Oggi anche le PMI sanno cos’è il bilancio di sostenibilità. Con l’avvicinarsi della data in cui questo documento di rendicontazione diventerà obbligatorio, però, iniziano ad essere organizzate iniziative territoriali volte a guidare le piccole e medie imprese tra le difficoltà che la redazione di questo report comporta.
Bilancio di sostenibilità PMI: le date
Il bilancio di sostenibilità sarà obbligatorio per le PMI come oggi lo è per le aziende più grandi. In questo senso, c’è un cronoprogramma (sempre soggetto a possibili rimaneggiamenti) che offre una panoramica abbastanza chiara di cosa accadrà:
- 2025: il bilancio di sostenibilità diviene obbligatorio per le imprese con più di 250 dipendenti.
- 2026: il bilancio di sostenibilità diviene obbligatorio per le PMI quotate;
- 2028: l’obbligo del bilancio di sostenibilità verrà esteso ulteriormente.
Insomma, è chiaro che per le PMI il bilancio di sostenibilità diventerà necessario tra il 2026 e il 2028. Del resto, il trend globale in questo senso è estremamente chiaro: cresce la sensibilità ambientale, crescono gli investimenti ESG, aumenta l’attenzione al tema della sostenibilità del mondo dell’impresa.
Bilancio di sostenibilità PMI: le difficoltà
Le difficoltà che le PMI incontrano nella redazione del bilancio di sostenibilità sono numerose e possono rappresentare un ostacolo significativo per molte piccole e medie imprese. Una delle principali difficoltà è la mancanza (o carenza) di risorse interne dedicate, poiché molte PMI non dispongono di team o competenze specifiche in ambito ESG (che invece è quasi ovvio trovare nelle grandi realtà imprenditoriali). Questo rende complesso raccogliere, analizzare e presentare i dati necessari in modo chiaro e conforme agli standard richiesti.
Inoltre, le PMI spesso si trovano a dover affrontare un’inadeguata conoscenza dei framework normativi e delle best practices internazionali, come gli standard GRI (Global Reporting Initiative) o quelli previsti dalla EU Non-Financial Reporting Directive. La difficoltà di orientarsi tra le diverse normative e di adattare i propri processi aziendali a queste nuove esigenze è un altro ostacolo significativo all’attuazione del bilancio di sostenibilità obbligatorio.
Anche la disponibilità di dati può risultare problematica. Le PMI tendono a non avere sistemi informativi avanzati per raccogliere e monitorare dati ambientali, sociali ed economici in modo continuativo e dettagliato. Ciò può portare a una redazione del bilancio di sostenibilità parziale o imprecisa, limitando il valore di tale documento per l’impresa e per gli stakeholder.
Bilancio di sostenibilità PMI: le prime iniziative
Proprio per far fronte a queste criticità, alcune realtà territoriali si stanno già organizzando per quella che sarà l’introduzione del bilancio di sostenibilità nelle PMI. Pochi giorni fa, per esempio, Unioncamere Piemonte e la Camera di Commercio di Torino hanno dato il via al progetto “Accompagnamento al Reporting di sostenibilità”. L’obiettivo è proprio guidare ed istruire le piccole e medie imprese del territorio rispetto alla redazione e pubblicazione del bilancio di sostenibilità.
Buongiorno vorrei sapere qualcosa in più se mi può contattare venerdì grazie