Credito d’imposta fino al 50% per investimenti in beni strumentali nuovi

da | 21 Nov 2023 | Approfondimenti | 0 commenti |

Credito d’imposta per le imprese che desiderano investire in beni strumentali nuovi per migliorare la loro competitività e trasformare la loro attività. Il bando prevede un credito d’imposta fino al 50% per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle strutture produttive.

Questa agevolazione riguarda per tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla loro natura giuridica, dal settore economico di appartenenza e dalle dimensioni.

Chi può beneficiare del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

I soggetti beneficiari del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali sono tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. Inoltre, sono ammissibili anche gli esercenti arti e professioni, i soggetti aderenti al regime forfetario, le imprese agricole ed le imprese marittime.

Tuttavia, sono escluse dal credito d’imposta le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale e le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.

Per beneficiare del credito d’imposta, le imprese devono effettuare investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui al bando e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante del’impresa.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Entità e forma dell’agevolazione: il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali

Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati è così suddiviso:
50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro

Per l’anno successivo le percentuali cambiano leggermente, per cui il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati per l’anno successivo è così suddiviso:

40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

In generale, l’entità dell’agevolazione dipende dalla tipologia di beni strumentali acquistati e dall’ammontare degli investimenti effettuati. Inoltre, il credito d’imposta può essere utilizzato per la compensazione di debiti fiscali presenti o futuri e può essere ceduto ad altri soggetti.

Per beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, è importante prestare attenzione alle scadenze e alla documentazione richiesta e di rivolgersi a consulenti esperti per assistervi nella compilazione della domanda e nella raccolta della documentazione necessaria.

Un consulente esperto può anche aiutare a valutare se la tua azienda è idonea per beneficiare del credito d’imposta e aiutare a pianificare gli investimenti in modo da massimizzare il beneficio fiscale.

In generale, l’aiuto di un consulente esperto può essere determinante per ottenere il massimo beneficio dalle agevolazioni fiscali e per evitare errori nella compilazione della domanda che potrebbero causare il rigetto della stessa.

FAQ Credito d’imposta investimenti in beni strumentali

Che cos’è il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali?

Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali è un incentivo fiscale che consente alle imprese di ottenere una riduzione dell’imposta sul reddito delle società (IRES) o dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) in relazione agli investimenti effettuati in beni strumentali nuovi.

Chi può beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali?

Il credito d’imposta è disponibile per le imprese, incluse le imprese individuali, che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi. Tuttavia, esistono alcune eccezioni e limitazioni, ad esempio alcune attività commerciali o alcune tipologie di investimenti potrebbero non essere ammissibili.

Quali sono i beni strumentali ammissibili per il credito d’imposta?

Sono considerati beni strumentali nuovi i beni mobili materiali, come macchinari, attrezzature, impianti e arredi, che vengono acquisiti o importati per la prima volta dall’impresa e che non sono stati utilizzati precedentemente.

Qual è il limite massimo del credito d’imposta?

Il credito d’imposta massimo che un’impresa può ottenere in un singolo anno è di 2 milioni di euro.

Come può l’impresa utilizzare il credito d’imposta?

Il credito d’imposta può essere utilizzato per compensare l’IRES o l’IRPEF dovuti dall’impresa per il periodo d’imposta in cui è stato riconosciuto il credito d’imposta. Inoltre, se l’impresa non può utilizzare l’intero credito d’imposta nel periodo d’imposta in cui è stato riconosciuto, il credito d’imposta non utilizzato può essere portato in avanti per i successivi periodi d’imposta.

Quali sono le modalità di richiesta del credito d’imposta?

Il credito d’imposta può essere richiesto nell’ambito della dichiarazione dei redditi dell’impresa o, in alternativa, mediante una dichiarazione da presentare all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello in cui gli investimenti sono stati effettuati.

Ci sono dei termini entro cui gli investimenti devono essere effettuati per ottenere il credito d’imposta?

Sì, gli investimenti devono essere effettuati entro il 31 dicembre dell’anno in cui si intende fruire del credito d’imposta.

Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali può essere cumulato con altri incentivi?

Sì, il credito d’imposta può essere cumulato con altri incentivi fiscali e finanziari, come ad esempio la deduzione fiscale per gli investimenti in ricerca e sviluppo o le agevolazioni per le imprese che investono in determinate zone del territorio.

C’è un limite massimo di investimenti per poter beneficiare del credito d’imposta?

Non c’è un limite massimo di investimenti per poter beneficiare del credito d’imposta, tuttavia, il credito d’imposta non può superare il valore dell’imposta dovuta dall’impresa per il periodo d’imposta in cui è stato riconosciuto.

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