28 Ottobre 2024 |
Il finanziamento
Smart & Start Italia 2024 di Invitalia nasce per supportare la nascita e lo sviluppo di nuove
start up innovative. Il bando offre
finanziamenti a tasso zero per coprire fino al
70% dei costi ammissibili per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo, brevetti, design e marchi, nonché per la creazione di nuove start-up innovative.
Per accedere a Start & Smart, le imprese devono soddisfare alcuni precisi requisiti: essere nuove imprese innovative, avere sede legale e operativa in Italia, avere un progetto di investimento coerente con le finalità del programma e avere una forte componente innovativa.
Le imprese devono essere in grado di dimostrare la capacità di generare ricavi e di creare nuovi posti di lavoro
Il bando è aperto a diverse tipologie di imprese, tra cui start-up innovative, PMI innovative, spin-off universitari e società di capitali di nuova costituzione. Il finanziamento Smart & Start 2024 di Invitalia rappresenta un’occasione unica per le nuove imprese innovative che cercano di lanciare i propri progetti e di crescere nel mercato.
Smart & Start Italia 2024: requisiti per accedere
Vediamo ora i requisiti per accedere a Start & Smart 2024. In primo luogo, le imprese devono essere nuove imprese innovative, ovvero avere un’attività economica iniziata da non più di 60 mesi e non devono essere state oggetto di fallimento o di procedure concorsuali e devono avere sede legale e operativa in Italia.
In secondo luogo, le imprese devono presentare un progetto di investimento coerente con le finalità del programma e che preveda la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo, brevetti, design e marchi. Il progetto con cui l’impresa partecipa a Start & Smart Italia deve avere una forte componente innovativa e dimostrare la capacità di generare ricavi e di creare nuovi posti di lavoro.
Come per molti finanziamenti a fondo perduto, le imprese devono essere in grado di dimostrare di avere una struttura organizzativa adeguata e di essere in grado di gestire il progetto per cui si chiede il finanziamento. In generale, questi requisiti sono voluti per garantire che le imprese che accedono al finanziamento Smart & Start abbiano le caratteristiche e le capacità per sviluppare progetti innovativi che possono contribuire alla crescita economica del paese.
Start & Smart: nuove imprese innovative
17 Aprile 2024 |
Con il nuovo SELFIEmployment, a partire dal 22 febbraio 2021 è possibile finanziare la propria startup con prestiti a tasso zero fino a 50mila euro.
Il bando mira a favorire i NEET, le donne e i disoccupati fornendo loro un finanziamento a tasso zero.
L’incentivo è gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani e gode della supervisione dell’ANPAL – Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.
SELFIEmployment 2024: i destinatari dell’incentivo
Se sei interessato a diventare un lavoratore autonomo o ad avviare un’attività in proprio, il bando SELFIEmployment è quello che fa per te.
I finanziamenti possono essere richiesti da tre diverse tipologie di soggetti:
- giovani NEET ovvvero giovani che non frequentano la scuola, non lavorano e non seguono alcun tipo di formazione. Sono compresi i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni;
- donne maggiorenni che non lavorano nel momento in cui si iscrivono al programma;
- disoccupati di lunga durata, ovvero i candidati di età superiore ai 18 anni che presentano la domanda, non hanno un’altra occupazione e non lavorano da almeno 12 mesi.
Per poter accedere a Garanzia Giovani, devi essere un NEET. Le donne e i disoccupati non devono iscriversi a Garanzia Giovani.
SELFIEmployment 2024: quali imprese sono ammesse
Si possono richiedere gli incentivi previsti da SELFIEmployment solo se l’azienda appartiene ad una delle seguenti categorie:
- ditta individuale, società di persone, cooperativa o cooperativa sociale (composta da un massimo di 9 soci) non ancora costituita o costituita da non più di 12 mesi dalla presentazione della domanda ma inattiva;
- associazioni professionali e società tra professionisti, costituite da non più di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, purché inattive.
SELFIEmployment 2024: le attività ammesse
Il bando SELFIEmployment 2024 finanzia iniziative in tutti i settori della produzione di beni, della fornitura di servizi e del commercio (incluso il franchising), tra cui:
- turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi;
- servizi alla persona e alle imprese;
- servizi ambientali;
- conservazione dell’energia ed energia rinnovabile;
- servizi iCT (servizi multimediali, di informazione e comunicazione);
- attività manifatturiere e artigianali;
- imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
- attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso.
SELFIEmployment 2024: i settori non ammessi
Tra le attività che non possono beneficiare degli incentivi di SELFIEmployment ci sono la pesca, l’acquacoltura e la produzione primaria in agricoltura.
Inoltre, non sono ammissibili le attività relative a lotterie, scommesse e case da gioco.
SELFIEmployment 2024: ecco gli incentivi
Il bando SELFIEmployment 2024 offre incentivi sotto forma di prestiti agevolati.
I prestiti sono a tasso zero e non richiedono garanzie reali o personali.
I prestiti sono distribuiti in diversi importi, a seconda dell’entità del programma di spesa:
- Microcredito: per iniziative con programmi di spesa compresi tra 5.000 e 25.000 euro;
- Microcredito esteso: per iniziative con programmi di spesa compresi tra 25.001 e 35.000 euro;
- Piccoli prestiti: per iniziative con programmi di spesa compresi tra 35.001 e 50.000 euro.
SELFIEmployment 2024: le spese ammissibili
Il sostegno economico per l’avvio di un’impresa copre le spese per gli investimenti materiali e immateriali e il capitale circolante, a condizione che le spese siano sostenute dopo la presentazione della domanda.
Le spese di investimento possono includere:
- l’acquisto di beni mobili come strumenti, attrezzature e macchinari;
- hardware e software;
- opere murarie (in parte).
Le spese di capitale circolante ammissibili includono:
- canoni di locazione di immobili e canoni di leasing;
- utenze;
- servizi di comunicazione e promozione;
- premi assicurativi;
- materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti;
- salari e stipendi (escluse le spese per stage o apprendistato);
- IVA non recuperabile.
Il business plan
Il piano d’impresa è lo strumento che permette a Invitalia di valutare il progetto e l’impresa richiedente. Ecco perché la redazione di questo documento richiede competenze, capacità di comunicazione e precisione nella presentazione dei punti focali della business idea.
- Descrizione dell’attività proposta
- Analisi del mercato e relative strategie
- Aspetti tecnici
- Aspetti economico-finanziari.
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La domanda di partecipazione
La richiesta dovrà avvenire esclusivamente online attraverso la piattaforma telematica di Invitalia e previa registrazione. Avrai accesso ad un’area riservata dove potrai compilare la domanda, caricare il business plan e tutta la documentazione richiesta. La procedura sarà conclusa solo dopo la firma digitale e la comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Scarica la modulistica per partecipare al bando SELFIEmployment.
La valutazione e l’erogazione del finanziamento
L’accesso alle agevolazioni è regolamentato dalla procedura a sportello, quindi la valutazione avviene in base all’ordine cronologico di presentazione e fino ad esaurimento fondi. Il bando non ha scadenza e non prevede alcuna graduatoria.
L’esito della domanda sarà fornito entro 60 giorni dall’invio, soltanto dopo la verifica formale dei requisiti e la valutazione di merito. L’idoneità verrà riconosciuta sulla base delle competenze tecniche e gestionali dei richiedenti e sulla sostenibilità economico-finanziaria del progetto.
Con SELFIEmployment 2024 le grandi idee diventano business di successo
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FAQ SELFIEmployment
Cos’è il bando SELFIEmployment di Invitalia?
Il bando SELFIEmployment di Invitalia è un’opportunità di finanziamento per avviare nuove attività imprenditoriali, con un focus specifico sulle nuove tecnologie e l’innovazione.
A chi è rivolto il bando SELFIEmployment di Invitalia?
Il bando SELFIEmployment di Invitalia è rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni, residenti in Italia, che vogliono avviare una nuova attività imprenditoriale.
Quali sono i requisiti per partecipare al bando SELFIEmployment di Invitalia?
Per partecipare al bando SELFIEmployment di Invitalia, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti, tra cui: avere un’idea imprenditoriale innovativa e tecnologica, essere residenti in Italia, avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, non essere già titolari di partita IVA o di impresa attiva e non aver avuto in passato un finanziamento a fondo perduto da Invitalia.
Qual è l’importo del finanziamento previsto dal bando SELFIEmployment di Invitalia?
Il finanziamento previsto dal bando SELFIEmployment di Invitalia è di 50.000 euro a fondo perduto.
Qual è il termine per la presentazione della domanda di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia?
Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia varia di anno in anno. È necessario verificare sul sito di Invitalia la scadenza dell’edizione corrente.
Come posso presentare la domanda di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia?
La domanda di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia deve essere presentata esclusivamente online, tramite il portale di Invitalia.
Quali sono i criteri di valutazione delle domande di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia?
Le domande di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia sono valutate in base a diversi criteri, tra cui: l’innovatività e la fattibilità dell’idea imprenditoriale, la solidità del progetto economico-finanziario, la competenza e la motivazione dei candidati.
Cosa succede in caso di mancata ammissione al bando SELFIEmployment di Invitalia?
In caso di mancata ammissione al bando SELFIEmployment di Invitalia, è possibile presentare un’istanza di riesame entro 5 giorni dalla pubblicazione dei risultati della selezione.
Cosa succede in caso di approvazione della domanda di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia?
In caso di approvazione della domanda di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia, il finanziamento viene erogato in un’unica soluzione, entro 60 giorni dalla firma del contratto di finanziamento.
Qual è la durata del finanziamento previsto dal bando SELFIEmployment di Invitalia?
Il finanziamento previsto dal bando SELFIEmployment di Invitalia ha una durata di 24 mesi.
Quali sono le modalità di restituzione del finanziamento previsto dal bando SELFIEmployment di Invitalia?
Il finanziamento previsto dal bando SELFIEmployment di Invitalia è a fondo perduto, quindi non prevede la restituzione da parte del beneficiario.
Quali sono le obbligazioni previste per i beneficiari del finanziamento del bando SELFIEmployment di Invitalia?
I beneficiari del finanziamento del bando SELFIEmployment di Invitalia sono tenuti a rispettare alcune obbligazioni, tra cui: l’avvio effettivo dell’attività imprenditoriale entro 6 mesi dalla firma del contratto di finanziamento, la realizzazione degli obiettivi previsti dal progetto, la rendicontazione periodica delle spese sostenute e la partecipazione ad attività di formazione e di accompagnamento previste da Invitalia.
Posso presentare la domanda di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia anche se non ho ancora un’idea imprenditoriale?
No, per partecipare al bando SELFIEmployment di Invitalia è necessario avere già un’idea imprenditoriale innovativa e tecnologica.
Posso presentare la domanda di partecipazione al bando SELFIEmployment di Invitalia se ho già un’attività imprenditoriale attiva?
No, il bando SELFIEmployment di Invitalia è riservato a giovani che non sono ancora titolari di partita IVA o di impresa attiva.
Cosa devo fare se ho bisogno di ulteriori informazioni sul bando SELFIEmployment di Invitalia?
Per ulteriori informazioni sul bando SELFIEmployment di Invitalia, è possibile consultare il sito di Invitalia o contattare il servizio di assistenza al numero verde dedicato.
IL BANDO E’ ATTUALMENTE CHIUSO NON E’ POSSIBILE PRESENTARE DOMANDE
8 Gennaio 2024 |
Legge Sabatini: la misura punta a favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese con finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature e investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID), sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Il bando Legge Sabatini 2024 non è l’unica misura per finanziare l’acquisto di macchinari e attrezzature.
Legge Sabatini: le precisazioni del Mise
La misura consente di inoltrare le istanze per gli investimenti in tecnologie digitali e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Ora il Mise ha anche precisato l’elenco dei beni materiali utili alla trasformazione tecnologica e digitale delle aziende adeguandole alle linee di Industria 4.0, per ottenere il finanziamento maggiorato. Il Mise ha anche fornito chiarimenti per le imprese della pesca e dell’acquacoltura.
Legge Sabatini: i beni ammessi al finanziamento
Ecco i beni ammessi al finanziamento della legge Sabatini
L’elenco è nutrito e suddiviso in vari ambiti:
– beni strumentali controllati da sistemi computerizzati:
macchine utensili per asportazione; operanti con laser; per la realizzazione di prodotti grazie alla trasformazione di materie prime; per la deformazione plastica dei metalli; per l’assemblaggio, la giunzione e la saldatura; per il confezionamento e l’imballaggio; per la deproduzione e il riconfezionamento; robot; per il conferimento o la modifica delle caratteristiche dei prodotti; per la manifattura; motrici e operatrici; magazzini automatizzati. Per questo ambito le le macchine dovranno essere dotate di controllo, interconnessione, integrazione automatizzata, interfaccia e osservare le norme di sicurezza, salute e igiene del lavoro, oltre che essere adeguate a sistemi cyberfisici.
– sistemi per garantire qualità e sostenibilità: di misura; di monitoraggio in-process; per la caratterizzazione dei materiali; per il test delle polveri; per la marcatura e tracciabilità; per il monitoraggio delle macchine; per l’etichettatura; per la gestione dei consumi; per il trattamento di acqua, aria, olio, e sostanze chimiche.
– attrezzature per l’interazione uomo macchina: banchi e postazioni di lavoro ergonomiche; sistemi per il sollevamento; dispositivi wearable; interfacce intelligenti per la sicurezza.
Per presentare la domanda di accesso alla Legge Sabatini 2024 è necessario compilare tutta la modulistica prevista dal bando unitamente ad un buon business plan.
5 Gennaio 2024 |
Finanziamenti Imprese, la soluzione per sviluppare il business di un azienda oppure avviare una start up.
I finanziamenti alle imprese sono la soluzione per i nuovi imprenditori, gli aspiranti e quelli già in carriera.
Scopri nel dettaglio tutti i tipi di agevolazione e a chi sono riservate.
Finanziamenti imprese: ecco le agevolazioni
Per finanziare il business di un’azienda oppure una start up le soluzioni sono le seguenti:
1. Finanziamenti a fondo perduto per le imprese.
2. Microcredito per i giovani imprenditori.
3. Crowfunding per le start up innovative e le PMI innovative.
4. Finanziamenti Europei per aziende e start up.
5. Contributi a fondo perduto per nuove iniziative imprenditoriali e business già avviati.
Contributi per le imprese
Trovare i fondi per sviluppare il business di una azienda oppure avviare un’attività è una fase delicata che spesso trova risposta sia nei bandi europeì che nei fondi europei che prevedono incentivi a fondo perduto senza alcun vincolo di rimborso, né interessi.
Trattandosi di soluzioni che hanno una disponibilità di fondi limitata, bisogna dotarsi di pazienza e valutare tutte le alternative.
Finanziamenti imprese i bandi per i giovani
Invitalia periodicamente emette bandi per accedere a contributi a fondo perduto.
Un esempio è l’attuale programma Nuove Imprese a Tasso Zero, che offre ai giovani un incentivo per l’avvio di micro o piccole imprese.
Alcuni dati di riferimento:
• Dotazione finanziaria iniziale: 50 milioni di euro.
• Tipo di finanziamento: a tasso zero con restituzione in 8 anni.
• Spesa massima per progetti di spesa: 1,5 milioni di euro ( fino al 75% delle spese totali).
• Per l’elevato numero di richieste, la valutazione delle domande è sospesa fino a quando non saranno disponibili nuove risorse finanziarie.
Questo bando si rivolge anche alla imprenditoria femminile e all’imprenditoria giovanile
Infatti, se l’azienda è composta in prevalenza da donne, sono previste agevolazioni dedicate.
Credito agevolato per le imprese innovative
Invitalia propone Smart&Start, un bando dedicato alle start up che operano nel settore dell’economia digitale e della tecnologia, clicca qui per la documentazione ufficiale.
Alcuni dettagli di riferimento:
• Dotazione finanziaria iniziale: 200 milioni di euro.
• Tipo di finanziamento: mutuo a tasso zero a copertura del 70% dell’investimento totale (80% se l’impresa è formata da donne o giovani under 35).
• Progetti con spese tra 100mila e 1.5 milioni di euro.
Finanziamenti alle imprese in difficoltà
Ecco alcune alternative salva impresa per gestire le esigenze delle aziende in difficoltà.
1. I prestiti bancari attraverso prodotti ad hoc offerti dagli istituti di credito.
2. I prestiti con anticipo su fatture e il debt factoring che prevedono l’utilizzo dei propri crediti (in base alle fatture emesse) come garanzia sul prestito.
3. Il crowdfunding, una forma di finanziamento alle imprese attraverso piattaforme digitali.
Le aziende presentano il loro progetto e richiedono prestiti alla community, senza l’intermediazione delle banche o delle finanziarie.
Se hai domande o dubbi inserisci la tua richiesta nei commenti.
4 Gennaio 2024 |
I fondi europei sono l’opportunità che tutte le imprese e start up vorrebbero avere. Sono contributi agevolati e finanziamenti a fondo perduto concessi dall’Unione Europea che, con la programmazione finanziaria 2014-2020, si è posta l’obiettivo di favorire la crescita economica e la coesione dei paesi Membri.
L’Unione Europea finanzia numerosi progetti e in diversi settori imprenditoriali. Il prossimo progetto finanziato potrebbe essere il tuo!
Usa questa guida per conoscere meglio i finanziamenti europei disponibili, il loro funzionamento e tutti gli aspetti pratici per poterli utilizzare al meglio.
Guida Fondi Europei 2014-2020
Fare i primi passi nel mondo dei finanziamenti europei non è facile e per questo motivo vogliamo darti informazioni utili per orientarti tra le migliori opportunità per le imprese. Solo così puoi trovare il contributo finanziario più adatto per il tuo business.
Questa guida è per te che hai un progetto di business chiaro e una forte motivazione per partire nel migliore dei modi.
I fondi UE in sintesi
La Commissione Europea ha definito diversi programmi di finanziamento per stimolare l’occupazione, lo sviluppo economico e gli investimenti nei Paesi dell’Unione. Tali obiettivi rientrano nel piano settennale 2014-2020 e sono sostenuti da un importante stanziamento di risorse basato sulla trasparenza.
L’accesso è regolamentato attraverso un sistema di presentazione dei progetti a invito, dove nella maggior parte dei casi è richiesto un partenariato con un altro Paese UE o associato. Ecco le fasi principali per accedere alle opportunità di finanziamento:
- individuazione del finanziamento e del partner;
- presentazione della proposta seguendo le indicazioni presenti nell’invito e i requisiti richiesti;
- attesa della verifica di ammissibilità e della valutazione della richiesta del contributo;
- firma della convenzione di sovvenzione in caso di approvazione del finanziamento del progetto;
- gestione del programma di lavoro fino al suo completamento.
Chi può accedere ai fondi europei
Il finanziamento europeo è un aiuto economico per i cittadini UE, quindi anche PMI, enti locali e regionali, amministrazioni centrali e organizzazioni no profit. Ogni programma finanziario applica criteri di ammissibilità differenti.
I settori privilegiati sono quelli innovativi nel campo dell’informatica, della produzione di energie alternative, dell’innovazione tecnologica nei processi produttivi.
Per una panoramica sui finanziamenti europei per le imprese e individuare la migliore soluzione per il tuo business, hai bisogno di uno specialista. Contatta ora il nostro esperto!
Fondi UE e modalità di gestione
L’Unione Europea finanzia progetti e programmi nei settori più diversi. Gli ambiti più interessanti per le imprese e le start up sono quelli relativi alla ricerca e all’innovazione, sviluppo urbano e regionale, agricoltura e sviluppo rurale.
Per conoscere meglio il funzionamento dei finanziamenti dell’Unione Europea è bene saperne di più sulle modalità di gestione, diretta e indiretta.
Fondi diretti
Queste risorse sono gestite direttamente dalla Commissione Europea attraverso programmi finanziari ad hoc e sono erogate sotto forma di sovvenzioni e appalti.
Le prime corrispondono a contributi concessi a progetti coerenti alle politiche UE e sulla base di appositi inviti di presentazione proposte.
I secondi sono utilizzati dalle istituzioni europee per acquistare beni e servizi necessari per lo svolgimento della loro attività e sono regolamentati dai bandi di gara.
Fondi indiretti
Si chiamano anche fondi strutturali e di investimento o fondi SIE e sono finanziati dall’Unione Europea e gestiti dalle autorità locali nazionali e regionali. L’obiettivo comune di questi finanziamenti è quello di attuare le politiche di sviluppo economico e di coesione nei diversi Paesi membri.
Le tipologie di fondi indiretti sono diverse e tra quelle attive in Italia, ci sono il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
Come ottenere i fondi europei
Come si presenta la domanda di finanziamento? Vediamo insieme come le imprese e le start up possono accedere ai fondi europei, mediante sovvenzioni, prestiti e garanzie. Le ultime due categorie sono accessibili attraverso bandi nazionali che ricevono il sostegno dell’Unione Europea.
La procedura di finanziamento
Ogni programma finanziario prevede criteri di ammissibilità diversi, a seconda del settori interessati e del numero di proposte.
I primi passi
- Individua l’invito che t’interessa.
- Leggi gli orientamenti, i criteri di ammissione e i requisiti richiesti.
- Registrare la tua azienda o l’organizzazione presso la Commissione (se richiesto).
- Ricerca il partner se previsto.
- Prepara la tua proposta e tutti i documenti elencati nell’orientamento dello specifico invito.
Se ti affacci per la prima volta al mondo dei finanziamenti UE, devi sapere che oltre a conoscere la teoria sul funzionamento dei fondi europei, occorre individuare la migliore opportunità per il tuo business e saper gestire tutti gli aspetti pratici e burocratici. Affidati alla nostra esperienza e professionalità. Chiedi ora al nostro esperto.
La domanda
La presentazione della domanda può prevedere un’unica fase in cui si redige la richiesta completa, oppure due fasi. Nel caso di questo secondo iter, la presentazione della richiesta andrà gestita prima con la proposta di progetto sintetica e successivamente, se pre-selezionata, con la redazione della domanda completa.
La domanda sarà considerata ricevibile e quindi ammessa alla valutazione, solo se presentata entro i termini previsti e attraverso il sistema elettronico messo a disposizione. Ricorda che per non rischiare che venga respinta, dovrai scrivere la tua proposta in modo conciso e predisporre la documentazione a corredo comprensiva di tutti i moduli amministrativi previsti.
I programmi comunitari più conosciuti
Tra i finanziamenti europei ce ne sono due molto interessanti.
1.Horizon 2020
Si tratta di fondi diretti per i settori della ricerca e dell’innovazione. È uno strumento con cui la Commissione Europea concede un finanziamento a fondo perduto a imprese, università, enti e altri soggetti giuridici con sede in uno Stato membro UE o associato.
2.FESR – Fondo europeo di sviluppo regionale
È uno dei fondi indiretti, definiti anche strutturali e di investimento, ovvero risorse stanziate dall’Unione Europea e gestite dalle autorità regionali. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti agevolati, garanzia del credito e altri sgravi fiscali.
Il suo obiettivo è quello di ridurre le disparità economiche e sociali tra le diverse regioni e si concretizza nei numerosi bandi regionali pubblicati per le imprese e le start up.
Fondi europei e finanziamenti per le imprese
Gli incentivi per le imprese sono la giusta opportunità per scrivere il futuro del tuo business.
Scopri tutti i bandi di finanziamento e affidati a chi può consigliarti la migliore soluzione.
2 Gennaio 2024 |
Il Fondo di Garanzia è uno strumento con cui lo Stato italiano e l’Unione Europea aiutano le piccole e medie imprese ad accedere al credito. Le nuove Disposizioni Operative consentono a un maggior numero di persone di ottenere l’aiuto del Fondo di Garanzia.
Lo Stato aiuta le piccole imprese a ottenere il finanziamento dalle banche facendo da garante alle PMI che richiedono un finanziamento alle banche. In questo modo, la banca è più propensa a concedere i finanziamenti alle piccole imprese e queste ultime hanno maggiori possibilità di ottenere finanziamenti.
La garanzia è rilasciata dalla Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale (MCC) per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta di una garanzia esplicita e incondizionata a prima richiesta con assorbimento e accantonamento pari a zero, in quanto si tratta di una garanzia di ultima istanza da parte dello Stato.
Il Fondo di Garanzia è lo strumento migliore in Italia per ottenere finanziamenti per la tua azienda. Questo infatti aiuta sia le aziende, che possono ottenere denaro più facilmente, sia le banche, che non devono preoccuparsi di dare denaro a un’azienda che potrebbe non essere in grado di restituirlo.
Come funziona il Fondo di Garanzia
Il fondo garantisce la copertura dell’80% del finanziamento preso in prestito dalla banca, fino a un importo massimo di 2,5 milioni di euro. Il fondo può essere utilizzato per tutte le operazioni di investimento e di gestione della liquidità a breve, medio o lungo termine.
Ad esempio, un conto scoperto o un prestito per l’acquisto di una casa o di un terreno.
Non ci sono limiti al numero di transazioni, purché non si superi l’importo massimo.
Ricorda:
Quando la banca e il sottoscrittore (impresa o professionista) si accordano sul prestito, si accordano anche su altri aspetti relativi al prestito, come l’ammontare degli interessi da applicare e la data di restituzione del denaro.
Inoltre, la parte del prestito garantita dal Fondo non può avere altre richieste di garanzia.
Chi può fare domanda
Non tutte le piccole e medie imprese (PMI) possono beneficiare del Fondo di Garanzia.
Per poter accedere al Fondo di Garanzia, le PMI devono avere un massimo di 250 dipendenti, un fatturato massimo di 50 milioni di euro e un attivo totale massimo di 43 milioni di euro.
Qualsiasi tipo di azienda può ottenere denaro dal Fondo di Garanzia, ad eccezione di alcune imprese che si occupano di servizi finanziari e attività assicurative.
Le imprese agricole possono richiedere un Confidi solo in un primo momento. Poi la controgaranzia del Fondo garantirà il finanziamento.
Il Fondo di Garanzia ha aperto alle imprese agricole solo i finanziamenti legati agli aiuti di Stato.
Si tratta del cosiddetto Quadro Temporaneo. È stato istituito per salvaguardare le imprese danneggiate dalla pandemia.
Possono accedere al Fondo di Garanzia tutte le imprese italiane che soddisfano i requisiti sopra elencati, ad eccezione delle imprese con sede legale o unità locale nella Regione Toscana.
Tali imprese possono rivolgersi esclusivamente a un Confidi.
I settori ammessi
L’agevolazione è destinata alle attività operanti nei seguenti ambiti:
- industria, energia e trasporti;
- agricoltura, allevamento, pesca e attività di trasformazione dei loro prodotti;
- artigianato;
- micro finanza e micro imprenditorialità;
- commercio locale ed equo e solidale;
- turismo sostenibile e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali.
Come accedere al Fondo di Garanzia
Per accedere al Fondo di Garanzia per imprese e startup, dovrai rivolgerti direttamente alla banca e richiedere un finanziamento.
In fase di sottoscrizione occorrerà fare domanda di acquisizione della garanzia diretta del Fondo affinché la banca stessa proceda con la richiesta.
Se la tua fosse un’impresa agricola, dovrai rivolgerti a un Confidi accreditato (Consorzio di garanzia collettiva dei fidi) che garantirà per te chiedendo la contro garanzia al Fondo.
Business Plan
Per ottenere il finanziamento dovrai presentare un buon piano d’impresa, ovvero una presentazione completa della tua business idea.
All’interno dovrai indicare quali sono gli obiettivi, le previsioni di sviluppo e gli aspetti tecnici, economici e finanziari, utili per verificare la fattibilità del progetto.
Dai valore alla tua azienda e avvaliti dell’esperienza e delle competenze di un professionista che possa scrivere per te un business plan di successo. Chiedi ora al nostro esperto!
Verifica domanda di garanzia
Ecco tutto quello che puoi verificare sul sito web del Fondo di Garanzia con le credenziali ricevute via e-mail in fase di richiesta:
- l’iter di approvazione della domanda presentata ma non deliberata;
- elenco delle operazioni presentate a favore della tua impresa o start up;
- importi de minimis sviluppati dalle garanzie approvate;
- download delle delibere delle operazioni dal 29 gennaio 2016.
Il Fondo di Garanzia: l’alleato perfetto per il tuo business
Ottenere finanziamenti è più facile se hai qualcuno che garantisce per te. E se al tuo fianco hai anche un team di specialisti della finanza agevolata, allora il vantaggio è doppio.
Mettiti in buone mani, partiremo dalla tua business idea, troveremo il bando su misura per te e tutte le agevolazioni per sviluppare il tuo progetto d’impresa.
FAQ Fondo di Garanzia
Cos’è il Fondo di Garanzia?
Il Fondo di Garanzia è uno strumento finanziario che ha lo scopo di tutelare i risparmiatori che investono in strumenti finanziari emessi da intermediari finanziari che poi falliscono.
Chi gestisce il Fondo di Garanzia?
Il Fondo di Garanzia è gestito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che è un’associazione senza scopo di lucro costituita dalle banche aderenti.
Quali strumenti finanziari sono coperti dal Fondo di Garanzia?
Il Fondo di Garanzia copre i depositi bancari, i titoli di Stato, le obbligazioni e le azioni emesse da intermediari finanziari.
Qual è l’importo massimo garantito dal Fondo di Garanzia?
Il Fondo di Garanzia garantisce un importo massimo di 100.000 euro per ciascun depositante, indipendentemente dal numero di conti correnti o depositi che possiede.
In che modo si attiva la garanzia del Fondo di Garanzia?
La garanzia del Fondo di Garanzia si attiva in caso di fallimento dell’intermediario finanziario emittente degli strumenti finanziari. In tal caso, i risparmiatori possono presentare una richiesta di rimborso al FITD.
C’è qualche limite di tempo per presentare una richiesta di rimborso al Fondo di Garanzia?
Sì, c’è un limite di tempo per presentare una richiesta di rimborso al FITD. Questo limite è di 180 giorni a partire dalla data in cui è stato dichiarato il fallimento dell’intermediario finanziario.
Il Fondo di Garanzia è lo stesso in tutti i Paesi dell’Unione Europea?
No, ogni Paese dell’Unione Europea ha il proprio sistema di garanzia dei depositi, che può essere diverso dal sistema italiano. Tuttavia, tutti i sistemi di garanzia dei depositi dell’Unione Europea garantiscono un importo minimo di 100.000 euro per ciascun depositante.
Il Fondo di Garanzia copre anche gli investimenti in criptovalute?
No, attualmente il Fondo di Garanzia non copre gli investimenti in criptovalute o in altre forme di investimento non regolamentate.
Il Fondo di Garanzia può essere considerato un investimento sicuro?
No, il Fondo di Garanzia non è un investimento in sé, ma una forma di tutela dei risparmiatori in caso di fallimento dell’intermediario finanziario emittente degli strumenti finanziari. Non garantisce in alcun modo il valore o la redditività degli investimenti.
Esistono dei casi in cui il Fondo di Garanzia non può essere attivato?
Sì, ci sono alcuni casi in cui il Fondo di Garanzia non può essere attivato. Ad esempio, se l’intermediario finanziario è stato dichiarato inadempiente ma non è fallito, se il deposito è stato costituito in violazione delle norme di legge o dei regolamenti, o se il deposito è stato costituito con fondi di origine illecita.
Il Fondo di Garanzia copre anche gli investimenti all’estero?
No, il Fondo di Garanzia copre solo gli investimenti effettuati presso intermediari finanziari italiani. Gli investimenti all’estero sono coperti dal sistema di garanzia dei depositi del Paese in cui sono stati effettuati.
Come posso verificare se il mio intermediario finanziario è aderente al Fondo di Garanzia?
Puoi verificare se il tuo intermediario finanziario è aderente al Fondo di Garanzia consultando il sito web del FITD o chiedendo direttamente all’intermediario stesso
2 Gennaio 2024 |
Finanziamenti cooperative, vengono erogati sotto forma di un regime di aiuto per promuovere, incentivare ed agevolare la creazione e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione. E’ stato istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Finanziamenti Cooperative legge Marcora: come accedere
La domanda di accesso per ottenere il contributo agevolato per le cooperative e la relativa documentazione devono essere presentate esclusivamente attraverso Pec.
La richiesta di finanziamento e la relativa documentazione devono essere presentate alle Società finanziarie.
Legge Marcora: i beneficiari
Il supporto è destinato fondamentalmente all’avvio di attività di onlus, associazioni e consorzi costituite sotto forma di imprese cooperative. Posso essere cooperative sociali o cooperative di produzione e lavoro.
Il bando che prevede finanziamenti alle nuove imprese cooperative è tuttora aperto, le risorse finanziare previste dal bando saranno disponibili fino a esaurimento fondi.
L’intervento si affianca a quello previsto dalla Legge 49/85, cosiddetta legge Marcora. Questa prevede la concessione di un finanziamento agevolato alle società cooperative. In queste, le società finanziarie partecipate dal Ministero dello sviluppo economico, Soficoop sc e CFI Scpa, hanno assumono delle partecipazioni ai sensi della predetta legge Marcora.
Legge Marcora: finanziamenti per le cooperative
Il contributo per creare una cooperativa prevede, quindi, che al finanziamento agevolato previsto dal bando si affianchi la partecipazione delle società.
In particolare, quelle finanziarie del Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge Marcora. Ciò al fine di assicurare alle imprese cooperative un’adeguata copertura finanziaria, sia in termini di mezzi propri sia di indebitamento a medio lungo termine.
In considerazione della complementarità esistente tra i due interventi, lo stesso decreto 4 dicembre 2014 prevede che il finanziamento agevolato venga concesso dalle stesse società finanziarie partecipate.
A queste è affidata l’attuazione degli interventi nel capitale proprio ai sensi della legge Marcora.
Finanziamento cooperative le finalità
Le agevolazioni sono concesse al fine di sostenere sull’intero territorio nazionale, la nascita di società cooperative.
Queste devono essere costituite, in misura prevalente, da lavoratori provenienti da aziende in crisi. Oppure devono trattarsi di società cooperative sociali e di società cooperative che gestiscono aziende confiscate alla criminalità organizzata.
Inoltre, nei territori delle Regioni del Mezzogiorno, il finanziamento si pone come sostegno allo sviluppo o alla ristrutturazione di società cooperative esistenti.
Le società finanziarie sono autorizzate a concedere alle società cooperative finanziamenti a tasso agevolato a fronte della realizzazione delle iniziative.
Eccezione viene fatta nel caso in cui il finanziamento agevolato concesso alla società cooperativa è a fronte di un programma di investimento. Sono ammissibili esclusivamente le spese per l’acquisizione degli attivi materiali e immateriali.
Possono beneficiare delle agevolazioni le società cooperative regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese.
Così come quelle che si trovano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e che non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.
Legge Marcora: la durata
Hanno una durata massima, comprensiva dell’eventuale periodo di pre-ammortamento, di 10 anni. Inoltre, sono rimborsati secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate. Queste sono scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno.
Gli interessi di pre-ammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.
I finanziamenti sono regolati a un tasso di interesse pari al 20 percento del tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni.
Viene fissato sulla base di quello stabilito dalla Commissione Europea e pubblicato sul sito Internet. In ogni caso, il tasso agevolato non potrà essere inferiore a 0,8 percento.
Gli aiuti sono concessi per un importo non superiore a 4 volte il valore della partecipazione detenuta dalla società finanziaria nella società cooperativa beneficiaria. In ogni caso, per un importo non superiore a euro 1.000.000,00 (un milione).
Nel caso vengano concessi a fronte di investimenti, possono coprire fino al 100 percento dell’importo del programma di investimento.
Inserisci la tua richiesta nei commenti se hai delle domande!
15 Ottobre 2023 |
Se sei titolare di un’impresa, i finanziamenti europei diretti e indiretti sono un’opportunità da scoprire. Si tratta di agevolazioni dell’Unione Europea che offrono reali possibilità di crescita alle aziende, alle start up, agli enti, alle università e al settore no profit.
Entrando nel dettaglio ti parlerò di questi strumenti e delle loro differenze.
La guida ai finanziamenti europei diretti e indiretti
Conoscere tutte le tipologie di finanziamento europei diretti e indiretti offerte dall’Unione Europea ti consente di avere una marcia in più nello sviluppo del tuo business.
Non occorre essere un esperto di europrogettazione ma non ti nascondo che c’è tanto da sapere per imparare a riconoscere pro e contro di ciascun fondo e quindi scegliere con serenità quello più adatto.
Inizia sin da ora a valutare l’opportunità più giusta per te.
Finanziamenti europei diretti
Questo strumento si articola in programmi tematici o comunitari e in finanziamenti per l’assistenza esterna. Tutti sono gestiti dalla Direzione generale della Commissione Europea o da agenzie nazionali.
I fondi europei diretti vengono erogati sotto forma di contributi economici per ogni specifico progetto e per una copertura parziale dei costi previsti.
Vengono chiamati grants, ovvero sovvenzioni riconosciute dalla UE ai soggetti beneficiari. Non solo, queste agevolazioni possono essere anche legate ad appalti per l’acquisto di beni, servizi e attrezzature informatiche, necessari per lo svolgimento dell’attività.
Per accedere a questa tipologia di fondi occorre che il soggetto richiedente stabilisca un partenariato transnazionale, ovvero che coinvolga altre società o enti di almeno due stati membri della C.E. Per trovare possibili partner puoi utilizzare degli strumenti telematici, come il portale APRE ( Agenzia per la promozione della Ricerca Europea).
A titolo di esempio, ti segnaliamo uno dei programmi comunitari più conosciuti, Horizon 2020.
Finanziamenti europei indiretti
Queste agevolazioni hanno l’obiettivo di sostenere la politica di coesione dell’U.E. per ridurre la forbice economica e le disparità sociali e territoriali tra i vari paesi europei. Nel dettaglio si tratta di fondi finanziati dalla Commissione Europea ma gestiti dalle istituzioni nazionali e regionali. E’ facile che nel primo caso tu abbia sentito parlare di PON e di POR nel secondo caso.
Ecco un breve elenco per presentarteli:
- FESR, Fondo europeo di sviluppo regionale;
- FSE, Fondo sociale europeo;
- FEAMP, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
- FEASR, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale;
- FC, Fondo di coesione;
I primi quattro sono attivi anche in Italia, quindi cofinanziati dallo Stato italiano. I fondi indiretti attivati sul territorio possono esser erogati in forme diverse, quali contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, riduzioni fiscali o contributive e garanzia del credito.
Suggerimenti pratici per accedere ai fondi europei diretti e indiretti
PMI, grandi imprese, start up, liberi professionisti e aspiranti imprenditori possono accedere alle agevolazioni, presentando la domanda di partecipazione ai bandi europei pubblici che prevedono finanziamenti, nazionali e regionali.
I finanziamenti europei diretti e indiretti sono un’opportunità per lo sviluppo della tua impresa, per finanziare il progetto che hai pianificato o a cui stai pensando. Per sondare il terreno e vedere quali sono i contributi disponibili, inizia dalla nostra sezione dedicata ai bandi.
Hai domande o vuoi toglierti dei dubbi? Scrivi la tua richiesta nei commenti.
FAQ Finanziamenti Europei
Cosa sono i finanziamenti europei?
I finanziamenti europei sono fondi messi a disposizione dall’Unione Europea per finanziare progetti e iniziative in vari settori, come l’agricoltura, l’ambiente, l’innovazione, la ricerca, l’istruzione e altri ancora.
Quali sono le fonti di finanziamento europee?
Le principali fonti di finanziamento europee sono il bilancio dell’Unione Europea, i programmi di finanziamento europei come Horizon Europe, il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), il Fondo Sociale Europeo (FSE), il Fondo di Coesione e il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR).
Chi può richiedere finanziamenti europei?
Possono richiedere finanziamenti europei le imprese, le organizzazioni senza scopo di lucro, le università e le autorità locali e regionali dell’Unione Europea.
Come posso trovare i finanziamenti europei più adatti al mio progetto?
Per trovare i finanziamenti europei più adatti al tuo progetto, è possibile consultare il sito web della Commissione Europea e delle agenzie esecutive dell’Unione Europea, che forniscono informazioni sui programmi di finanziamento europei attualmente disponibili e sui criteri di ammissibilità.
Quali sono i criteri di ammissibilità per ottenere finanziamenti europei?
I criteri di ammissibilità variano a seconda del programma di finanziamento europeo. In generale, i progetti devono rispettare i requisiti specifici del programma e dimostrare di avere un impatto positivo sulla società, l’economia o l’ambiente.
Quali sono le modalità di finanziamento dei progetti?
Le modalità di finanziamento dei progetti possono variare a seconda del programma di finanziamento europeo. In genere, i finanziamenti possono essere erogati sotto forma di sovvenzioni, prestiti a tasso agevolato o garanzie finanziarie.
Come si presenta una richiesta di finanziamento europeo?
La presentazione di una richiesta di finanziamento europeo dipende dal programma di finanziamento specifico. In genere, le richieste di finanziamento sono presentate online attraverso il portale del programma di finanziamento europeo.
Quali sono i tempi di attesa per ottenere un finanziamento europeo?
I tempi di attesa per ottenere un finanziamento europeo variano a seconda del programma di finanziamento specifico e della complessità del progetto. In genere, i tempi di attesa possono variare da alcuni mesi a diversi anni.
Quali sono le attività che devo svolgere dopo aver ottenuto un finanziamento europeo?
Dopo aver ottenuto un finanziamento europeo, è necessario rispettare le condizioni del finanziamento e attenersi alle regole del programma di finanziamento specifico. Inoltre, è necessario presentare relazioni regolari sull’avanzamento del progetto e sui risultati ottenuti.
Cosa devo fare se il mio progetto cambia durante l’attuazione?
Se il tuo progetto cambia durante l’attuazione, è importante informare l’agenzia di finanziamento europea e ottenere la sua approvazione per le modifiche. In alcuni casi, potrebbe essere necessario presentare una richiesta di modifica del progetto.
Posso richiedere finanziamenti europei per progetti in collaborazione con altri paesi europei?
Sì, è possibile richiedere finanziamenti europei per progetti in collaborazione con altri paesi europei. In alcuni casi, la collaborazione tra diversi paesi europei è un requisito per l’accesso ai finanziamenti europei.
Quali sono i vantaggi dei finanziamenti europei?
I finanziamenti europei offrono numerosi vantaggi, come la possibilità di finanziare progetti ambiziosi e innovativi, l’accesso a risorse finanziarie a basso costo, l’opportunità di collaborare con partner europei e l’accesso a una vasta rete di esperti e professionisti europei.
Quali sono le sfide nella richiesta e nell’ottenimento di finanziamenti europei?
La richiesta e l’ottenimento di finanziamenti europei possono comportare alcune sfide, come la complessità dei programmi di finanziamento, la necessità di rispettare i requisiti e le scadenze, la concorrenza tra i progetti e la necessità di dimostrare l’efficacia e l’efficienza del progetto.
Dove posso trovare ulteriori informazioni sui finanziamenti europei?
È possibile trovare ulteriori informazioni sui finanziamenti europei consultando il sito web della Commissione Europea, delle agenzie esecutive dell’Unione Europea, delle autorità nazionali e regionali e delle organizzazioni che lavorano nell’ambito dei finanziamenti europei. Inoltre, è possibile partecipare a workshop, seminari e conferenze sull’argomento per conoscere meglio i programmi di finanziamento e incontrare esperti e professionisti del settore.
2 Gennaio 2023 |
Cultura Crea 2.0 è l’incentivo promosso da Invitalia che finanzia start up e nuove imprese del settore culturale, turistico e creativo del Sud Italia. Dal quest’anno il bando Cultura Crea 2.0 è disponibile anche per le imprese della Sicilia.
Tuttavia la possibilità di presentare le domande non è ancora stata attivata, ma aggiorneremo questo articolo quando lo sarà.
Vediamo dunque come funziona Cultura Crea 2.0, chi può beneficiare degli incentivi, come fare domanda e quali sono le novità per il 2024.
Cultura Crea 2.0: cos’è
L’incentivo Cultura Crea 2.0 sostiene la nascita e la crescita di imprese culturali e turistiche nel Sud Italia.
Questo comprende Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
L’incentivo offre prestiti agevolati a tasso zero e contributi a fondo perduto a chi vuole avviare o far crescere un’impresa culturale, creativa o turistica.
Il progetto è gestito da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo.
Cultura Crea 2.0: le novità del bando introdotte per il 2024
A partire dal 2024, sono previste novità anche per chi vuole avviare imprese nel settore turistico e culturale in Sicilia.
Il decreto del MIC del 21 dicembre 2021 ha introdotto appunto importanti novità per l’anno 2024.
É stato infatti attivato l’incentivo Cultura Crea 2.0 per sostenere lo sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica in Sicilia.
Questa novità fa seguito alla modifica dell’Accordo operativo tra la Regione Sicilia e il Ministero dei Beni Culturali con decreto del 21 dicembre 2021.
La Sicilia potrà quindi beneficiare di un incentivo che sostiene lo sviluppo e il consolidamento di micro, piccole e medie imprese nei settori dell’industria creativa come la cultura, il turismo, lo spettacolo e le produzioni tipiche locali.
Cultura Crea 2.0: chi può partecipare al bando
Cultura Crea 2.0 è rivolto alle piccole imprese dell’industria culturale e creativa, comprese le persone che vogliono avviare un’impresa, e agli enti del terzo settore che vogliono investire in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
Queste regioni vengono aiutate dal governo con l’intervento PON Cultura e Sviluppo 2014-2020.
Possono presentare domanda anche le reti di imprese che hanno un progetto che coinvolge più imprese.
Ogni impresa della rete deve richiedere l’aiuto per un progetto di investimento.
Cultura Crea 2.0: scadenza del bando
Le domande per partecipare a Cultura Crea 2.0 possono essere presentate già dal 26 aprile 2021.
Non c’è ancora una scadenza precisa per la presentazione delle domande, ma se dovessero terminare i fondi o se lo sportello di Invitalia dovesse chiudere in anticipo, ci sarà una comunicazione ufficiale da Invitalia.
Cultura Crea 2.0: Le agevolazioni nel dettaglio
Ogni linea d’azione del programma Cultura Crea 2.0 prevede il riconoscimento congiunto di un contributo a fondo perduto in percentuale variabile a seconda del soggetto richiedente (40% per le nuove imprese – 20% per le società nate da oltre 36 mesi) e un finanziamento a tasso zero differenziato in base alla tipologia di beneficiario (40% delle spese ammissibili per le nuove imprese – 60% per le MPMI consolidate).
+5% per tutte le agevolazioni
Per i progetti presentati da imprese femminili, oppure costituite da giovani o in possesso di rating di legalità è prevista una premialità aggiuntiva.
No profit
Le Onlus e le imprese sociali potranno accedere ad un contributo in conto capitale fino all’80% delle spese ammissibili.
Restituzione
Nel caso del finanziamento agevolato a tasso zero, il beneficiario dovrà provvedere alla restituzione al massimo in 8 anni, a cui si aggiunge un periodo di preammortamento di 1 anno.
Cultura Crea 2.0: Cosa finanzia
Il bando Cultura Crea di Invitalia prevede 3 linee d’azione:
- Creazione di micro, piccole e medie imprese nell’industria culturale.
- Sviluppo delle imprese della filiera culturale, turistica e manifatturiera.
- Sostegno delle attività sociali e culturali del Terzo Settore.
Le spese ammissibili
Startup (1). Sono finanziabili programmi di investimento fino a 400.000 euro per progetti che introducano prodotti o servizi innovativi nell’ambito della conoscenza, sviluppo e applicazione di tecnologie, conservazione e processi per le attività di recupero e manutenzione del patrimonio culturale, fruizione produzione e gestione di beni e attività culturali.
Imprese stabili (2). I costi finanziabili sono quelli relativi ai servizi turistici e culturali e per la promozione, valorizzazione e recupero delle risorse locali. L’importo massimo finanziabile è 500.000 euro.
Terzo settore (3). Le spese ammesse saranno quelle relative alla gestione e fruizione degli attrattori culturali del territorio o riconducibili all’animazione e partecipazione culturale.
Anche in questo caso saranno accettati piani di investimento fino a 400.000 euro.
Servizio di tutoraggio da parte di Invitalia
In caso di difficoltà nella compilazione della domanda, Invitalia può aiutarvi gratuitamente.
È possibile prenotare fino a 3 appuntamenti con gli esperti di Invitalia per chiedere loro tutto ciò che si desidera.
È importante sapere che questo servizio non garantisce l’accettazione della domanda e non deve essere visto come un vantaggio rispetto ad altre imprese.
Cultura Crea 2.0: come presentare la domanda
È possibile presentare domanda per l’agevolazione Cultura Crea 2.0 solo online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia.
La valutazione avviene in base all’ordine di presentazione della domanda e si conclude entro 60 giorni.
Per presentare la domanda è necessario avere:
- Un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata;
- Accesso all’area riservata per compilare la domanda direttamente online, caricare il business plan e gli allegati.
- Una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) per completare la procedura di candidatura.
Per presentare la domanda con successo puoi decidere di affidare ai nostri consulenti esperti del bando Cultura Crea 2.0.
FAQ Cultura Crea
Cos’è il bando Cultura Crea di Invitalia?
Il bando Cultura Crea di Invitalia è un finanziamento a fondo perduto per le imprese del settore culturale e creativo che desiderano sviluppare progetti innovativi e sostenibili. Il bando si rivolge a diverse categorie di imprese, tra cui quelle attive nella produzione di beni e servizi culturali, nell’editoria, nella musica, nel cinema e nella televisione, tra gli altri.
Quali sono i requisiti per partecipare al bando?
Per partecipare al bando Cultura Crea di Invitalia, le imprese devono essere legalmente costituite e attive nel settore culturale e creativo. Inoltre, devono avere un fatturato annuo inferiore ai 50 milioni di euro e non essere in stato di crisi finanziaria. Le imprese devono inoltre presentare un progetto innovativo e sostenibile che abbia un impatto positivo sul settore culturale e creativo.
Qual è l’importo del finanziamento?
L’importo del finanziamento può variare in base alle caratteristiche del progetto presentato. In generale, il finanziamento copre fino al 50% dei costi ammissibili del progetto, con un massimo di 500.000 euro per ciascuna impresa. Il finanziamento viene erogato a fondo perduto, ovvero senza la necessità di restituirlo in futuro.
Quali sono i costi ammissibili del progetto?
I costi ammissibili del progetto includono le spese di investimento e le spese correnti necessarie per lo sviluppo e l’implementazione del progetto. Questi costi possono includere, ad esempio, le spese per la ricerca e lo sviluppo, l’acquisto di attrezzature e materiali, i costi di marketing e comunicazione, i costi del personale e le spese generali e amministrative.
Quali sono i criteri di valutazione del progetto?
I progetti presentati vengono valutati in base a diversi criteri, tra cui l’innovatività, la sostenibilità, la fattibilità tecnica ed economica, l’impatto sul settore culturale e creativo e la qualità della gestione del progetto.
Come posso presentare la mia domanda?
La domanda può essere presentata tramite il sito web di Invitalia, seguendo le istruzioni fornite nella sezione dedicata al bando Cultura Crea. La domanda deve essere compilata online e deve essere accompagnata da tutta la documentazione richiesta, inclusi il piano di progetto e il budget dettagliato.
Posso presentare più di un progetto?
Sì, le imprese possono presentare più di un progetto, purché ciascun progetto sia presentato come domanda separata e rispetti tutti i requisiti e le linee guida del bando.
Quando verranno comunicati i risultati della valutazione dei progetti?
I risultati della valutazione dei progetti saranno comunicati ai partecipanti entro 120 giorni dalla scadenza per la presentazione delle domande. Gli esiti delle valutazioni verranno pubblicati sul sito web di Invitalia.
Cosa succede se il mio progetto viene selezionato per il finanziamento?
Se il progetto viene selezionato per il finanziamento, l’impresa dovrà firmare un contratto con Invitalia e seguire le istruzioni fornite per accedere al finanziamento. Inoltre, l’impresa dovrà rispettare tutte le condizioni e le scadenze stabilite nel contratto e fornire regolarmente i report di avanzamento del progetto.