Bando FRI-Tur per il sostegno alle Imprese e Investimenti nel Turismo

Bando FRI-Tur per il sostegno alle Imprese e Investimenti nel Turismo

Il Fondo Rotativo Imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo (FRI-Tur) è un incentivo che mira a migliorare i servizi di ospitalità e potenziare le strutture ricettive all’interno del settore turistico.

Questo incentivo si concentra su investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, con un focus su interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti che possono rafforzare la competitività delle imprese e facilitare il raggiungimento di nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale.

Interventi ammissibili il finanziamenti FRI-Tur per il sostegno alle imprese turistiche

Gli incentivi FRI-Tur possono essere richiesti per una serie di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica, la sicurezza antisismica e l’accessibilità delle strutture.
Tra questi interventi, possiamo menzionare:

  • la riqualificazione energetica, che prevede l’installazione di impianti e tecnologie finalizzate a ridurre i consumi energetici; la riqualificazione antisismica, che mira a rendere le strutture più resistenti ai terremoti;
  • l’eliminazione delle barriere architettoniche, che consente di eliminare gli ostacoli che rendono difficoltosa la mobilità delle persone con disabilità; la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia e l’installazione di manufatti leggeri;
  • la realizzazione di piscine termali per gli stabilimenti termali;
  • la digitalizzazione, che prevede l’adozione di soluzioni tecnologiche per migliorare la qualità dei servizi offerti;
  • l’acquisto o il rinnovo di arredi.In ogni caso, gli interventi devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 e conformi alle normative ambientali nazionali ed europee.

Requisiti per richiedere gli incentivi e destinazione delle risorse stanziate

I contributi a fondo perduto possono essere richiesti per una serie di interventi specifici, tra cui: riqualificazione energetica, riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri e digitalizzazione.

Per gli stabilimenti termali è possibile richiedere incentivi per la realizzazione di piscine termali.

Per richiedere gli incentivi, l’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro. I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 e conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea.

Inoltre, è importante notare che il 50% delle risorse stanziate per gli incentivi è destinato agli interventi di riqualificazione energetica, mentre il 40% delle risorse per il contributo a fondo perduto è riservato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Limitazioni e cumulabilità degli incentivi e copertura finanziaria del programma di investimento

Le agevolazioni possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali proroghe autorizzate dalla Commissione Europea. Sono previste due forme di incentivo, ovvero un contributo a fondo perduto e un finanziamento agevolato.

Tuttavia, gli incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’articolo 1 del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152, né con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi. Inoltre, è importante notare che la somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.

L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.

Come presentare la domanda per richiedere il finanziamento FRI-Tur per le imprese turistiche

Per inviare la domanda di accesso agli incentivi, è necessario seguire alcuni passi specifici. Innanzitutto, è necessario essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere all’area riservata della piattaforma web dove è possibile scaricare la documentazione e compilare la domanda online. È inoltre richiesta la firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 1 marzo 2023 fino alle ore 12.00 del 31 marzo 2023. Una volta completata la procedura online, verrà assegnato un protocollo elettronico. Le domande verranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.

Non esitare quindi a rivolgerti a un consulente esperto, ti aiuterà a sfruttare al meglio le opportunità offerte dagli incentivi e a investire nel tuo futuro con maggiore sicurezza e successo.

Come il Fondo Europeo per gli Investimenti supporta le startup tecnologiche

Come il Fondo Europeo per gli Investimenti supporta le startup tecnologiche

Negli ultimi anni, l’innovazione tecnologica ha dato vita a numerose startup, spesso con grandi potenzialità ma con poche risorse finanziarie. Fortunatamente, il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) sta svolgendo un ruolo importante nel supportare queste imprese emergenti, soprattutto quelle altamente tecnologiche.

Il Fondo Europeo per gli Investimenti e il supporto alle startup

Il Fondo Fondi Europeo (FFE), creato dalla Commissione Europea, è stato lanciato per fornire finanziamenti alle startup innovative. In particolare, le startup altamente tecnologiche possono beneficiare di finanziamenti a condizioni favorevoli, grazie all’azione del FEI.

Il Fondo investe direttamente nelle startup e fornisce garanzie sui prestiti concessi da altre istituzioni finanziarie, incoraggiando così gli investimenti da parte di terzi. In questo modo, le startup possono accedere ai finanziamenti necessari per sviluppare le loro idee innovative e portare sul mercato prodotti e servizi in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori.

Il supporto tecnico del Fondo Europeo per gli Investimenti alle startup

Inoltre, il Fondo offre supporto tecnico alle startup, attraverso la partecipazione di esperti e di mentori, che forniscono consulenza sui processi decisionali, sull’innovazione e sulla gestione finanziaria.

Il valore aggiunto del Fondo Europeo per gli Investimenti per le startup tecnologiche

Per le startup altamente tecnologiche, l’accesso ai finanziamenti del Fondo Europeo per gli Investimenti può rappresentare un’opportunità unica per crescere e consolidarsi sul mercato. Grazie a questo supporto finanziario, le startup possono investire in ricerca e sviluppo, sviluppare nuovi prodotti e servizi e ampliare la loro presenza sul mercato globale.

Conclusioni

Il Fondo Europeo per gli Investimenti rappresenta un’importante risorsa per le startup tecnologiche. Grazie a questo supporto finanziario, le startup possono sviluppare e implementare idee innovative, creare posti di lavoro e contribuire alla crescita economica del nostro paese. Se sei un imprenditore con una start up altamente tecnologica, ti consigliamo di esplorare le opportunità offerte dal FEI e dal Fondo Fondi Europeo, e di contattare i nostri esperti per ricevere supporto e consulenza sulla tua idea imprenditoriale.

Bando SPORT DI TUTTI 2023 QUARTIERI Finanziamento a Fondo Perduto

Bando SPORT DI TUTTI 2023 QUARTIERI Finanziamento a Fondo Perduto

L’iniziativa SPORT DI TUTTI – Quartieri è promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per lo Sport.

L’obiettivo principale di questo bando è quello di supportare le associazioni e società sportive dilettantistiche e gli enti del terzo settore di ambito sportivo che operano in contesti territoriali difficili. In questo modo, utilizzando lo sport come strumento di sviluppo ed inclusione sociale, si possono intervenire in aree di disagio sociale e nelle periferie urbane a rischio emarginazione, povertà educativa e criminalità.

Gli obiettivi specifici del progetto “SPORT DI TUTTI – Quartieri” sono:

  • Supportare ASD/SSD e ETS di ambito sportivo che operano in contesti territoriali disagiati, offrendo loro un presidio alla comunità di riferimento.
  • Incentivare uno stile di vita attivo e sano, migliorare il benessere psico-fisico e ridurre la sedentarietà e l’inattività tra i bambini e ragazzi in contesti territoriali e familiari disagiati.
  • Garantire il diritto allo sport e abbattere le barriere economiche di accesso allo sport per soggetti di tutte le fasce d’età e in condizioni di svantaggio economico.
  • Favorire sinergie di scopo attraverso collaborazioni tra sistema sportivo e istituzioni, enti locali e del terzo settore.

Lo sport è un’attività che può avere un impatto positivo sulla vita di molte persone. Grazie all’iniziativa “SPORT DI TUTTI – Quartieri”, molte persone che altrimenti non avrebbero avuto accesso allo sport, ora possono farlo e trarne beneficio. Questa iniziativa dimostra come lo sport possa essere utilizzato come uno strumento di sviluppo e inclusione sociale in modo efficace e significativo.

Chi può partecipare al bando SPORT DI TUTTI 2023 QUARTIERI Finanziamento a Fondo Perduto

L’avviso è rivolto alle ASD/SSD iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS) ed Enti del Terzo Settore di ambito sportivo iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e al RAS. Questi soggetti possono partecipare alla realizzazione delle attività progettuali presso i Presidi, anche in partenariato con ulteriori ASD/SSD, enti del Terzo Settore o istituzioni come gli Enti locali e le Istituzioni universitarie.

È importante sottolineare che, in caso di partenariato, il soggetto capofila del partenariato sarà il responsabile della realizzazione della proposta progettuale e sarà l’unico referente anche nei rapporti con Sport e Salute. In altre parole, il soggetto capofila sarà l’interlocutore ufficiale dell’iniziativa “SPORT DI TUTTI – Quartieri” e sarà responsabile della gestione del progetto, assicurandosi che tutte le attività vengano svolte in modo corretto e conforme alle normative vigenti.

I destinatari dell’Avviso avranno quindi l’opportunità di collaborare tra loro e con altri soggetti operanti sul territorio, allo scopo di promuovere l’attività sportiva e i suoi valori educativi come strumento di sviluppo ed inclusione sociale. La partecipazione alla realizzazione delle attività progettuali presso i Presidi rappresenta un’opportunità unica per ASD/SSD e ETS di ambito sportivo di raggiungere un pubblico più ampio e di ampliare la loro portata sociale.

Quali spese finanzia il bando SPORT DI TUTTI 2023 QUARTIERI Finanziamento a Fondo Perduto

Il programma di attività sportive ed educative previsto dal bando SPORT DI TUTTI – Quartieri rappresenta un’opportunità  per i beneficiari di partecipare a attività sportive e educative gratuite per un periodo di 24 mesi. Il calendario di attività prevede diverse iniziative da svolgere in modo flessibile e continuativo, coinvolgendo un numero minimo di 150 beneficiari per ciascun anno sportivo.

Le attività previste nel programma sono le seguenti:

  1. Attività sportiva gratuita extra-scolastica per un periodo di almeno 6 mesi da realizzare per ognuno dei due anni sportivi per bambini/e e ragazzi/e. Questa attività ha lo scopo di incentivare uno stile di vita attivo e sano tra i giovani, migliorare il benessere psico-fisico e ridurre la sedentarietà e l’inattività tra i bambini e ragazzi in contesti territoriali e familiari disagiati.
  2. Attività sportiva gratuita per donne e over 65. Questa iniziativa ha lo scopo di promuovere l’attività fisica anche tra le fasce di popolazione che potrebbero avere meno opportunità di partecipare a questo tipo di attività.
  3. Centri estivi della durata di almeno 4 settimane da realizzare per ognuno dei due anni nel periodo di chiusura delle scuole. Questa attività offre ai beneficiari un’opportunità unica per trascorrere un’estate divertente e formativa, partecipando ad attività sportive ed educative.
  4. Doposcuola pomeridiani per i bambini. Questa attività ha lo scopo di offrire ai bambini un ambiente sicuro e stimolante dove trascorrere il tempo libero dopo la scuola, partecipando ad attività sportive ed educative.
  5. Incontri con nutrizionisti e testimonial sui corretti stili di vita, sul rispetto delle regole e sui valori positivi dello sport aperti alle famiglie e alla comunità (almeno 8 nel corso di ogni anno di attività). Questa iniziativa offre ai beneficiari l’opportunità di acquisire conoscenze sulla nutrizione e su uno stile di vita sano, nonché di incontrare testimonial che condividono i valori positivi dello sport.
  6. Attività specifiche finalizzate all’inclusione di bambini/e e ragazzi/e con disabilità. Questa attività rappresenta un’opportunità importante per i bambini/e e ragazzi/e con disabilità di partecipare a attività sportive ed educative e di sentirsi inclusi nella comunità.

Il programma di attività sportive ed educative previsto dal bando SPORT DI TUTTI – Quartieri rappresenta un’opportunità per i beneficiari di partecipare a una vasta gamma di attività sportive ed educative. Grazie a questo programma, i beneficiari possono acquisire conoscenze sulla nutrizione e su uno stile di vita sano, partecipare ad attività sportive divertenti e stimolanti e sentirsi inclusi nella comunità.

Importo finanziato dal bando SPORT DI TUTTI 2023 QUARTIERI Finanziamento a Fondo Perduto

Il bando SPORT DI TUTTI – Quartieri prevede l’erogazione di un importo massimo di € 100.000,00 (centomila/00) per ciascun Presidio approvato, destinato allo svolgimento di attività sportive ed educative per un periodo di 24 mesi. Questo finanziamento rappresenta un’opportunità importante per le ASD/SSD e gli ETS di ambito sportivo che operano in contesti territoriali difficili, offrendo loro la possibilità di sviluppare e promuovere l’attività sportiva e i suoi valori educativi come strumento di sviluppo ed inclusione sociale.

È importante sottolineare che l’importo massimo erogabile al destinatario per ciascun Presidio approvato è vincolato alla realizzazione di attività specifiche previste nel progetto di attività sportive ed educative. Tuttavia, l’importo può essere utilizzato in modo flessibile, garantendo la partecipazione continuativa di un numero minimo di 150 beneficiari per ciascun anno sportivo.

In sintesi, l’erogazione di un importo massimo di € 100.000,00 (centomila/00) per ciascun Presidio approvato rappresenta un’opportunità importante per le ASD/SSD e gli ETS di ambito sportivo che operano in contesti territoriali difficili. Questo finanziamento consente loro di sviluppare e promuovere l’attività sportiva e i suoi valori educativi come strumento di sviluppo ed inclusione sociale, contribuendo così al benessere della comunità locale.

Scadenza del bando SPORT DI TUTTI 2023 QUARTIERI Finanziamento a Fondo Perduto

Le domande per partecipare al progetto SPORT DI TUTTI – Quartieri potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 24 febbraio 2023 sino alle ore 12:00 del 24 marzo 2023. È importante rispettare le scadenze indicate per poter partecipare al progetto.

Bando SPORT DI TUTTI 2023 PARCHI Finanziamento a Fondo Perduto

Bando SPORT DI TUTTI 2023 PARCHI Finanziamento a Fondo Perduto

L’avviso di finanziamento bando Sport di Tutti 2023 Parchi prevede i Comuni italiani che rispondono a determinati requisiti possono presentare domanda di partecipazione per un bando relativo allo Sport nei parchi. In particolare, i requisiti che devono essere soddisfatti sono i seguenti:

  • Il Comune deve mettere a disposizione un’area che abbia le caratteristiche indicate nel bando. Non sono specificate quali siano queste caratteristiche, ma è possibile trovarle leggendo il bando stesso.
  • Il Comune non deve essere stato finanziato per l’Avviso Pubblico Sport nei parchi 2020 – Linea di intervento 1. In pratica, ciò significa che se il Comune ha già ottenuto finanziamenti per progetti relativi allo Sport nei parchi nel 2020, non può partecipare al presente bando.
  • Se il Comune aveva precedentemente aderito all’Avviso Pubblico Sport nei parchi 2020 – Linea di intervento 1 e aveva già ricevuto la delibera di impegno di spesa, ma ha poi deciso di rinunciare all’intervento, allora può partecipare al presente bando.

In sintesi, i Comuni italiani che desiderano partecipare a questo bando per lo Sport nei parchi devono soddisfare le suddette condizioni. Inoltre, il bando specifica ulteriori dettagli e requisiti che devono essere rispettati. Pertanto, è necessario che i Comuni interessati leggano attentamente il bando per verificare se soddisfano tutti i requisiti richiesti.

Chi può partecipare al bando SPORT DI TUTTI 2023 PARCHI Finanziamento a fondo perduto

Il bando per lo Sport nei parchi è un’opportunità rivolta ai Comuni italiani che desiderano mettere a disposizione un’area per lo svolgimento di attività sportive all’aria aperta. Tuttavia, non tutti i Comuni possono partecipare. In particolare, il bando prevede i seguenti requisiti per la partecipazione:

  1. Il Comune deve mettere a disposizione un’area che soddisfi le caratteristiche indicate nel bando.
  2. Il Comune non deve aver ricevuto finanziamenti nell’ambito dell’Avviso Pubblico Sport nei parchi 2020 – Linea di intervento 1. In altre parole, se il Comune ha già ottenuto finanziamenti per progetti relativi allo Sport nei parchi nel 2020, non può partecipare al presente bando.
  3. Tuttavia, se il Comune aveva precedentemente aderito all’Avviso Pubblico Sport nei parchi 2020 – Linea di intervento 1 e aveva già ricevuto la delibera di impegno di spesa, ma ha poi deciso di rinunciare all’intervento, allora può partecipare al presente bando.

Se il Comune soddisfa tutti questi requisiti, può presentare domanda di partecipazione al bando per lo Sport nei parchi.

Quali spese finanzia il bando SPORT DI TUTTI 2023 PARCHI Finanziamento a fondo perduto

Il progetto prevede la realizzazione di nuove aree attrezzate all’interno di parchi e/o spiagge, in modo da consentire lo svolgimento di attività sportive all’aperto a corpo libero. In particolare, le aree attrezzate saranno dotate di strutture fisse secondo tre modelli di installazione distinti, ovvero il modello progettuale Small, Medium e Large, che si differenziano per le attrezzature disponibili. Di seguito, si riportano le specifiche relative a ciascun modello:

  1. MODELLO PROGETTUALE SMALL
  • Realizzazione di un’area attrezzata polivalente
  • Dotazione di un circuito corpo libero small
  • Dotazione di quattro macchine, anche polivalenti, per l’allenamento isotonico e cardio
  1. MODELLO PROGETTUALE MEDIUM
  • Realizzazione di un’area attrezzata polivalente
  • Dotazione di un circuito corpo libero medium
  • Dotazione di sei macchine, anche polivalenti, per l’allenamento isotonico e cardio
  1. MODELLO PROGETTUALE LARGE
  • Realizzazione di un’area attrezzata polivalente
  • Dotazione di un circuito corpo libero large
  • Dotazione di otto macchine, anche polivalenti, per l’allenamento isotonico e cardio

Le attrezzature previste nei tre modelli di installazione sono idonee per lo svolgimento di attività sportive all’aperto a corpo libero, e possono essere utilizzate da chiunque abbia accesso alle aree attrezzate all’interno dei parchi e/o delle spiagge interessati. Le aree attrezzate saranno realizzate in modo da rispondere alle esigenze degli utenti, e garantire quindi il massimo comfort durante l’utilizzo.

Importo finanziato dal bando SPORT DI TUTTI 2023 PARCHI Finanziamento a fondo perduto

Il bando per lo Sport nei parchi prevede la realizzazione di nuove aree attrezzate all’interno di parchi e/o spiagge, per lo svolgimento di attività sportive all’aperto a corpo libero. Il finanziamento del bando è stato messo a disposizione dal Dipartimento per lo Sport, ed è pari a € 4.000.000,00 (quattromilioni/00) così suddivisi:

  • € 3.300.000,00 (tremilionitrecentomila/00) per l’approvvigionamento e l’installazione delle attrezzature
  • € 700.000,00 (settecentomila/00) per l’allestimento e l’attivazione digitale delle attrezzature

È possibile che si rendano disponibili ulteriori risorse aggiuntive.

Nelle aree selezionate per le nuove realizzazioni attraverso il bando, saranno installate attrezzature per lo svolgimento di attività sportive all’aperto a corpo libero, seguendo tre modelli di installazione distinti: il modello progettuale Small, Medium e Large. Gli importi massimi degli interventi, comprensivi di fornitura (acquisto e ordine), trasporto, installazione e personalizzazione, sono i seguenti:

  1. MODELLO PROGETTUALE SMALL – € 25.000 oltre IVA (22%)
  2. MODELLO PROGETTUALE MEDIUM – € 30.000 oltre IVA (22%)
  3. MODELLO PROGETTUALE LARGE – € 35.000 oltre IVA (22%)

Gli importi massimi degli interventi saranno cofinanziati al 50% oltre IVA da Sport e Salute e al 50% oltre IVA dal Comune. In sintesi, il bando per lo Sport nei parchi prevede un finanziamento complessivo di € 4.000.000,00 per la realizzazione di nuove aree attrezzate all’interno di parchi e/o spiagge per lo svolgimento di attività sportive all’aperto a corpo libero, seguendo tre modelli di installazione distinti, e con importi massimi degli interventi che vanno dai € 25.000 ai € 35.000 oltre IVA.

Scadenza del bando SPORT DI TUTTI 2023 PARCHI Finanziamento a fondo perduto

Le domande di contributo potranno essere inviate a partire dalle ore 12:00 del giorno 24/02/2023 e fino alle ore 12:00 del giorno 24/03/2023. È importante sottolineare che la presentazione della domanda nel periodo indicato costituisce una condizione indispensabile per poter partecipare al bando.

Per presentare la domanda di contributo, i Comuni interessati dovranno compilare un modulo online, fornendo tutti i dati richiesti e allegando la documentazione necessaria. Inoltre, è opportuno che i Comuni verifichino attentamente di aver soddisfatto tutti i requisiti richiesti dal bando, in modo da aumentare le probabilità di ottenere il contributo richiesto.

Bando SPORT DI TUTTI 2023 INCLUSIONE Finanziamento a Fondo Perduto

Bando SPORT DI TUTTI 2023 INCLUSIONE Finanziamento a Fondo Perduto

L’Associazionismo sportivo di base sta svolgendo un ruolo sempre più importante nella società, soprattutto nel sostegno di categorie vulnerabili, soggetti fragili e a rischio devianza. In questo contesto, l’avviso di finanziamento Bando Sport di Tutti 2023 Inclusione per progetti di valore, intende sostenere e valorizzare iniziative che utilizzano lo sport come strumento di prevenzione e lotta alle principali dipendenze giovanili, come quelle da sostanze stupefacenti, alcool, ludopatia, nuove dipendenze digitali e disturbi alimentari.

Allo stesso tempo, il progetto mira a contrastare la povertà educativa e il rischio criminalità attraverso l’attività sportiva, così come a prevenire e combattere l’obesità infantile e sostenere l’empowerment femminile, contrastando gli stereotipi e la violenza di genere.

Attraverso la promozione della pratica sportiva gratuita, il progetto mira a offrire un percorso di sostegno e recupero a soggetti fragili, inseriti in contesti difficili. Inoltre, l’attività sportiva può essere uno strumento di promozione del benessere, dello sviluppo e dell’inclusione sociale, favorendo la partecipazione delle categorie vulnerabili.

L’avviso di finanziamento si rivolge alle ASD/SSD e agli ETS di ambito sportivo che svolgono attività di carattere sociale sul territorio, presso impianti sportivi o in strutture alternative di recupero. In questo modo, si sostiene il ruolo del movimento sportivo di base come punto di riferimento per l’inclusione sociale e lo sviluppo delle comunità locali.

L’avviso di finanziamento per progetti di valore dell’associazionismo sportivo di base rappresenta un’opportunità importante per promuovere l’attività sportiva come strumento di prevenzione e lotta alle dipendenze giovanili, nonché come mezzo per contrastare la povertà educativa, l’obesità infantile e la violenza di genere.

Chi può partecipare al bando SPORT DI TUTTI 2023 INCLUSIONE Finanziamento a Fondo Perduto

L’Avviso di cui si parla ha come destinatari le ASD/SSD iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS) ed Enti del Terzo Settore di ambito sportivo iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e al RAS, a patto che questi soddisfino i requisiti riportati nel bando.

Le attività progettuali previste dall’Avviso possono essere realizzate anche in partenariato con ulteriori ASD/SSD, Enti del Terzo Settore o istituzioni come enti locali e istituzioni universitarie. Questa possibilità offre l’opportunità di collaborare con altre organizzazioni e istituzioni al fine di potenziare le attività e massimizzare gli impatti positivi sui destinatari finali.

L’Avviso, inoltre, rappresenta un’opportunità importante per le ASD/SSD e gli Enti del Terzo Settore di ambito sportivo per ottenere finanziamenti per i propri progetti e ampliare la loro capacità di intervento sul territorio. La possibilità di realizzare attività progettuali in partenariato con altre organizzazioni consente inoltre di accedere a risorse complementari e di condividere competenze e conoscenze.

Quali spese finanzia il bando SPORT DI TUTTI 2023 INCLUSIONE Finanziamento a Fondo Perduto

Il Progetto di cui si parla ha come obiettivo principale sostenere le attività organizzate dai Destinatari, che si rivolgono principalmente a categorie vulnerabili e soggetti fragili in situazioni di particolare disagio sociale e a rischio di emarginazione, a partire dai 5 anni di età.

Tra i beneficiari delle attività organizzate dai Destinatari, troviamo soggetti a rischio di dipendenze giovanili come tossicodipendenza, alcolismo, ludopatia, dipendenza digitale, disturbi del comportamento alimentare, bullismo, discriminazione e violenza. Questi soggetti possono provenire da strutture come il SerT, associazioni del terzo settore, strutture intermedie delle ASL e strutture di recupero, tra le altre.

Le attività organizzate dai Destinatari sono rivolte anche a bambine, ragazze e donne, soggetti a rischio di criminalità e povertà educativa e altre categorie vulnerabili proposte dai Destinatari in fase di presentazione dei progetti.

Il Progetto si rivolge, in via prioritaria, a Beneficiari che non siano già tesserati/associati con i Destinatari, al fine di ampliare la base dei praticanti sportivi. In questo modo, si offre l’opportunità di coinvolgere un maggior numero di soggetti vulnerabili e di offrire loro un percorso di sostegno e recupero attraverso la pratica sportiva.

In sintesi, il Progetto rappresenta un’opportunità importante per i Destinatari di ampliare la base dei praticanti sportivi e di coinvolgere categorie vulnerabili e soggetti fragili in situazioni di particolare disagio sociale e a rischio di emarginazione. Le attività organizzate dai Destinatari offrono un percorso di sostegno e recupero attraverso la pratica sportiva, aiutando i Beneficiari a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé stessi e del proprio potenziale, e favorendo l’inclusione sociale e lo sviluppo delle comunità locali.

Importo finanziato dal bando SPORT DI TUTTI 2023 INCLUSIONE Finanziamento a Fondo Perduto

L’importo stanziato dal bando Sport di Tutti 2023 è di € 2.406.410,00.

L’importo massimo erogabile al Destinatario per ciascun progetto approvato, per lo svolgimento di due anni di attività (24 mesi) è pari ad € 30.000,00 (trentamila/00).

Scadenza del bando SPORT DI TUTTI 2023 INCLUSIONE Finanziamento a Fondo Perduto

Il termine di presentazione delle candidature per il progetto si aprirà alle ore 12:00 del 24/02/2023 e terminerà alle ore 12:00 del 24/03/2023. Durante questo periodo, i Destinatari potranno presentare le proprie candidature per ottenere i finanziamenti per i propri progetti.

È importante rispettare le scadenze indicate, in quanto non saranno prese in considerazione candidature presentate al di fuori di questo periodo. Per presentare la candidatura, i Destinatari dovranno seguire le modalità e le indicazioni specificate nel bando, al fine di garantire la corretta e completa presentazione della candidatura.

I Destinatari dovranno predisporre tutta la documentazione richiesta, inclusa la descrizione dettagliata del progetto, i budget e i piani di finanziamento. È importante inoltre prestare attenzione alle modalità di presentazione della candidatura, che potranno variare in base alle specifiche indicazioni del bando.

I Destinatari avranno un mese di tempo per presentare le candidature per ottenere i finanziamenti per i propri progetti. È importante rispettare le scadenze e seguire attentamente le modalità di presentazione delle candidature, al fine di garantire la corretta e completa presentazione della candidatura e avere maggiori possibilità di successo nella selezione dei progetti vincitori.

Bando Regione Lombardia Linea Sviluppo Aziendale Finanziamento a Fondo Perduto

Bando Regione Lombardia Linea Sviluppo Aziendale Finanziamento a Fondo Perduto

La Linea Sviluppo Aziendale approvato dalla regione Lombardia con delibera di Giunta regionale n. 7595 del 15 dicembre 2022 è riservato alle PMI e le MidCap che desiderano investire in piani di sviluppo aziendale finalizzati all’ammodernamento e all’ampliamento produttivo. Il bando prevede finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto per promuovere lo sviluppo delle imprese.

Ecco i dettagli relativi alle due aree di intervento:

  1. Area 1 – Sviluppo aziendale Lombardia: si rivolge alle PMI e MidCap con sede operativa in Lombardia. Quest’area di intervento è stata istituita per sostenere le aziende lombarde che desiderano investire in progetti di sviluppo aziendale e promuovere la crescita economica della regione. I finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto sono disponibili per diverse tipologie di investimento, tra cui l’acquisto di macchinari, la ristrutturazione degli impianti produttivi, l’acquisizione di brevetti e licenze, e altro ancora.
  2. Area 2 – Sviluppo aziendale nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale: si rivolge alle PMI e MidCap con sede operativa ubicata nelle zone riportate nel bando. Quest’area di intervento è stata istituita per sostenere le aziende che si trovano in regioni specifiche, in cui sono stati istituiti degli aiuti a finalità regionale. I finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto sono disponibili per diverse tipologie di investimento, tra cui la partecipazione a fiere e congressi, la formazione dei dipendenti, l’acquisizione di attrezzature e altro ancora.

Per accedere alla Linea Sviluppo Aziendale, le aziende devono presentare una domanda di finanziamento con un piano di investimento dettagliato. Le domande vengono valutate in base alla qualità del progetto e alla capacità dell’azienda di restituire il finanziamento. In caso di approvazione, le aziende riceveranno i fondi necessari per avviare i loro progetti di investimento.

In conclusione, la Linea Sviluppo Aziendale rappresenta un’importante opportunità per le PMI e le MidCap che desiderano investire in progetti di sviluppo aziendale. Le due aree di intervento offrono finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto per diverse tipologie di investimento, consentendo alle aziende di promuovere la propria crescita economica.

Chi può partecipare al bando Regione Lombardia Linea Sviluppo Aziendale Finanziamento a Fondo Perduto

Per presentare domanda di finanziamento nella Linea Sviluppo Aziendale, le PMI e le MidCap devono soddisfare i seguenti requisiti:

  1. Deve essere costituita, iscritta e attiva nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati alla data di presentazione della domanda di finanziamento.
  2. Deve avere una sede operativa in Lombardia al momento della concessione della garanzia regionale. Solo per l’accesso all’Area 2 – Sviluppo aziendale nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale, la sede deve essere ubicata nelle zone elencate nel bando.
  3. Deve avere un rating da 1 a 10 secondo la metodologia di Credit Scoring su dati storici del Modello di valutazione per il calcolo della probabilità di inadempimento del Fondo Centrale di Garanzia. Ciò significa che l’azienda deve dimostrare di avere una buona reputazione finanziaria e di essere in grado di restituire il finanziamento.

Le domande di finanziamento devono essere corredate da un piano di investimento dettagliato e motivato. Le domande vengono valutate in base alla qualità del progetto e alla capacità dell’azienda di restituire il finanziamento.

Le aziende devono soddisfare alcuni requisiti specifici per presentare domanda di finanziamento e ottenere la garanzia regionale. In particolare, le aziende devono essere costituite e attive nel Registro delle Imprese, avere una sede operativa in Lombardia (o nelle aree destinatarie degli aiuti a finalità regionale per l’accesso all’Area 2), e avere un rating finanziario positivo. Con un piano di investimento ben strutturato e una domanda di finanziamento completa, le aziende potranno accedere a finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto per promuovere la propria crescita economica.

Quali spese finanzia il bando Regione Lombardia Linea Sviluppo Aziendale Finanziamento a Fondo Perduto

La Linea Sviluppo Aziendale del bando regione Lombardia prevede finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto per investimenti da realizzarsi nell’ambito di piani di sviluppo aziendale finalizzati all’ammodernamento e ampliamento produttivo. Ecco alcuni dettagli sulle tipologie di intervento e le spese ammissibili.

  1. Requisiti minimi dell’investimento: il valore minimo dell’investimento è di €100.000, mentre l’importo massimo agevolabile (tra finanziamento supportato da garanzia e contributo a fondo perduto) è di €3.000.000.
  2. Tipologie di intervento per le PMI: le PMI possono investire in attivi materiali e/o immateriali per installare un nuovo stabilimento, ampliare uno stabilimento esistente, diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi o trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Non sono ammissibili le spese per l’acquisto di rami di azienda.
  3. Tipologie di intervento per le MidCap: le MidCap possono investire in attivi materiali e immateriali relativi a un nuovo stabilimento o alla diversificazione delle attività di uno stabilimento, a condizione che le nuove attività non siano uguali o simili a quelle svolte precedentemente nello stabilimento.
  4. Spese ammissibili per l’Area 1: le spese ammissibili (al netto di IVA) sono l’acquisto e l’installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; l’acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio; l’acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione; le opere murarie, di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), nel limite del 20% di tale voce di spesa.
  5. Spese ammissibili per l’Area 2: le spese ammissibili (al netto di IVA) sono l’acquisto e l’installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità produttive; l’acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas e simili per un periodo non superiore a 12 mesi di servizio; l’acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione; le opere murarie, di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), nel limite del 20% di tale voce di spesa.

Gli interventi devono essere realizzati unicamente presso la sede operativa oggetto di intervento ubicata in Lombardia. In presenza di più sedi operative ubicate in Lombardia, il soggetto richiedente dovrà sceglierne una sola ed indicarla in fase di domanda.

Per ottenere i finanziamenti della Linea Sviluppo Aziendale del bando regione Lombardia, il soggetto richiedente deve presentare un piano di investimento dettagliato e motivato, in cui spiega in modo chiaro gli obiettivi dell’investimento e le modalità di utilizzo dei fondi richiesti. Il soggetto richiedente deve dimostrare di avere la capacità di restituire il finanziamento e di garantire il successo dell’investimento.

Importo finanziato dal bando Regione Lombardia Linea Sviluppo Aziendale Finanziamento a Fondo Perduto

La Linea Sviluppo Aziendale prevede una dotazione finanziaria complessiva di 115 milioni di euro, suddivisi in 69 milioni di euro per il Fondo di garanzia e 46 milioni di euro per il contributo in conto capitale a fondo perduto. L’agevolazione consiste in una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine e in un contributo a fondo perduto in conto capitale sull’investimento.

Le caratteristiche del finanziamento prevedono un importo massimo agevolabile di 3 milioni di euro, un importo minimo dell’investimento di 100.000 euro, un tasso di interesse di mercato applicato alle risorse finanziarie messe a disposizione dai soggetti finanziatori convenzionati, e una durata compresa tra un minimo di 3 anni e un massimo di 6 anni, inclusa la possibilità di un preammortamento fino a un massimo di 24 mesi.

L’intensità del contributo a fondo perduto varia in ragione dell’area di riferimento dell’impresa e del regime di aiuto applicato. In particolare, per le PMI che operano nell’Area 1 – Sviluppo Aziendale Lombardia, il contributo può arrivare fino al 15% delle spese ammissibili, mentre per le MidCap l’importo massimo agevolabile è sempre del 15% delle spese ammissibili.

Per le zone individuate con il criterio 1 degli Orientamenti (aree mappate nelle province di PV, LO, CO, SO), il contributo a fondo perduto può arrivare fino al 30% delle spese ammissibili per le piccole imprese, al 20% delle spese ammissibili per le medie imprese e al 10% delle spese ammissibili per le MidCap. Per le zone individuate con il criterio 5 degli Orientamenti (aree mappate nelle province di MN e CR), il contributo a fondo perduto può arrivare fino al 25% delle spese ammissibili per le piccole imprese, al 15% delle spese ammissibili per le medie imprese e al 5% delle spese ammissibili per le MidCap.

Il finanziamento verrà erogato in anticipazione fino al 70% a seguito della sottoscrizione del contratto, mentre il saldo sarà erogato dal soggetto finanziatore previa verifica della rendicontazione delle spese ammissibili. In sintesi, la Linea Sviluppo Aziendale offre alle PMI e alle MidCap l’opportunità di accedere a un finanziamento a tasso agevolato e a fondo perduto per investimenti mirati all’ampliamento e all’ammodernamento produttivo, con l’obiettivo di favorire la crescita e lo sviluppo delle imprese lombarde.

Scadenza del bando Regione Lombardia Linea Sviluppo Aziendale Finanziamento a Fondo Perduto

Il bando regione Lombardia relativo alla Linea Sviluppo Aziendale verrà pubblicato entro marzo 2023 e le domande saranno selezionate tramite una procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande di partecipazione.

È importante sottolineare che i soggetti interessati dovranno presentare la domanda nel momento in cui il bando verrà pubblicato, in quanto la selezione delle richieste avverrà seguendo un criterio cronologico.

Per ottenere il finanziamento, quindi, sarà necessario essere pronti a presentare la domanda tempestivamente, al fine di non perdere l’opportunità di accedere alle agevolazioni previste dalla “Linea Sviluppo Aziendale”.

Si consiglia, inoltre, di tenere d’occhio il sito web di Finlombarda spa e quello della Regione Lombardia, in modo da avere tempestivamente tutte le informazioni necessarie riguardanti le modalità di partecipazione e le tempistiche per la presentazione delle domande.

Come spendere i soldi di Resto al Sud

La gestione dei finanziamenti del bando resto al Sud è un aspetto molto importante per garantire il successo del progetto e la sostenibilità a lungo termine. Ecco alcuni consigli utili per gestire al meglio i finanziamenti:

  • Utilizzare i finanziamenti esclusivamente per le finalità previste dal bando.
  • Rispettare il piano finanziario e il budget previsto per il progetto.
  • Mantenere una buona relazione con le istituzioni finanziatrici, fornendo regolari aggiornamenti sul progresso del progetto.
  • Utilizzare le risorse in modo efficiente e sostenibile, evitando sprechi e inefficienze.

Scopri come ricevere i contributi a fondo perduto del bando Resto al Sud

Cosa fare in caso di esito positivo del bando Resto al Sud

In caso di esito positivo del bando resto al Sud, il soggetto richiedente potrà accedere ai finanziamenti previsti e iniziare a sviluppare il progetto. È importante che il soggetto richiedente rispetti tutti gli impegni presi nel business plan e che utilizzi i finanziamenti per le finalità previste dal bando.

Come gestire i finanziamenti del bando Resto al Sud

La gestione dei finanziamenti del bando resto al Sud è un aspetto molto importante per garantire il successo del progetto e la sostenibilità a lungo termine. Ecco alcuni consigli utili per gestire al meglio i finanziamenti:

  • Utilizzare i finanziamenti esclusivamente per le finalità previste dal bando.
  • Rispettare il piano finanziario e il budget previsto per il progetto.
  • Mantenere una buona relazione con le istituzioni finanziatrici, fornendo regolari aggiornamenti sul progresso del progetto.
  • Utilizzare le risorse in modo efficiente e sostenibile, evitando sprechi e inefficienze.

Gli errori da evitare nel bando Resto al Sud

Per ottenere il massimo dei finanziamenti e garantire il successo del progetto, è importante evitare alcuni errori comuni. Ecco alcuni degli errori più frequenti da evitare:

  1. Sottovalutare la fattibilità economica e finanziaria del progetto.
  2. Non rispettare le scadenze previste dal bando.
  3. Non mantenere una buona relazione con le istituzioni finanziatrici.
  4. Non utilizzare le risorse in modo efficiente e sostenibile.
  5. Non rispettare gli impegni presi nel business plan.

FAQs

  1. Chi può partecipare al bando Resto al Sud?
    Possono partecipare al bando imprese, start-up e giovani imprenditori residenti in una delle regioni del sud Italia.
  2. Quali sono i requisiti per partecipare al bando Resto al Sud?
    I requisiti per partecipare al bando sono essere residenti in una delle regioni del sud Italia, avere un progetto di investimento e dimostrare la fattibilità economica e finanziaria del progetto.
  3. Quali sono i consigli per gestire al meglio i finanziamenti del bando Resto al Sud?
    Per gestire al meglio i finanziamenti, è importante utilizzarli esclusivamente per le finalità previste dal bando, rispettare il piano finanziario e mantenere una buona relazione con le istituzioni finanziatrici. Inoltre, è importante utilizzare le risorse in modo efficiente e sostenibile.
  4. Come si presenta la domanda per il bando resto al Sud?
    La domanda si presenta esclusivamente online, attraverso il sito web dedicato all’iniziativa. È necessario registrarsi sul sito, compilare il modulo di richiesta, caricare i documenti richiesti e inviare la domanda.

Quando arrivano i soldi di Resto al Sud

l tempo necessario per ottenere il finanziamento di Resto al Sud dipende dal tempo impiegato per l’approvazione della domanda di finanziamento. In genere, il processo di approvazione richiede circa 6 mesi. Tuttavia, il tempo di attesa può variare in base alla complessità della domanda e al numero di richieste presentate.

I finanziamenti di Resto al Sud vengono erogati una volta che la domanda di finanziamento è stata approvata. In genere, i soldi vengono erogati in due tranche: la prima tranche corrisponde al 75% dell’importo complessivo del finanziamento, mentre la seconda tranche corrisponde al restante 25%.

Scopri come ricevere i contributi a fondo perduto del bando Resto al Sud

La prima tranche dei finanziamenti di Resto al Sud viene erogata entro 60 giorni dalla sottoscrizione del contratto di finanziamento, mentre la seconda tranche viene erogata entro 90 giorni dalla presentazione della documentazione relativa all’avvio dell’attività.

È possibile richiedere anticipazioni sui finanziamenti di Resto al Sud?

Sì, è possibile richiedere anticipazioni sui finanziamenti di Resto al Sud. In particolare, gli imprenditori possono richiedere un’anticipazione pari al 30% dell’importo complessivo del finanziamento, da restituire in 5 anni a tasso zero.

Come avviene la restituzione dei finanziamenti di Resto al Sud?

La restituzione dei finanziamenti di Resto al Sud avviene in base a un piano di rimborso stabilito in fase di contratto. In genere, il piano di rimborso prevede il pagamento di rate semestrali, con un periodo di preammortamento compreso tra 6 mesi e 2 anni.

FAQs

  1. Quali sono i documenti necessari per presentare la domanda di finanziamento di Resto al Sud?
    Per presentare la domanda di finanziamento di Resto al Sud, è necessario fornire una serie di documenti. In particolare, è necessario fornire il documento di identità, il codice fiscale, la partita IVA, la documentazione relativa alla forma giuridica dell’impresa e la documentazione relativa al progetto imprenditoriale.
  1. È possibile presentare una domanda di finanziamento di Resto al Sud per un’attività imprenditoriale già avviata?
    Sì, è possibile presentare una domanda di finanziamento di Resto al Sud per un’attività imprenditoriale già avviata, purché la domanda sia finalizzata al potenziamento dell’attività stessa.
  1. Quali sono i tempi di restituzione del finanziamento di Resto al Sud?
    Il finanziamento di Resto al Sud deve essere restituito entro un periodo massimo di 10 anni, con un periodo di preammortamento compreso tra 6 mesi e 2 anni.
  1. È possibile presentare più di una domanda di finanziamento di Resto al Sud?
    No, non è possibile presentare più di una domanda di finanziamento di Resto al Sud. Ogni impresa può presentare una sola domanda di finanziamento.
  1. È possibile richiedere una modifica del piano di rimborso del finanziamento di Resto al Sud?
    Sì, è possibile richiedere una modifica del piano di rimborso del finanziamento di Resto al Sud in caso di difficoltà economiche dell’impresa.

Come si restituisce il finanziamento Resto al Sud

La restituzione del finanziamento Resto al Sud può essere effettuata tramite bonifico bancario o tramite versamento presso un’agenzia delle entrate. Per effettuare la restituzione, è necessario seguire questi passi:

  1. Contattare l’ente erogatore del finanziamento per verificare l’importo dovuto e le modalità di restituzione.
  2. Effettuare il bonifico bancario o il versamento presso un’agenzia delle entrate, utilizzando le coordinate bancarie fornite dall’ente erogatore.
  3. Conservare la ricevuta del bonifico o del versamento, che costituirà la prova della restituzione effettuata.

Scopri come ricevere i contributi a fondo perduto del bando Resto al Sud

Quali sono le tempistiche di restituzione del finanziamento resto al Sud?

Le tempistiche di restituzione del finanziamento resto al Sud possono variare a seconda delle condizioni stabilite nell’accordo di finanziamento. In generale, la restituzione deve essere effettuata entro i termini stabiliti dall’ente erogatore del finanziamento. In caso di ritardi o difficoltà, è possibile richiedere una proroga o una dilazione delle rate di rimborso, ma questa soluzione potrebbe comportare ulteriori costi.

Conseguenze della mancata restituzione

La mancata restituzione del finanziamento resto al Sud può comportare conseguenze gravi, come ad esempio la segnalazione alla centrale dei rischi, il recupero coattivo dei crediti e l’iscrizione nei registri dei protesti. Inoltre, la mancata restituzione del finanziamento potrebbe impedire di accedere a ulteriori finanziamenti e incentivi fiscali in futuro.

La restituzione del finanziamento resto al Sud è un processo importante per garantire la corretta erogazione dei fondi destinati allo sviluppo economico delle regioni del Mezzogiorno. Per evitare conseguenze negative, è importante seguire attentamente le procedure e le tempistiche stabilite per la restituzione del finanziamento.

È possibile ottenere una proroga o una dilazione delle rate di rimborso del finanziamento resto al Sud?

Sì, in caso di ritardi o difficoltà nella restituzione del finanziamento resto al Sud, è possibile richiedere una proroga o una dilazione delle rate di rimborso. Tuttavia, è importante tenere presente che questa soluzione potrebbe comportare ulteriori costi, come ad esempio l’applicazione di interessi di mora.

Che cosa succede se non si restituisce il finanziamento resto al Sud?

Se non si restituisce il finanziamento resto al Sud, si rischiano conseguenze gravi, come ad esempio la segnalazione alla centrale dei rischi, il recupero coattivo dei crediti e l’iscrizione nei registri dei protesti. Inoltre, la mancata restituzione del finanziamento potrebbe impedire di accedere a ulteriori finanziamenti e incentivi fiscali in futuro.

Quali documenti sono necessari per restituire il finanziamento resto al Sud?

Per restituire il finanziamento resto al Sud, è necessario contattare l’ente erogatore del finanziamento per verificare l’importo dovuto e le modalità di restituzione. In seguito, sarà necessario effettuare il bonifico bancario o il versamento presso un’agenzia delle entrate, utilizzando le coordinate bancarie fornite dall’ente erogatore. Infine, è importante conservare la ricevuta del bonifico o del versamento, che costituirà la prova della restituzione effettuata.

FAQ

  1. Quali sono le regioni interessate dal finanziamento resto al Sud?
    R: Le regioni interessate dal finanziamento resto al Sud sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
  2. In che forma viene erogato il finanziamento resto al Sud?
    R: Il finanziamento resto al Sud viene erogato sotto forma di prestiti agevolati e incentivi fiscali.
  3. Perché può essere necessario restituire il finanziamento resto al Sud?
    R: La restituzione del finanziamento resto al Sud può essere necessaria se l’investimento non viene realizzato o se vengono violate le condizioni stabilite nell’accordo di finanziamento.
  4. Come si effettua la restituzione del finanziamento resto al Sud?
    R: La restituzione del finanziamento resto al Sud può essere effettuata tramite bonifico bancario o tramite versamento presso un’agenzia delle entrate.
  5. Quali sono le conseguenze della mancata restituzione del finanziamento resto al Sud?
    R: La mancata restituzione del finanziamento resto al Sud può comportare conseguenze gravi, come ad esempio la segnalazione alla centrale dei rischi, il recupero coattivo dei crediti e l’iscrizione nei registri dei protesti e potrebbe impedire di accedere a ulteriori finanziamenti e incentivi fiscali in futuro.
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