17 Gennaio 2025 |
Una buona notizia per chi è alla ricerca di finanziamenti a fondo perduto per b&b: pochi giorni fa la Regione ha presentato un bando Marche per il turismo finalizzato alla riqualificazione e al rinnovamento delle strutture ricettive marchigiane. Parliamo, è bene chiarirlo da subito, di un’agevolazione che prevede contributi a fondo perduto con importi interessanti. L’obiettivo è ovviamente quello di incentivare un comparto, quello turistico, strategico per l’economia regionale.
Ora procediamo con ordine e capiamo a chi si rivolge questa misura, quali sono le spese ammissibili, gli importi previsti dal bando Marche turismo e le scadenze che bisogna rispettare.
Bando Marche turismo: a chi si rivolge
Ma quali sono i beneficiari di questo bando Marche turismo? L’agevolazione è concessa a strutture alberghiere (da 3 a 5 stelle), country house “d’eccellenza”, residenze turistico alberghiere, alberghi diffusi e residenze d’epoca extra-alberghiere.
Cosa finanzia il bando Marche turismo
Moltissime le spese ammissibili di questo bando Marche turismo destinato alla riqualificazione delle strutture turistiche e ricettive: dagli interventi edilizi ai software, dalle consulenze all’efficientamento energetico, fino ad arrivare all’acquisto di arredi, alle manutenzioni straordinarie, agli interventi di ristrutturazione e restauro.
Bisogna tener presente che molti altri finanziamenti a fondo perduto offrono un ventaglio molto più ristretto di possibilità di spesa e investimento.
Bando Marche turismo: gli importi
Il bando Marche turismo eroga contributi a fondo perduto con importi fino a 300 mila euro. La cifra viene calcolata come il 50% delle spese ammissibili contenute all’interno del progetto di investimento presentato dal richiedente. Il tempo concesso per il completamento delle opere è di 18 mesi a decorrere dalla data del decreto di concessione del contributo.
Attenzione: il bando Marche turismo prevede che l’investimento minimo previsto da ciascun progetto sia pari a 80 mila euro. Ciò significa, considerando che il contributo copre la metà delle spese ammissibili, che in ogni caso l’imprenditore dovrà prevedere un “investimento di tasca propria” pari a 40 mila euro.
Bando Marche turismo: scadenze e domande
Per partecipare al bando Marche turismo per le strutture ricettive, bisogna ovviamente presentare un articolato progetto di investimento. Sarà possibile inviare la domanda nel periodo che va da fine gennaio 2025, fino alla data del 28 aprile 2025. Come per altri contributi a fondo perduto che richiedono procedure di difficoltà avanzata, è consigliabile chiedere la consulenza di esperti di finanza agevolata in fase di presentazione dell’istanza.
15 Gennaio 2025 |
In una nota dell’8 gennaio, il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha reso noto che a partire dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 sarà operativo lo sportello per la presentazione delle domande per accedere al Fondo per il sostegno alla transizione industriale.
Ricordiamo che paliamo di una misura, con uno stanziamento di fondi pari a 400 milioni di euro, che si pone l’obiettivo di adeguare e rendere più competitivo il sistema produttivo italiano, soprattutto rispetto ai temi della sostenibilità ambientale.
Fondo per il sostegno alla transizione industriale: le info
Le risorse del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, che provengono dal PNRR, sono spalmate sull’intero territorio nazionale (il 40% sono destinate alle regioni del Mezzogiorno) e vengono per lo più riservate alle imprese energivore.
Parliamo, è bene ricordarlo, di uno dei migliori finanziamenti a fondo perduto per efficientamento energetico, riduzione del consumo di risorse e implementazione di processi sostenibili e circolari.
Fondo per il sostegno alla transizione industriale: le domande
Un breve, ma importante, promemoria: le richieste per accedere al Fondo per il sostegno alla transizione industriale potranno essere presentate solo ed esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma informatica di Invitalia.
Sarà proprio Invitalia, poi, a pubblicare sulla propria piattaforma lo schema per la compilazione delle domande e le indicazioni relative alla documentazione da allegare.
10 Gennaio 2025 |
Questo bando turismo Sicilia consente di realizzare, ampliare o ristrutturare strutture ricettive come alberghi, B&B, case vacanza e villaggi turistici. A rendere ancor più interessante questa agevolazione sono alcune caratteristiche: erogazione di contributi a fondo perduto e importi decisamente interessanti.
Una misura importante, per la quale è stato previsto uno stanziamento di fondi pari a 135 milioni di euro, che il Dipartimento Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo ha pensato per rendere più competitiva e qualificata l’offerta del comparto turistico della regione.
Nei successivi paragrafi andiamo a vedere meglio quali sono le principali caratteristiche di questo bando turismo Sicilia: destinatari dell’iniziativa, requisiti, spese ammissibili, importi del contributo, tempistiche e modalità per la presentazione dell’istanza.
Bando turismo Sicilia: i requisiti e i beneficiari della misura
Il bando turismo Sicilia è molto inclusivo, tra i beneficiari è possibile trovare un gran numero di strutture ricettive (esistenti o da crearsi): dagli alberghi agli ostelli della gioventù, dai villaggi turistici agli affittacamere, fino ad arrivare a case vacanza, bed and breakfast e residence. I beneficiari, insomma, sono sia le strutture alberghiere che quelle extralberghiere, a patto che intendano investire in ampliamento e/o miglioramento della propria offerta turistica.
Tra i requisiti di ammissibilità di questo bando turismo Sicilia troviamo due voci che è bene tenere a mente:
- Intervenire su una unità locale che si trova sul territorio siciliano (attenzione: non bisogna necessariamente possederla alla presentazione della domanda, basta impegnarsi a disporne entro la data dell’ottenimento del contributo);
- Essere iscritti al Registro delle Imprese e operare nei settori oggetto del bando.
Bando turismo Sicilia: gli interventi finanziabili
Ora andiamo a sintetizzare i principali interventi finanziabili di questo bando turismo Sicilia:
- Lavori di ampliamento, ristrutturazione e ammodernamento e ristrutturazione di fabbricati esistenti;
- Demolizione e ricostruzione, consolidamento strutturale e manutenzione straordinaria di edifici ad uso turistico;
- Completamento di fabbricati iniziati e non ultimati;
- Interventi finalizzati al cambio di destinazione d’uso di immobili da convertire ad uso turistico.
Ciò che rende questo bando turismo Sicilia uno dei migliori finanziamenti a fondo perduto B&B dell’anno è proprio il fatto che consente interventi sui fabbricati anche molto invasivi ed onerosi, caratteristica che di solito manca (o è marginale) in molte altre agevolazioni simili.
Bando turismo Sicilia: quanto si può ottenere
Questo bando turismo Sicilia eroga contributi a fondo perduto che vanno da un minimo di 50 mila euro a un massimo di 3 milioni e mezzo. L’importo viene calcolato in percentuale sulle spese ammissibili del piano di investimento, con intensità che possono variare da un minimo del 40% e fino a un massimo dell’80%.
Bando turismo Sicilia: scadenze e presentazione delle domande
Una brutta notizia: per conoscere le scadenze del nuovo bando turismo Sicilia bisognerà aspettare ancora un po’: tempi e modalità di presentazione delle istanze saranno definiti nei primi mesi del 2025 e saranno resi pubblici dagli enti promotori attraverso i loro canali ufficiali.
Intanto, se sei interessato, dai un’occhiata agli altri finanziamenti a fondo perduto attivi nel 2025.
9 Gennaio 2025 |
Novità importanti su Conto Termico 3.0: l’agevolazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’efficientamento energetico e la produzione di energia green. Parliamo, è bene ricordarlo, di un fondo perduto molto apprezzato (come, a dire il vero, quasi sempre capita con i contributi a fondo perduto), che si preannuncia essere un successo.
Così, nell’attesa del testo definitivo del DM, andiamo ad approfondire le novità contenute nelle note pubblicate dal Ministero negli ultimi mesi: i beneficiari del bando, il funzionamento dell’agevolazione e, soprattutto, l’entrata in vigore di Conto Termico 3.0.
Conto Termico 3.0: privati e non solo, i beneficiari
Conto Termico 3.0 non si rivolge solo ad enti pubblici, ma anche a privati e terzo settore, vediamo quali sono i beneficiari dell’agevolazione:
- Imprese;
- Condomini;
- Enti del terzo settore;
- Pubbliche amministrazioni;
- Cooperative e consorzi abitativi;
- Comunità energetiche.
Novità importante di Conto Termico 3.0 è l’estensione dell’agevolazione anche agli edifici privati non residenziali.
Conto Termico 3.0: novità sull’agevolazione
Le novità di Conto Termico 3.0 rispetto all’edizione precedente riguardano principalmente gli interventi ammissibili e l’intensità dell’incentivo. Andiamo con ordine:
- Se fino all’anno scorso l’incentivo solitamente copre fino al 65% delle spese, con Conto Termico 3.0 viene innalzato al 100% delle spese ammissibili;
- Vengono aggiunte alle spese ammissibili anche le opere di installazione di impianti fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo e soprattutto di colonnine di ricarica per veicoli elettrici (novità assoluta per questo bando).
Naturalmente, con la pubblicazione del testo definitivo, scopriremo molte altre novità contenute in Conto Termico 3.0. Per ora, però, ci accontentiamo di queste poche (ma rilevanti) certezze annunciate nell’ultimo comunicato stampa del Mese.
Conto Termico 3.0: cosa finanzia
Nel caso dei privati, Conto Termico 3.0 va a finanziare un gran numero di interventi di efficientamento energetico e ammodernamento degli impianti in chiave green: dalle pome di calore al solare termico, passando dalle caldaie a biomasse (o anche stufe), fino ad arrivare ai già citati impianti fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo e charge stations per veicoli elettrici.
Conto Termico 3.0: entrata in vigore e date
L’entrata in vigore di Conto Termico 3.0 non è ancora stata definita puntualmente, ma è evidente che l’agevolazione dovrebbe essere attivata nel mese di gennaio 2025. Una buona notizia per i tantissimi che ormai da tempo sono in attesa di questo bando. Dopo l’attuazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si dovrà poi attendere la definizione delle procedure attuative da parte dell’ente gestore: Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Se Conto Termico 3.0 non è il bando giusto per te, dai un’occhiata anche agli altri finanziamenti a fondo perduto disponibili in Italia! Molti di questi finanziano proprio interventi per l’efficientamento energetico e per la sostenibilità ambientale delle imprese.
7 Gennaio 2025 |
Il fondo perduto Calabria per export e fiere è un bando della Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia, realizzato con il sostegno dell’ Azienda Speciale Promocalabriacentro. Per questa agevolazione, l’ente promotore ha stanziato un fondo pari a 200 mila euro.
Obiettivo di questo fondo perduto Calabria, come accade per tanti finanziamenti a fondo perduto simili, è quello di favorire la presenza delle imprese del territorio sui mercati esteri semplificando la partecipazione alle fiere internazionali più importanti del settore.
Fondo perduto Calabria: a chi si rivolge
Trattandosi di un’agevolazione a basso importo, questo fondo perduto Calabria per fiere ed export si rivolge a una platea molto ampia di beneficiari: sono ammissibili a finanziamento tutte le singole imprese che abbiano la propria sede legale e un’unità locale nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Ovviamente i beneficiari del fondo perduto Calabria devono essere regolarmente registrati alla Camera di Commercio.
Fondo perduto Calabria: l’agevolazione
Andiamo ora a vedere nel dettaglio l’agevolazione prevista dal fondo perduto Calabria per export e fiere. Innanzitutto bisogna precisare che questo contributo (come molti altri contributi a fondo perduto di questa stessa tipologia) copre le spese necessarie per l’acquisizione e per l’allestimento degli spazi espositivi delle imprese beneficiarie.
Gli eventi fieristici per cui si richiede il contributo possono svolgersi sia in Italia (a esclusione di quelli che si svolgono in Calabria) che all’estero, e devono tenersi nel periodo compreso tra la data di pubblicazione del bando e il 31 dicembre 2025.
Questo fondo perduto Calabria eroga un contributo in regime de minimis con importo massimo del contributo è pari a 5 mila euro. Questo può arrivare a coprire fino al 50% delle spese rendicontate (al netto, ovviamente, di IVA) ritenute ammissibili.
Fondo perduto Calabria: scadenze e domanda
Per quel che riguarda le modalità di presentazione dell’istanza di partecipazione, il bando di questo fondo perduto Calabria prevede che le richieste vengano inoltrate in modalità telematica e con firma digitale utilizzando l’apposita piattaforma web.
Per le tempistiche, invece, è importante tener conto che le domande per il fondo perduto Calabria per export e fiere possono essere presentate dalle ore 11:00 del 20 gennaio 2025 e fino al 3 febbraio 2025.
2 Gennaio 2025 |
Poche settimane fa sono stati pubblicati i dati 2024 sull’accesso al credito delle imprese italiane. I numeri, contenuti in un report di Confindustria, sono fondamentali per avere un’idea di quanto sia facile per le aziende del nostro Paese accedere a liquidità e finanziamenti.
Per fare una stima accurata, bisognerebbe incrociare i dati degli istituti privati, quelli di fondazioni e fondi e quelli provenienti dal mondo della finanza agevolata. Nello studio di Confindustria, però, si fa principalmente riferimento al credito privato, che resta comunque un indicatore utile per comprendere quanto le imprese abbiano bisogno dei finanziamenti a fondo perduto e degli altri strumenti della finanza agevolata.
Credito alle imprese: alcuni numeri
Ecco schematizzati per punti alcuni dati interessanti del report di Confindustria sul credito alle imprese italiane:
- Il numero delle imprese che riesce ad ottenere credito solo a condizioni onerose si è ridotto dal 45% di inizio 2023 al 12,5% dell’ultimo anno;
- I settori in cui i prestiti sono calati maggiormente sono le costruzioni (-8,8%) il manifatturiero (-6,1%). Molto meglio per le aziende del mondo dei servizi (-2,8%) e dell’agricoltura (-1,9%);
- Le aziende del manifatturiero che non riescono ad ottenere i prestiti richiesti sono scese al 7,4% nel mese di settembre 2024;
- Nonostante molti dati incoraggianti, le variazioni trimestrali restano ancora negative, con vette del -3,5% ad agosto 2024.
Credito alle imprese: l’andamento 2024
Insomma, ciò che emerge dai numeri pubblicati da Confindustria è che nell’ultimo anno c’è stata una ripresa lieve dell’accesso al credito. La situazione, però, resta ancora molto lontana dalle condizioni del periodo pre-covid.
Per capire realmente cosa sta accadendo, è importante considerare il tracollo registrato nella prima metà del 2023… Dopo quel periodo di profondo rosso, le aziende italiane stanno lentamente tornando ad avere un rapporto di fiducia con il mondo creditizio.
Quindi, anche se restiamo ingabbiati in uno scenario non entusiasmante, il taglio dei tassi di metà 2024 ha certamente aiutato un graduale (e certamente non fulminante) processo di ripresa.
Credito alle imprese e finanza agevolata
È chiaro: dove non arriva il credito privato, sopperisce la finanza agevolata. Anzi, a voler essere precisi, spesso i bandi pubblici offrono condizioni estremamente più vantaggiose rispetto a banche e fondi di investimento. Questo vale soprattutto per le PMI (colonna portante del sistema economico italiano), che hanno spesso bisogno di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per rimanere competitivi sul mercato.
27 Dicembre 2024 |
I finanziamenti a fondo perduto sono un’opportunità per le imprese e le start up che vogliono crescere e investire in nuovi progetti, ma spesso è difficile capire come accedervi. Leggendo questo articolo, scoprirai tutte le informazioni dettagliate sui diversi tipi di finanziamenti disponibili.
Se si vogliono sfruttare i finanziamenti a fondo perduto 2025, però, è importante sottolineare che è necessario rivolgersi a consulenti esperti in materia, perché il processo di richiesta può essere complesso e spesso necessita di una conoscenza specifica delle procedure e delle leggi.
Finanziamenti a fondo perduto 2025 perché richiederli
Ci sono diverse ragioni per cui un’impresa o una start-up potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto nel 2025:
- Finanziamento di investimenti: Un’impresa potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto per finanziare investimenti, come l’acquisizione di attrezzature, macchinari o immobili. Questi finanziamenti possono aiutare l’impresa a crescere e svilupparsi.
- Sostegno alle attività di ricerca e sviluppo: Le start-up e le PMI innovative possono chiedere finanziamenti a fondo perduto per sostenere le proprie attività di ricerca e sviluppo. Una strategia per essere più competitivi sul mercato.
- Internazionalizzazione: Un finanziamento a fondo perduto può essere utilizzato per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, come ad esempio la partecipazione a fiere e missioni commerciali all’estero.
- Acquisizione di nuove competenze: Finanziamenti a fondo perduto possono essere sfruttati per sostenere la formazione e l’acquisizione di nuove competenze per i dipendenti dell’impresa.
- Rafforzamento della competitività: I finanziamenti a fondo perduto possono aiutare le imprese a diventare più competitive sul mercato, migliorando la loro efficienza e le loro capacità.
Bisogna anche tenere a mente che le opportunità di finanziamento a fondo perduto variano in base alle regioni, alle leggi e alle opportunità esistenti. Per questo è importante verificare sui siti web delle istituzioni pubbliche, delle regioni o di Invitalia i dettagli sui finanziamenti disponibili per le imprese.
Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2025
Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2025, ci sono alcuni passi fondamentali da seguire:
- Conosci il bando di finanziamento e assicurati di soddisfare i requisiti: prima di iniziare a preparare la richiesta, è importante che tu conosca i dettagli del bando di finanziamento e che verifichi di soddisfare i requisiti per poter presentare la richiesta.
- Prepara un business plan solido: un business plan completo e ben strutturato è fondamentale per convincere gli enti erogatori dei fondi che il tuo progetto è meritevole di finanziamento.
- Evidenzia la capacità di rendicontazione: gli enti erogatori dei fondi vorranno sapere come intendi utilizzare i fondi e come ne renderai conto, quindi è importante fornire una chiara descrizione dei costi e delle attività previste nel progetto, nonché un piano di rendicontazione credibile.
- Fai una richiesta di finanziamento dettagliata: presentare una richiesta dettagliata e completa, inclusi i documenti richiesti dal bando, può aumentare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti.
- Rivolgiti a professionisti del settore per aiutarti a compilare la documentazione e a fare una richiesta di finanziamento completa: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere complesso, quindi è importante rivolgersi a consulenti esperti per assicurarsi di compilare la documentazione in modo corretto e presentare una richiesta completa ed efficace.
- Sii persistente e preparato per eventuali modifiche: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere lungo e complesso, quindi è importante essere pronti a fare eventuali modifiche alla richiesta e a fornire ulteriori informazioni richieste.
Ricorda, l’aiuto di esperti del settore è fondamentale per massimizzare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti a fondo perduto 2025.
Quali sono i finanziamenti a fondo perduto del 2025: i bandi aperti a cui puoi partecipare
I finanziamenti a fondo perduto 2025 per imprese e start-up rappresentano un’occasione importante per ottenere un supporto economico per la tua attività. Tuttavia, la procedura per accedere a questi fondi può essere complessa e presentare difficoltà.
Per questo motivo, è fondamentale rivolgerti ad esperti di finanza agevolata che possono fornirti assistenza nella compilazione della domanda e nell’interpretazione delle norme e dei requisiti richiesti.
Questi fondi potranno essere utilizzati per coprire le spese legate all’avvio o alla crescita della tua attività, come ad esempio l’acquisto di attrezzature o la formazione del personale.
Nei paragrafi successivi verranno elencati i principali bandi di finanziamento disponibili, quelli che ti permetteranno di accedere ai fondi senza necessariamente doverli restituire.
Resto al Sud 2025
Resto al Sud è un bando di agevolazioni per le imprese e i giovani professionisti del Sud e del Centro Italia.
Il bando, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, offre finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti agevolati e agevolazioni fiscali per la creazione di nuove attività imprenditoriali e per l’ampliamento e la modernizzazione di quelle esistenti.
Il bando mira a stimolare lo sviluppo economico delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia e a contrastare la fuga dei giovani talenti verso altre regioni o altri paesi. Si tratta, come forse sai, di uno dei finanziamenti a fondo perduto 2025 più apprezzati e sfruttati.
Leggi gli approfondimenti del bando Resto al Sud 2025
Smart&Start Italia 2025
Smart&Start Italia è un bando del Ministero dello Sviluppo Economico italiano gestito da Invitalia, che mira a supportare la nascita e lo sviluppo delle startup innovative.
Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati e a fondo perduto per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di sviluppo e consolidamento delle attività delle startup innovative.
Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici.
Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 1.5 milioni di euro per ogni progetto. Smart&Start Italia mira a sostenere lo sviluppo delle start up innovative in Italia, favorendo l’espansione dell’economia digitale e la crescita dell’occupazione.
Leggi gli approfondimenti del bando Smart&Start Italia 2025
Cultura Crea 2025
Cultura Crea è un bando promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e gestito da Invitalia, che mira a sostenere la creazione, la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia.
Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie. Il bando è rivolto a enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative.
Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 100% per le spese ammissibili, con un finanziamento a fondo perduto massimo di 200.000 euro per ogni progetto. Un’occasione da studiare con attenzione se stai analizzando tutti i migliori bandi di finanziamento a fondo perduto 2025.
Cultura Crea mira a sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, favorendo l’accesso dei cittadini alla cultura e la valorizzazione del patrimonio culturale del paese.
Leggi gli approfondimenti del bando Cultura Crea 2025
Cultura Crea Plus 2025
Cultura Crea Plus è un bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che mira a finanziare progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie.
Il bando offre finanziamenti a fondo perduto per enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative, con un contributo massimo di 200.000 euro per progetto e una copertura fino al 100% delle spese ammissibili.
La finalità di Cultura Crea Plus è quella di sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, offrendo maggiori opportunità e risorse per i beneficiari rispetto alla versione base del bando.
Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2025
Nuove Imprese a Tasso Zero ON è un bando di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia.
Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di avvio d’impresa e di consolidamento delle attività delle nuove imprese.
Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici. Il bando prevede finanziamenti a tasso zero fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 2 milioni di euro per ogni progetto.
Nuove Imprese a Tasso Zero On mira a supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia, favorendo l’occupazione e l’espansione dell’economia del paese.
Leggi gli approfondimenti del bando Nuove imprese a Tasso Zero ON
Fondo Impresa Donna 2025
Fondo Impresa Donna è un fondo di investimento dedicato alle piccole e medie imprese a conduzione femminile. Il fondo mira a supportare l’espansione e lo sviluppo delle imprese a prevalente partecipazione femminile attraverso l’investimento in capitale di rischio o in prestiti.
Caratteristiche che non devono meravigliare: molti finanziamenti a fondo perduto 2025 sono rivolti alle donne per incentivare l’imprenditoria femminile e colmare il gap occupazionale tra i sessi.
Il Fondo Impresa Donna può essere un’ottima opzione per coloro che desiderano investire in un’impresa a prevalente partecipazione femminile e sostenere l’empowerment femminile.
Leggi gli approfondimenti del bando Fondo Impresa Donna 2025
Fondo PMI Creative 2025
Il Bando Fondo PMI Creative è un programma di finanziamento destinato alle piccole e medie imprese (PMI) che operano nel settore creativo e culturale. Il bando è stato istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, e con il sostegno del Fondo Europeo per gli Investimenti.
Il Bando Fondo PMI Creative mira a sostenere lo sviluppo delle PMI del settore creativo e culturale, con un particolare focus su innovazione e digitalizzazione. Le PMI interessate possono presentare la propria domanda di finanziamento per ricevere un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento, nonché un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software.
Il bando Fondo PMI Creative, uno dei più interessanti tra i finanziamenti a fondo perduto 2025, è aperto a tutte le PMI che operano nel settore creativo e culturale, come ad esempio: design, moda, architettura, editoria, audiovisivo, musica, arti visive, teatro, danza, circo, artigianato artistico, beni culturali, turismo culturale e creativo.
Per poter partecipare al bando è necessario presentare domanda di finanziamento entro la scadenza stabilita e soddisfare i requisiti richiesti dal bando, tra cui ad esempio: avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita e avere un progetto di investimento idoneo per il settore creativo e culturale.
Leggi gli approfondimenti del bando Fondo PMI Creative 2025
Contratto di Sviluppo 2025
Il Bando Contratto di Sviluppo è un programma di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI) italiane. E’ stato istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Il bando ha l’obiettivo di supportare le PMI nella realizzazione di progetti di investimento e sviluppo aziendale, con un focus sull’innovazione, la digitalizzazione e la competitività.
Il Bando Contratto di Sviluppo offre un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento e un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software. Per partecipare al bando le imprese devono presentare un progetto di investimento che preveda una serie di attività specifiche, ad esempio: acquisto di attrezzature, costruzione o ristrutturazione di immobili, sviluppo di nuovi prodotti o processi, acquisizione di brevetti o marchi.
Per poter partecipare al bando Contratto di Sviluppo è necessario soddisfare i requisiti richiesti dal bando tra cui avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita, avere un progetto di investimento idoneo e rispettare i requisiti di spesa e di fatturato.
Leggi gli approfondimenti del bando Contratto di Sviluppo 2025
Finanziamenti a fondo perduto 2025: chi se ne occupa e perché rivolgersi agli esperti
Rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto è fondamentale per comprendere meglio le opportunità disponibili, per scegliere i fondi giusti per i propri progetti e per sfruttarli al meglio.
I consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto sono in grado di aiutare le imprese a:
- Identificare i bandi di finanziamento più adatti alle esigenze dell’impresa o della start-up
- Preparare la documentazione necessaria per la richiesta del finanziamento
- Aiutare nell’elaborazione del Business Plan
- Assistere nel monitoraggio del progetto una volta ottenuti i fondi
- Guidare l’impresa attraverso il processo di richiesta e rendicontazione del finanziamento
Inoltre, i consulenti esperti sono in grado di fornire informazioni dettagliate e supporto continuo per garantire che le imprese rispettino tutti i requisiti e le scadenze necessarie per ottenere e utilizzare i fondi in modo efficace.
In generale, rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto aumenta notevolmente le possibilità di successo nell’ottenimento dei fondi e l’utilizzo efficace degli stessi, aumentando così le probabilità di crescita e successo per la tua impresa o start-up.
In sintesi, i finanziamenti a fondo perduto 2025 sono un’ottima possibilità per le aziende che cercano di superare le difficoltà economiche causate dalla pandemia o altri problemi. Ma per ottenere questi fondi è importante sapere come presentare la propria richiesta e soddisfare i requisiti necessari.
Ti invitiamo a contattarci per discutere della tua situazione specifica, condividere eventuali dubbi o commentare questo articolo. Siamo qui per aiutarti a ottenere i fondi di cui hai bisogno per far crescere il tuo business o per superare le difficoltà attuali.
Non perdere questa occasione, entra subito in azione!
FAQ Finanziamenti a Fondo Perduto
Cos’è un finanziamento a fondo perduto?
Un finanziamento a fondo perduto è un contributo economico che viene concesso a una persona fisica o giuridica, senza l’obbligo di restituzione. In altre parole, è un finanziamento che non deve essere rimborsato.
Chi può richiedere un finanziamento a fondo perduto 2025?
La possibilità di richiedere un finanziamento a fondo perduto dipende dalle politiche e dai criteri stabiliti dalle istituzioni che lo concedono. In genere, i finanziamenti a fondo perduto 2025 sono rivolti alle imprese, ai liberi professionisti e alle organizzazioni non profit, ma è sempre importante verificare i requisiti specifici per ciascun bando.
Quali sono i vantaggi di un finanziamento a fondo perduto?
I vantaggi di un finanziamento a fondo perduto sono diversi. In primo luogo, non c’è l’obbligo di restituzione del denaro. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto possono essere utilizzati per sostenere le attività dell’impresa o dell’organizzazione, senza dover affrontare gli interessi sui prestiti.
Come si può trovare un finanziamento a fondo perduto?
I finanziamenti a fondo perduto 2025 sono spesso concessi da enti pubblici, come regioni, province o comuni, oppure da organizzazioni non profit. Per trovare i finanziamenti a fondo perduto disponibili, si può consultare il sito web delle istituzioni che li concedono o rivolgersi a un professionista del settore.
Quali sono i criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto?
I criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto possono variare, ma in genere vengono considerati la congruenza del progetto con gli obiettivi del bando, la qualità della documentazione presentata, la sostenibilità economica e la fattibilità tecnica del progetto proposto.
Quali sono le differenze tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato?
La principale differenza tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato è che quest’ultimo prevede l’obbligo di restituzione del denaro, anche se a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di un prestito tradizionale. Inoltre, i finanziamenti a tasso agevolato sono spesso concessi da banche o istituti finanziari, mentre i finanziamenti a fondo perduto sono concessi da enti pubblici o organizzazioni non profit.
Quali sono i limiti dei finanziamenti a fondo perduto 2025?
I finanziamenti a fondo perduto sono spesso limitati dal budget disponibile per il bando e dal numero di richieste presentate. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto non coprono necessariamente tutte le spese del progetto, e possono essere concessi solo per specifiche attività o obiettivi.
Come si può presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto?
Per presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto, è necessario seguire le istruzioni specifiche del bando, che possono essere consultate sul sito web dell’ente che lo concede. In genere, la domanda deve essere corredata da una documentazione dettagliata sul progetto e sulla situazione economica dell’impresa o dell’organizzazione richiedente.
Quali sono le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto?
Le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto dipendono dalla scadenza del bando e dai tempi di valutazione delle domande. In genere, il processo di valutazione può richiedere diversi mesi, ma è importante controllare le informazioni specifiche sul sito web dell’ente che concede il finanziamento.
Cosa succede se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta?
Se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta, è possibile rivolgersi all’ente che lo concede per avere ulteriori informazioni sui motivi del rifiuto e per capire se ci sono altri finanziamenti disponibili. In alternativa, si può considerare l’opzione di un prestito a tasso agevolato o di un finanziamento privato.
27 Dicembre 2024 |
I contributi a fondo perduto 2025 sono un’ottima opportunità per gli imprenditori che intendono finanziare i loro progetti e le proprie attività.
I contributi a fondo perduto sono finanziamenti che non devono essere restituiti e vengono utilizzati per sostenere progetti di sviluppo economico e sociale di determinati settori o territori.
Come imprenditore, è importante conoscere le opportunità di finanziamento disponibili di anno in anno, tra cui ovviamente i contributi a fondo perduto 2025. Fondi che possono essere utilizzati per coprire una gran numero di spese, come l’acquisto di attrezzature, la formazione del personale o la promozione delle attività.
Inoltre, i contributi a fondo perduto possono aiutare a ridurre il rischio finanziario per la tua attività, poiché non devono essere restituiti.
Per richiedere un contributo a fondo perduto, è necessario presentare una domanda accompagnata da un business plan e da altra documentazione specifica, che varia a seconda dell’ente che lo eroga. Enti pubblici e privati come banche, camere di commercio, associazioni di categoria e regioni offrono molte opportunità di finanziamento, quindi è importante fare ricerche e capire quali possono essere adatte alla tua attività.
In generale, i contributi a fondo perduto 2025 sono un’ottima opportunità per gli imprenditori per finanziare progetti o attività importanti e ridurre il rischio finanziario. Per questo ti consigliamo capire quali opportunità di finanziamento sono disponibili per la tua attività e di valutare se un contributo a fondo perduto può essere la scelta giusta per te.
Contributi a fondo perduto 2025: come fare la domanda
Uno dei problemi che molti imprenditori incontrano è la procedura di presentazione della domanda per un contributo a fondo perduto. Tuttavia, è importante notare che tale procedura può variare a seconda dell’ente che offre il contributo.
In generale, per fare richiesta per un contributo a fondo perduto 2025 è necessario presentare una domanda accompagnata da un business plan e da altra documentazione specifica, come ad esempio un piano finanziario, una descrizione dettagliata del progetto o un’analisi di mercato.
I bandi più interessanti che prevedono contributi a fondo perduto nel 2025 sono consultabili sul sito web di Invitalia.
Il business plan dovrebbe includere informazioni sulla tua attività, come la descrizione dell’impresa, gli obiettivi a medio e lungo termine, il team di lavoro, i costi e i ricavi previsti e un piano di marketing. Inoltre, è importante che il tuo business plan sia ben scritto e presentato in modo professionale, poiché questo può influire sulla decisione dell’ente erogatore.
Una volta che avrai presentato la domanda, l’ente esaminerà la tua richiesta e valuterà se il tuo progetto soddisfa i criteri di ammissibilità. Se la tua domanda viene accettata, riceverai un’offerta di finanziamento e dovrai firmare un contratto per accettare i termini e le condizioni del contributo.
Ricorda che fare domanda per un contributo a fondo perduto 2025 richiede tempo e fatica, ma se fatto correttamente può essere un’ottima opportunità per finanziare il tuo progetto imprenditoriale.
Come utilizzare i contributi a fondo perduto 2025 per la tua attività
Una volta ottenuti un contributi a fondo perduto, è importante utilizzarne i fondi in modo efficace, in modo da massimizzare i benefici per la tua attività. Ecco alcuni consigli per sfruttare tali agevolazioni:
- Utilizzare i fondi per coprire le spese essenziali: puoi utilizzare i fondi per coprire le spese essenziali per il tuo progetto o attività, come l’acquisto di attrezzature, la formazione del personale o la promozione delle attività.
- Investire sul futuro: utilizzare i fondi per investire sull’innovazione, come ad esempio la digitalizzazione della tua attività, la formazione del personale o la creazione di un nuovo prodotto o servizio.
- Collaborare con altre aziende o enti: usare i fondi per costruire reti e sinergie imprenditoriali con altre aziende o enti, in modo da ottenere maggiori benefici per la tua attività.
- Creare relazioni durature con gli enti finanziatori: puoi inoltre sfruttare l’approvazione di un contributo a fondo perduto per creare relazioni durature con gli enti finanziatori, in modo da poter accedere a ulteriori finanziamenti in futuro.
- Fare una rendicontazione efficace: utilizzare i fondi per fare una rendicontazione efficace e dimostrare agli enti finanziatori che i fondi sono stati utilizzati in modo efficace e che hanno avuto un impatto positivo sulla tua attività.
Ricorda che i contributi a fondo perduto 2025 sono un’opportunità unica per finanziare il tuo progetto imprenditoriale e devono essere utilizzati in modo efficace per massimizzare i benefici per la tua attività.
Contributi a fondo perduto 2025: esempi di progetti finanziabili
I contributi a fondo perduto 2025 possono essere utilizzati per finanziare una vasta gamma di progetti e attività, qui di seguito alcuni esempi di progetti finanziabili con i contributi a fondo perduto:
- Acquisto di attrezzature: I contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per coprire i costi do acquisto delle attrezzature necessarie per la tua attività come macchine, attrezzature informatiche, attrezzature mediche, ecc.
- Formazione del personale: i contributi a fondo perduto 2025 possono essere utilizzati per coprire i costi della formazione del personale, come corsi di formazione o master, per migliorare le competenze dei dipendenti e aumentare l’efficienza aziendale.
- Promozione delle attività: i contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per coprire le spese relative alla promozione, come la pubblicità, la partecipazione a fiere commerciali o la creazione di siti web e social media.
- Sviluppo di nuovi prodotti o servizi: i contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per finanziare la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi, per migliorare l’offerta aziendale e aumentare la competitività.
- Innovazione tecnologica: i contributi a fondo perduto 2025 possono essere utilizzati per finanziare progetti di innovazione tecnologica per migliorare i processi produttivi e aumentare l’efficienza aziendale.
In conclusione, i contributi a fondo perduto sono un’ottima opportunità per gli imprenditori per finanziare progetti o attività importanti e ridurre il rischio finanziario. Tuttavia, la procedura per fare domanda e utilizzare i fondi può essere complessa e richiedere tempo e fatica. Per questo è importante rivolgersi a consulenti esperti per aiutarti a capire le opportunità di finanziamento disponibili e a navigare nella procedura per fare domanda.
I consulenti esperti possono aiutarti a preparare un business plan professionale e a completare la documentazione necessaria per la domanda di contributo a fondo perduto. Inoltre, possono aiutarti a valutare se un contributo a fondo perduto è la scelta giusta per la tua attività e a sfruttare al massimo i fondi ottenuti.
Non esitare a rivolgerti a consulenti esperti per ottenere i finanziamenti di cui hai bisogno per la tua attività e per ridurre il rischio finanziario. In questo modo potrai concentrarti sul tuo core business e lasciare che gli esperti si occupino della parte burocratica e finanziaria del processo.
Inoltre, un consulente esperto può aiutarti a identificare le opportunità di finanziamento più adatte alla tua attività e a sfruttare al massimo i fondi ottenuti. Inoltre, può aiutarti a preparare un piano di utilizzo dei fondi per assicurarsi che i fondi siano utilizzati in modo efficace e che abbiano un impatto positivo sulla tua attività.
In sintesi, l’aiuto di un consulente esperto può fare la differenza nell’ottenere i contributi a fondo perduto e utilizzarli per massimizzare i benefici per la tua attività. Non esitare a rivolgerti a un professionista per aiutarti a ottenere i finanziamenti di cui hai bisogno e a ridurre il rischio finanziario per la tua attività.
FAQ Contributi a Fondo Perduto 2025
Che cosa sono i contributi a fondo perduto?
I contributi a fondo perduto sono finanziamenti pubblici o privati che non richiedono la restituzione delle somme erogate. Tra i possibili beneficiari vi sono imprese, organizzazioni o enti pubblici e servono a sostenere progetti specifici.
Quali sono i requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto?
I requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto possono variare a seconda del programma di finanziamento e della regione in cui ci si trova. In genere, le imprese devono essere costituite legalmente e avere una determinata forma giuridica. Inoltre, devono avere un piano di affari solido e dimostrare di poter gestire i finanziamenti in modo efficiente.
Quali sono i settori a cui sono rivolti i contributi a fondo perduto?
I contributi a fondo perduto possono essere destinati a diversi settori, come l’innovazione tecnologica, l’agricoltura, l’energia, la cultura e il turismo. In alcuni casi, possono anche essere destinati a imprese che operano in settori specifici, come le PMI o le startup.
Come posso trovare i contributi a fondo perduto disponibili?
I contributi a fondo perduto sono spesso pubblicizzati sul sito web delle istituzioni pubbliche locali e nazionali. Inoltre, le camere di commercio, le associazioni di categoria e le organizzazioni di supporto alle imprese possono fornire informazioni su programmi di finanziamento disponibili.
Quali sono i documenti richiesti per presentare la domanda di contributo a fondo perduto?
I documenti richiesti per presentare la domanda di contributo a fondo perduto possono variare a seconda del programma di finanziamento. In genere sono richiesti la documentazione legale dell’impresa, un piano di affari dettagliato e una descrizione del progetto per cui si richiede il finanziamento.
Quali sono i vantaggi dei contributi a fondo perduto?
I contributi a fondo perduto possono rappresentare un’opportunità per le imprese di finanziare i loro progetti senza dover accendere prestiti che comportano interessi e quindi ridurre la liquidità disponibile. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto possono migliorare la reputazione e la credibilità dell’impresa, aumentando la sua visibilità e il suo prestigio.
Quali sono i limiti dei contributi a fondo perduto?
I contributi a fondo perduto possono avere limiti come il massimale di finanziamento, i termini di pagamento e le condizioni di utilizzo dei fondi. Inoltre, il processo di richiesta di finanziamento può essere complesso e richiedere tempo e risorse.
Cosa succede se il progetto finanziato con il contributo a fondo perduto fallisce?
In genere, i contributi a fondo perduto sono erogati a imprese che dimostrano di avere un piano di affari solido e di poter gestire i finanziamenti in modo efficiente. Tuttavia, se il progetto finanziato fallisce, l’impresa non è tenuta a restituire i fondi. Tuttavia, in alcuni casi, possono esserci conseguenze come la perdita di credibilità e la possibilità di essere esclusi da futuri programmi di finanziamento.
Qual è la differenza tra un contributo a fondo perduto e un prestito?
A differenza di un prestito, un contributo a fondo perduto non richiede la restituzione dei fondi ricevuti. Inoltre, i contributi a fondo perduto non comportano il pagamento di interessi o altre spese, mentre i prestiti richiedono il pagamento di interessi e spese di gestione.
Cosa succede dopo aver ottenuto un contributo a fondo perduto?
Dopo aver ottenuto un contributo a fondo perduto, l’impresa è tenuta a utilizzare i fondi secondo le condizioni concordate. Inoltre, in alcuni casi, l’impresa deve fornire report regolari sull’utilizzo dei fondi e sull’avanzamento del progetto finanziato.
27 Dicembre 2024 |
Resto al Sud è un finanziamento a fondo perduto promosso da Invitalia per incentivare la creazione di nuove aziende (start up) nel Sud e nel Centro Italia, il bando prevede la concessione di contributi fino ad un massimo di 200.000 euro a favore di tutte le nuove attività imprenditoriali.
Cos’è Resto al Sud e quali sono le novità del 2025
Resto al Sud è un programma di finanziamento e sovvenzione riservato alla creazione di attività imprenditoriale nel Mezzogiorno e nel Centro Italia, il bando introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91 sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e professionali . Il bando offre un mix di finanziamento a fondo perduto e a tasso zero per aiutare i giovani imprenditori ad avviare e far crescere la loro attività. In particolare, il finanziamento a fondo perduto copre il 50% dei costi ammissibili del progetto, mentre il finanziamento a tasso zero copre il restante 50% ciò vuol dire che gli interessi sono interamente a carico di Invitalia. A partire dal 2021, il bando ha esteso la platea di beneficiari fino agli under 56 e comprende anche le isole marittime e le isole lagunari e lacustri di tutta Italia.
Resto al Sud 2025: i requisiti
I requisiti per accedere al finanziamento previsto dal bando Resto al Sud 2025 sono i seguenti:
- Età compresa tra i 18 e i 55 anni: il bando è rivolto a giovani imprenditori, per incoraggiare la creazione di nuove attività e la crescita economica del Mezzogiorno e nel Centro Italia.
- Sede operativa dell’attività imprenditoriale nelle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia: per beneficiare del bando, l’attività deve essere situata in una delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
- Attività imprenditoriale nuova e non esistente: l’attività deve essere nuova e non già esistente
- Soggetti proponenti senza debiti pregressi con la pubblica amministrazione: per accedere al finanziamento, non bisogna avere debiti pregressi con la pubblica amministrazione, in modo da garantire che il supporto sia destinato a imprese sane e in grado di gestire il finanziamento.
Per accedere al finanziamento di Resto al Sud 2025 è importante verificare di soddisfare i requisiti sopra elencati e seguire le istruzioni per la presentazione della domanda, che richiede informazioni dettagliate sull’attività, i progetti e il business plan.
Resto al Sud 2025: quali attività si possono aprire
Con il finanziamento Resto al Sud 2025 puoi aprire molteplici attività imprenditoriali:
- Attività turistiche, come bed and breakfast, agriturismi, ristoranti, bar e negozi di souvenir.
- Produzione e vendita di prodotti alimentari locali, come vino, olio d’oliva, formaggi e salumi.
- Servizi di assistenza sanitaria, come cliniche odontoiatriche, fisioterapiste o case di cura per anziani.
- Attività di servizi alle imprese, come consulenze, formazione professionale, marketing e pubbliche relazioni.
- Attività nel settore della tecnologia e dell’innovazione, come sviluppo di software, applicazioni mobili, startup tecnologiche e servizi di web design.
Tuttavia sono molte le attività imprenditoriali finanziabili con il bando Resto al Sud. Se sei intenzionato a richiedere i fondi, oltre a quelle che sono le tue passioni, inclinazioni o competenze, faresti bene a dotarti di una ricerca di mercato accurata e a pianificare attentamente il tuo business plan per massimizzare le possibilità di successo.
Puoi considerare l’avvio di attività di artigianato locale, come produzione di ceramica, tessitura, lavorazione del legno, o altri mestieri tradizionali della tua zona. Attività che hanno un forte legame con la cultura e la tradizione del territorio con evidenti collegamenti con l’attività turistica. Inoltre è possibile avviare attività nel settore dell’energia rinnovabile, come produzione di pannelli solari o turbine eoliche. Ci sono poi opportunità nel settore agricolo, come la produzione di prodotti biologici, l’apicoltura e la coltivazione di piante aromatiche e medicinali.
In ogni caso, è importante considerare le esigenze del mercato locale, la concorrenza, il potenziale di guadagno e la sostenibilità a lungo termine del tuo business. Inoltre, il finanziamento Resto al Sud prevede anche il supporto di un tutor e di un coach aziendale, che possono aiutarti a sviluppare il tuo piano di business e a identificare le migliori strategie per far crescere la tua attività.
Altre attività da considerare potrebbero includere servizi di assistenza domiciliare per anziani, servizi di pulizia professionale, sviluppo di applicazioni mobili, servizi di consulenza finanziaria, e-commerce, e così via. Quando si decide di partecipare al bando Resto al Sud 2025, è importante fare attenzione a non scegliere un’attività già fortemente presente nel mercato locale, identificando opportunità che consentano di differenziarsi dai concorrenti.
Cosa si può finanziare con Resto al Sud 2025
Il bando Resto al Sud finanzia progetti imprenditoriali nei settori dell’innovazione, della green economy, della cultura e del turismo, dell’agricoltura e della pesca, dell’industria e dei servizi. Ecco alcuni esempi di ciò che si può finanziare con il bando:
- Avvio di un’impresa innovativa;
- Espansione di un’impresa esistente;
- Creazione di nuovi posti di lavoro;
- Sviluppo di prodotti e servizi innovativi;
- Investimenti in attrezzature e tecnologie avanzate;
- Promozione della cultura e del turismo.
Resto al Sud 2025: come presentare la domanda