Bando Valore Artigiano: fondo perduto macchinari, fotovoltaico e digital

Bando Valore Artigiano: fondo perduto macchinari, fotovoltaico e digital

A proposito di finanziamenti a fondo perduto, il 15 gennaio la Regione Lazio ha presentato il bando Valore Artigiano, che finanzia con contributi a fondo perduto l’innovazione nelle imprese artigiane del territorio regionale. La misura può vantare uno stanziamento di risorse pari a ben 6 milioni di euro ed è inserita nell’ambito del Piano Triennale per l’Artigianato 2024-2026.

Ecco quindi sintetizzate le principali caratteristiche del bando Valore Artigiano: a chi si rivolge, che interventi finanzia, quanto è possibile ottenere, quali sono le modalità e le tempistiche per la presentazione delle domande.

Bando Valore Artigiano: i beneficiari

Ovviamente il bando Valore Artigiano si rivolge alle imprese artigiane della regione Lazio. L’idea, infatti, è proprio quella di supportare queste realtà nella transizione ambientale e digitale e nell’innovazione, per valorizzarle e sostenerne la competitività.

Bando Valore Artigiano: la misura

Il bando Valore Artigiano prevede 2 tipi di contributi a fondo perduto:

  • Il primo (con uno stanziamento di 5 milioni di euro) per ammodernamento e innovazione: acquisto macchinari, digitalizzazione, impianti fotovoltaici e attrezzature tecnologiche;
  • Il secondo (con uno stanziamento di 1 milione di euro) per incentivare l’e-commerce nell’artigianato artistico e tradizionale.

Bando Valore Artigiano: il contributo

Gli importi del fondo perduto previsto dal bando Valore Artigiano possono arrivare fino a 12 mila euro per la prima misura, e fino a 10 mila per la seconda. L’importo viene calcolato in percentuale sulle spese ammissibili del progetto di investimento. Nel primo caso, l’agevolazione copre fino al 60% dei costi, nel secondo caso invece può arrivare fino all’80%.

Bando Valore Artigiano: domande e tempistiche

Le domande per partecipare al bando Valore Artigiano devono essere presentate digitalmente a partire dalle ore 12:00 del 20 febbraio 2025 e comunque fino al 15 aprile 2025 alle ore 17:00. Il formulario, invece, sarà reperibile già a partire dal 30 gennaio.

Tutti i dettagli sul bando Valore Artigiano sono disponibili sul sito internet di Lazio Innova, che gestisce l’agevolazione per conto della Regione Lazio.

Made Green in Italy: fondo perduto per certificare prodotti green

Made Green in Italy: fondo perduto per certificare prodotti green

Il bando Made Green in Italy è una misura del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che ha lanciato un’agevolazione volta a sostenere le imprese italiane nella promozione di prodotti con un elevato standard di qualificazione ambientale.

Made Green in Italy mira a valorizzare i prodotti italiani che rispettano criteri ecologici, stimolando l’adozione di pratiche sostenibili lungo l’intero ciclo di vita del prodotto. Dettaglio importante: la misura rientra tra i finanziamenti a fondo perduto, quindi non prevede la restituzione delle somme erogate.

Made Green in Italy: finalità e beneficiari della misura

Il bando Made Green in Italy ha come obiettivo principale l’incentivazione della valutazione dell’impronta ambientale dei prodotti, ma questo l’abbiamo già detto. Possono beneficiare dei contributi le imprese che producono beni classificabili come “Made in Italy”, secondo quanto stabilito dall’articolo 60 del regolamento (UE) n. 952/2013.

Queste aziende devono presentare progetti legati esclusivamente a prodotti per i quali esistono e sono valide le Regole di Categoria di Prodotto (RCP), consultabili sul sito del MASE. L’iniziativa supporta le imprese italiane che desiderano certificare i propri prodotti sotto il marchio Made Green in Italy, migliorando la loro competitività e sostenibilità.

Made Green in Italy: importi e intensità del contributo

Il bando Made Green in Italy prevede un contributo a fondo perduto per ogni progetto ammesso, con un importo massimo di 10 mila euro. I finanziamenti saranno erogati fino ad esaurimento delle risorse disponibili, in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Pertanto, le aziende interessate dovranno presentare le loro proposte nel rispetto delle tempistiche stabilite, per poter beneficiare di questo contributo economico, destinato a supportare la valutazione dell’impronta ambientale dei prodotti.

Made Green in Italy: scadenze e presentazione delle domande

Le domande di partecipazione al bando Made Green in Italy possono essere inviate esclusivamente tramite PEC all’indirizzo [email protected], a partire dalle ore 8:00 del 13 gennaio 2025 fino alle ore 20:00 del 3 febbraio 2025. È fondamentale rispettare queste scadenze, in quanto le domande saranno esaminate in ordine cronologico di invio. Le imprese devono dunque procedere con la presentazione tempestiva della documentazione per poter usufruire del contributo previsto da Made Green in Italy.

Bando Marche turismo: fondo perduto riqualificazione strutture ricettive

Bando Marche turismo: fondo perduto riqualificazione strutture ricettive

Una buona notizia per chi è alla ricerca di finanziamenti a fondo perduto per b&b: pochi giorni fa la Regione ha presentato un bando Marche per il turismo finalizzato alla riqualificazione e al rinnovamento delle strutture ricettive marchigiane. Parliamo, è bene chiarirlo da subito, di un’agevolazione che prevede contributi a fondo perduto con importi interessanti. L’obiettivo è ovviamente quello di incentivare un comparto, quello turistico, strategico per l’economia regionale.

Ora procediamo con ordine e capiamo a chi si rivolge questa misura, quali sono le spese ammissibili, gli importi previsti dal bando Marche turismo e le scadenze che bisogna rispettare.

Bando Marche turismo: a chi si rivolge

Ma quali sono i beneficiari di questo bando Marche turismo? L’agevolazione è concessa a strutture alberghiere (da 3 a 5 stelle), country house “d’eccellenza”, residenze turistico alberghiere, alberghi diffusi e residenze d’epoca extra-alberghiere.

Cosa finanzia il bando Marche turismo

Moltissime le spese ammissibili di questo bando Marche turismo destinato alla riqualificazione delle strutture turistiche e ricettive: dagli interventi edilizi ai software, dalle consulenze all’efficientamento energetico, fino ad arrivare all’acquisto di arredi, alle manutenzioni straordinarie, agli interventi di ristrutturazione e restauro.

Bisogna tener presente che molti altri finanziamenti a fondo perduto offrono un ventaglio molto più ristretto di possibilità di spesa e investimento.

Bando Marche turismo: gli importi

Il bando Marche turismo eroga contributi a fondo perduto con importi fino a 300 mila euro. La cifra viene calcolata come il 50% delle spese ammissibili contenute all’interno del progetto di investimento presentato dal richiedente. Il tempo concesso per il completamento delle opere è di 18 mesi a decorrere dalla data del decreto di concessione del contributo.

Attenzione: il bando Marche turismo prevede che l’investimento minimo previsto da ciascun progetto sia pari a 80 mila euro. Ciò significa, considerando che il contributo copre la metà delle spese ammissibili, che in ogni caso l’imprenditore dovrà prevedere un “investimento di tasca propria” pari a 40 mila euro.

Bando Marche turismo: scadenze e domande

Per partecipare al bando Marche turismo per le strutture ricettive, bisogna ovviamente presentare un articolato progetto di investimento. Sarà possibile inviare la domanda nel periodo che va da fine gennaio 2025, fino alla data del 28 aprile 2025. Come per altri contributi a fondo perduto che richiedono procedure di difficoltà avanzata, è consigliabile chiedere la consulenza di esperti di finanza agevolata in fase di presentazione dell’istanza.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale: apre lo sportello

Fondo per il sostegno alla transizione industriale: apre lo sportello

In una nota dell’8 gennaio, il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha reso noto che a partire dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025 sarà operativo lo sportello per la presentazione delle domande per accedere al Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

Ricordiamo che paliamo di una misura, con uno stanziamento di fondi pari a 400 milioni di euro, che si pone l’obiettivo di adeguare e rendere più competitivo il sistema produttivo italiano, soprattutto rispetto ai temi della sostenibilità ambientale.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale: le info

Le risorse del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, che provengono dal PNRR, sono spalmate sull’intero territorio nazionale (il 40% sono destinate alle regioni del Mezzogiorno) e vengono per lo più riservate alle imprese energivore.

Parliamo, è bene ricordarlo, di uno dei migliori finanziamenti a fondo perduto per efficientamento energetico, riduzione del consumo di risorse e implementazione di processi sostenibili e circolari.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale: le domande

Un breve, ma importante, promemoria: le richieste per accedere al Fondo per il sostegno alla transizione industriale potranno essere presentate solo ed esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma informatica di Invitalia.

Sarà proprio Invitalia, poi, a pubblicare sulla propria piattaforma lo schema per la compilazione delle domande e le indicazioni relative alla documentazione da allegare.

Bando turismo Sicilia: fondo perduto B&B per costruzione e ristrutturazione

Bando turismo Sicilia: fondo perduto B&B per costruzione e ristrutturazione

Questo bando turismo Sicilia consente di realizzare, ampliare o ristrutturare strutture ricettive come alberghi, B&B, case vacanza e villaggi turistici. A rendere ancor più interessante questa agevolazione sono alcune caratteristiche: erogazione di contributi a fondo perduto e importi decisamente interessanti.

Una misura importante, per la quale è stato previsto uno stanziamento di fondi pari a 135 milioni di euro, che il Dipartimento Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo ha pensato per rendere più competitiva e qualificata l’offerta del comparto turistico della regione.

Nei successivi paragrafi andiamo a vedere meglio quali sono le principali caratteristiche di questo bando turismo Sicilia: destinatari dell’iniziativa, requisiti, spese ammissibili, importi del contributo, tempistiche e modalità per la presentazione dell’istanza.

Bando turismo Sicilia: i requisiti e i beneficiari della misura

Il bando turismo Sicilia è molto inclusivo, tra i beneficiari è possibile trovare un gran numero di strutture ricettive (esistenti o da crearsi): dagli alberghi agli ostelli della gioventù, dai villaggi turistici agli affittacamere, fino ad arrivare a case vacanza, bed and breakfast e residence. I beneficiari, insomma, sono sia le strutture alberghiere che quelle extralberghiere, a patto che intendano investire in ampliamento e/o miglioramento della propria offerta turistica.

Tra i requisiti di ammissibilità di questo bando turismo Sicilia troviamo due voci che è bene tenere a mente:

  • Intervenire su una unità locale che si trova sul territorio siciliano (attenzione: non bisogna necessariamente possederla alla presentazione della domanda, basta impegnarsi a disporne entro la data dell’ottenimento del contributo);
  • Essere iscritti al Registro delle Imprese e operare nei settori oggetto del bando.

Bando turismo Sicilia: gli interventi finanziabili

Ora andiamo a sintetizzare i principali interventi finanziabili di questo bando turismo Sicilia:

  • Lavori di ampliamento, ristrutturazione e ammodernamento e ristrutturazione di fabbricati esistenti;
  • Demolizione e ricostruzione, consolidamento strutturale e manutenzione straordinaria di edifici ad uso turistico;
  • Completamento di fabbricati iniziati e non ultimati;
  • Interventi finalizzati al cambio di destinazione d’uso di immobili da convertire ad uso turistico.

Ciò che rende questo bando turismo Sicilia uno dei migliori finanziamenti a fondo perduto B&B dell’anno è proprio il fatto che consente interventi sui fabbricati anche molto invasivi ed onerosi, caratteristica che di solito manca (o è marginale) in molte altre agevolazioni simili.

Bando turismo Sicilia: quanto si può ottenere

Questo bando turismo Sicilia eroga contributi a fondo perduto che vanno da un minimo di 50 mila euro a un massimo di 3 milioni e mezzo. L’importo viene calcolato in percentuale sulle spese ammissibili del piano di investimento, con intensità che possono variare da un minimo del 40% e fino a un massimo dell’80%.

Bando turismo Sicilia: scadenze e presentazione delle domande

Una brutta notizia: per conoscere le scadenze del nuovo bando turismo Sicilia bisognerà aspettare ancora un po’: tempi e modalità di presentazione delle istanze saranno definiti nei primi mesi del 2025 e saranno resi pubblici dagli enti promotori attraverso i loro canali ufficiali.

Intanto, se sei interessato, dai un’occhiata agli altri finanziamenti a fondo perduto attivi nel 2025.

Conto Termico 3.0: novità sul fondo perduto per fotovoltaico e green

Conto Termico 3.0: novità sul fondo perduto per fotovoltaico e green

Novità importanti su Conto Termico 3.0: l’agevolazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’efficientamento energetico e la produzione di energia green. Parliamo, è bene ricordarlo, di un fondo perduto molto apprezzato (come, a dire il vero, quasi sempre capita con i contributi a fondo perduto), che si preannuncia essere un successo.

Così, nell’attesa del testo definitivo del DM, andiamo ad approfondire le novità contenute nelle note pubblicate dal Ministero negli ultimi mesi: i beneficiari del bando, il funzionamento dell’agevolazione e, soprattutto, l’entrata in vigore di Conto Termico 3.0.

Conto Termico 3.0: privati e non solo, i beneficiari

Conto Termico 3.0 non si rivolge solo ad enti pubblici, ma anche a privati e terzo settore, vediamo quali sono i beneficiari dell’agevolazione:

  • Imprese;
  • Condomini;
  • Enti del terzo settore;
  • Pubbliche amministrazioni;
  • Cooperative e consorzi abitativi;
  • Comunità energetiche.

Novità importante di Conto Termico 3.0 è l’estensione dell’agevolazione anche agli edifici privati non residenziali.

Conto Termico 3.0: novità sull’agevolazione

Le novità di Conto Termico 3.0 rispetto all’edizione precedente riguardano principalmente gli interventi ammissibili e l’intensità dell’incentivo. Andiamo con ordine:

  • Se fino all’anno scorso l’incentivo solitamente copre fino al 65% delle spese, con Conto Termico 3.0 viene innalzato al 100% delle spese ammissibili;
  • Vengono aggiunte alle spese ammissibili anche le opere di installazione di impianti fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo e soprattutto di colonnine di ricarica per veicoli elettrici (novità assoluta per questo bando).

Naturalmente, con la pubblicazione del testo definitivo, scopriremo molte altre novità contenute in Conto Termico 3.0. Per ora, però, ci accontentiamo di queste poche (ma rilevanti) certezze annunciate nell’ultimo comunicato stampa del Mese.

Conto Termico 3.0: cosa finanzia

Nel caso dei privati, Conto Termico 3.0 va a finanziare un gran numero di interventi di efficientamento energetico e ammodernamento degli impianti in chiave green: dalle pome di calore al solare termico, passando dalle caldaie a biomasse (o anche stufe), fino ad arrivare ai già citati impianti fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo e charge stations per veicoli elettrici.

Conto Termico 3.0: entrata in vigore e date

L’entrata in vigore di Conto Termico 3.0 non è ancora stata definita puntualmente, ma è evidente che l’agevolazione dovrebbe essere attivata nel mese di gennaio 2025. Una buona notizia per i tantissimi che ormai da tempo sono in attesa di questo bando. Dopo l’attuazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si dovrà poi attendere la definizione delle procedure attuative da parte dell’ente gestore: Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Se Conto Termico 3.0 non è il bando giusto per te, dai un’occhiata anche agli altri finanziamenti a fondo perduto disponibili in Italia! Molti di questi finanziano proprio interventi per l’efficientamento energetico e per la sostenibilità ambientale delle imprese.

Fondo perduto Calabria: 5 mila euro per export e fiere

Fondo perduto Calabria: 5 mila euro per export e fiere

Il fondo perduto Calabria per export e fiere è un bando della Camera di Commercio di Catanzaro Crotone Vibo Valentia, realizzato con il sostegno dell’ Azienda Speciale Promocalabriacentro. Per questa agevolazione, l’ente promotore ha stanziato un fondo pari a 200 mila euro.

Obiettivo di questo fondo perduto Calabria, come accade per tanti finanziamenti a fondo perduto simili, è quello di favorire la presenza delle imprese del territorio sui mercati esteri semplificando la partecipazione alle fiere internazionali più importanti del settore.

Fondo perduto Calabria: a chi si rivolge

Trattandosi di un’agevolazione a basso importo, questo fondo perduto Calabria per fiere ed export si rivolge a una platea molto ampia di beneficiari: sono ammissibili a finanziamento tutte le singole imprese che abbiano la propria sede legale e un’unità locale nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Ovviamente i beneficiari del fondo perduto Calabria devono essere regolarmente registrati alla Camera di Commercio.

Fondo perduto Calabria: l’agevolazione

Andiamo ora a vedere nel dettaglio l’agevolazione prevista dal fondo perduto Calabria per export e fiere. Innanzitutto bisogna precisare che questo contributo (come molti altri contributi a fondo perduto di questa stessa tipologia) copre le spese necessarie per l’acquisizione e per l’allestimento degli spazi espositivi delle imprese beneficiarie.

Gli eventi fieristici per cui si richiede il contributo possono svolgersi sia in Italia (a esclusione di quelli che si svolgono in Calabria) che all’estero, e devono tenersi nel periodo compreso tra la data di pubblicazione del bando e il 31 dicembre 2025.

Questo fondo perduto Calabria eroga un contributo in regime de minimis con importo massimo del contributo è pari a 5 mila euro. Questo può arrivare a coprire fino al 50% delle spese rendicontate (al netto, ovviamente, di IVA) ritenute ammissibili.

Fondo perduto Calabria: scadenze e domanda

Per quel che riguarda le modalità di presentazione dell’istanza di partecipazione, il bando di questo fondo perduto Calabria prevede che le richieste vengano inoltrate in modalità telematica e con firma digitale utilizzando l’apposita piattaforma web.

Per le tempistiche, invece, è importante tener conto che le domande per il fondo perduto Calabria per export e fiere possono essere presentate dalle ore 11:00 del 20 gennaio 2025 e fino al 3 febbraio 2025.

Credito alle imprese: i dati del 2024

Credito alle imprese: i dati del 2024

Poche settimane fa sono stati pubblicati i dati 2024 sull’accesso al credito delle imprese italiane. I numeri, contenuti in un report di Confindustria, sono fondamentali per avere un’idea di quanto sia facile per le aziende del nostro Paese accedere a liquidità e finanziamenti.

Per fare una stima accurata, bisognerebbe incrociare i dati degli istituti privati, quelli di fondazioni e fondi e quelli provenienti dal mondo della finanza agevolata. Nello studio di Confindustria, però, si fa principalmente riferimento al credito privato, che resta comunque un indicatore utile per comprendere quanto le imprese abbiano bisogno dei finanziamenti a fondo perduto e degli altri strumenti della finanza agevolata.

Credito alle imprese: alcuni numeri

Ecco schematizzati per punti alcuni dati interessanti del report di Confindustria sul credito alle imprese italiane:

  • Il numero delle imprese che riesce ad ottenere credito solo a condizioni onerose si è ridotto dal 45% di inizio 2023 al 12,5% dell’ultimo anno;
  • I settori in cui i prestiti sono calati maggiormente sono le costruzioni (-8,8%) il manifatturiero (-6,1%). Molto meglio per le aziende del mondo dei servizi (-2,8%) e dell’agricoltura (-1,9%);
  • Le aziende del manifatturiero che non riescono ad ottenere i prestiti richiesti sono scese al 7,4% nel mese di settembre 2024;
  • Nonostante molti dati incoraggianti, le variazioni trimestrali restano ancora negative, con vette del -3,5% ad agosto 2024.

Credito alle imprese: l’andamento 2024

Insomma, ciò che emerge dai numeri pubblicati da Confindustria è che nell’ultimo anno c’è stata una ripresa lieve dell’accesso al credito. La situazione, però, resta ancora molto lontana dalle condizioni del periodo pre-covid.

Per capire realmente cosa sta accadendo, è importante considerare il tracollo registrato nella prima metà del 2023… Dopo quel periodo di profondo rosso, le aziende italiane stanno lentamente tornando ad avere un rapporto di fiducia con il mondo creditizio.

Quindi, anche se restiamo ingabbiati in uno scenario non entusiasmante, il taglio dei tassi di metà 2024 ha certamente aiutato un graduale (e certamente non fulminante) processo di ripresa.

Credito alle imprese e finanza agevolata

È chiaro: dove non arriva il credito privato, sopperisce la finanza agevolata. Anzi, a voler essere precisi, spesso i bandi pubblici offrono condizioni estremamente più vantaggiose rispetto a banche e fondi di investimento. Questo vale soprattutto per le PMI (colonna portante del sistema economico italiano), che hanno spesso bisogno di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per rimanere competitivi sul mercato.

Finanziamenti a Fondo Perduto 2025: cosa sono e tutti i migliori bandi

Finanziamenti a Fondo Perduto 2025: cosa sono e tutti i migliori bandi

I finanziamenti a fondo perduto sono un’opportunità per le imprese e le start up che vogliono crescere e investire in nuovi progetti, ma spesso è difficile capire come accedervi. Leggendo questo articolo, scoprirai tutte le informazioni dettagliate sui diversi tipi di finanziamenti disponibili.

Se si vogliono sfruttare i finanziamenti a fondo perduto 2025, però, è importante sottolineare che è necessario rivolgersi a consulenti esperti in materia, perché il processo di richiesta può essere complesso e spesso necessita di una conoscenza specifica delle procedure e delle leggi.

Finanziamenti a fondo perduto 2025 perché richiederli

Ci sono diverse ragioni per cui un’impresa o una start-up potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto nel 2025:

  1. Finanziamento di investimenti: Un’impresa potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto per finanziare investimenti, come l’acquisizione di attrezzature, macchinari o immobili. Questi finanziamenti possono aiutare l’impresa a crescere e svilupparsi.
  2. Sostegno alle attività di ricerca e sviluppo: Le start-up e le PMI innovative possono chiedere finanziamenti a fondo perduto per sostenere le proprie attività di ricerca e sviluppo. Una strategia per essere più competitivi sul mercato.
  3. Internazionalizzazione: Un finanziamento a fondo perduto può essere utilizzato per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, come ad esempio la partecipazione a fiere e missioni commerciali all’estero.
  4. Acquisizione di nuove competenze: Finanziamenti a fondo perduto possono essere sfruttati per sostenere la formazione e l’acquisizione di nuove competenze per i dipendenti dell’impresa.
  5. Rafforzamento della competitività: I finanziamenti a fondo perduto possono aiutare le imprese a diventare più competitive sul mercato, migliorando la loro efficienza e le loro capacità.

Bisogna anche tenere a mente che le opportunità di finanziamento a fondo perduto variano in base alle regioni, alle leggi e alle opportunità esistenti. Per questo è importante verificare sui siti web delle istituzioni pubbliche, delle regioni o di Invitalia i dettagli sui finanziamenti disponibili per le imprese.

Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2025

Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2025, ci sono alcuni passi fondamentali da seguire:

  1. Conosci il bando di finanziamento e assicurati di soddisfare i requisiti: prima di iniziare a preparare la richiesta, è importante che tu conosca i dettagli del bando di finanziamento e che verifichi di soddisfare i requisiti per poter presentare la richiesta.
  2. Prepara un business plan solido: un business plan completo e ben strutturato è fondamentale per convincere gli enti erogatori dei fondi che il tuo progetto è meritevole di finanziamento.
  3. Evidenzia la capacità di rendicontazione: gli enti erogatori dei fondi vorranno sapere come intendi utilizzare i fondi e come ne renderai conto, quindi è importante fornire una chiara descrizione dei costi e delle attività previste nel progetto, nonché un piano di rendicontazione credibile.
  4. Fai una richiesta di finanziamento dettagliata: presentare una richiesta dettagliata e completa, inclusi i documenti richiesti dal bando, può aumentare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti.
  5. Rivolgiti a professionisti del settore per aiutarti a compilare la documentazione e a fare una richiesta di finanziamento completa: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere complesso, quindi è importante rivolgersi a consulenti esperti per assicurarsi di compilare la documentazione in modo corretto e presentare una richiesta completa ed efficace.
  6. Sii persistente e preparato per eventuali modifiche: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere lungo e complesso, quindi è importante essere pronti a fare eventuali modifiche alla richiesta e a fornire ulteriori informazioni richieste.

Ricorda, l’aiuto di esperti del settore è fondamentale per massimizzare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti a fondo perduto 2025.

Quali sono i finanziamenti a fondo perduto del 2025: i bandi aperti a cui puoi partecipare

I finanziamenti a fondo perduto 2025 per imprese e start-up rappresentano un’occasione importante per ottenere un supporto economico per la tua attività. Tuttavia, la procedura per accedere a questi fondi può essere complessa e presentare difficoltà.

Per questo motivo, è fondamentale rivolgerti ad esperti di finanza agevolata che possono fornirti assistenza nella compilazione della domanda e nell’interpretazione delle norme e dei requisiti richiesti.

Questi fondi potranno essere utilizzati per coprire le spese legate all’avvio o alla crescita della tua attività, come ad esempio l’acquisto di attrezzature o la formazione del personale.

Nei paragrafi successivi verranno elencati i principali bandi di finanziamento disponibili, quelli che ti permetteranno di accedere ai fondi senza necessariamente doverli restituire.

Resto al Sud 2025

Resto al Sud è un bando di agevolazioni per le imprese e i giovani professionisti del Sud e del Centro Italia.
Il bando, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, offre finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti agevolati e agevolazioni fiscali per la creazione di nuove attività imprenditoriali e per l’ampliamento e la modernizzazione di quelle esistenti.

Il bando mira a stimolare lo sviluppo economico delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia e a contrastare la fuga dei giovani talenti verso altre regioni o altri paesi. Si tratta, come forse sai, di uno dei finanziamenti a fondo perduto 2025 più apprezzati e sfruttati.

Leggi gli approfondimenti del bando Resto al Sud 2025

Smart&Start Italia 2025

Smart&Start Italia è un bando del Ministero dello Sviluppo Economico italiano gestito da Invitalia, che mira a supportare la nascita e lo sviluppo delle startup innovative.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati e a fondo perduto per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di sviluppo e consolidamento delle attività delle startup innovative.

Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici.

Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 1.5 milioni di euro per ogni progetto. Smart&Start Italia mira a sostenere lo sviluppo delle start up innovative in Italia, favorendo l’espansione dell’economia digitale e la crescita dell’occupazione.

Leggi gli approfondimenti del bando Smart&Start Italia 2025

Cultura Crea 2025

Cultura Crea è un bando promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e gestito da Invitalia, che mira a sostenere la creazione, la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie. Il bando è rivolto a enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative.

Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 100% per le spese ammissibili, con un finanziamento a fondo perduto massimo di 200.000 euro per ogni progetto. Un’occasione da studiare con attenzione se stai analizzando tutti i migliori bandi di finanziamento a fondo perduto 2025.

Cultura Crea mira a sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, favorendo l’accesso dei cittadini alla cultura e la valorizzazione del patrimonio culturale del paese.

Leggi gli approfondimenti del bando Cultura Crea 2025

Cultura Crea Plus 2025

Cultura Crea Plus è un bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che mira a finanziare progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie.

Il bando offre finanziamenti a fondo perduto per enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative, con un contributo massimo di 200.000 euro per progetto e una copertura fino al 100% delle spese ammissibili.

La finalità di Cultura Crea Plus è quella di sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, offrendo maggiori opportunità e risorse per i beneficiari rispetto alla versione base del bando.

Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2025

Nuove Imprese a Tasso Zero ON è un bando di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di avvio d’impresa e di consolidamento delle attività delle nuove imprese.

Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici. Il bando prevede finanziamenti a tasso zero fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 2 milioni di euro per ogni progetto.

Nuove Imprese a Tasso Zero On mira a supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia, favorendo l’occupazione e l’espansione dell’economia del paese.

Leggi gli approfondimenti del bando Nuove imprese a Tasso Zero ON

Fondo Impresa Donna 2025

Fondo Impresa Donna è un fondo di investimento dedicato alle piccole e medie imprese a conduzione femminile. Il fondo mira a supportare l’espansione e lo sviluppo delle imprese a prevalente partecipazione femminile attraverso l’investimento in capitale di rischio o in prestiti.

Caratteristiche che non devono meravigliare: molti finanziamenti a fondo perduto 2025 sono rivolti alle donne per incentivare l’imprenditoria femminile e colmare il gap occupazionale tra i sessi.

Il Fondo Impresa Donna può essere un’ottima opzione per coloro che desiderano investire in un’impresa a prevalente partecipazione femminile e sostenere l’empowerment femminile.

Leggi gli approfondimenti del bando Fondo Impresa Donna 2025

Fondo PMI Creative 2025

Il Bando Fondo PMI Creative è un programma di finanziamento destinato alle piccole e medie imprese (PMI) che operano nel settore creativo e culturale. Il bando è stato istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, e con il sostegno del Fondo Europeo per gli Investimenti.

Il Bando Fondo PMI Creative mira a sostenere lo sviluppo delle PMI del settore creativo e culturale, con un particolare focus su innovazione e digitalizzazione. Le PMI interessate possono presentare la propria domanda di finanziamento per ricevere un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento, nonché un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software.

Il bando Fondo PMI Creative, uno dei più interessanti tra i finanziamenti a fondo perduto 2025, è aperto a tutte le PMI che operano nel settore creativo e culturale, come ad esempio: design, moda, architettura, editoria, audiovisivo, musica, arti visive, teatro, danza, circo, artigianato artistico, beni culturali, turismo culturale e creativo.

Per poter partecipare al bando è necessario presentare domanda di finanziamento entro la scadenza stabilita e soddisfare i requisiti richiesti dal bando, tra cui ad esempio: avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita e avere un progetto di investimento idoneo per il settore creativo e culturale.

Leggi gli approfondimenti del bando Fondo PMI Creative 2025

Contratto di Sviluppo 2025

Il Bando Contratto di Sviluppo è un programma di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI) italiane. E’ stato istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Il bando ha l’obiettivo di supportare le PMI nella realizzazione di progetti di investimento e sviluppo aziendale, con un focus sull’innovazione, la digitalizzazione e la competitività.

Il Bando Contratto di Sviluppo offre un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento e un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software. Per partecipare al bando le imprese devono presentare un progetto di investimento che preveda una serie di attività specifiche, ad esempio: acquisto di attrezzature, costruzione o ristrutturazione di immobili, sviluppo di nuovi prodotti o processi, acquisizione di brevetti o marchi.

Per poter partecipare al bando Contratto di Sviluppo è necessario soddisfare i requisiti richiesti dal bando tra cui avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita, avere un progetto di investimento idoneo e rispettare i requisiti di spesa e di fatturato.

Leggi gli approfondimenti del bando Contratto di Sviluppo 2025

Finanziamenti a fondo perduto 2025: chi se ne occupa e perché rivolgersi agli esperti

Rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto è fondamentale per comprendere meglio le opportunità disponibili, per scegliere i fondi giusti per i propri progetti e per sfruttarli al meglio.

I consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto sono in grado di aiutare le imprese a:

  • Identificare i bandi di finanziamento più adatti alle esigenze dell’impresa o della start-up
  • Preparare la documentazione necessaria per la richiesta del finanziamento
  • Aiutare nell’elaborazione del Business Plan
  • Assistere nel monitoraggio del progetto una volta ottenuti i fondi
  • Guidare l’impresa attraverso il processo di richiesta e rendicontazione del finanziamento

Inoltre, i consulenti esperti sono in grado di fornire informazioni dettagliate e supporto continuo per garantire che le imprese rispettino tutti i requisiti e le scadenze necessarie per ottenere e utilizzare i fondi in modo efficace.

In generale, rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto aumenta notevolmente le possibilità di successo nell’ottenimento dei fondi e l’utilizzo efficace degli stessi, aumentando così le probabilità di crescita e successo per la tua impresa o start-up.

In sintesi, i finanziamenti a fondo perduto 2025 sono un’ottima possibilità per le aziende che cercano di superare le difficoltà economiche causate dalla pandemia o altri problemi. Ma per ottenere questi fondi è importante sapere come presentare la propria richiesta e soddisfare i requisiti necessari.
Ti invitiamo a contattarci per discutere della tua situazione specifica, condividere eventuali dubbi o commentare questo articolo. Siamo qui per aiutarti a ottenere i fondi di cui hai bisogno per far crescere il tuo business o per superare le difficoltà attuali.
Non perdere questa occasione, entra subito in azione!

FAQ Finanziamenti a Fondo Perduto

Cos’è un finanziamento a fondo perduto?

Un finanziamento a fondo perduto è un contributo economico che viene concesso a una persona fisica o giuridica, senza l’obbligo di restituzione. In altre parole, è un finanziamento che non deve essere rimborsato.

Chi può richiedere un finanziamento a fondo perduto 2025?

La possibilità di richiedere un finanziamento a fondo perduto dipende dalle politiche e dai criteri stabiliti dalle istituzioni che lo concedono. In genere, i finanziamenti a fondo perduto 2025 sono rivolti alle imprese, ai liberi professionisti e alle organizzazioni non profit, ma è sempre importante verificare i requisiti specifici per ciascun bando.

Quali sono i vantaggi di un finanziamento a fondo perduto?

I vantaggi di un finanziamento a fondo perduto sono diversi. In primo luogo, non c’è l’obbligo di restituzione del denaro. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto possono essere utilizzati per sostenere le attività dell’impresa o dell’organizzazione, senza dover affrontare gli interessi sui prestiti.

Come si può trovare un finanziamento a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto 2025 sono spesso concessi da enti pubblici, come regioni, province o comuni, oppure da organizzazioni non profit. Per trovare i finanziamenti a fondo perduto disponibili, si può consultare il sito web delle istituzioni che li concedono o rivolgersi a un professionista del settore.

Quali sono i criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto?

I criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto possono variare, ma in genere vengono considerati la congruenza del progetto con gli obiettivi del bando, la qualità della documentazione presentata, la sostenibilità economica e la fattibilità tecnica del progetto proposto.

Quali sono le differenze tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato?

La principale differenza tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato è che quest’ultimo prevede l’obbligo di restituzione del denaro, anche se a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di un prestito tradizionale. Inoltre, i finanziamenti a tasso agevolato sono spesso concessi da banche o istituti finanziari, mentre i finanziamenti a fondo perduto sono concessi da enti pubblici o organizzazioni non profit.

Quali sono i limiti dei finanziamenti a fondo perduto 2025?

I finanziamenti a fondo perduto sono spesso limitati dal budget disponibile per il bando e dal numero di richieste presentate. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto non coprono necessariamente tutte le spese del progetto, e possono essere concessi solo per specifiche attività o obiettivi.

Come si può presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto?

Per presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto, è necessario seguire le istruzioni specifiche del bando, che possono essere consultate sul sito web dell’ente che lo concede. In genere, la domanda deve essere corredata da una documentazione dettagliata sul progetto e sulla situazione economica dell’impresa o dell’organizzazione richiedente.

Quali sono le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto?

Le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto dipendono dalla scadenza del bando e dai tempi di valutazione delle domande. In genere, il processo di valutazione può richiedere diversi mesi, ma è importante controllare le informazioni specifiche sul sito web dell’ente che concede il finanziamento.

Cosa succede se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta?

Se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta, è possibile rivolgersi all’ente che lo concede per avere ulteriori informazioni sui motivi del rifiuto e per capire se ci sono altri finanziamenti disponibili. In alternativa, si può considerare l’opzione di un prestito a tasso agevolato o di un finanziamento privato.

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