Bilancio di sostenibilità PMI: l’obbligo si avvicina, le prime iniziative

da | 28 Gen 2025 | Bilancio di Sostenibilità, News | 1 commento

Oggi anche le PMI sanno cos’è il bilancio di sostenibilità. Con l’avvicinarsi della data in cui questo documento di rendicontazione diventerà obbligatorio, però, iniziano ad essere organizzate iniziative territoriali volte a guidare le piccole e medie imprese tra le difficoltà che la redazione di questo report comporta.

Bilancio di sostenibilità PMI: le date

Il bilancio di sostenibilità sarà obbligatorio per le PMI come oggi lo è per le aziende più grandi. In questo senso, c’è un cronoprogramma (sempre soggetto a possibili rimaneggiamenti) che offre una panoramica abbastanza chiara di cosa accadrà:

  • 2025: il bilancio di sostenibilità diviene obbligatorio per le imprese con più di 250 dipendenti.
  • 2026: il bilancio di sostenibilità diviene obbligatorio per le PMI quotate;
  • 2028: l’obbligo del bilancio di sostenibilità verrà esteso ulteriormente.

Insomma, è chiaro che per le PMI il bilancio di sostenibilità diventerà necessario tra il 2026 e il 2028. Del resto, il trend globale in questo senso è estremamente chiaro: cresce la sensibilità ambientale, crescono gli investimenti ESG, aumenta l’attenzione al tema della sostenibilità del mondo dell’impresa.

Bilancio di sostenibilità PMI: le difficoltà

Le difficoltà che le PMI incontrano nella redazione del bilancio di sostenibilità sono numerose e possono rappresentare un ostacolo significativo per molte piccole e medie imprese. Una delle principali difficoltà è la mancanza (o carenza) di risorse interne dedicate, poiché molte PMI non dispongono di team o competenze specifiche in ambito ESG (che invece è quasi ovvio trovare nelle grandi realtà imprenditoriali). Questo rende complesso raccogliere, analizzare e presentare i dati necessari in modo chiaro e conforme agli standard richiesti.

Inoltre, le PMI spesso si trovano a dover affrontare un’inadeguata conoscenza dei framework normativi e delle best practices internazionali, come gli standard GRI (Global Reporting Initiative) o quelli previsti dalla EU Non-Financial Reporting Directive. La difficoltà di orientarsi tra le diverse normative e di adattare i propri processi aziendali a queste nuove esigenze è un altro ostacolo significativo all’attuazione del bilancio di sostenibilità obbligatorio.

Anche la disponibilità di dati può risultare problematica. Le PMI tendono a non avere sistemi informativi avanzati per raccogliere e monitorare dati ambientali, sociali ed economici in modo continuativo e dettagliato. Ciò può portare a una redazione del bilancio di sostenibilità parziale o imprecisa, limitando il valore di tale documento per l’impresa e per gli stakeholder.

Bilancio di sostenibilità PMI: le prime iniziative

Proprio per far fronte a queste criticità, alcune realtà territoriali si stanno già organizzando per quella che sarà l’introduzione del bilancio di sostenibilità nelle PMI. Pochi giorni fa, per esempio, Unioncamere Piemonte e la Camera di Commercio di Torino hanno dato il via al progetto “Accompagnamento al Reporting di sostenibilità”. L’obiettivo è proprio guidare ed istruire le piccole e medie imprese del territorio rispetto alla redazione e pubblicazione del bilancio di sostenibilità.

1 commento

  1. Andrea Tesi

    Buongiorno vorrei sapere qualcosa in più se mi può contattare venerdì grazie

    Rispondi

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