11 Settembre 2024 |
Parco Agrisolare è una misura Pnrr dedicata alle imprese agricole che intendono investire nel fotovoltaico per la produzione di energia sostenibile. Parliamo di un contributo a fondo perduto che guarda alle regioni del Mezzogiorno nel tentativo di realizzare anche al Sud quella transizione green che, secondo molti, rappresenterebbe uno dei volani per la competitività del comparto.
Parliamo di una misura apprezzatissima nell’ambito dei finanziamenti a fondo perduto, finanziata (per questo avviso) con una dotazione di ben 250 milioni di euro. L’obiettivo di Parco Agrisolare, infatti, è quello di consentire a molte imprese di azzerare i costi energetici che, secondo i dati del Ministero, rappresentano circa il 20% dei costi variabili per questo tipo di realtà.
Parco Agrisolare: normativa e beneficiari
I beneficiari di Parco Agrisolare sono le imprese agricole del meridione e delle isole che intendono installare impianti fotovoltaici sulle coperture di capannoni e strutture. Le aziende devono essere quindi attive nella produzione primaria e localizzate in una delle seguenti regioni italiane: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Parco Agrisolare 2024: l’agevolazione
Il bando Parco Agrisolare prevede un contributo a fondo perduto fino all’80% delle spese sostenute dall’impresa beneficiaria. Ecco spiegato, e non era difficile farlo, il successo di questa misura, che arriva all’edizione 2024 sostanzialmente invariata rispetto al secondo bando del 2023.
Ecco alcuni dettagli molto importanti: Parco Agrisolare 2024 consente l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza massima di 1.000 kWp, mentre la spesa massima consentita a ciascun beneficiario non può superare i 2 milioni 330 mila euro.
Come per molti contributi a fondo perduto, il bando Parco Agrisolare prevede anche che i beneficiari possano partecipare in forma aggregata e condivisa, realizzando impiantistica per l’autoconsumo che vada a coprire le esigenze di più imprese.
Bando Parco Agrisolare 2024: scadenze
Per quel che riguarda le scadenze, le domande per il bando Parco Agrisolare 2024 possono essere presentate nella finestra temporale che va dal 16 settembre al 16 ottobre 2024. La richiesta va effettuata sul portale del Gestore dei Servizi Energetici SpA.
7 Settembre 2024 |
Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo sono stati rifinanziati dal MIMIT con oltre 1 miliardo e mezzo di euro. La notizia è stata diffusa dopo la firma del decreto da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Un’ottima notizia per il mondo della finanza agevolata, che si prepara ad accogliere e sfruttare al meglio le opportunità (talvolta non indifferenti) dei bandi ministeriali.
Così, se si è alla ricerca di finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto e più in generale al mondo delle agevolazioni, vale la pena dare un’occhiata a Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo. Intanto cerchiamo di capire qualcosa di più rispetto al rifinanziamento di queste misure.
Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo: gli obiettivi
Comparto agricolo, tutela ambientale, industria e turismo… Sono veramente molti i settori a cui guardano Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo. Risorse che sicuramente vanno a rimpolpare i fondi destinati allo sviluppo delle imprese italiane, con un focus che (com’era prevedibile) si concentra prevalentemente sull’innovazione come volano per la competitività del nostro tessuto imprenditoriale.
Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo: la ripartizione dei fondi
Vediamo ora come sono ripartiti i fondi stanziati per il rifinanziamento di Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo:
- 942 milioni 138 mila euro andranno ai programmi di sviluppo industriale (inclusi naturalmente quelli riguardanti le imprese che operano nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli). Di questi oltre 500 milioni per i Contratti di sviluppo e 400 milioni di euro per Accordi di sviluppo e Accordi di programma;
- Oltre 311 milioni sono invece per i programmi di sviluppo per la tutela ambientale, anche questi ripartiti tra Accordi di sviluppo, Accordi di programma e Contratti di sviluppo;
- 40 milioni di euro per gli interventi nel capitale di rischio;
- 240 milioni di euro sono invece destinati ai programmi di sviluppo di attività turistiche.
Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo: come sfruttarli
Innanzitutto bisogna dire che i fondi stanziati per Contratti di sviluppo e Accordi di sviluppo serviranno anche a finanziare le vecchie istanze idonee all’assegnazione dei contributi ma che non avevano ricevuto l’agevolazione per assenza della copertura finanziaria.
Chi invece vuole presentare una nuova domanda, può trovare maggiori informazioni sul sito web del MIMIT e preferibilmente rivolgersi a esperti di finanza agevolata che possano guidare l’impresa verso l’ottenimento e il corretto utilizzo delle risorse economiche.
5 Settembre 2024 |
Il Fondo Nuove Competenze 2024 finanzia con contributi a fondo perduto le attività di formazione su sostenibilità, digital, innovazione e nuove prassi di welfare aziendale. La misura è gestita dal Dipartimento lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Giunto alla sua terza edizione, il Fondo Nuove Competenze 2024 può vantare una dotazione finanziaria da 800 milioni di euro e si ascrive a pieno titolo tra i finanziamenti a fondo perduto da non lasciarsi sfuggire.
Anche se manca ancora il decreto attuativo (è atteso nelle prossime settimane), è già stato annunciato che le domande potranno essere presentate nella seconda metà del mese di settembre. Nei prossimi paragrafi andiamo a vedere a chi si rivolge l’agevolazione, quanto è possibile ottenere e come accedere al Fondo Nuove Competenze 2024.
Fondo Nuove Competenze 2024: come funziona l’agevolazione
Il Fondo Nuove Competenze 2024 copre in buona parte (se non del tutto) i costi per la formazione dei dipendenti che le aziende intendono far specializzare circa le pratiche e strumenti legati all’innovazione e alla sostenibilità.
Pur mancando il decreto attuativo, è possibile immaginare che il Fondo Nuove Competenze 2024 (similmente a quanto avveniva nelle edizioni precedenti) coprirà il 100% dei contributi dei dipendenti coinvolti nei programmi di formazione e il 60% della retribuzione delle ore destinate alla formazione. Inoltre, in alcuni casi specifici, l’agevolazione arriva a coprire fino alla totalità dei costi sostenuti dall’impresa (se, per esempio, vengono stipulati accordi che prevedano la riduzione dell’orario lavorativo).
Il Fondo Nuove Competenze 2024 prevede che i dipendenti coinvolti nei progetti di formazione acquisiscano competenze e certificazioni riconosciute a livello internazionali (soprattutto, come si è detto, per le competenze legate alla sostenibilità ambientale e per quelle digitali sia basilari che avanzate).
Fondo Nuove Competenze 2024: il contributo
Il contributo a fondo perduto del Fondo Nuove Competenze 2024 dovrebbe arrivare a coprire fino a 10 milioni di euro per ciascun progetto. Cifre importanti, soprattutto nel panorama dei contributi a fondo perduto.
I progetti formativi dovrebbero avere una durata compresa fra le 40 e le 200 ore e, se necessario, potranno essere attuati anche dopo il 2024.
Fondo Nuove Competenze 2024: come richiederlo
La procedura per accedere al Fondo Nuove Competenze 2024 prevede che l’impresa segua i seguenti step:
- Individuazione dei fabbisogni formativi dei propri lavoratori;
- Stipulazione di accordi collettivi con le rappresentanze sindacali finalizzati alla ricalibrazione dell’orario di lavoro in favore delle attività di formazione;
- Presentazione della domanda di accesso al fondo.
Fondo Nuove Competenze 2024: modulistica e documentazione
Il Fondo Nuove Competenze 2024 chiede che l’impresa richiedente presenti la seguente documentazione:
- Accordo collettivo sottoscritto con i sindacati;
- Documentazione relativa ai dipendenti coinvolti nell’attività;
- Piano
Per quel che riguarda le tempistiche, infine, è stato reso pubblico che le domande per accedere al Fondo Nuove Competenze 2024 potranno essere presentate già nella seconda metà del mese di settembre.
3 Settembre 2024 |
I voucher Doppia Transizione 2024 Caserta sono erogati dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA) in continuità con quanto previsto del decreto ministeriale 23 febbraio 2023 del Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Con uno stanziamento di fondi pari a 350 mila euro, il bando Doppia Transizione 2024 Caserta si pone l’obiettivo di spingere le MPMI (micro, piccole e medie imprese) verso percorsi di innovazione che guardino alle moderne tecnologie digitali e alla sostenibilità ambientale.
Dalla robotica avanzata all’efficientamento energetico, dalla cybersecurity all’utilizzo di rinnovabili, i voucher Doppia Transizione 2024 Caserta possono rappresentare uno strumento utilissimo per molte piccole imprese che hanno bisogno di investire sul proprio business per rimanere competitive. Andiamo ora a vedere maggiori dettagli su questa agevolazione.
Voucher Doppia Transizione 2024 Caserta: gli obiettivi
Come abbiamo detto, il bando voucher Doppia Transizione 2024 Caserta ha l’obiettivo di incentivare le imprese del territorio ad effettuare interventi di ammodernamento in chiave green e digital. Un modello comune a tanti finanziamenti a fondo perduto, che riescono ad attirare l’attenzione delle aziende per la molteplicità delle possibili applicazioni. La misura, ovviamente, guarda ai nuovi modelli di business 4.0 e a sistemi di produzione maggiormente sostenibili.
Voucher Doppia Transizione 2024 Caserta: gli importi
Ora veniamo al dunque: i voucher Doppia Transizione 2024 Caserta hanno importi variabili che possono arrivare fino a 6 mila euro (per le imprese con sede legale nella provincia di Caserta) e fino a 3 mila euro (per le imprese che hanno solo sede operativa in provincia di Caserta).
Il bando prevede che l’agevolazione massima possa coprire fino al 60% delle spese ammissibili. Ciò significa che, in ogni caso, l’impresa dovrà pagare con fondi propri almeno il 40% dell’investimento complessivo (una condizione che, in realtà, riguarda la gran parte dei contributi a fondo perduto).
Voucher Doppia Transizione 2024 Caserta: la domanda
Le domande per partecipare al bando voucher Doppia Transizione 2024 Caserta possono essere presentate a partire dalle ore 9:00 del 31 luglio 2024, fino al 30 settembre 2024 alle ore 12:00. La domanda deve ovviamente essere sottoscritta con firma digitale dal legale rappresentante dell’impresa richiedente (o con firma elettronica avanzata).
L’indirizzo PEC a cui inviare la domanda è: [email protected].
Il bando voucher Doppia Transizione 2024 Caserta prevede inoltre che alla domanda vengano allegati un report di self-assesment e un report di sostenibilità. Inoltre bisogna pagare una marca da bollo del valore di 16 euro. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito internet della CCIAA di Caserta.
1 Agosto 2024 |
EIC Accelerator è uno dei programmi di finanziamento europei più sfruttati e apprezzati. Spesso, infatti, quando si cercano finanziamenti a fondo perduto per la propria azienda, si dimentica che anche le istituzioni europee mettono a disposizione delle imprese un discreto numero di strumenti di finanza agevolata.
Certo, rispetto ai bandi regionali e nazionali possono prevedere elementi di maggiore complessità, ma questo non esclude che agevolazioni come EIC Accelerator rappresentino una grande occasione per molte piccole e medie imprese.
Cos’è l’EIC Accelerator
EIC Accelerator 2024 (dai un’occhiata anche a questo approfondimento) è un programma di finanziamento previsto nell’ambito di Horizon Europe e si occupa di offrire supporto a start-up e PMI innovative e ambiziose.
Ma che significa precisamente “innovative e ambiziose”? EIC Accelerator finanzia le piccole e medie imprese che realizzano un prodotto o servizio innovativo, che hanno l’ambizione e il goal di crescere sui mercati internazionali e che sono, per tale ragione, alla ricerca di finanziamenti copiosi e significativi.
EIC Accelerator: i beneficiari della misura
Possono beneficiare del bando EIC Accelerator le imprese degli stati associati al programma Horizon Europe (niente paura, ovviamente l’Italia è tra questi). Scendendo nei particolari, EIC Accelerator si rivolge a:
- Startup o PMI;
- Spin-out;
- Piccole aziende a media capitalizzazione (che abbiano meno di 500 dipendenti);
- Persone fisiche o giuridiche disposte a costituire una PMI o un’azienda di media capitalizzazione.
EIC Accelerator: l’agevolazione
EIC Accelerator prevede un contributo a fondo perduto fino a 2,5 milioni di euro per le attività di innovazione e sviluppo, cui si aggiunge un investimento diretto fino a 15 milioni di euro per la distribuzione sui mercati nei successivi 10 anni.
EIC Accelerator: candidatura semplificata
EIC Accelerator prevede un processo di selezione delle candidature suddiviso in 3 fasi. Naturalmente parliamo di step propedeutici, per cui il superamento di ciascuna fase abilita alla successiva. Ecco i 3 passaggi che i potenziali beneficiari dovranno rispettare:
- La scrittura di una proposta breve, che spieghi in modo chiaro e sintetico il piano di investimento e di crescita che l’impresa sta progettando;
- La presentazione di una proposta completa, che vada a dettagliare (come ci si aspetta da bandi di tale rilievo) il progetto;
- Un colloquio con la giuria EIC Accelerator che si occupa di dare l’ultimo via libera all’approvazione del finanziamento all’impresa beneficiaria.
Ovviamente, come certamente avrai intuito, stiamo parlando di un bando complesso (molto più di altri contributi a fondo perduto), che certamente richiede il lavoro di consulenti esperti. Difficile avventurarsi senza una guida nei meandri di bandi come EIC Accelerator.
31 Luglio 2024 |
I finanziamenti a fondo perduto sono un’opportunità per le imprese e le start up che vogliono crescere e investire in nuovi progetti, ma spesso è difficile capire come accedervi. Leggendo questo articolo, scoprirai tutte le informazioni dettagliate sui diversi tipi di finanziamenti disponibili.
Se si vogliono sfruttare i finanziamenti a fondo perduto 2024, però, è importante sottolineare che è necessario rivolgersi a consulenti esperti in materia, perché il processo di richiesta può essere complesso e spesso necessita di una conoscenza specifica delle procedure e delle leggi.
Finanziamenti a fondo perduto 2024 perché richiederli
Ci sono diverse ragioni per cui un’impresa o una start-up potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto nel 2024:
- Finanziamento di investimenti: Un’impresa potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto per finanziare investimenti, come l’acquisizione di attrezzature, macchinari o immobili. Questi finanziamenti possono aiutare l’impresa a crescere e svilupparsi.
- Sostegno alle attività di ricerca e sviluppo: Le start-up e le PMI innovative possono chiedere finanziamenti a fondo perduto per sostenere le proprie attività di ricerca e sviluppo. Una strategia per essere più competitivi sul mercato.
- Internazionalizzazione: Un finanziamento a fondo perduto può essere utilizzato per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, come ad esempio la partecipazione a fiere e missioni commerciali all’estero.
- Acquisizione di nuove competenze: Finanziamenti a fondo perduto possono essere sfruttati per sostenere la formazione e l’acquisizione di nuove competenze per i dipendenti dell’impresa.
- Rafforzamento della competitività: I finanziamenti a fondo perduto possono aiutare le imprese a diventare più competitive sul mercato, migliorando la loro efficienza e le loro capacità.
Bisogna anche tenere a mente che le opportunità di finanziamento a fondo perduto variano in base alle regioni, alle leggi e alle opportunità esistenti. Per questo è importante verificare sui siti web delle istituzioni pubbliche, delle regioni o di Invitalia i dettagli sui finanziamenti disponibili per le imprese.
Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024
Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024, ci sono alcuni passi fondamentali da seguire:
- Conosci il bando di finanziamento e assicurati di soddisfare i requisiti: prima di iniziare a preparare la richiesta, è importante che tu conosca i dettagli del bando di finanziamento e che verifichi di soddisfare i requisiti per poter presentare la richiesta.
- Prepara un business plan solido: un business plan completo e ben strutturato è fondamentale per convincere gli enti erogatori dei fondi che il tuo progetto è meritevole di finanziamento.
- Evidenzia la capacità di rendicontazione: gli enti erogatori dei fondi vorranno sapere come intendi utilizzare i fondi e come ne renderai conto, quindi è importante fornire una chiara descrizione dei costi e delle attività previste nel progetto, nonché un piano di rendicontazione credibile.
- Fai una richiesta di finanziamento dettagliata: presentare una richiesta dettagliata e completa, inclusi i documenti richiesti dal bando, può aumentare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti.
- Rivolgiti a professionisti del settore per aiutarti a compilare la documentazione e a fare una richiesta di finanziamento completa: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere complesso, quindi è importante rivolgersi a consulenti esperti per assicurarsi di compilare la documentazione in modo corretto e presentare una richiesta completa ed efficace.
- Sii persistente e preparato per eventuali modifiche: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere lungo e complesso, quindi è importante essere pronti a fare eventuali modifiche alla richiesta e a fornire ulteriori informazioni richieste.
Ricorda, l’aiuto di esperti del settore è fondamentale per massimizzare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti a fondo perduto 2024.
Quali sono i finanziamenti a fondo perduto del 2024: i bandi aperti a cui puoi partecipare
I finanziamenti a fondo perduto 2024 per imprese e start-up rappresentano un’occasione importante per ottenere un supporto economico per la tua attività. Tuttavia, la procedura per accedere a questi fondi può essere complessa e presentare difficoltà.
Per questo motivo, è fondamentale rivolgerti ad esperti di finanza agevolata che possono fornirti assistenza nella compilazione della domanda e nell’interpretazione delle norme e dei requisiti richiesti.
Questi fondi potranno essere utilizzati per coprire le spese legate all’avvio o alla crescita della tua attività, come ad esempio l’acquisto di attrezzature o la formazione del personale.
Nei paragrafi successivi verranno elencati i principali bandi di finanziamento disponibili, quelli che ti permetteranno di accedere ai fondi senza necessariamente doverli restituire.
Resto al Sud 2024
Resto al Sud è un bando di agevolazioni per le imprese e i giovani professionisti del Sud e del Centro Italia.
Il bando, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, offre finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti agevolati e agevolazioni fiscali per la creazione di nuove attività imprenditoriali e per l’ampliamento e la modernizzazione di quelle esistenti.
Il bando mira a stimolare lo sviluppo economico delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia e a contrastare la fuga dei giovani talenti verso altre regioni o altri paesi. Si tratta, come forse sai, di uno dei finanziamenti a fondo perduto 2024 più apprezzati e sfruttati.
Leggi gli approfondimenti del bando Resto al Sud 2024
Smart&Start Italia 2024
Smart&Start Italia è un bando del Ministero dello Sviluppo Economico italiano gestito da Invitalia, che mira a supportare la nascita e lo sviluppo delle startup innovative.
Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati e a fondo perduto per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di sviluppo e consolidamento delle attività delle startup innovative.
Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici.
Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 1.5 milioni di euro per ogni progetto. Smart&Start Italia mira a sostenere lo sviluppo delle start up innovative in Italia, favorendo l’espansione dell’economia digitale e la crescita dell’occupazione.
Leggi gli approfondimenti del bando Smart&Start Italia 2024
Cultura Crea 2024
Cultura Crea è un bando promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e gestito da Invitalia, che mira a sostenere la creazione, la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia.
Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie. Il bando è rivolto a enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative.
Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 100% per le spese ammissibili, con un finanziamento a fondo perduto massimo di 200.000 euro per ogni progetto. Un’occasione da studiare con attenzione se stai analizzando tutti i migliori bandi di finanziamento a fondo perduto 2024.
Cultura Crea mira a sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, favorendo l’accesso dei cittadini alla cultura e la valorizzazione del patrimonio culturale del paese.
Leggi gli approfondimenti del bando Cultura Crea 2024
Cultura Crea Plus 2024
Cultura Crea Plus è un bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che mira a finanziare progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie.
Il bando offre finanziamenti a fondo perduto per enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative, con un contributo massimo di 200.000 euro per progetto e una copertura fino al 100% delle spese ammissibili.
La finalità di Cultura Crea Plus è quella di sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, offrendo maggiori opportunità e risorse per i beneficiari rispetto alla versione base del bando.
Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2024
Nuove Imprese a Tasso Zero ON è un bando di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia.
Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di avvio d’impresa e di consolidamento delle attività delle nuove imprese.
Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici. Il bando prevede finanziamenti a tasso zero fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 2 milioni di euro per ogni progetto.
Nuove Imprese a Tasso Zero On mira a supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia, favorendo l’occupazione e l’espansione dell’economia del paese.
Leggi gli approfondimenti del bando Nuove imprese a Tasso Zero ON
Fondo Impresa Donna 2024
Fondo Impresa Donna è un fondo di investimento dedicato alle piccole e medie imprese a conduzione femminile. Il fondo mira a supportare l’espansione e lo sviluppo delle imprese a prevalente partecipazione femminile attraverso l’investimento in capitale di rischio o in prestiti.
Caratteristiche che non devono meravigliare: molti finanziamenti a fondo perduto 2024 sono rivolti alle donne per incentivare l’imprenditoria femminile e colmare il gap occupazionale tra i sessi.
Il Fondo Impresa Donna può essere un’ottima opzione per coloro che desiderano investire in un’impresa a prevalente partecipazione femminile e sostenere l’empowerment femminile.
Leggi gli approfondimenti del bando Fondo Impresa Donna 2024
Fondo PMI Creative 2024
Il Bando Fondo PMI Creative è un programma di finanziamento destinato alle piccole e medie imprese (PMI) che operano nel settore creativo e culturale. Il bando è stato istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, e con il sostegno del Fondo Europeo per gli Investimenti.
Il Bando Fondo PMI Creative mira a sostenere lo sviluppo delle PMI del settore creativo e culturale, con un particolare focus su innovazione e digitalizzazione. Le PMI interessate possono presentare la propria domanda di finanziamento per ricevere un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento, nonché un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software.
Il bando Fondo PMI Creative, uno dei più interessanti tra i finanziamenti a fondo perduto 2024, è aperto a tutte le PMI che operano nel settore creativo e culturale, come ad esempio: design, moda, architettura, editoria, audiovisivo, musica, arti visive, teatro, danza, circo, artigianato artistico, beni culturali, turismo culturale e creativo.
Per poter partecipare al bando è necessario presentare domanda di finanziamento entro la scadenza stabilita e soddisfare i requisiti richiesti dal bando, tra cui ad esempio: avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita e avere un progetto di investimento idoneo per il settore creativo e culturale.
Leggi gli approfondimenti del bando Fondo PMI Creative 2024
Contratto di Sviluppo 2024
Il Bando Contratto di Sviluppo è un programma di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI) italiane. E’ stato istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Il bando ha l’obiettivo di supportare le PMI nella realizzazione di progetti di investimento e sviluppo aziendale, con un focus sull’innovazione, la digitalizzazione e la competitività.
Il Bando Contratto di Sviluppo offre un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento e un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software. Per partecipare al bando le imprese devono presentare un progetto di investimento che preveda una serie di attività specifiche, ad esempio: acquisto di attrezzature, costruzione o ristrutturazione di immobili, sviluppo di nuovi prodotti o processi, acquisizione di brevetti o marchi.
Per poter partecipare al bando Contratto di Sviluppo è necessario soddisfare i requisiti richiesti dal bando tra cui avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita, avere un progetto di investimento idoneo e rispettare i requisiti di spesa e di fatturato.
Leggi gli approfondimenti del bando Contratto di Sviluppo 2024
Finanziamenti a fondo perduto 2024: chi se ne occupa e perché rivolgersi agli esperti
Rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto è fondamentale per comprendere meglio le opportunità disponibili, per scegliere i fondi giusti per i propri progetti e per sfruttarli al meglio.
I consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto sono in grado di aiutare le imprese a:
- Identificare i bandi di finanziamento più adatti alle esigenze dell’impresa o della start-up
- Preparare la documentazione necessaria per la richiesta del finanziamento
- Aiutare nell’elaborazione del Business Plan
- Assistere nel monitoraggio del progetto una volta ottenuti i fondi
- Guidare l’impresa attraverso il processo di richiesta e rendicontazione del finanziamento
Inoltre, i consulenti esperti sono in grado di fornire informazioni dettagliate e supporto continuo per garantire che le imprese rispettino tutti i requisiti e le scadenze necessarie per ottenere e utilizzare i fondi in modo efficace.
In generale, rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto aumenta notevolmente le possibilità di successo nell’ottenimento dei fondi e l’utilizzo efficace degli stessi, aumentando così le probabilità di crescita e successo per la tua impresa o start-up.
In sintesi, i finanziamenti a fondo perduto 2024 sono un’ottima possibilità per le aziende che cercano di superare le difficoltà economiche causate dalla pandemia o altri problemi. Ma per ottenere questi fondi è importante sapere come presentare la propria richiesta e soddisfare i requisiti necessari.
Ti invitiamo a contattarci per discutere della tua situazione specifica, condividere eventuali dubbi o commentare questo articolo. Siamo qui per aiutarti a ottenere i fondi di cui hai bisogno per far crescere il tuo business o per superare le difficoltà attuali.
Non perdere questa occasione, entra subito in azione!
FAQ Finanziamenti a Fondo Perduto
Cos’è un finanziamento a fondo perduto?
Un finanziamento a fondo perduto è un contributo economico che viene concesso a una persona fisica o giuridica, senza l’obbligo di restituzione. In altre parole, è un finanziamento che non deve essere rimborsato.
Chi può richiedere un finanziamento a fondo perduto 2024?
La possibilità di richiedere un finanziamento a fondo perduto dipende dalle politiche e dai criteri stabiliti dalle istituzioni che lo concedono. In genere, i finanziamenti a fondo perduto 2024 sono rivolti alle imprese, ai liberi professionisti e alle organizzazioni non profit, ma è sempre importante verificare i requisiti specifici per ciascun bando.
Quali sono i vantaggi di un finanziamento a fondo perduto?
I vantaggi di un finanziamento a fondo perduto sono diversi. In primo luogo, non c’è l’obbligo di restituzione del denaro. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto possono essere utilizzati per sostenere le attività dell’impresa o dell’organizzazione, senza dover affrontare gli interessi sui prestiti.
Come si può trovare un finanziamento a fondo perduto?
I finanziamenti a fondo perduto 2024 sono spesso concessi da enti pubblici, come regioni, province o comuni, oppure da organizzazioni non profit. Per trovare i finanziamenti a fondo perduto disponibili, si può consultare il sito web delle istituzioni che li concedono o rivolgersi a un professionista del settore.
Quali sono i criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto?
I criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto possono variare, ma in genere vengono considerati la congruenza del progetto con gli obiettivi del bando, la qualità della documentazione presentata, la sostenibilità economica e la fattibilità tecnica del progetto proposto.
Quali sono le differenze tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato?
La principale differenza tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato è che quest’ultimo prevede l’obbligo di restituzione del denaro, anche se a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di un prestito tradizionale. Inoltre, i finanziamenti a tasso agevolato sono spesso concessi da banche o istituti finanziari, mentre i finanziamenti a fondo perduto sono concessi da enti pubblici o organizzazioni non profit.
Quali sono i limiti dei finanziamenti a fondo perduto 2024?
I finanziamenti a fondo perduto sono spesso limitati dal budget disponibile per il bando e dal numero di richieste presentate. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto non coprono necessariamente tutte le spese del progetto, e possono essere concessi solo per specifiche attività o obiettivi.
Come si può presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto?
Per presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto, è necessario seguire le istruzioni specifiche del bando, che possono essere consultate sul sito web dell’ente che lo concede. In genere, la domanda deve essere corredata da una documentazione dettagliata sul progetto e sulla situazione economica dell’impresa o dell’organizzazione richiedente.
Quali sono le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto?
Le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto dipendono dalla scadenza del bando e dai tempi di valutazione delle domande. In genere, il processo di valutazione può richiedere diversi mesi, ma è importante controllare le informazioni specifiche sul sito web dell’ente che concede il finanziamento.
Cosa succede se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta?
Se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta, è possibile rivolgersi all’ente che lo concede per avere ulteriori informazioni sui motivi del rifiuto e per capire se ci sono altri finanziamenti disponibili. In alternativa, si può considerare l’opzione di un prestito a tasso agevolato o di un finanziamento privato.
30 Luglio 2024 |
I contributi a fondo perduto 2024 sono un’ottima opportunità per gli imprenditori che intendono finanziare i loro progetti e le proprie attività.
I contributi a fondo perduto sono finanziamenti che non devono essere restituiti e vengono utilizzati per sostenere progetti di sviluppo economico e sociale di determinati settori o territori.
Come imprenditore, è importante conoscere le opportunità di finanziamento disponibili di anno in anno, tra cui ovviamente i contributi a fondo perduto 2024. Fondi che possono essere utilizzati per coprire una gran numero di spese, come l’acquisto di attrezzature, la formazione del personale o la promozione delle attività.
Inoltre, i contributi a fondo perduto possono aiutare a ridurre il rischio finanziario per la tua attività, poiché non devono essere restituiti.
Per richiedere un contributo a fondo perduto, è necessario presentare una domanda accompagnata da un business plan e da altra documentazione specifica, che varia a seconda dell’ente che lo eroga. Enti pubblici e privati come banche, camere di commercio, associazioni di categoria e regioni offrono molte opportunità di finanziamento, quindi è importante fare ricerche e capire quali possono essere adatte alla tua attività.
In generale, i contributi a fondo perduto 2024 sono un’ottima opportunità per gli imprenditori per finanziare progetti o attività importanti e ridurre il rischio finanziario. Per questo ti consigliamo capire quali opportunità di finanziamento sono disponibili per la tua attività e di valutare se un contributo a fondo perduto può essere la scelta giusta per te.
Contributi a fondo perduto 2024: come fare la domanda
Uno dei problemi che molti imprenditori incontrano è la procedura di presentazione della domanda per un contributo a fondo perduto. Tuttavia, è importante notare che tale procedura può variare a seconda dell’ente che offre il contributo.
In generale, per fare richiesta per un contributo a fondo perduto 2024 è necessario presentare una domanda accompagnata da un business plan e da altra documentazione specifica, come ad esempio un piano finanziario, una descrizione dettagliata del progetto o un’analisi di mercato.
I bandi più interessanti che prevedono contributi a fondo perduto nel 2024 sono consultabili sul sito web di Invitalia.
Il business plan dovrebbe includere informazioni sulla tua attività, come la descrizione dell’impresa, gli obiettivi a medio e lungo termine, il team di lavoro, i costi e i ricavi previsti e un piano di marketing. Inoltre, è importante che il tuo business plan sia ben scritto e presentato in modo professionale, poiché questo può influire sulla decisione dell’ente erogatore.
Una volta che avrai presentato la domanda, l’ente esaminerà la tua richiesta e valuterà se il tuo progetto soddisfa i criteri di ammissibilità. Se la tua domanda viene accettata, riceverai un’offerta di finanziamento e dovrai firmare un contratto per accettare i termini e le condizioni del contributo.
Ricorda che fare domanda per un contributo a fondo perduto 2024 richiede tempo e fatica, ma se fatto correttamente può essere un’ottima opportunità per finanziare il tuo progetto imprenditoriale.
Come utilizzare i contributi a fondo perduto 2024 per la tua attività
Una volta ottenuti un contributi a fondo perduto, è importante utilizzarne i fondi in modo efficace, in modo da massimizzare i benefici per la tua attività. Ecco alcuni consigli per sfruttare tali agevolazioni:
- Utilizzare i fondi per coprire le spese essenziali: puoi utilizzare i fondi per coprire le spese essenziali per il tuo progetto o attività, come l’acquisto di attrezzature, la formazione del personale o la promozione delle attività.
- Investire sul futuro: utilizzare i fondi per investire sull’innovazione, come ad esempio la digitalizzazione della tua attività, la formazione del personale o la creazione di un nuovo prodotto o servizio.
- Collaborare con altre aziende o enti: usare i fondi per costruire reti e sinergie imprenditoriali con altre aziende o enti, in modo da ottenere maggiori benefici per la tua attività.
- Creare relazioni durature con gli enti finanziatori: puoi inoltre sfruttare l’approvazione di un contributo a fondo perduto per creare relazioni durature con gli enti finanziatori, in modo da poter accedere a ulteriori finanziamenti in futuro.
- Fare una rendicontazione efficace: utilizzare i fondi per fare una rendicontazione efficace e dimostrare agli enti finanziatori che i fondi sono stati utilizzati in modo efficace e che hanno avuto un impatto positivo sulla tua attività.
Ricorda che i contributi a fondo perduto 2024 sono un’opportunità unica per finanziare il tuo progetto imprenditoriale e devono essere utilizzati in modo efficace per massimizzare i benefici per la tua attività.
Contributi a fondo perduto 2024: esempi di progetti finanziabili
I contributi a fondo perduto 2024 possono essere utilizzati per finanziare una vasta gamma di progetti e attività, qui di seguito alcuni esempi di progetti finanziabili con i contributi a fondo perduto:
- Acquisto di attrezzature: I contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per coprire i costi do acquisto delle attrezzature necessarie per la tua attività come macchine, attrezzature informatiche, attrezzature mediche, ecc.
- Formazione del personale: i contributi a fondo perduto 2024 possono essere utilizzati per coprire i costi della formazione del personale, come corsi di formazione o master, per migliorare le competenze dei dipendenti e aumentare l’efficienza aziendale.
- Promozione delle attività: i contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per coprire le spese relative alla promozione, come la pubblicità, la partecipazione a fiere commerciali o la creazione di siti web e social media.
- Sviluppo di nuovi prodotti o servizi: i contributi a fondo perduto possono essere utilizzati per finanziare la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi, per migliorare l’offerta aziendale e aumentare la competitività.
- Innovazione tecnologica: i contributi a fondo perduto 2024 possono essere utilizzati per finanziare progetti di innovazione tecnologica per migliorare i processi produttivi e aumentare l’efficienza aziendale.
In conclusione, i contributi a fondo perduto sono un’ottima opportunità per gli imprenditori per finanziare progetti o attività importanti e ridurre il rischio finanziario. Tuttavia, la procedura per fare domanda e utilizzare i fondi può essere complessa e richiedere tempo e fatica. Per questo è importante rivolgersi a consulenti esperti per aiutarti a capire le opportunità di finanziamento disponibili e a navigare nella procedura per fare domanda.
I consulenti esperti possono aiutarti a preparare un business plan professionale e a completare la documentazione necessaria per la domanda di contributo a fondo perduto. Inoltre, possono aiutarti a valutare se un contributo a fondo perduto è la scelta giusta per la tua attività e a sfruttare al massimo i fondi ottenuti.
Non esitare a rivolgerti a consulenti esperti per ottenere i finanziamenti di cui hai bisogno per la tua attività e per ridurre il rischio finanziario. In questo modo potrai concentrarti sul tuo core business e lasciare che gli esperti si occupino della parte burocratica e finanziaria del processo.
Inoltre, un consulente esperto può aiutarti a identificare le opportunità di finanziamento più adatte alla tua attività e a sfruttare al massimo i fondi ottenuti. Inoltre, può aiutarti a preparare un piano di utilizzo dei fondi per assicurarsi che i fondi siano utilizzati in modo efficace e che abbiano un impatto positivo sulla tua attività.
In sintesi, l’aiuto di un consulente esperto può fare la differenza nell’ottenere i contributi a fondo perduto e utilizzarli per massimizzare i benefici per la tua attività. Non esitare a rivolgerti a un professionista per aiutarti a ottenere i finanziamenti di cui hai bisogno e a ridurre il rischio finanziario per la tua attività.
FAQ Contributi a Fondo Perduto 2024
Che cosa sono i contributi a fondo perduto?
I contributi a fondo perduto sono finanziamenti pubblici o privati che non richiedono la restituzione delle somme erogate. Tra i possibili beneficiari vi sono imprese, organizzazioni o enti pubblici e servono a sostenere progetti specifici.
Quali sono i requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto?
I requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto possono variare a seconda del programma di finanziamento e della regione in cui ci si trova. In genere, le imprese devono essere costituite legalmente e avere una determinata forma giuridica. Inoltre, devono avere un piano di affari solido e dimostrare di poter gestire i finanziamenti in modo efficiente.
Quali sono i settori a cui sono rivolti i contributi a fondo perduto?
I contributi a fondo perduto possono essere destinati a diversi settori, come l’innovazione tecnologica, l’agricoltura, l’energia, la cultura e il turismo. In alcuni casi, possono anche essere destinati a imprese che operano in settori specifici, come le PMI o le startup.
Come posso trovare i contributi a fondo perduto disponibili?
I contributi a fondo perduto sono spesso pubblicizzati sul sito web delle istituzioni pubbliche locali e nazionali. Inoltre, le camere di commercio, le associazioni di categoria e le organizzazioni di supporto alle imprese possono fornire informazioni su programmi di finanziamento disponibili.
Quali sono i documenti richiesti per presentare la domanda di contributo a fondo perduto?
I documenti richiesti per presentare la domanda di contributo a fondo perduto possono variare a seconda del programma di finanziamento. In genere sono richiesti la documentazione legale dell’impresa, un piano di affari dettagliato e una descrizione del progetto per cui si richiede il finanziamento.
Quali sono i vantaggi dei contributi a fondo perduto?
I contributi a fondo perduto possono rappresentare un’opportunità per le imprese di finanziare i loro progetti senza dover accendere prestiti che comportano interessi e quindi ridurre la liquidità disponibile. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto possono migliorare la reputazione e la credibilità dell’impresa, aumentando la sua visibilità e il suo prestigio.
Quali sono i limiti dei contributi a fondo perduto?
I contributi a fondo perduto possono avere limiti come il massimale di finanziamento, i termini di pagamento e le condizioni di utilizzo dei fondi. Inoltre, il processo di richiesta di finanziamento può essere complesso e richiedere tempo e risorse.
Cosa succede se il progetto finanziato con il contributo a fondo perduto fallisce?
In genere, i contributi a fondo perduto sono erogati a imprese che dimostrano di avere un piano di affari solido e di poter gestire i finanziamenti in modo efficiente. Tuttavia, se il progetto finanziato fallisce, l’impresa non è tenuta a restituire i fondi. Tuttavia, in alcuni casi, possono esserci conseguenze come la perdita di credibilità e la possibilità di essere esclusi da futuri programmi di finanziamento.
Qual è la differenza tra un contributo a fondo perduto e un prestito?
A differenza di un prestito, un contributo a fondo perduto non richiede la restituzione dei fondi ricevuti. Inoltre, i contributi a fondo perduto non comportano il pagamento di interessi o altre spese, mentre i prestiti richiedono il pagamento di interessi e spese di gestione.
Cosa succede dopo aver ottenuto un contributo a fondo perduto?
Dopo aver ottenuto un contributo a fondo perduto, l’impresa è tenuta a utilizzare i fondi secondo le condizioni concordate. Inoltre, in alcuni casi, l’impresa deve fornire report regolari sull’utilizzo dei fondi e sull’avanzamento del progetto finanziato.
30 Luglio 2024 |
Agevolazioni fino a
150 mila euro (di cui la metà a fondo perduto) per
sostenere le piccole realtà imprenditoriali campane. È questa, sostanzialmente, la ratio del Fondo regionale crescita Campania, l’agevolazione, prevista nell’ambito dei
Finanziamenti Regione Campania, che copre le spese per digitalizzazione, sicurezza, sostenibilità e innovazione.
Se stai cercando tra i migliori finanziamenti a fondo perduto per la tua azienda, forse faresti bene a dare un’occhiata al Fondo regionale crescita Campania.
Fondo regionale crescita Campania: chi sono i beneficiari?
Partiamo col vedere se la tua impresa ha i requisiti per accedere al Fondo regionale crescita Campania. Stando al bando, i beneficiari dell’agevolazione sono i seguenti:
- Microimprese e Piccole imprese, a patto che siano iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio da almeno un anno (a partire dalla pubblicazione del bando);
- Liberi professionisti (con partita IVA aperta da almeno un anno).
È importante che il richiedente disponga di una “unità locale” sul territorio regionale campano e che questa operi in modo coerente con quanto previsto dal bando del Fondo regionale crescita Campania. Per unità locale si intende l sede in cui l’azienda realizza la propria attività, questa deve risultare dal certificato di attribuzione della partita IVA (per i liberi professionisti) o dalla visura camerale (per le imprese).
Insomma, il Fondo regionale crescita Campania si rivolge principalmente a piccole realtà e punta proprio a sostenere la fitta rete delle più piccole imprese della regione.
Fondo regionale crescita Campania: cosa fare con i fondi?
Come dicevamo, il Fondo regionale crescita Campania finanzia investimenti per la digitalizzazione, per l’Industria 4.0, per la sicurezza, per lo sviluppo di biotecnologie, per l’innovazione, per la sostenibilità ambientale e sociale o per l’implementazione di nuovi modelli organizzativi.
Volendo essere più precisi, vediamo in che modo possono essere spesi i contributi del Fondo regionale crescita Campania:
- Acquisizione di hardware e strumenti digitali;
- Acquisizione di macchinari, strumentazioni e impianti;
- Acquisizione di software, sistemi, piattaforme, applicazioni e programmi informatici funzionali alle esigenze gestionali e produttive dell’intervento;
- Spese propedeutiche al progetto, come ad esempio gli studi di fattibilità;
- Opere di adeguamento impiantistico della sede operativa dell’impresa;
- Servizi utili al perseguimento delle finalità del progetto.
Fondo regionale crescita Campania: quanto posso ottenere?
Il Fondo regionale crescita Campania eroga un’agevolazione che copre il 100% delle spese ammissibili del progetto. Più nel dettaglio, il contributo è così suddiviso:
- 50% di contributo a fondo perduto (che non deve, quindi, essere necessariamente restituito);
- 50% di finanziamento a tasso zero.
Il finanziamento a tasso zero, poi, deve essere rimborsato in 18 rate trimestrali posticipate a quote capitale costanti, cui si sommano 6 mesi di preammortamento per un totale di 5 anni.
L’importo complessivo di ciascun progetto di spesa (e quindi la cifra che è possibile ottenere) deve essere compreso tra un minimo di 30 mila euro e un massimo di 150 mila euro. Il contributo a fondo perduto, quindi, potrà andare da 15 mila a 75 mila euro (la metà dell’importo totale dell’agevolazione).
Fondo regionale crescita Campania: modalità di erogazione
Il Fondo regionale crescita Campania prevede che i fondi ottenuti possano essere erogati in un’unica soluzione e a titolo di anticipazione. È il soggetto richiedente a dover presentare la richiesta di erogazione entro e non oltre 90 giorni dalla sottoscrizione del contratto.
Fondo regionale crescita Campania: quali sono le scadenze?
In conclusione, vediamo entro quando si può inviare la domanda per il Fondo regionale crescita Campania. La finestra temporale utile va dalle ore 12:00 del giorno 18 settembre 2024, fino al giorno 18 ottobre 2024 alle ore 12:00.
Dettagli e procedure sono sul portale di Sviluppo Campania, ma è bene precisare che per partecipare a questo bando è consigliabile chiedere l’aiuto di un esperto. Progetto e procedure, infatti, possono nascondere non poche difficoltà ed è bene che a seguirle sia chi ha una reale competenza in materia.
Fondo regionale crescita Campania: le domande
La domanda per il Fondo regionale crescita Campania deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica (pena l’esclusione del progetto). Inoltre il bando prevede che questa debba essere presentata dal legale rappresentante dell’azienda richiedente con la propria identità digitale. (senza possibilità di delegare terzi).
Il Fondo regionale crescita Campania prevede inoltre che la domanda venga firmata digitalmente con firma Cades rilasciata da un ente accreditato
29 Luglio 2024 |
Resto al Sud è un finanziamento a fondo perduto promosso da Invitalia per incentivare la creazione di nuove aziende (start up) nel Sud e nel Centro Italia, il bando prevede la concessione di contributi fino ad un massimo di 200.000 euro a favore di tutte le nuove attività imprenditoriali.
Cos’è Resto al Sud e quali sono le novità del 2024
Resto al Sud è un programma di finanziamento e sovvenzione riservato alla creazione di attività imprenditoriale nel Mezzogiorno e nel Centro Italia, il bando introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91 sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e professionali . Il bando offre un mix di finanziamento a fondo perduto e a tasso zero per aiutare i giovani imprenditori ad avviare e far crescere la loro attività. In particolare, il finanziamento a fondo perduto copre il 50% dei costi ammissibili del progetto, mentre il finanziamento a tasso zero copre il restante 50% ciò vuol dire che gli interessi sono interamente a carico di Invitalia. A partire dal 2021, il bando ha esteso la platea di beneficiari fino agli under 56 e comprende anche le isole marittime e le isole lagunari e lacustri di tutta Italia.
Resto al Sud 2024: i requisiti
I requisiti per accedere al finanziamento previsto dal bando Resto al Sud 2024 sono i seguenti:
- Età compresa tra i 18 e i 55 anni: il bando è rivolto a giovani imprenditori, per incoraggiare la creazione di nuove attività e la crescita economica del Mezzogiorno e nel Centro Italia.
- Sede operativa dell’attività imprenditoriale nelle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia: per beneficiare del bando, l’attività deve essere situata in una delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
- Attività imprenditoriale nuova e non esistente: l’attività deve essere nuova e non già esistente
- Soggetti proponenti senza debiti pregressi con la pubblica amministrazione: per accedere al finanziamento, non bisogna avere debiti pregressi con la pubblica amministrazione, in modo da garantire che il supporto sia destinato a imprese sane e in grado di gestire il finanziamento.
Per accedere al finanziamento di Resto al Sud 2024 è importante verificare di soddisfare i requisiti sopra elencati e seguire le istruzioni per la presentazione della domanda, che richiede informazioni dettagliate sull’attività, i progetti e il business plan.
Resto al Sud 2024: quali attività si possono aprire
Con il finanziamento Resto al Sud 2024 puoi aprire molteplici attività imprenditoriali:
- Attività turistiche, come bed and breakfast, agriturismi, ristoranti, bar e negozi di souvenir.
- Produzione e vendita di prodotti alimentari locali, come vino, olio d’oliva, formaggi e salumi.
- Servizi di assistenza sanitaria, come cliniche odontoiatriche, fisioterapiste o case di cura per anziani.
- Attività di servizi alle imprese, come consulenze, formazione professionale, marketing e pubbliche relazioni.
- Attività nel settore della tecnologia e dell’innovazione, come sviluppo di software, applicazioni mobili, startup tecnologiche e servizi di web design.
Tuttavia sono molte le attività imprenditoriali finanziabili con il bando Resto al Sud. Se sei intenzionato a richiedere i fondi, oltre a quelle che sono le tue passioni, inclinazioni o competenze, faresti bene a dotarti di una ricerca di mercato accurata e a pianificare attentamente il tuo business plan per massimizzare le possibilità di successo.
Puoi considerare l’avvio di attività di artigianato locale, come produzione di ceramica, tessitura, lavorazione del legno, o altri mestieri tradizionali della tua zona. Attività che hanno un forte legame con la cultura e la tradizione del territorio con evidenti collegamenti con l’attività turistica. Inoltre è possibile avviare attività nel settore dell’energia rinnovabile, come produzione di pannelli solari o turbine eoliche. Ci sono poi opportunità nel settore agricolo, come la produzione di prodotti biologici, l’apicoltura e la coltivazione di piante aromatiche e medicinali.
In ogni caso, è importante considerare le esigenze del mercato locale, la concorrenza, il potenziale di guadagno e la sostenibilità a lungo termine del tuo business. Inoltre, il finanziamento Resto al Sud prevede anche il supporto di un tutor e di un coach aziendale, che possono aiutarti a sviluppare il tuo piano di business e a identificare le migliori strategie per far crescere la tua attività.
Altre attività da considerare potrebbero includere servizi di assistenza domiciliare per anziani, servizi di pulizia professionale, sviluppo di applicazioni mobili, servizi di consulenza finanziaria, e-commerce, e così via. Quando si decide di partecipare al bando Resto al Sud 2024, è importante fare attenzione a non scegliere un’attività già fortemente presente nel mercato locale, identificando opportunità che consentano di differenziarsi dai concorrenti.
Resto al Sud 2024: la bozza per il nuovo bando
Nel Decreto Coesione approvato il 30 aprile 2024 vengono delineati i perimetri di quello che potrebbe (e dovrebbe) essere il nuovo bando Resto al Sud. Vediamo per punti quali sono le maggiori novità:
- L’età dei beneficiari torna ad essere inferiore ai 35 anni: niente più agevolazioni, quindi, per gli over 35 (che quindi farebbero bene ad affrettarsi se vogliono ottenere il contributo a fondo perduto di Resto al Sud);
- Contributo a fondo perduto che sale fino al 75% delle spese ammissibili. Più precisamente: 70% per programmi di spesa fino a 200 mila euro, 75% per programmi di spesa fino a 120 mila euro;
- Concessione di un voucher di avvio, sempre a fondo perduto, di importo fino a 50 mila euro da spendere per l’acquisto di beni, apparecchiature, strumentazioni e servizi.
Resta il dubbio circa il restante 30% (o 25%, a seconda dei casi) dell’importo del progetto. Non è chiaro, infatti, se sarà finanziato con un finanziamento a tasso agevolato o se dovrà essere versato dal beneficiario con fondi propri.
Cosa si può finanziare con Resto al Sud 2024
Il bando Resto al Sud finanzia progetti imprenditoriali nei settori dell’innovazione, della green economy, della cultura e del turismo, dell’agricoltura e della pesca, dell’industria e dei servizi. Ecco alcuni esempi di ciò che si può finanziare con il bando:
- Avvio di un’impresa innovativa;
- Espansione di un’impresa esistente;
- Creazione di nuovi posti di lavoro;
- Sviluppo di prodotti e servizi innovativi;
- Investimenti in attrezzature e tecnologie avanzate;
- Promozione della cultura e del turismo.
Resto al Sud 2024: come presentare la domanda