Contributo Fondo Perduto 2019 Mobilità Elettrica PMI Regione Sardegna

Contributo Fondo Perduto 2019 Mobilità Elettrica PMI Regione Sardegna

Il bando della Regione Sardegna promuove lo sviluppo della mobilità elettrica con un contributo a fondo perduto per le PMI. L’iniziativa prevede la sostituzione dei veicoli a motore con quelli elettrici, realizzando gli obiettivi del Piano Energetico Ambientale, di riduzione delle emissioni climalteranti. Ciò significa favorire la qualità dell’aria nei centri urbani, soprattutto in quelli grandi come Cagliari-hinterland e Sassari – hinterland, oltre che nelle maggiori zone industriali.

Il piano di sviluppo della mobilità elettrica è una misura da 4 milioni di euro, concessi attraverso una procedura a sportello aperta da febbraio 2019. Con questo programma di aiuti, le aziende del settore privato possono rinnovare il proprio parco mezzi, con altri nuovi e non inquinanti.

Scopri come funziona il bando e come accedere alle agevolazioni.

Regione Sardegna, tutto sul contributo a fondo perduto per la mobilità elettrica delle PMI

Il bando è attivo nell’ambito del POR FSE 2014/2020 – Misura 1.2.2., al fine di sostenere le imprese che investono nella sostenibilità. Nella descrizione dell’intervento scopri chi sono i destinatari e quali sono le tipologie di spesa che possono essere finanziate.

A chi si rivolge

La domanda di contributo può essere presentata dalle piccole e medie imprese, attive da almeno 5 anni e operative nei seguenti ambiti:

  • trasporto dell’ultimo miglio;
  • servizio taxi;
  • car sharing;
  • trasporto collettivo di persone;
  • trasporto per finalità turistiche.

Ogni soggetto potrà presentare una sola richiesta di agevolazione.

Spese ammissibili

Il contributo per l’acquisto del veicolo elettrico (full electric) viene concesso a condizione che l’impresa ne dismetta uno a motore della stessa tipologia, in suo possesso da almeno 12 mesi prima della pubblicazione del bando. La sostituzione dovrà avvenire dopo la presentazione della domanda di finanziamento. Tra le spese ammesse sono comprese sia quelle sostenute per l’acquisizione, sia quelle per la messa su strada, comunque per una importo totale non inferiore a € 15.000.

Bando Sviluppo Mobilità Elettrica in Sardegna

Il programma regionale per la mobilità elettrica prevede lo sviluppo di azioni a supporto delle imprese che acquistano veicoli elettrici nuovi di fabbrica, da utilizzare al servizio di una sede operativa sul territorio sardo.

Entriamo nel dettaglio per sapere in cosa consiste l’aiuto economico concesso.

Numeri e misure

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 75% della spesa sostenuta per l’acquisto del veicolo elettrico. L’importo concesso varia a seconda della tipologia di mezzo di trasporto; ecco in dettaglio:

  • fino a € 15.000 per un’autovettura dell’importo massimo ammissibile di € 20.000;
  • max € 20.000 per un furgone della spesa massima di € 26.666,67;
  • fino a € 25.000 per un pulmino dell’importo massimo ammesso di € 33.333,34.

Nota: gli importi di spesa dei veicoli ammessi al finanziamento si riferiscono all’imponibile.

Termini e modalità di presentazione della domanda

La domanda di contributo può essere presentata entro le ore 14 del 25 ottobre 2019, attraverso lo Sportello Unico dei Servizi della Regione Sardegna.

Per essere ammessi al finanziamento, occorre possedere tutti i requisiti espressi nel bando e inviare la candidatura completa di tutta la documentazione richiesta, tra cui la copia del libretto di immatricolazione e del certificato di proprietà del veicolo a motore da dismettere e preventivo del veicolo elettrico da acquistare.

Contributo Fondo Perduto Sviluppo Imprese Regione Umbria 2019

Contributo Fondo Perduto Sviluppo Imprese Regione Umbria 2019

È attivo il bando della Regione Umbria per la creazione e lo sviluppo delle imprese, che attraverso un contributo a fondo perduto, possono investire nella crescita del loro business. Infatti, l’intervento finanziario ha l’intento di favorire le realtà imprenditoriali delle zone rurali, incentivando l’innovazione, l’incremento dell’occupazione e la creazione di servizi utili per le comunità locali.

Per saperne di più sul funzionamento del bando e sui requisiti per poter partecipare, entra nel dettaglio dell’articolo.

Regione Umbria: il contributo a fondo perduto per lo sviluppo delle imprese

Il bando è attivo nell’ambito del PSR 2014-2020 e finanziato dal fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR).  Si tratta della Misura 6.4.3. denominata Sostegno creazione, sviluppo imprese extra-agricole settori commerciale-artigianale-servizio innovazione tecnologica.

Chi sono i potenziali beneficiari e quali sono i progetti finanziabili.

A chi si rivolge

La domanda di contributo può essere presentata dalle micro, piccole imprese e titolari di ditte individuali, iscritte alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato. Possono accedere alle agevolazioni anche gli aspiranti imprenditori, ovvero coloro che non hanno ancora dato inizio all’attività, ma prevedono di farlo.

Ogni richiedente potrà presentare una sola domanda.

Sono esclusi dalla partecipazione al bando, le medie e le grandi imprese; le aziende in difficoltà; le attività agrituristiche e le imprese in contoterzismo agricolo.

Progetti e spese finanziabili

Il bando dispone che gli interventi ammissibili sono:

  1. attività di turismo rurale e servizi connessi;
  2. creazione o riqualificazione di esercizi commerciali esistenti, anche e-commerce, con priorità su prodotti biologici, artigianali tipici e alimentari di qualità certificata;
  3. recupero delle attività e dei prodotti della tradizione rurale locale, attraverso la realizzazione di attività artigianali;
  4. prodotti e servizi di innovazione tecnologica, con particolare attenzione alle attività che favoriscono l’accessibilità alle tecnologie TIC (Informazione e Comunicazione);
  5. servizi per la collettività, ovvero trasporti, tutela del territorio e altri interventi destinati alla popolazione rurale.

Le spese ammissibili

Per ogni progetto ammesso, saranno finanziabili tutti i costi relativi agli interventi di ristrutturazione e miglioramento degli edifici aziendali e delle aree esterne pertinenti.  Non solo, il contributo sarà utilizzabile anche per spese generali e per acquistare macchinari, attrezzature, arredi e mezzi necessari allo svolgimento dell’attività. Tra i costi ammessi sono compresi quelli per hardware e software, licenze e diritti funzionali alla realizzazione del progetto.

Bando Sostegno Creazione Sviluppo Imprese

Con le risorse finanziarie stanziate per il bando, pari a € 1.800.000,00, la Regione Umbria dispone la concessione di un contributo in conto capitale, a fondo perduto fino a € 100.000,00 per ogni impresa beneficiaria. Entra nel dettaglio per saperne di più sulle agevolazioni e sulle modalità di richiesta.

Numeri e misure

I beneficiari accederanno a un finanziamento a fondo perduto pari al 60% delle spese ammesse, elevato al 70% per gli investimenti nelle zone svantaggiate e per l’imprenditoria giovanile e/o femminile. I progetti ammessi prevedono una spesa minima di € 25.000,00.

Tempi e modalità di partecipazione

Il termine per la presentazione della domanda di contributo è fissato per le ore 12 del 30 settembre 2019. Per candidarsi, occorre compilare la domanda online sul portale Sian, farla sottoscrivere dal titolare d’impresa o dal legale rappresentante, scansionarla e trasmetterla via PEC a [email protected].

Finanziamenti a Fondo Perduto Turismo Regione Veneto

Finanziamenti a Fondo Perduto Turismo Regione Veneto

È attivo il bando per l’erogazione del contributo a fondo perduto a favore del turismo innovativo nella Regione Veneto. L’obiettivo dell’intervento finanziario è quello di stimolare nuovi investimenti nel settore ricettivo turistico e diversificare, così, l’offerta e i prodotti proposti.

Le risorse stanziate ammontano a € 6.000.000. Si tratta di fondi pubblici destinati alle imprese del territorio regionale che intendono realizzare progetti di ammodernamento, innovazione e miglioramento delle strutture.

Entra nel dettaglio del bando per conoscere il funzionamento e tutti i requisiti per accedere alle agevolazioni.

Bando Turismo Innovativo Regione Veneto

L’intervento finanziario, approvato all’interno del Programma Operativo Regionale POR FESR 2014/2020 Azione 3.3.4. Sub-Azione C, favorisce l’aumento della competitività delle imprese e lo sviluppo dell’economia locale.

Scopri a chi si rivolge e quali sono le tipologie di spese che possono essere finanziate.

Potenziali beneficiari

La domanda di contributo può essere presentata dalle micro, piccole e medie imprese che gestiscono o sono proprietarie di strutture ricettive negli ambiti territoriali indicati nel bando. Ecco un elenco delle tipologie di strutture che possono presentare la richiesta:

  • alberghiere: alberghi o hotel, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi;
  • all’aperto: villaggi turistici, campeggi;
  • ricettive complementari: alloggi turistici, case per vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, bed & breakfast, rifugi alpini;
  • localizzate in ambienti naturali.

Requisiti

Il bando si rivolge alle PMI di pianura (l’elenco dei comuni è disponibile sul sito https://www.regione.veneto.it/web/turismo/contributi-finanziamenti) che presentano una situazione di regolarità contributiva, previdenziale e assistenziale, senza alcuna procedura di liquidazione o fallimento in corso.

Tipologie di spese ammissibili

I progetti finanziabili sono quelli che prevedono investimenti materiali e immateriali riguardanti opere edili, murarie o di impiantistica; strumentazione tecnologica e progettazione. Non solo, tra le voci di spesa ammesse al finanziamento, ci sono quelle relative alle attrezzature, macchinari e arredi funzionali ai progetti e tutto ciò che è connesso all’ottenimento di certificazioni ambientali, energetiche o attestanti la qualità e la sicurezza.

Informazioni pratiche sul bando per le strutture ricettive turistiche in Veneto

L’agevolazione per il turismo innovativo si concretizza in un contributo in conto capitale senza vincolo di rimborso. L’impresa richiedente potrà scegliere il regime d’aiuto per l’erogazione del sostegno: de minimis o aiuti agli investimenti a favore delle PMI.

Numeri e misure

  1. In regime de minimis: l’investimento dovrà comprendere una spesa compresa tra € 100.000,00 e € 500.000,00. Per ognuno sarà riconosciuto un contributo massimo di € 200.000,00 e comunque fino al 40% delle spese ammissibili.
  2. Aiuti agli investimenti a favore delle PMI: le spese dovranno essere comprese tra € 200.000,00 e 2.000.000,00 e con un’erogazione massima fino al 20%.

Termini e modalità di presentazione della domanda

Le imprese interessate a partecipare al bando potranno inviare la propria richiesta attraverso SIU, la piattaforma telematica della Regione Veneto. La domanda di contributo dovrà essere compilata online, previo accreditamento sul sistema e, poi, inviata, completa di tutta la documentazione a corredo. Per essere ammessa alla fase istruttoria, occorre allegare: relazione tecnico-illustrativa del progetto; referenze bancarie; attestazione capacità finanziaria dell’impresa e altri documenti necessari per la valutazione del progetto.

Se vuoi presentare la domanda di contributo, hai tempo fino al 7 maggio 2019.

Bando Impresa e Lavoro 4.0 Regione Marche

Bando Impresa e Lavoro 4.0 Regione Marche

Il bando Impresa e Lavoro 4.0 della Regione Marche intende promuovere l’innovazione tecnologica e digitale, mettendo al centro le persone. Infatti, le imprese marchigiane che investiranno nell’applicazione delle nuove tecnologie e nella formazione, potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto a titolo di rimborso spese.

Questo articolo è quello giusto per te che cerchi un’opportunità per far crescere la tua azienda o che, consultando i bandi della Regione Marche, hai trovato interessante questa proposta. Entra nel dettaglio per saperne di più sul funzionamento e sulle modalità di richiesta delle agevolazioni.

Sintesi bando Impresa e Lavoro 4.0 Regione Marche

Impresa e Lavoro 4.0 è un bando finanziato con i fondi europei e attivato all’interno del POR Marche FESR 2014/2020 – Asse 1 – Azione 1.3.1 e Asse 8  – Azione 21.1.

Chi può partecipare al bando e quali sono i programmi d’investimento ammissibili?

A chi si rivolge

La domanda di contributo può essere presentata da micro, piccole e medie imprese marchigiane, in forma singola, che prevedono di attivare un tirocinio d’inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro.

Investimenti e spese finanziabili

Il bando prevede che i progetti ammissibili siano quelli riguardanti le aree del Piano Nazionale Industria 4.0. Nello specifico si parla di:

  • automazione industriale;
  • smart and digital factories;
  • sistemi produttivi flessibili;
  • produzione rapida;
  • progettazione e sviluppo di prodotti multifunzione, modulari e configurabili;
  • realizzazione del sistema di etichettatura per la tracciabilità del prodotto;
  • progettazione di prodotti di alta qualità attraverso tecnologie digitali innovative;
  • sviluppo di prodotti-servizi, di servizi post vendita e manutenzione del prodotto;
  • progettazione integrata.

Le imprese candidate accederanno al contributo se dimostreranno di aver già sostenuto le spese di realizzazione del progetto. Quali?

Voci di spesa

Si tratta di costi relativi all’acquisto di beni strumentali e immateriali e all’acquisizione di competenze e servizi di sostegno all’innovazione. Non solo, tra le spese ammissibili ci sono quelle del personale tirocinante, della Fidejussione e della perizia tecnica o attestato di conformità. Sono agevolabili anche quei costi previsti per trasformare il tirocinio in contratto di lavoro subordinato, fare nuove assunzioni ed erogare formazione per aumentare la conoscenza nell’ambito delle nuove tecnologie.

Contributo Fondo Perduto per l’innovazione nelle Marche

Le risorse stanziate per il bando Impresa e Lavoro 4.0 ammontano a € 6.760.062,31. Ecco in cosa consiste il finanziamento a fondo perduto e come farne richiesta.

L’agevolazione in pratica

I soggetti beneficiari riceveranno un contributo in conto capitale fino al 100% della spesa finanziabile, d’intensità variabile a seconda della tipologia di spesa. Perché il progetto venga ammesso, il programma d’investimento non dovrà essere inferiore a €25.000. Invece, la somma di denaro erogata potrà essere al massimo di € 200.000.

Modalità di partecipazione al bando

La richiesta di contributo può essere presentata fino alle ore 13 del 3 aprile 2019, per via telematica attraverso il portale della Regione Marche. La procedura prevede la compilazione online della domanda, il caricamento degli allegati richiesti e la sottoscrizione da parte del richiedente con firma digitale.

L’iter della domanda si articola in 4 fasi:

  1. istruttoria di ammissibilità;
  2. valutazione;
  3. approvazione graduatorie delle domande ammesse a finanziamento;
  4. comunicazione esiti istruttori ed accettazione contributo.

Il contributo a fondo perduto sarà erogato solo a fronte della realizzazione del progetto entro 15 mesi dalla concessione del finanziamento. Non solo, l’impresa, per accedere al finanziamento, dovrà provvedere alla rendicontazione delle spese entro il 60° giorno successivo dalla chiusura dei lavori.

Promozione Export e Internazionalizzazione Emilia Romagna

Promozione Export e Internazionalizzazione Emilia Romagna

Il bando Promozione export e internazionalizzazione intelligente della Regione Emilia Romagna è arrivato alla terza edizione. Con questo intervento finanziario, la Regione riconosce un contributo a fondo perduto alle imprese che vogliono crescere sui mercati esteri.

Scopri quali sono i requisiti e le modalità per richiedere le agevolazioni oppure, se conosci già il contenuto del bando, accedi al sistema telematico per compilare la tua domanda di contributo.

Bando Promozione Export e internazionalizzazione intelligente 2019

Sono circa 900.000 euro i fondi stanziati dalla Regione Emilia Romagna per l’anno 2019. L’obiettivo è quello di favorire la competitività internazionale delle imprese operative sul territorio regionale.

Entra nel dettaglio per sapere a chi è destinato il bando e quali sono le spese finanziabili.

A chi si rivolge

La domanda di contributo può essere presentata dalle micro, piccole e medie imprese con i seguenti requisiti:

  • avere sede legale e/o operativa in Emilia Romagna;
  • fatturato minimo di € 300.000;
  • svolgere attività manifatturiera, o nei settori dell’informazione e comunicazione o professionali, scientifici e tecnici, con specifici codici Ateco indicati nel testo integrale del bando;
  • non essere esportatrici o aver effettuato solo vendite sporadiche all’estero, inferiori al 20% del fatturato nel biennio 2016-2017;
  • essere stati esportatori abituali negli anni 2016 e 2017, con vendite dirette per un ammontare superiore al 20% del fatturato.

Quali spese sono finanziabili

Le voci di spesa ammissibili sono tutte quelle funzionali al progetto, fatturate tra il 01/01/2019 e il 31/12/2019 e rendicontate entro il 31/01/2020.

Le tipologie di costo che possono essere finanziate con il contributo a fondo perduto sono relative a consulenze e servizi riconducibili a professionisti con esperienza in materia di internazionalizzazione. Nel dettaglio si parla di attività volte a sviluppare il percorso di internazionalizzazione, individuando il target, redigendo il piano export.

Una delle figure esperte, che può essere coinvolta e pagata con i fondi erogati, è il Temporary Export Manager che si occuperà di condurre, coordinare e gestire il progetto. Inoltre, saranno ammesse le attività di predisposizione o restyling del sito web dell’impresa in lingua straniera, la promozione con piani di web marketing ad hoc e la partecipazione a fiere o convegni internazionali.

Contributo a fondo perduto per lo sviluppo delle imprese all’estero

Il bando della Regione Emilia Romagna è un’iniziativa realizzata in collaborazione con Unioncamere e Camere di Commercio. L’intervento è finalizzato all’internazionalizzazione e all’innovazione del sistema produttivo regionale.

In cosa consiste l’aiuto alle imprese emiliano-romagnole?

Le agevolazioni nel dettaglio

Il contributo a fondo perduto è erogato nella misura del 50% delle spese ammissibili. L’incentivo minimo ammonta a € 3000, per un totale di €6000 di spese complessive e quello massimo, a € 20.000, a fronte di € 40.000 di spesa.

Il bando prevede un premio aggiuntivo per le aziende che avranno partecipato, o parteciperanno, a un percorso formativo di almeno 12 ore sul tema dello sviluppo d’impresa sui mercati esteri.

La domanda di contributo

Se la tua impresa ha tutti i requisiti per accedere alle agevolazioni, il primo passo da fare è presentare il tuo progetto per via telematica. La candidatura dovrà essere completa della documentazione richiesta per la valutazione tecnica. Scarica i documenti da allegare e compila la tua domanda entro le ore 16 del 18 marzo 2019.

Bando Manunet 2019 Regione Piemonte

Bando Manunet 2019 Regione Piemonte

Il Bando Manunet 2019 attivato dalla Regione Piemonte è un’opportunità per il settore della ricerca e dell’innovazione. Infatti, l’iniziativa si pone l’obiettivo di supportare i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito manifatturiero, attraverso un contributo a fondo perduto.

L’intervento finanzia i progetti trasnazionali congiunti promossi dalle imprese e dagli organismi di ricerca, ODR, in partenariato con altri soggetti delle regioni europee che partecipano alla rete Manunet III.

In cosa consiste il contributo alle imprese e come si richiede? Con questo articolo ottieni tutte le informazioni per richiedere le agevolazioni.

Sintesi bando Manunet 2019 Regione Piemonte

L’intervento è stato attivato all’interno del Por Fesr 2014/2020. Azione I.1.b.1.2, Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi nell’ambito delle 6 aree Innovazione definite dalla Strategia di Specializzazione Intelligente:

  • aerospazio;
  • automotive;
  • chimica verde;
  • clean technology;
  • agroalimentare e tessile made in Piemonte;
  • meccatronica e scienze della vita.

A chi si rivolge il bando e quali sono le tipologie di intervento ammissibili?

I potenziali beneficiari

La domanda di contributo può essere presentata dalle micro, piccole e medie imprese e dagli ODR pubblici e privati. Nel caso di Organismi di Ricerca diversi dagli Atenei, è richiesta una documentazione che ne attesti la natura, per esempio lo Statuto o l’Atto Costitutivo.

I progetti

La quota del progetto di ricerca transnazionale relativa alla partecipazione piemontese dovrà essere compresa tra il 20% e il 70% dei costi ammissibili, per importo pari o superiore a € 200.000. La proposta progettuale dovrà essere sviluppata con un partenariato e la sua realizzazione, avvenire entro 24 mesi dalla data di concessione del contributo, estendibili a 30 mesi se autorizzati da Finpiemonte che gestisce il bando.

Tipologie di spese ammissibili

Le voci di spesa che possono essere oggetto del finanziamento sono:

  • gestione del personale impiegato nel progetto di ricerca (ricercatori, tecnici, ecc.);
  • prestazioni rese da soci, titolari e amministratori per i quali non è possibile esibire documentazione;
  • costi gestionali, contabilità, spese di assunzione del personale, personale di pulizia, utenze (telefono, acqua, elettricità), polizza assicurativa, spese di fideiussione, ecc. funzionali al progetto;
  • consulenze;
  • viaggi e simili per la partecipazione congiunta al progetto;
  • materiali, forniture e prodotti analoghi per lo svolgimento dell’attività di ricerca;
  • solo per le MPMI: ottenimento e convalida di licenze e brevetti.

Informazioni sul contributo a fondo perduto Manunet 2019

La dotazione finanziaria del bando è di € 1.500.000. Ecco tutti i dettagli sull’agevolazione e sulla modalità di richiesta.

Numeri e misure

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 60%, calcolato in funzione dei costi ammissibili:

  • fino al 60% per le micro e piccole imprese;
  • max 50% per le medie imprese;
  • fino al 60% per gli ODR.

L’importo concesso per ogni progetto non sarà superiore a € 300.000,00 e sarà erogato solo a fronte della rendicontazione delle spese che ne attesta l’avvenuto pagamento.

Presentazione della domanda

La richiesta di accesso all’agevolazione si articola in due fasi: pre-preposal e full – proposal. Solo i soggetti che avranno superato positivamente la prima fase, potranno accedere alla seconda. Per iniziare, i coordinatori del progetto dovranno presentare la proposta in lingua inglese attraverso il sito web Manunet. Successivamente, entro le ore 12 del 21 marzo 2019, dovranno compilare il modulo online e inoltrarlo via PEC a [email protected] completo di tutti gli allegati elencati sul sito della Regione Piemonte.

Bando Lazio Cinema International

Bando Lazio Cinema International

La Regione Lazio ha attivato il bando per la partecipazione a Lazio Cinema International. L’intervento finanziario si propone di aiutare le imprese che lavorano nel settore cinematografico con un contributo a fondo perduto.

Il bando, cofinanziato dal POR FESR 2014-2020, è giunto ad una nuova edizione con l’obiettivo di aumentare la competitività internazionale e la visibilità dei luoghi di pregio artistico e culturale del territorio.

Leggi questo articolo fino in fondo per ottenere tutte le informazioni sulle agevolazioni.

Scheda bando Lazio Cinema International

Le risorse finanziarie per il sostegno delle coproduzioni cinematografiche e audiovisive internazionali ammontano a 10 milioni di euro.

Scopri chi può partecipare al bando Lazio Cinema International e quali sono le coproduzioni che possono essere finanziate.

A chi si rivolge

La domanda di contributo può essere presentata dalle PMI, piccole e medie imprese iscritte nell’apposito Registro, che risultino essere Produttori Indipendenti e operativi nel settore Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi. Sono ammessi sia soggetti singoli che aggregati per la stessa coproduzione.

Progetti e spese ammissibili

Le coproduzioni che possono accedere alle agevolazioni sono quelle realizzate dall’impresa richiedente insieme ad un Produttore estero, per le quali entrambi i soggetti assicurano una copertura dei costi per almeno il 40%. Ecco un elenco delle opere ammesse:

  • coproduzioni cinematografiche della durata di almeno 52 minuti ed un costo di produzione previsto pari ad almeno € 1.500.000 euro;
  • altri audiovisivi di narrazione e finzione scenica (fiction) di almeno 52 minuti ed un costo di produzione previsto di almeno 2.000 euro al minuto;
  • documentario singolo o seriale di durata pari o superiore a 40 minuti e costi di € 400 al minuto;
  • opere di animazione di durata pari o superiore a 24 minuti.

Costi di Coproduzione finanziabili

Le voci di spesa ammissibili rientrano nelle tipologie: Dirette Territoriali, Dirette Extraterritoriali, Dirette di Procedura e Indirette Forfettarie. Tali spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda, ad eccezione di quelle dette preparatorie che possono essere riconosciute entro un massimo del 5%.

 

 

Contributo imprese cinematografiche Regione Lazio

In cosa consiste l’agevolazione per le imprese che partecipano a Lazio Cinema International e come si richiede?

Numeri e misure del bando

Le imprese beneficiarie potranno usufruire di una sovvenzione per ogni singola coproduzione. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammesse e del valore massimo di €800.000,00. L’importo sarà così calcolato:

  • 15% delle spese ammissibili con valore assoluto massimo di € 475.000 (+5% se sia la quota italiana che quella estera sono pari o superiori al 20%);
  • 5% se la coproduzione è riconosciuta d’interesse regionale e per un totale max di € 100.000;
  • 5% se l’opera è riconosciuta di particolare interesse regionale e per un massimo di € 225.000 (+5% per produzioni internazionali dove la quota di produzione dei partner è pari o maggiore del 20%).

Modalità di partecipazione al bando

Il bando Lazio Cinema International prevede due finestre per la presentazione della domanda. Per la prima, già aperta, lo sportello telematico rimarrà attivo fino alle ore 12 del 2 marzo 2019, mentre la seconda è fissata per il periodo 30/05/2019 – 31/07/2019.

L’invio della richiesta dovrà avvenire tramite il portale Lazio Innova, compilando il formulario online e completando la procedura con l’invio del Dossier di richiesta a mezzo PEC entro 90 giorni.

 

 

Bando Occupazione Regione Sardegna

Bando Occupazione Regione Sardegna

La Regione Sardegna ha attivato il bando che rilancia l’occupazione e la continuità lavorativa con incentivi finalizzati all’assunzione. Con questo intervento, le imprese che assumeranno giovani disoccupati under 35 otterranno un contributo a fondo perduto fino a 4000,00 euro.

In questo articolo trovi informazioni utili sul funzionamento del bando e sulle modalità di accesso agli incentivi.

Sintesi Bando Occupazione Regione Sardegna

L’intervento finanziario rientra nel POR FSE 2014/2020 Azione 8.1.5. – Programma LavoRas, finanziato con risorse regionali, nazionali e comunitarie. Il bando è un aiuto economico che stimola l’aumento dell’occupazione giovanile attraverso la concessione di bonus per le nuove assunzioni.

Scopri quali sono i requisiti per presentare la domanda di contributo.

A chi si rivolge

I potenziali beneficiari del contributo a fondo perduto sono le imprese che tra il 1 maggio e il 31 dicembre 2018 hanno assunto disoccupati con contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato. Non solo, potranno accedere alle agevolazioni anche le aziende che nello stesso periodo hanno trasformato contratti a tempo determinato in indeterminato.

Nel caso di assunzioni a scopo di somministrazione, sono ammesse anche le agenzie di somministrazione che trasferiranno il bonus all’impresa utilizzatrice.

Requisiti principali

  • Avere unità produttiva e/o sede operativa in Sardegna.
  • Assumere disoccupati che svolgano l’attività di lavoro presso le unità presenti sul territorio regionale.
  • Essere in regola con la normativa vigente sulla tutela della salute e della sicurezza.
  • Non avere in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale che interessano lavoratori adibiti alle stesse mansioni.
  • Essere in regola con le assunzioni obbligatorie dei lavoratori disabili.
  • Non aver avuto contratti a tempo indeterminato con gli stessi lavoratori nei 6 mesi precedenti la presentazione della domanda.
  • Non aver licenziato lavoratori a tempo indeterminato nei 12 mesi antecedenti la richiesta di contributo, ad esclusione di situazioni per giusta causa.

Tipologia di interventi finanziabili

Il bando definisce come ammissibili tutte le assunzioni a tempo pieno o parziale di giovani disoccupati di età inferiore ai 35 anni, con contratti di lavoro indeterminato o determinato della durata pari o superiore a 12 mesi.

 

 

Contributo fondo perduto per l’occupazione in Sardegna

Le risorse finanziarie stanziate per questo bando ammontano a € 8.500.000 per tutto il 2018. Entra nel dettaglio per sapere quale bonus è previsto per la tua impresa e come richiederlo.

Numeri e misure del bando

L’importo del contributo a fondo perduto è così determinato:

  • € 4.000,00 per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato o per le trasformazioni da contratto determinato a indeterminato;
  • € 3000,00 per ogni lavoratore assunto a tempo determinato.

Ogni beneficiario potrà accedere ad un bonus del valore massimo di € 100.000,00.

La presentazione della domanda

Se sei in possesso dei requisiti per partecipare al bando, dovrai inviare la tua richiesta entro e non oltre il 31 gennaio 2019. Per compilare la domanda online occorre registrarsi sul portale Sardegna Lavoro, inserire tutte le informazioni richieste nelle apposite sezioni e completarla con gli allegati indicati e la firma digitale del legale rappresentante dell’impresa.

L’assegnazione dei contributi è regolata da una procedura a sportello, ovvero secondo l’ordine cronologico d’invio telematico e previa verifica dei requisiti richiesti.

[et_bloom_inline optin_id=optin_1]

Bando Ricerca e Sviluppo Regione Umbria

Bando Ricerca e Sviluppo Regione Umbria

La Regione Umbria ha attivato il bando per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale. L’obiettivo è quello di migliorare la competitività e l’innovazione del sistema produttivo, concedendo un contributo a fondo perduto agli imprenditori che vogliono investire nell’innovazione.

Questo articolo è utile per saperne di più sul funzionamento del bando (scaricabile dal sito della Regione Umbria) e sulle modalità di accesso alle agevolazioni. Scopri se questa opportunità è quella giusta per fare grande la tua impresa.

Scheda bando Ricerca e Sviluppo Umbria

Ecco in sintesi come funziona la misura attivata per le imprese e le attività produttive nel POR FESR 2014/2020. Azione 1.1.1. Entra nel dettaglio del bando per sapere se puoi beneficiare delle agevolazioni e quali progetti e spese puoi finanziare.

A chi si rivolge

I potenziali beneficiari del bando sono le piccole, medie e grandi imprese extra agricole presenti sul territorio regionale. Questi soggetti al momento della presentazione della domanda dovranno possedere i seguenti requisiti:

  • essere attive e operative, senza accordi stragiudiziali o procedimenti fallimentari in corso;
  • in regola con i pagamenti dei contributi previdenziali e con gli obblighi di sicurezza e tutela dei lavoratori assolti;
  • non essere in difficoltà finanziarie, né in crisi per sovraindebitamento.

Progetti e spese finanziabili

Le imprese interessate al bando potranno accedere al contributo per i progetti Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale per nuovi prodotti, processi o servizi esistenti. In queste attività sono comprese la costruzione di prototipi e prodotti pilota utilizzabili per scopi commerciali.

La realizzazione dei progetti dovrà avvenire entro 12 mesi dalla data di avvio dichiarata nella richiesta di agevolazione.

Voci di spesa ammissibili

  • Costi relativi alla gestione del personale dipendente di ricerca
  • Strumentazioni, attrezzature e/o macchinari
  • Servizi di consulenza
  • Materiali direttamente imputabili all’attività di ricerca
  • Spese generali

 

 

Il contributo a fondo perduto per le imprese innovative umbre

Per il bando pubblicato dalla Regione Umbria sono stati stanziati € 8.000.000,00, ripartiti ai beneficiari sotto forma di contributo a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili.

Numeri e misure del bando

I progetti finanziabili devono prevedere una spesa compresa tra € 130.000 e € 1.500.000. L’importo concesso alle imprese beneficiarie sarà determinato in base al profilo delle stesse.

  • Micro e piccole imprese: ricerca industriale 60% – sviluppo sperimentale 35% – premio maggiorazione 10%
  • Medie imprese: ricerca industriale 60% – sviluppo sperimentale 35%
  • Grandi imprese: ricerca industriale 50% – sviluppo sperimentale 25%

La presentazione della domanda

La partecipazione al bando prevede la compilazione di un modulo online, disponibile sulla piattaforma telematica della Regione Umbria. L’invio della domanda e degli allegati richiesti è valido fino alle ore 12 del 22 gennaio 2019.

Per la redazione e la presentazione della richiesta di agevolazione al contributo, l’impresa deve disporre di:

  1. accreditamento sul sistema FED Umbria;
  2. 1 marca da bollo da € 16,00;
  3. PEC valida e funzionante;
  4. firma digitale del legale rappresentante.

La selezione delle domande avverrà tramite una procedura valutativa a sportello. Al termine dell’istruttoria, le imprese ammesse e finanziate riceveranno comunicazione tramite PEC con apposito modulo di accettazione da compilare e inviare entro 15 giorni al Servizio Sviluppo e Competitività delle Imprese.

 

 

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.