Finanziamenti agevolati per le imprese del Mezzogiorno d’Italia. Stando a quanto riportato pochi giorni fa da Adnkronos, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha recentemente firmato un decreto che mette a disposizione del tessuto economico delle regioni meridionali ingenti somme di denaro per il sostegno alla ricerca industriale e allo sviluppo sperimentale. Un intervento che si inserirebbe nell’ambito del più ampio contesto del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-2027.
Secondo quanto riportato dall’agenzia, il fondo si presenterebbe con una dotazione di ben 400 milioni di euro. Il decreto si concentra principalmente su programmi di ricerca e sviluppo (R&D) nei territori regionali di Campania, Puglia, Sicilia, Calabria, Basilicata, Molise e Sardegna, mirando a stimolare l’innovazione e la crescita economica in queste aree.
Quali sono le finalità dell’iniziativa
Come abbiamo scritto nel paragrafo introduttivo, l’intervento del Mimit si proporrebbe di rafforzare la capacità produttiva e innovativa delle imprese italiane. Scendendo maggiormente nel dettaglio, i fondi sono destinati soprattutto alle tecnologie strategiche: quelle, cioè, che sono in grado di garantire un vantaggio competitivo a livello europeo.
La misura, se inquadrata in una cornice europea, ma ha anche lo scopo di ridurre la dipendenza delle imprese dell’Unione dalle tecnologie straniere. Inoltre, come nel caso di Resto al Sud 2.0, è chiaro che misure di questo tipo puntino anche a rafforzare l’economia delle aree economicamente più depresse, in particolare le imprese del Mezzogiorno.
I requisiti e le imprese beneficiarie
Le imprese destinatarie di questa agevolazione Mimit sono quelle che operano nei settori tecnologici indicati dal regolamento europeo, con una particolare enfasi sulle piccole e medie imprese (PMI). Infatti, il 60% dei fondi disponibili sarà riservato a PMI e reti di imprese, promuovendo così una partecipazione diversificata e diffusa.
È essenziale, però, che le imprese beneficiarie abbiano almeno due bilanci regolarmente depositati. Le PMI avranno la possibilità di intraprendere progetti di ricerca congiunti, l’incentivo Mimit è stato infatti pensato per stimolare la collaborazione tra le PMI italiane, favorendo la nascita di nuove reti di innovazione. Tuttavia, anche le imprese di grande dimensione potranno accedere alle agevolazioni, a condizione che rispettino i requisiti previsti dal decreto.
Come funziona l’agevolazione
L’importo dell’agevolazione Mimit varia in base alla dimensione dell’impresa, dalla presenza di uno o più beneficiari e dalla tipologia di progetto presentato. In generale, però, è possibile affermare che le agevolazioni previste dal decreto consistono in un finanziamento agevolato che copre fino al 50% dei costi ammissibili per i progetti di ricerca e sviluppo.
Le percentuali di partenza, però, dipendono esclusivamente dalla grandezza dell’azienda beneficiaria. In particolare:
- Le piccole imprese possono ottenere un contributo pari al 35% dei costi ammissibili;
- Le medie imprese possono arrivare fino al 30% delle spese ammissibili;
- Le grandi imprese possono beneficiare di un contributo del 25%.
Come presentare la domanda di agevolazione
Una brutta notizia: purtroppo le modalità e i termini per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definiti in provvedimenti successivi, che saranno (si spera a breve) emanati dal Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy).
In ogni caso, però, è certo che le imprese interessate dovranno presentare domanda attraverso gli schemi stabiliti, che includeranno la documentazione necessaria a dimostrare la coerenza del progetto con gli obiettivi stabiliti dal regolamento europeo e la sua sostenibilità. La gestione del fondo sarà affidata a Mediocredito Centrale S.p.A., che avrà il compito di monitorare e supportare le imprese nella fase di presentazione e realizzazione dei progetti.





0 commenti