Green New Deal Italiano: un nuovo aiuto per le imprese italiane

da | 7 Set 2022 | News | 0 commenti |

La transizione ecologica è ormai importante a tutti i livelli un processo già in atto è stato spinto con forza dalla crisi energetica e dai cambiamenti climatici estremi.
La trasformazione “green” dei processi produttivi è un obiettivo strategico da perseguire e raggiungere, soprattutto in questo periodo segnato dagli effetti del conflitto in Ucraina, dagli alti prezzi dell’energia e dalla mancanza di materie prime che stanno mettendo a rischio la vitalità produttiva della nostra industria.
Il “Green New Deal” italiano sarà avviato nelle prossime settimane dal governo Draghi, ancora in carica fino al 25 settembre.

Il Ministero dello Sviluppo Economico vuole appunto realizzare progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione in ottica “green”.

Green New Deal: cos’è

Il Green New Deal è un piano di investimenti destinato alle imprese ammesse ai finanziamenti del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese (FRI), fornirà un sostegno alla transizione verso un’economia sostenibile in Italia, attraverso l’attuazione di diverse iniziative che consentiranno la decarbonizzazione e la riconversione dell’industria italiana.
Con questi nuovi strumenti, si darà impulso all’economia italiana verso un futuro sostenibile e più “green”.

Le agevolazioni alle imprese

Sono stati stanziati 750 milioni di euro e saranno finanziati progetti che prevedono investimenti non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni, da realizzare sul territorio nazionale.
Le aziende possono richiedere un finanziamento agevolato fino al 60% dei costi del progetto, accompagnato da un finanziamento bancario per il 20% e con un’adeguata documentazione sul merito di credito.
In alternativa, possono presentare una domanda di finanziamento a fondo perduto, in una percentuale massima della spesa ammissibile del progetto:

  • fino al 15% come contributo alla spesa, per sostenere le attività di ricerca e sviluppo, e per acquisire la prestazione di servizi di consulenza relativi alle attività di industrializzazione;
  • fino al 10% come contributo in conto impianti, per acquisire le attrezzature utilizzate per le attività di industrializzazione.

Sono previsti due tipi di procedure di ingresso:

  1. a sportello, per importi inferiori a 3 milioni di euro e non superiori a 10 milioni di euro, con un massimo di 3 imprese partecipanti
  2. negoziale, per importi superiori a 10 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, con un massimo di 5 imprese partecipanti.

Per il finanziamento dei  progetti sono stati stanziati

  • 600 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui:
    • 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello
    • 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
  • 150 milioni di euro per la concessione di contributi, di cui:
    • 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello
    • 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.

Come partecipare

Il Green New Deal si rivolge alle imprese di qualsiasi dimensione che operano nel settore industriale, agricolo, artigianale, dei servizi e dei centri di ricerca e sviluppo, che propongono progetti singoli o in partenariato.
A partire dalle ore 10 del 17 novembre 2022, queste aziende potranno richiedere finanziamenti o agevolazioni fiscali per costruire nuovi impianti di produzione, prodotti e servizi o migliorare quelli esistenti.
Tuttavia, devono essere strettamente focalizzate su uno di questi due obiettivi:

  • decarbonizzazione
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.

Requisiti dei progetti ammissibili

Per essere ammesso, un progetto deve:

  • essere svolto nell’ambito di una o più unità locali situate nel territorio nazionale.
  • avere importi di spesa e di costo non inferiori a 3 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro.
  • avere una durata inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.
  • seguire la presentazione di una domanda di misure di incentivazione.
  • Nel caso di investimenti finalizzati all’industrializzazione, essi possono essere realizzati solo da PMI, con un alto contenuto di innovazione e sostenibilità. Devono essere focalizzati sulla diversificazione della produzione di un impianto attraverso nuovi prodotti a valore aggiunto o devono trasformare radicalmente il processo produttivo di un impianto esistente.
  • riguardare attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti
  • nel caso di investimenti per l’industrializzazione, ammessi esclusivamente per le PMI, portare con sé un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, puntare alla diversificazione della produzione di uno stabilimento tramite prodotti nuovi aggiuntivi o a trasformare radicalmente il processo produttivo di uno stabilimento esistente.

I progetti saranno ammessi distintamente o insieme alla progettazione e allo sviluppo di un progetto di ricerca industriale e sperimentale nell’ambito di un programma integrato le imprese interessate, possono presentare domanda di partecipazione esclusivamente sul sito fondocrescitasostenibile.mcc.it, dalle ore 10 del 17 novembre 2022.

Sarà possibile avviare la pre-compilazione della domanda solo a partire dal 4 novembre 2022.

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