richiesti.

Come posso ottimizzare la mia domanda per aumentare le possibilità di successo?

Per aumentare le possibilità di successo, è importante seguire questi consigli:

  1. Assicurarsi di comprendere appieno i criteri di valutazione e di presentare un progetto che soddisfi i requisiti richiesti.
  2. Essere il più dettagliati possibile nella descrizione del progetto e nella spiegazione dei costi e dei beneficiari delle attività previste.
  3. Fornire tutti i documenti richiesti e assicurarsi che siano completi e corretti.
  4. Presentare la domanda il prima possibile per avere maggiori possibilità di successo rispetto alle altre domande presentate.

In generale, è importante dedicare tempo e attenzione alla preparazione della domanda per aumentare le possibilità di successo.

Chi può richiedere resto al Sud

Il bando Resto al Sud è un’iniziativa di Invitalia destinata a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese nelle regioni del Mezzogiorno. Il bando offre finanziamenti a tasso agevolato per aiutare i giovani imprenditori a avviare o espandere la propria attività.

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Requisiti per la richiesta del finanziamento

Per poter richiedere il finanziamento del bando Resto al Sud, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  1. Essere residenti in una delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna, Sicilia)
  2. Avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni
  3. Essere in possesso di un’idea imprenditoriale innovativa
  4. Essere in grado di dimostrare la fattibilità economica del progetto
  5. Non essere titolari di un’altra attività imprenditoriale

Documenti necessari per la richiesta

Per poter richiedere il finanziamento, è necessario presentare i seguenti documenti:

  1. Modulo di richiesta compilato e firmato
  2. Business plan dettagliato
  3. Documentazione relativa all’idea imprenditoriale (brevetti, know-how, etc.)
  4. Dichiarazione dei redditi
  5. Documentazione relativa alla situazione patrimoniale

Modalità di richiesta

La richiesta del finanziamento può essere effettuata esclusivamente attraverso la piattaforma online di Invitalia. È importante seguire attentamente le istruzioni presenti sul sito e assicurarsi di aver compilato correttamente tutti i moduli necessari.

Importo del finanziamento

L’importo del finanziamento può variare da un minimo di 25.000 euro a un massimo di 200.000 euro. Il finanziamento può coprire fino al 70% del totale del progetto.

Tempi di erogazione

Una volta presentata la richiesta, il tempo necessario per l’erogazione del finanziamento può variare da alcuni mesi a un anno. Il Ministero dello Sviluppo Economico valuterà la fattibilità del progetto e, in caso di esito positivo, procederà con l’erogazione del finanziamento.

Come funziona la pratica Resto al Sud

Resto al Sud è un’iniziativa che prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato per la creazione di nuove imprese o per la crescita di attività già esistenti. Il programma è destinato a giovani imprenditori, anche senza esperienza imprenditoriale, che vogliono avviare o sviluppare un’attività nelle regioni del Mezzogiorno.

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A chi è destinato il finanziamento Resto al Sud

La pratica Resto al Sud è destinata ai giovani imprenditori che vogliono avviare un’attività imprenditoriale nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Per partecipare al programma, è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e non essere titolari di un’impresa attiva.

Quali sono le regioni interessate dal programma Resto al Sud

Le regioni interessate dalla pratica Resto al Sud sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Molise.

Come ottenere il finanziamento Resto al Sud

Per ottenere il finanziamento Resto al Sud, è necessario presentare un business plan che dimostri la fattibilità del progetto imprenditoriale e l’impatto positivo che avrà sullo sviluppo economico della regione in cui si intende avviare l’attività. Il business plan deve essere presentato online tramite il sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

Quali sono i requisiti per ottenere il finanziamento Resto al Sud

Per ottenere il finanziamento Resto al Sud, è necessario avere i seguenti requisiti:

  • Età compresa tra i 18 e i 55 anni
  • Non essere titolari di un’impresa attiva
  • Presentare un business plan che dimostri la fattibilità del progetto imprenditoriale

Qual è la durata del finanziamento Resto al Sud

La durata del finanziamento Resto al Sud dipende dalla natura e dalle dimensioni del progetto imprenditoriale. In media, il finanziamento può durare da 3 a 7 anni.

Come preparare un business plan per la pratica Resto al Sud

Per ottenere il finanziamento Resto al Sud, è necessario presentare un business plan che dimostri la fattibilità del progetto imprenditoriale. Ecco alcuni consigli per preparare un business plan efficace:

  1. Definire chiaramente l’obiettivo del progetto imprenditoriale
  2. Analizzare il mercato e identificare le opportunità di crescita
  3. Studiare la concorrenza e identificare i punti di forza e di debolezza del progetto
  4. Definire una strategia di marketing efficace
  5. Stabilire un piano finanziario dettagliato, compresi i costi e i ricavi previsti

Come presentare il business plan per la pratica Resto al Sud

Una volta preparato il business plan, è possibile presentarlo online tramite il sito del Ministero dello Sviluppo Economico. È importante presentare un business plan dettagliato e ben strutturato per aumentare le possibilità di ottenere il finanziamento.

Quali sono le modalità di erogazione del finanziamento Resto al Sud

Il finanziamento Resto al Sud viene erogato sotto forma di prestito a tasso agevolato. La modalità di erogazione varia a seconda del progetto imprenditoriale e delle esigenze del beneficrittore.

Quali sono i vantaggi di utilizzare il finanziamento Resto al Sud

Utilizzare il finanziamento Resto al Sud offre molti vantaggi ai giovani imprenditori, tra cui:

  • Accesso a finanziamenti a tasso agevolato
  • Sostegno per la creazione o la crescita di un’attività imprenditoriale
  • Possibilità di contribuire allo sviluppo economico delle regioni del Mezzogiorno

FAQ

  1. Quali sono le regioni interessate dalla pratica Resto al Sud?
    Le regioni interessate sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Molise.
  2. A chi è destinato il finanziamento Resto al Sud?
    Il finanziamento è destinato ai giovani imprenditori con età compresa tra i 18 e i 55 anni che vogliono avviare un’attività nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia.
  3. Quali sono i requisiti per ottenere il finanziamento Resto al Sud?
    I requisiti sono: età compresa tra i 18 e i 55 anni, non essere titolari di un’impresa attiva, presentare un business plan che dimostri la fattibilità del progetto imprenditoriale.
  4. Qual è la durata del finanziamento Resto al Sud?
    La durata dipende dalla natura e dalle dimensioni del progetto imprenditoriale, ma in media può durare da 3 a 7 anni.
  5. Quali sono le modalità di erogazione del finanziamento Resto al Sud?
    Il finanziamento viene erogato sotto forma di prestito a tasso agevolato, la modalità di erogazione varia a seconda del progetto imprenditoriale e delle esigenze del descrittore.

Chi può fare la domanda Resto al Sud

l bando Resto al Sud è un incentivo di Invitalia, che mira a sostenere la creazione e il consolidamento di imprese nel Mezzogiorno. L’incentivo prevede la concessione di finanziamenti a tasso agevolato e a fondo perduto, al fine di incentivare l’insediamento di nuove imprese e la crescita di quelle esistenti.

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Chi può fare la domanda per il bando Resto al Sud?

Possono fare domanda per il bando Resto al Sud le imprese, i lavoratori autonomi e i professionisti che intendono insediarsi o consolidare la propria attività imprenditoriale in uno dei 8 regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Inoltre, le imprese che intendono espandere la propria attività in queste regioni possono anche fare domanda per il finanziamento.

Quali sono i requisiti necessari per fare domanda per il bando Resto al Sud?

Per fare domanda per il bando Resto al Sud, le imprese devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • Essere costituite come società di capitali o di persone, lavoratori autonomi o professionisti;
  • Essere in regola con gli obblighi fiscali e contributivi;
  • Avere la sede legale o almeno una unità locale operativa nel Mezzogiorno;
  • Essere attive da almeno 12 mesi.

Inoltre, ci sono altri requisiti specifici per determinati settori e attività.

Quali sono i settori e le attività ammessi al bando Resto al Sud?

Il bando Resto al Sud è aperto a molteplici settori e attività imprenditoriali. Tra questi:

  • Industria manifatturiera;
  • Turismo;
  • Agroalimentare;
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio;
  • Servizi alle imprese;
  • Artigianato.

Come fare domanda per il bando Resto al Sud?

Per fare domanda per il bando Resto al Sud, le imprese devono seguire questi passaggi:

  1. Accedere alla piattaforma online del Ministero dello Sviluppo Economico e compilare la domanda;
  2. Allegare la documentazione richiesta, come il business plan, i documenti fiscali e contributivi, il curriculum dei soci e il piano di investimento;

Presentare la domanda entro il termine di scadenza indicato nel bando.

È importante che le imprese verifichino con attenzione i requisiti richiesti dal bando e la documentazione necessaria per evitare eventuali ritardi o respingimenti della domanda.

Quali sono le agevolazioni previste dal bando Resto al Sud?

Le agevolazioni previste dal bando Resto al Sud sono:

  • Finanziamenti a tasso agevolato: fino al 80% del costo totale dell’investimento
  • Esenzione fiscale: le imprese possono beneficiare di esenzioni fiscali per i primi cinque anni di attività, come l’esenzione dall’IRAP e la riduzione dell’IRPEF;
  • Contributi a fondo perduto: le imprese possono richiedere contributi a fondo perduto fino al 50% dell’investimento totale, con un massimo di 200.000 euro.

Quali sono i tempi di erogazione del finanziamento?

I tempi di erogazione del finanziamento dipendono dalla complessità della domanda e dalla verifica della documentazione da parte delle autorità competenti. In genere, il tempo di erogazione del finanziamento varia da 6 a 9 mesi dalla data di presentazione della domanda.

 Quali sono i rischi associati al bando Resto al Sud?

Il bando Resto al Sud offre importanti agevolazioni per le imprese che intendono insediarsi o consolidare la propria attività nel Mezzogiorno. Tuttavia, ci sono anche dei rischi associati a questo tipo di finanziamento. In particolare, le imprese devono tenere in considerazione i seguenti rischi:

  • Il rischio di fallimento dell’impresa: il bando Resto al Sud non garantisce il successo dell’attività imprenditoriale, e le imprese possono incorrere in difficoltà finanziarie e fallimenti;
  • Il rischio di non ottenere il finanziamento: le domande di finanziamento possono essere respinte se non soddisfano tutti i requisiti richiesti dal bando;
  • Il rischio di non riuscire a sostenere il debito: i finanziamenti concessi dal bando Resto al Sud devono essere rimborsati entro i tempi previsti, e le imprese devono essere in grado di sostenere il debito.

il bando Resto al Sud rappresenta un’importante opportunità per le imprese che intendono insediarsi o consolidare la propria attività nel Mezzogiorno d’Italia. Tuttavia, è importante che le imprese verifichino con attenzione i requisiti richiesti dal bando, preparino una solida domanda di finanziamento e valutino i rischi associati all’attività imprenditoriale. In questo modo, le imprese potranno beneficiare delle agevolazioni previste dal bando e contribuire alla crescita economica del Mezzogiorno d’Italia.

 

Chi fa la domanda Resto al Sud

Il bando Resto al Sud è aperto a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica, che intendono investire in una delle regioni del Mezzogiorno. Le imprese devono avere sede legale e operativa in una delle regioni interessate dal programma e devono rispettare i requisiti previsti dal bando.

In particolare, le imprese devono essere attive nei settori del manifatturiero, dei servizi, del commercio o dell’agricoltura e della pesca. Inoltre, devono essere in regola con gli obblighi fiscali e contributivi e non devono essere coinvolte in procedimenti penali o di fallimento.

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Come presentare la propria candidatura

Per partecipare al bando Resto al Sud, le imprese devono presentare una domanda attraverso la piattaforma telematica dedicata. La piattaforma, infatti, rappresenta l’unico canale per la presentazione della candidatura e permette alle imprese di allegare tutta la documentazione richiesta dal bando.

La domanda di partecipazione deve contenere informazioni dettagliate sul progetto di investimento, sulla struttura aziendale e sui fattori che potrebbero influire sull’effettiva realizzazione del progetto. In particolare, le imprese devono fornire informazioni sulla natura dell’investimento, sulle modalità di realizzazione, sui costi previsti e sui benefici attesi.

FAQs

  1. Quali regioni sono interessate dal bando Resto al Sud?

Il bando Resto al Sud è destinato alle regioni del Mezzogiorno d’Italia, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

  1. Quali sono i settori ammessi dal bando Resto al Sud?

Il bando Resto al Sud ammette le imprese attive nei settori del manifatturiero, dei servizi, del commercio o dell’agricoltura e della pesca.

  1. Quali sono i requisiti per partecipare al bando Resto al Sud?

Le imprese devono avere sede legale e operativa in una delle regioni interessate dal programma e devono rispettare i requisiti previsti dal bando. In particolare, devono essere in regola con gli obblighi fiscali e contributivi e non devono essere coinvolte in procedimenti penali o di fallimento.

  1. Qual è la procedura per presentare la domanda di partecipazione al bando Resto al Sud?

Le imprese devono presentare la domanda attraverso la piattaforma telematica dedicata al bando Resto al Sud, allegando tutta la documentazione richiesta.

  1. Quali sono i benefici per le imprese che partecipano al bando Resto al Sud?

Le imprese che partecipano al bando Resto al Sud possono beneficiare di un contributo a fondo perduto a copertura spese sostenute per l’investimento. Inoltre, possono usufruire di agevolazioni fiscali e di altre misure di sostegno al credito.

Conclusioni

Il bando Resto al Sud rappresenta un’opportunità importante per le imprese che intendono investire nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Per partecipare al programma, le imprese devono rispettare i requisiti previsti dal bando e presentare una domanda dettagliata attraverso la piattaforma telematica dedicata. Sfruttare il contributo a fondo perduto e le altre agevolazioni previste dal bando può rappresentare un’occasione unica per far crescere la propria attività e contribuire allo sviluppo economico delle regioni del Sud.

Chi può accedere a Resto al Sud

Il bando Resto al Sud Invitalia è un’iniziativa di Invitalia per promuovere lo sviluppo delle regioni meridionali dell’Italia. Il bando offre finanziamenti a fondo perduto per supportare la creazione di nuove imprese o lo sviluppo di quelle esistenti. L’obiettivo del bando è quello di incentivare l’imprenditorialità e la creazione di posti di lavoro nel sud Italia.

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Chi può accedere al bando Resto al Sud Invitalia?

Il bando Resto al Sud Invitalia è aperto a diverse categorie di persone, tra cui giovani, donne, disoccupati e laureati. In particolare, le categorie ammissibili sono le seguenti:

  • Persone fisiche under 55 che non lavorano o non studiano
  • Donne di tutte le età
  • Disoccupati di lunga durata
  • Laureati di tutte le età

Tuttavia, ci sono alcuni requisiti che devono essere soddisfatti per poter accedere al bando. Vediamo quali sono.

Requisiti per accedere al bando Resto al Sud Invitalia

Prima di tutto, è necessario avere un’idea di impresa valida e fattibile. Questo significa che la tua idea di business deve essere in grado di generare reddito e creare posti di lavoro. Inoltre, l’idea deve essere compatibile con i settori prioritari del bando, ovvero:

  • Turismo
  • Agricoltura e agroalimentare
  • Industria manifatturiera
  • Servizi alle imprese e alle persone
  • Artigianato e manifattura
  • Industria creativa e culturale

Inoltre, devi essere residente in una delle regioni ammissibili del sud Italia. Le regioni ammissibili sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Se soddisfi questi requisiti, puoi procedere con la presentazione della domanda di finanziamento.

Come presentare la domanda di finanziamento

La presentazione della domanda di finanziamento è un processo relativamente semplice. Innanzitutto, è necessario registrarsi sul sito web di Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Dopo la registrazione, è possibile accedere all’area riservata e compilare la domanda di finanziamento.

La domanda di finanziamento deve contenere informazioni dettagliate sull’idea di business e sulle attività che si intendono svolgere. Inoltre, è necessario fornire informazioni sulle risorse necessarie per realizzare l’idea di business e sulle previsioni di fatturato e di creazione di posti di lavoro. È inoltre richiesto di allegare un piano di fattibilità dell’idea di impresa.

Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili per un importo massimo di 200.000 euro. Le spese ammissibili includono le spese per l’acquisto di beni strumentali, l’acquisto di servizi di consulenza e formazione, l’acquisto di software e hardware e altre spese necessarie per l’avvio dell’impresa.

FAQs

  1. Quali sono i settori prioritari del bando Resto al Sud Invitalia?
    I settori prioritari del bando Resto al Sud Invitalia sono turismo, agricoltura e agroalimentare, industria manifatturiera, servizi alle imprese e alle persone, artigianato e manifattura e industria creativa e culturale.
  2. Quali sono le regioni ammissibili per il bando Resto al Sud Invitalia?
    Le regioni ammissibili per il bando Resto al Sud Invitalia sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
  3. Quali sono i requisiti per accedere al bando Resto al Sud Invitalia?
    I requisiti per accedere al bando Resto al Sud Invitalia sono avere un’idea di impresa valida e fattibile, essere residente in una delle regioni ammissibili del sud Italia e appartenere a una delle categorie ammissibili, tra cui giovani under 46 che non lavorano o non studiano, donne di tutte le età, disoccupati di lunga durata e laureati di tutte le età.
  4. Qual è l’importo massimo di finanziamento previsto dal bando Resto al Sud Invitalia?
    L’importo massimo di finanziamento previsto dal bando Resto al Sud Invitalia è di 200.000 euro.
  5. Quali sono le spese ammissibili per il finanziamento del bando Resto al Sud Invitalia?
    Le spese ammissibili per il finanziamento del bando Resto al Sud Invitalia includono le spese per l’acquisto di beni strumentali, l’acquisto di servizi di consulenza e formazione, l’acquisto di software e hardware e altre spese necessarie per l’avvio dell’impresa.

Il bando Resto al Sud Invitalia rappresenta un’opportunità importante per coloro che desiderano avviare o sviluppare un’impresa nelle regioni del sud Italia. Il finanziamento a fondo perduto offerto dal bando può coprire fino al 70% delle spese ammissibili, rendendo più accessibile l’accesso al credito per le imprese. Tuttavia, è importante soddisfare i requisiti necessari per poter accedere al bando e presentare una domanda di finanziamento ben strutturata e dettagliata. Con la giusta idea di business e una buona pianificazione, il bando Resto al Sud Invitalia può rappresentare un’opportunità concreta per avviare un’impresa di successo nel sud Italia.

Chi non può accedere a Resto al Sud

Il bando Resto al Sud è un’iniziativa di Invitalia che mira a sostenere gli imprenditori che vogliono avviare un’attività nel Mezzogiorno. Il bando fornisce un finanziamento a fondo perduto del 50% dell’investimento totale, fino a un massimo di 200.000 euro per progetto. L’obiettivo del bando è quello di creare nuove opportunità di lavoro e stimolare la crescita economica nelle regioni del sud Italia.

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Chi non può accedere al bando Resto al Sud di Invitalia?

Ci sono alcune restrizioni sulle persone che non possono accedere al bando “Resto al Sud” di Invitalia. In particolare, non possono accedere al finanziamento le imprese in crisi o in fallimento, le imprese che hanno ricevuto un altro aiuto pubblico negli ultimi tre anni e le imprese che operano in determinati settori come l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura. Inoltre, il bando non è aperto a coloro che hanno già avviato un’attività nell’ultimo anno.

Perché alcune imprese non possono accedere al bando Resto al Sud di Invitalia

Ci sono diverse ragioni per cui alcune imprese non possono accedere al bando “Resto al Sud” di Invitalia. In primo luogo, il finanziamento è destinato a sostenere nuove iniziative imprenditoriali, non a salvare imprese in difficoltà finanziarie. Inoltre, le imprese che hanno già ricevuto un aiuto pubblico possono essere considerate non meritevoli di ulteriori finanziamenti. Infine, il bando mira a stimolare la crescita economica in settori specifici, e quindi non è aperto a tutte le attività imprenditoriali.

Chi gestisce Resto al Sud

ll bando Resto al Sud è un’iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico e Invitalia, finalizzata a sostenere la creazione di nuove imprese e l’avvio di attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno. Il bando è rivolto a giovani imprenditori e a chi intende avviare un’attività in queste regioni, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e la crescita del territorio.

Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, è incaricata della gestione operativa del bando Resto al Sud, dalla valutazione delle domande fino all’erogazione dei finanziamenti. Il Ministero dello Sviluppo Economico, dal canto suo, definisce le linee guida e le modalità di attuazione del bando, in collaborazione con le regioni interessate.

Scopri come ricevere i contributi a fondo perduto del bando Resto al Sud

Requisiti per partecipare al bando Resto al Sud

Per poter partecipare al bando Resto al Sud, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici, tra cui:

  • Essere residenti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia);
  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni;
  • Essere in possesso di un’idea imprenditoriale che abbia un forte potenziale di sviluppo e di crescita;
  • Essere in grado di dimostrare la fattibilità tecnica e finanziaria del progetto;
  • Non essere titolari di un’impresa attiva nel settore oggetto del progetto.

Come presentare la domanda di finanziamento

Per presentare la domanda di finanziamento, è necessario seguire le istruzioni e le modalità indicate nel bando Resto al Sud, che vengono pubblicate sul sito ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico e di Invitalia. La domanda deve essere compilata e inviata esclusivamente tramite la piattaforma online messa a disposizione dagli enti gestori.

È importante che la domanda sia compilata in modo completo e preciso, fornendo tutte le informazioni richieste e allegando i documenti richiesti. In caso di domande incomplete o inadeguate, la stessa potrà essere respinta o essere oggetto di ulteriori verifiche.

Sostegno finanziario per le imprese

Il bando Resto al Sud offre un sostegno finanziario ai giovani imprenditori che presentano progetti innovativi e con un forte potenziale di sviluppo. Il finanziamento può coprire fino al 70% della spesa prevista per l’avvio dell’attività, fino ad un massimo di 200.000 euro.

Gli investimenti finanziati dal bando “Resto al Sud” possono riguardare la creazione di nuove imprese, lo sviluppo di attività esistenti o la realizzazione di progetti di espansione e di innovazione. Il finanziamento può essere utilizzato per coprire le spese relative all’acquisto di beni strumentali, all’avviamento dell’attività, alla formazione del personale e alla promozione del prodotto o del servizio offerto.

Durata del finanziamento

Il finanziamento erogato a seguito del bando “Resto al Sud” ha una durata massima di 5 anni, durante i quali l’impresa beneficritta nella domanda deve essere operativa e in regola con gli obblighi previsti dalla normativa. Il finanziamento può essere erogato in forma di contributo a fondo perduto o di finanziamento agevolato, a seconda della tipologia di progetto presentato e della valutazione effettuata dagli enti gestori.

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