Bandi B&B e ristrutturazioni: ecco un segreto che devi conoscere

da | 16 Feb 2025 | News | 0 commenti |

Aprire un B&B può essere un’idea affascinante e redditizia, ma uno degli ostacoli principali per molti aspiranti imprenditori del settore è rappresentato dai costi di ristrutturazione. Realizzare un bagno in camera, rinnovare le finiture o adeguare una stanza alle misure previste dalla legge possono essere spese molto onerose, soprattutto per chi utilizza finanziamenti a fondo perduto per creare il proprio bed and breakfast.

Sebbene esistano bonus e agevolazioni che possono aiutare, le spese per rinnovare una struttura possono risultare troppo elevate. Tuttavia, c’è una soluzione che può risolvere questo problema.

Finanziamenti e agevolazioni: quali sono i limiti?

Per chi ha in mente di avviare un’attività di B&B, la possibilità di accedere a finanziamenti agevolati o a fondo perduto è un’opportunità da non sottovalutare. Programmi come Resto al Sud 2025 e Oltre nuove imprese a tasso zero, per esempio, sono pensati per supportare l’imprenditoria giovanile, offrendo fondi che possono coprire una parte significativa delle spese iniziali.

Tuttavia, non tutti i costi sono coperti allo stesso modo. In tutti i finanziamenti a fondo perduto B&B, infatti, solo una parte residuale dei fondi può essere utilizzata per le opere murarie. Nel caso di Oltre nuove imprese a tasso zero, per esempio, solo il 30% del budget può essere destinato ai lavori di ristrutturazione. Questi limiti, purtroppo, potrebbero non essere sufficienti a coprire tutte le spese necessarie per portare a termine una ristrutturazione completa della struttura.

La soluzione delle strutture prefabbricate

Ecco perché un’alternativa interessante è l’acquisto di strutture prefabbricate, che rientrano tra le attrezzature e non incidono sulla percentuale prevista dal bando per i lavori edili. Questo significa che, oltre a spendere una parte considerevole dei fondi per ristrutturare la struttura esistente, è possibile investire in prefabbricati che possono aumentare il numero di posti letto senza compromettere il budget destinato ai lavori murari.

Queste soluzioni non solo sono più economiche rispetto a una ristrutturazione tradizionale, ma offrono anche la possibilità di espandere l’offerta di posti letto in tempi rapidi. La varietà di modelli disponibili sul mercato è vasta e include soluzioni molto confortevoli, che possono risultare anche esteticamente gradevoli. Con una rapida ricerca online, è possibile scoprire quante tipologie diverse di prefabbricati esistano, ognuna pensata per rispondere a specifiche necessità.

I permessi per installare strutture prefabbricate

Una delle domande che sorge spesso riguarda la necessità di permessi per l’installazione di strutture prefabbricate. In generale, la risposta è che, solitamente, non servono permessi particolari per installare questi prefabbricati, a patto che abbiano un determinato spessore delle mura, pari a 45 millimetri. Tuttavia, è sempre importante verificare le normative locali, in quanto alcune amministrazioni comunali potrebbero avere regolamenti specifici da seguire. Ad esempio, potrebbero essere richieste autorizzazioni particolari in caso di installazione su terreni agricoli o in zone con particolari vincoli paesaggistici.

In ogni caso, l’aspetto positivo delle strutture prefabbricate è che, essendo removibili, offrono un’ulteriore flessibilità, in quanto possono essere spostate o modificate senza troppi problemi, sempre rispettando le normative comunali. Questo rende l’investimento in prefabbricati una scelta vantaggiosa per chi desidera ampliare la propria offerta senza dover affrontare lunghe e costose ristrutturazioni.

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