Con il nuovo SELFIEmployment, a partire dal 22 febbraio 2021 è possibile finanziare la propria startup con prestiti a tasso zero fino a 50mila euro.
Il bando mira a favorire i NEET, le donne e i disoccupati fornendo loro un finanziamento a tasso zero.
L’incentivo è gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani e gode della supervisione dell’ANPAL – Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.
SELFIEmployment 2023: i destinatari dell’incentivo
Se sei interessato a diventare un lavoratore autonomo o ad avviare un’attività in proprio, il bando SELFIEmployment è quello che fa per te.
I finanziamenti possono essere richiesti da tre diverse tipologie di soggetti:
- giovani NEET ovvvero giovani che non frequentano la scuola, non lavorano e non seguono alcun tipo di formazione. Sono compresi i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni;
- donne maggiorenni che non lavorano nel momento in cui si iscrivono al programma;
- disoccupati di lunga durata, ovvero i candidati di età superiore ai 18 anni che presentano la domanda, non hanno un’altra occupazione e non lavorano da almeno 12 mesi.
Per poter accedere a Garanzia Giovani, devi essere un NEET. Le donne e i disoccupati non devono iscriversi a Garanzia Giovani.
SELFIEmployment 2023: quali imprese sono ammesse
Si possono richiedere gli incentivi previsti da SELFIEmployment solo se l’azienda appartiene ad una delle seguenti categorie:
- ditta individuale, società di persone, cooperativa o cooperativa sociale (composta da un massimo di 9 soci) non ancora costituita o costituita da non più di 12 mesi dalla presentazione della domanda ma inattiva;
- associazioni professionali e società tra professionisti, costituite da non più di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, purché inattive.
SELFIEmployment 2023: le attività ammesse
Il bando SELFIEmployment 2023 finanzia iniziative in tutti i settori della produzione di beni, della fornitura di servizi e del commercio (incluso il franchising), tra cui:
- turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi;
- servizi alla persona e alle imprese;
- servizi ambientali;
- conservazione dell’energia ed energia rinnovabile;
- servizi iCT (servizi multimediali, di informazione e comunicazione);
- attività manifatturiere e artigianali;
- imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
- attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso.
SELFIEmployment 2023: i settori non ammessi
Tra le attività che non possono beneficiare degli incentivi di SELFIEmployment ci sono la pesca, l’acquacoltura e la produzione primaria in agricoltura.
Inoltre, non sono ammissibili le attività relative a lotterie, scommesse e case da gioco.
SELFIEmployment 2023: ecco gli incentivi
Il bando SELFIEmployment 2023 offre incentivi sotto forma di prestiti agevolati.
I prestiti sono a tasso zero e non richiedono garanzie reali o personali.
I prestiti sono distribuiti in diversi importi, a seconda dell’entità del programma di spesa:
- Microcredito: per iniziative con programmi di spesa compresi tra 5.000 e 25.000 euro;
- Microcredito esteso: per iniziative con programmi di spesa compresi tra 25.001 e 35.000 euro;
- Piccoli prestiti: per iniziative con programmi di spesa compresi tra 35.001 e 50.000 euro.
SELFIEmployment 2023: le spese ammissibili
Il sostegno economico per l’avvio di un’impresa copre le spese per gli investimenti materiali e immateriali e il capitale circolante, a condizione che le spese siano sostenute dopo la presentazione della domanda.
Le spese di investimento possono includere:
- l’acquisto di beni mobili come strumenti, attrezzature e macchinari;
- hardware e software;
- opere murarie (in parte).
Le spese di capitale circolante ammissibili includono:
- canoni di locazione di immobili e canoni di leasing;
- utenze;
- servizi di comunicazione e promozione;
- premi assicurativi;
- materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti;
- salari e stipendi (escluse le spese per stage o apprendistato);
- IVA non recuperabile.
Il business plan
Il piano d’impresa è lo strumento che permette a Invitalia di valutare il progetto e l’impresa richiedente. Ecco perché la redazione di questo documento richiede competenze, capacità di comunicazione e precisione nella presentazione dei punti focali della business idea.
- Descrizione dell’attività proposta
- Analisi del mercato e relative strategie
- Aspetti tecnici
- Aspetti economico-finanziari.
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La domanda di partecipazione
La richiesta dovrà avvenire esclusivamente online attraverso la piattaforma telematica di Invitalia e previa registrazione. Avrai accesso ad un’area riservata dove potrai compilare la domanda, caricare il business plan e tutta la documentazione richiesta. La procedura sarà conclusa solo dopo la firma digitale e la comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Scarica la modulistica per partecipare al bando SELFIEmployment.
La valutazione e l’erogazione del finanziamento
L’accesso alle agevolazioni è regolamentato dalla procedura a sportello, quindi la valutazione avviene in base all’ordine cronologico di presentazione e fino ad esaurimento fondi. Il bando non ha scadenza e non prevede alcuna graduatoria.
L’esito della domanda sarà fornito entro 60 giorni dall’invio, soltanto dopo la verifica formale dei requisiti e la valutazione di merito. L’idoneità verrà riconosciuta sulla base delle competenze tecniche e gestionali dei richiedenti e sulla sostenibilità economico-finanziaria del progetto.
Con SELFIEmployment 2023 le grandi idee diventano business di successo
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Vorrei rilevare un ristorante e modificarlo in birreria con aperitivi particolari e possibile con il finanziamento rilevare attività con qualche attrezzatura?
Buonasera, scusate la domanda dalla risposta scontata; vorrei sapere se posso partecipare al bando pur essendo iscritto ad un master di secondo livello presso un’università privata.
Cordialmente,
Giulio Bargelli