Il bilancio di sostenibilità sarà presto obbligatorio per tutte le imprese, quindi meglio iniziare a familiarizzare con questo strumento. Per ora, però, si tratta per lo più di uno strumento di rendicontazione volontaria, attraverso cui le aziende comunicano il proprio impatto economico, ambientale e sociale.
Negli ultimi anni, la crescente sensibilità verso i temi legati alla sostenibilità e la pressione normativa hanno reso il bilancio di sostenibilità uno strumento strategico per le imprese (oltre che per le istituzioni, che lo stanno progressivamente rendendo obbligatorio). Questo tipo di rendicontazione si focalizza su aspetti come la riduzione delle emissioni, il rispetto dei diritti umani, il benessere dei dipendenti, e la gestione etica delle risorse.
Tuttavia, nonostante i numerosi vantaggi per le aziende, la redazione del bilancio di sostenibilità presenta anche alcune criticità che meritano attenzione. In questo articolo, esploreremo sia i benefici che le difficoltà legate all’implementazione di un bilancio di sostenibilità, analizzando anche l’impatto sulla competitività aziendale.
Bilancio di sostenibilità: per chi è obbligatorio
Ad oggi, almeno nell’ambito dei confini europei, l’obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità riguarda principalmente le grandi imprese e quelle quotate in borsa. Se per lungo tempo la normativa si è applicata alle aziende con più di 500 dipendenti, che abbiano un fatturato milionario o un bilancio totale annuo superiore a 20 milioni di euro, negli ultimi anni è stata sempre più evidente la volontà di estendere l’obbligatorietà.
L’obiettivo della direttiva è ovviamente garantire maggiore trasparenza e responsabilità in ambito ambientale e sociale, spingendo le imprese a misurare e rendicontare l’impatto che le proprie policy hanno anche su aspetti e settori non strettamente economici.
Con l’avvento della CSRD (la direttiva europea del 2022 sull’argomento), le linee guida della rendicontazione sono state rese più rigide e dettagliate, includendo una maggiore attenzione ai temi ambientali, sociali e di governance (leggi anche l’approfondimento sugli investimenti ESG).
Inoltre, si prevede che nei prossimi anni queste nuove normative si estendano anche alle piccole e medie imprese (PMI), ampliando ulteriormente il perimetro delle aziende che dovranno adeguarsi. A livello nazionale, molti paesi europei hanno introdotto norme simili per promuovere la sostenibilità aziendale anche al di fuori delle aziende obbligate dalla direttiva europea.
Bilancio di sostenibilità: vantaggi per le imprese
Passando ad analizzare “i pro” di questa innovazione, possiamo dire che redigere un bilancio di sostenibilità offra diversi vantaggi per le imprese. Innanzitutto, il bilancio di sostenibilità permette alle aziende di identificare, monitorare e gestire meglio i rischi ambientali e sociali, con un conseguente impatto positivo sulla reputazione aziendale e sulla fiducia dei clienti, degli investitori e delle comunità. Essere trasparenti sull’impatto ambientale e sociale delle proprie attività può anche aumentare la fedeltà dei clienti e il valore percepito del brand.
Dal punto di vista interno, i vantaggi del bilancio di sostenibilità si evincono dal fatto che tale documento aiuti le imprese a ottimizzare l’uso delle risorse, favorendo una gestione più efficiente e riducendo i costi operativi. Ad esempio, monitorare e ridurre le emissioni di CO2, migliorare la gestione dei rifiuti o ottimizzare i consumi energetici rappresentano interventi concreti che, oltre a migliorare l’impatto ambientale dell’azienda, si traducono anche in risparmi economici.
Il bilancio di sostenibilità offre vantaggi anche in termini di attrazione e fidelizzazione dei talenti. In un mercato del lavoro in cui le nuove generazioni pongono sempre più attenzione ai valori etici e ambientali, lavorare per un’azienda che si impegna attivamente in questi ambiti rappresenta un valore aggiunto.
Infine, il bilancio di sostenibilità rappresenta una leva strategica per attrarre investimenti: molti fondi di investimento, infatti, adottano criteri ESG nelle proprie decisioni di allocazione del capitale, premiando le aziende che dimostrano un reale impegno verso la sostenibilità. Questo vale per numerosi finanziamenti a fondo perduto disponibili oggi in Italia.
Bilancio di sostenibilità: difficoltà e criticità
Nonostante i numerosi vantaggi del bilancio di sostenibilità, redigere un documento di questo tipo può comportare alcune difficoltà e criticità. Per molte imprese (soprattutto quelle più piccole) la prima sfida è quella di natura tecnica: misurare e raccogliere i dati sull’impatto ambientale e sociale non è semplice, richiede tempo e risorse significative, e implica la presenza di personale appositamente formato.
Le aziende devono sviluppare capacità interne per monitorare e analizzare parametri come le emissioni di gas serra, i consumi idrici e il rispetto dei diritti umani lungo la catena di fornitura. Questo può risultare particolarmente impegnativo per le piccole e medie imprese, che dispongono di risorse più limitate.
Un’altra criticità riguarda la standardizzazione dei criteri di misurazione. Sebbene esistano standard internazionali, non tutte le aziende adottano gli stessi parametri e metodologie, rendendo difficile la comparazione tra esempi di bilanci di sostenibilità di diverse imprese. L’assenza di una standardizzazione rigorosa rischia di generare “greenwashing”, ossia la pratica di rappresentare in modo fuorviante le proprie performance ambientali, enfatizzando i risultati positivi e minimizzando quelli negativi.
Infine, un’altra sfida è quella legata ai costi. La redazione di un bilancio di sostenibilità comporta spese che includono consulenze esterne, strumenti di monitoraggio, e ore di lavoro del personale. Per alcune aziende, soprattutto le PMI, questi costi possono risultare proibitivi, soprattutto se i benefici economici non sono immediatamente tangibili.
Insomma, per dirla in parole semplici, stilare un bilancio di sostenibilità non è facile!
Cosa c’entra il bilancio di sostenibilità con la competitività
I vantaggi del bilancio di sostenibilità hanno un impatto diretto sulla competitività aziendale, sia in termini di attrazione di investimenti che di accesso a nuovi mercati. Come anticipato nei paragrafi precedenti, infatti, gli investitori sono sempre più attenti ai parametri ESG e preferiscono indirizzare i loro capitali verso aziende che dimostrano un impegno concreto per la sostenibilità (come confermato dai dati sui flussi di investimento degli ultimi anni).
Ciò significa che le imprese che adottano pratiche sostenibili e redigono un bilancio di sostenibilità hanno maggiori probabilità di attrarre fondi di investimento e di essere considerate partner affidabili nel lungo termine.
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