CCIAA Napoli: bando ammodernamento macchine e attrezzature

CCIAA Napoli: bando ammodernamento macchine e attrezzature

Dietro la dicitura “bando ammodernamento CCIAA Napoli” si nascondono in realtà due diverse agevolazioni messe in campo dalla Camera di Commercio partenopea per l’ammodernamento dei macchinari delle MPMI del territorio di competenza.

Entrambi sono denominati “Bando per l’erogazione di voucher alle imprese per l’ammodernamento macchine e attrezzature– anno 2024”, ma uno è specificamente rivolto alle imprese che si trovano sull’isola di Ischia.

L’agevolazione prevede la concessione di finanziamenti a fondo perduto fino a 15 mila euro per la provincia di Napoli e non oltre i 21 mila euro per l’isola di Ischia. Se stai cercando contributi a fondo perduto per la tua azienda, questo bando potrebbe fare al caso tuo.

Andiamo ora a scoprire maggiori dettagli circa il bando ammodernamento CCIAA Napoli: chi sono i beneficiari, che cosa finanzia, quanto è possibile ottenere e dove reperire info utili su domanda e scadenze.

Bando ammodernamento CCIAA Napoli: i soggetti beneficiari

Possono aderire al bando ammodernamento CCIAA Napoli tutte le MPMI (Micro, Piccole e Medie Imprese) della provincia di Napoli (compresa l’isola di Ischia). Non è prevista alcuna limitazione rispetto al settore produttivo in cui opera ciascuna azienda beneficiaria.

In ogni caso, l’impresa che intenda partecipare al bando ammodernamento CCIAA Napoli deve prevedere un piano di investimento (in buona parte copribile grazie all’agevolazione) con importo complessivo non inferiore ai 5 mila euro.

Bando ammodernamento CCIAA Napoli: interventi finanziabili

Cosa è possibile pagare con i voucher del bando ammodernamento CCIAA Napoli? Il contributo a fondo perduto copre l’acquisto di macchinari, apparecchiature, strumentazioni, beni, attrezzature e arredi propedeutici all’attività svolta dall’impresa beneficiaria.

Bando ammodernamento CCIAA Napoli: importo dell’agevolazione

Il bando ammodernamento CCIAA Napoli è finanziato con 4 milioni e 50 mila euro. Di questi, 3 milioni servono per finanziare i voucher destinati a Napoli e provincia, mentre 1 milione va a coprire i contributi erogati per l’isola di Ischia.

Le agevolazioni a fondo perduto, accordate sotto forma di voucher, differiscono a seconda dei due casi:

  • Per le imprese di Napoli e provincia: importo massimo 15 mila euro e agevolazione che copre fino al 50% delle spese ammissibili;
  • Per le imprese dei comuni dell’isola di Ischia: importo massimo 21 mila euro e agevolazione che copre fino al 70% delle spese ammissibili.

Bando ammodernamento CCIAA Napoli: scadenze e contatti

Tutte le info utili sul bando ammodernamento CCIAA Napoli sono disponibili sul sito web ufficiale della Camera di Commercio del capoluogo partenopeo. Come sempre, quando si intende accedere a finanziamenti a fondo perduto è bene chiedere l’aiuto di un professionista specializzato in finanza agevolata, così da massimizzare le chance di ottenere l’agevolazione (e, soprattutto, di utilizzarla nel migliore dei modi).

Bando fiere CCIAA Caserta: fondo perduto fino a 10 mila euro

Bando fiere CCIAA Caserta: fondo perduto fino a 10 mila euro

Il bando fiere CCIAA Caserta nasce con l’idea di aiutare le aziende del territorio provinciale a promuovere la conoscenza e la diffusione dei loro prodotti mediante la partecipazione ad eventi fieristici nazionali e internazionali. L’agevolazione finanzia con contributi fino a 10 mila euro quelle imprese che nei primi mesi del 2024 hanno partecipato a fiere ed eventi di promozione.

Insomma, non sarà il più importante tra i finanziamenti a fondo perduto 2024, ma il bando fiere CCIAA Caserta può essere un utile strumento per molte piccole realtà imprenditoriali. Andiamo ora a vedere quali requisiti bisogna possedere per accedere al bando, quali spese è possibile coprire, quanto si può ottenere e quali sono le scadenze e le modalità di invio della domanda di partecipazione.

Bando fiere CCIAA Caserta: chi può accedere al contributo

Il bando fiere CCIAA Caserta è aperto a tutte le imprese con sede legale od operativa sul territorio della provincia di Caserta. Le aziende beneficiarie devono inoltre essere iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalla C.C.I.A.A. di Caserta e devono risultare attive nel Repertorio Economico Amministrativo

Non ci sono limitazioni rispetto ai settori e ai comparti in cui operano i beneficiari. Il bando fiere CCIAA Caserta esclude solo quelle imprese che si occupano di intermediazione commerciale e distribuzione.

Bando fiere CCIAA Caserta: quali sono le spese ammissibili

Il bando fiere CCIAA Caserta copre molti dei costi che solitamente le piccole e medie imprese devono sostenere per prendere parte agli eventi fieristici regionali, nazionali e internazionali. Nel dettaglio, parliamo delle seguenti spese:

  • Costi di allestimento spazio espositivo;
  • Noleggio dell’area espositiva;
  • Copertura delle quote di iscrizione alla fiera;
  • Spese per assicurazione, pulizia, hostess e interpreti;
  • Spedizione dei prodotti da esporre nell’ambito dell’iniziativa.

Bando fiere CCIAA Caserta: quanto è possibile ottenere

Il bando fiere CCIAA Caserta prevede contributi che variano dai 2 mila ai 10 mila euro, a copertura del 50% delle spese ammissibili rendicontate (calcolato sugli imponibili delle fatture) sostenute per la partecipazione a fiere ed eventi promozionali nei primi mesi del 2024.

Per essere finanziabile, comunque, ciascuna impresa deve presentare spese per un importo superiore ai 2 mila euro. Il bando fiere CCIAA Caserta non considera le spese di viaggio, vitto e alloggio del personale impegnato nell’ambito dell’evento fieristico.

Bando fiere CCIAA Caserta: le domande e le scadenze

Per richiedere il contributo del bando fiere CCIAA Caserta c’è tempo fino alle ore 12.00 del 10 maggio 2024. La domanda deve essere fatta a mezzo PEC scrivendo all’indirizzo di posta elettronica certificata [email protected]. Alla domanda, si precisa nel bando, deve essere allegata la ricevuta di pagamento dell’imposta di bollo di 16 euro dovuta per legge.

I moduli, il modello di domanda e tutte le altre info utili sono pubblicati sul sito internet della Camera di Commercio di Caserta. Se vuoi saperne di più o se sei alla ricerca di contributi a fondo perduto, chiedi aiuto a un consulente esperto di finanza agevolata.

Fondo perduto Emilia-Romagna riciclo: 300 mila euro per MPMI

Fondo perduto Emilia-Romagna riciclo: 300 mila euro per MPMI

Tra i bandi Regione Emilia-Romagna di recente uscita è possibile trovare un interessante finanziamento a fondo perduto per investimenti tesi ad increscere il riciclo dei rifiuti e le best practices di economia circolare.

Si tratta, più nel dettaglio, delle azioni 1.3.1 e 2.6.1 del PR FESR 2021-2027 e si rivolgono soprattutto al comparto manifatturiero (notoriamente molto sviluppato nel Centro Italia), con l’obiettivo di favorire il riutilizzo e la valorizzazione (anche economica) degli scarti di lavorazione.

Parliamo di un bando estremamente interessante, che eroga contributi a fondo perduto fino a 300 mila euro a ciascun beneficiario. Continua a leggere questa breve guida per scoprire chi può richiedere i fondi, cosa è possibile finanziare e quali sono le scadenze che bisogna rispettare.

Fondo perduto Emilia-Romagna riciclo: i beneficiari

Possono richiedere il contributo del finanziamento a fondo perduto Emilia-Romagna per il riciclo tutte le MPMI (Micro, Piccole e Medie Imprese) con sede nel territorio regionale e iscritte alle relative Camere di Commercio. Il bando è aperto anche ad enti e organizzazioni.

Se non puoi partecipare a questo bando, faresti bene a dare un’occhiata ai tanti altri finanziamenti a fondo perduto disponibili nel 2024.

Fondo perduto Emilia-Romagna riciclo: cosa fare con il contributo

Se invece puoi ottenere il contributo previsto dal bando, queste sono le spese che potrai coprire con il finanziamento a fondo perduto:

  • Acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature;
  • Acquisizione di brevetti, licenze, marchi e servizi;
  • Servizi di consulenza;
  • Realizzazione di tutte le opere edili necessarie all’installazione dei nuovi macchinari.

Fondo perduto Emilia-Romagna riciclo: quanto si può ottenere?

La misura è finanziata con uno stanziamento di fondi pari a 10 milioni di euro. Una cifra tutt’altro che bassa, soprattutto se si considera che ciascun contributo non può superare l’importo (comunque considerevole) di 300 mila euro. Il contributo viene calcolato sul 40% dei costi ammissibili.

Attenzione però, per l’azione 2.6.1 (realizzazione o potenziamento di impianti per il riciclo) il contributo può arrivare fino a 2 milioni di euro, coprendo il 55% delle spese ammissibili.

In ogni caso, il bando richiede un investimento minimo di 100 mila euro.

Fondo perduto Emilia-Romagna riciclo: le scadenze

Il bando è aperto dal 9 aprile 2024 al 21 maggio 2024. Tutte le info e la modulistica sono disponibili sulla pagina web dedicata sul portale Regionale. Vista la complessità del bando, è consigliabile richiedere l’aiuto di un consulente esperto all’atto della presentazione della domanda.

Mutuo Light credito sportivo: contributo per impianti e attrezzature

Mutuo Light credito sportivo: contributo per impianti e attrezzature

Riqualificazione e ristrutturazione di impianti sportivi e acquisto di attrezzature, sono queste le azioni finanziate dal bando Mutuo Light credito sportivo: il finanziamento rivolto ai privati che operano nel mondo dello sport. Il bando, che a voler essere precisi è denominato “Mutuo Light 2.0”, è promosso dall’Istituto per il Credito Sportivo e prevede la concessione di prestiti a 7 anni fino a un importo massimo di 60 mila euro.

Mutuo Light credito sportivo è quindi l’occasione giusta per tutti i privati (come associazioni e società sportive) che hanno un impianto che devono manutenere o migliorare. Insomma una misura che rientra pienamente nella categoria dei finanziamenti agevolati, pensata per dare ossigeno al comparto economico che ruota intorno allo sport.

Andiamo ora a vedere chi sono i beneficiari della misura, quali interventi è possibile finanziare, quanto si può ottenere, quali sono le scadenze da rispettare e come inviare la domanda per partecipare al bando Mutuo Light credito sportivo.

Mutuo Light credito sportivo: chi può richiederlo

Mutuo Light credito sportivo è aperto a tutti i soggetti di natura privatistica che operano nel mondo dello sport. Naturalmente, per rientrare nelle finalità del bando, il potenziale beneficiario deve avere un piano di investimento che abbia come oggetto un impianto esistente o da realizzarsi.

Mutuo Light credito sportivo: che cosa finanzia?

Come abbiamo già detto, Mutuo Light credito sportivo finanzia le seguenti tipologie di intervento:

  • Acquisto di attrezzature sportive per l’allestimento di un impianto;
  • Ristrutturazione e/o riqualificazione di un impianto sportivo che ha bisogno di opere edili o di adeguamento degli impianti.

Mutuo Light credito sportivo: come funziona l’agevolazione

Vediamo ora quanto è possibile ottenere grazie a Mutuo Light credito sportivo e quali sono le condizioni previste dall’agevolazione. Il contributo si sostanzia in un mutuo a tasso agevolato di importo fino a 69 mila euro. Un prestito a 7 anni con rate mensili alla francese.

Molto interessanti le condizioni riguardanti le garanzie. Mutuo Light credito sportivo prevede infatti che almeno il 60% dell’importo ottenuto sia garantito dal Fondo di Garanzia per l’Impiantistica Sportiva (con il beneficiario che dovrà farsi carico di coprire solo il restante 40% dell’importo).

Inoltre, grazie alle convenzioni stipulate con le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva, i mutui concessi alle società e alle associazioni sportive affiliate saranno garantiti al 100% dal Fondo di Garanzia per l’Impiantistica Sportiva.  In questo caso Mutuo Light credito sportivo prevede che il beneficiario debba unicamente presentare unicamente una lettera di referenza della federazione di riferimento.

Mutuo Light credito sportivo: altre info e scadenze

Mutuo Light credito sportivo è un bando aperto e tale rimarrà fino a esaurimento dei fondi disponibili. Info e modulistica sono facilmente reperibili sul sito web dell’Istituto per il Credito Sportivo. Vista la complessità del bando, si consiglia di chiedere l’aiuto di un esperto di finanza agevolata per la stesura del bando.

Bandi Invitalia: le migliori agevolazioni del 2024

Bandi Invitalia: le migliori agevolazioni del 2024

Molti dei migliori finanziamenti a fondo perduto sono gestiti da Invitalia. Ecco perché chi cerca un modo per potenziare il proprio business (o per crearne uno nuovo) finisce spesso per chiedersi quali siano i migliori bandi Invitalia disponibili per l’anno in corso.

In questa breve guida, andiamo a vedere di cosa si occupa l’agenzia, quali sono i contatti utili e soprattutto quali sono i migliori bandi Invitalia 2024.

Bandi Invitalia: di cosa si occupa l’agenzia?

Prima di andare ad approfondire i principali bandi e finanziamenti Invitalia, facciamo un rapido punto sul ruolo e sui compiti dell’agenzia. Invitalia nasce dal Ministero dell’Economia (che ne è proprietario) e si occupa di incentivare la crescita economica in Italia. Tra i compiti dell’agenzia nazionale per lo sviluppo ci sono anche il rilancio delle aree di crisi e in difficoltà economica (soprattutto nel Sud Italia) e la gestione dei bandi nazionali per la nascita di nuove imprese e di aziende innovative.

In estrema sintesi, potremmo dire che i bandi Invitalia sono prevalentemente orientati verso i seguenti obiettivi:

  • Innovare e digitalizzare le PMI italiane;
  • Stimolare la nascita di nuove aziende;
  • Sostenere le pubbliche amministrazioni nell’utilizzo dei fondi nazionali ed europei;
  • Dare nuova vita alle zone economicamente depresse del Paese.

Bandi Invitalia: Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2024

Tra i bandi Invitalia impossibile non partire da Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2024. Questa agevolazione, infatti, rappresenta a pieno lo spirito con cui opra l’agenzia rispetto alla nascita di nuove realtà imprenditoriali.

Il bando copre fino al 70% delle spese sostenute per la nascita o il potenziamento di nuove imprese in Italia. Gli importi dell’agevolazione (finanziamento agevolato a tasso zero) possono arrivare fino a 2 milioni di euro e i beneficiari dovranno presentare un cronoprogramma che spieghi come saranno utilizzati i fondi del finanziamento e i ricavi previsti nei primi 36 mesi di attività.

A differenza di altri bandi Invitalia 2024, Nuove Imprese a Tasso Zero ON prevede tempi strettissimi per la valutazione della domanda e, quindi, per l’eventuale ammissione a finanziamento (appena 60 giorni), caratteristica che rende questo incentivo estremamente interessante.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sull’argomento!

Bandi Invitalia: Smart & Start Italia 2024

Proseguendo nell’analisi dei migliori bandi Invitalia, è opportuno soffermarsi su Smart & Start Italia 2024. Il finanziamento copre con agevolazioni a tasso zero le spese (fino al 70%) sostenute per l’innovazione delle imprese:

  • Creazione di start-up innovative;
  • Programmi di ricerca e sviluppo;
  • Sviluppo di brevetti e altre attività equiparabili.

Come accade per quasi tutti i bandi Invitalia, Smart & Start Italia 2024 chiede che il programma di investimento dell’azienda comprenda una previsione dei ricavi e delle ricadute occupazionali.

Possono accedere all’agevolazione le nuove imprese innovative con sede in Italia che presentino un progetto nelle modalità previste dal bando. Più nel dettaglio, parliamo di start-up, PMI, spin-off universitari e società di capitali.

Per approfondire questo bando, dai un’occhiata al nostro articolo!

Bandi Invitalia: Resto al Sud

Infine, non si può non citare Resto al Sud. A differenza dei bandi Invitalia precedentemente citati, Resto al Sud finanzia la nascita di nuove aziende con un cocktail di finanziamento a fondo perduto e a tasso zero. Parliamo di un’agevolazione apprezzatissima e molto utilizzata, che negli anni ha permesso la creazione di un numero incredibile di nuove piccole realtà imprenditoriali.

Com’è facile dedurre, l’agevolazione si rivolge alle iniziative imprenditoriali nel Mezzogiorno e nelle regioni del Centro Italia. Dal 2021 il bando include anche le isole marittime, lagunari e lacustri di tutto il Paese. L’idea con cui nasce Resto al Sud è chiaramente quella di rilanciare le aree economicamente depresse dello Stivale (perfettamente in linea, quindi, con la mission dei bandi Invitalia).

Se sei interessato a scoprire Resto al Sud 2024, leggi il nostro approfondimento su questo bando!

Bandi Invitalia: contatti e info utili

Se hai letto questo articolo è perché stai approfondendo i bandi Invitalia per cercare quello più in linea con le tue necessità. In questo senso, ecco alcune info che potrebbero tornarti utili per proseguire ulteriormente la tua ricerca:

  • Sito web bandi Invitalia: www.invitalia.it;
  • Numero verde Invitalia: 800 77 53 97 (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.00);
  • Sede Invitalia: Via Calabria, 46 – 00187 Roma;
  • Centralino sede Invitalia: 06 421601.
Finanziamenti a fondo perduto giovani: i migliori del 2024

Finanziamenti a fondo perduto giovani: i migliori del 2024

Molti dei migliori finanziamenti a fondo perduto si rivolgono ai giovani. Questo perché in Italia negli ultimi decenni è aumentato il tasso di disoccupazione giovanile, dando vita a non poche problematiche sociali relative proprio all’inserimento delle nuove generazioni nel mercato del lavoro.

I giovani, inoltre, sono percepiti come un elemento di stimolo positivo per l’economia: a loro solitamente si riconosce un elevato potenziale di innovazione e la determinazione di costruire progetti imprenditoriali a medio e lungo termine.

Insomma, i finanziamenti a fondo perduto giovani rappresentano un’ottima occasione per tutti coloro che hanno un progetto da realizzare e hanno bisogno di reperire i fondi necessari. Non bisogna però lasciarsi ingannare: per accedere a tali agevolazioni bisogna dimostrare di aver strutturato un buon piano di investimento per il proprio business.

Andiamo ora a vedere quali sono i principali finanziamenti a fondo perduto giovani attivi nel 2024 in Italia.

Finanziamenti a fondo perduto giovani: SELFIEmployment

Una misura che rientra a pieno titolo tra i finanziamenti a fondo perduto giovani, quello è SELFIEmployment: l’agevolazione pensata per NEET (giovani che non studiano e non lavorano), donne maggiorenni e disoccupati che intendono intraprendere la strada del lavoro autonomo.

Si tratta di un’agevolazione estremamente interessante, che consente di investire in quasi tutti i settori economici, fanno eccezione solo la pesca, l’acquacoltura, la produzione agricola primaria e i business relativi ad attività di scommesse.

I contributi previsti (tutti a tasso zero) hanno importi che possono oscillare da un minimo di 5 mila a un massimo di 50 mila euro a seconda dei casi. Se sei interessato ad approfondire il bando SELFIEmployment, leggi il nostro articolo di approfondimento. In caso contrario, invece, dai un’occhiata all’elenco dei principali contributi a fondo perduto 2024.

Finanziamenti a fondo perduto giovani: Resto al Sud

Se stai cercando finanziamenti a fondo perduto giovani e intendi investire nelle regioni del Sud e del Centro Italia, sicuramente Resto al Sud 2024 può rappresentare la scelta giusta. Il contributo a fondo perduto è rivolto ai giovani professionisti e alle imprese che operano in Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Sicilia, Lazio, Marche ed Umbria.

L’agevolazione, a differenza di altri finanziamenti a fondo perduto giovani, è valida solo in alcune aree della Penisola, ma resta uno strumento apprezzatissimo per alcune sue caratteristiche:

  • L’erogazione di contributi fino a 200 mila euro per ciascun progetto finanziato;
  • La rapidità di analisi del progetto presentato;
  • La scarsa quantità di vincoli e requisiti (ad eccezione di quelli geografici).

Inizialmente pensato solo per i giovani, Resto al Sud è ora aperto anche agli adulti fino a 56 anni. Il bando è promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico ed è gestito da Invitalia.

In conclusione, se cercavi un finanziamento a fondo perduto giovani e pensi che questo possa fare al caso tuo, leggi il nostro approfondimento su Resto al Sud 2024.

Finanziamenti a fondo perduto giovani: Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2024

Chiariamo subito una cosa: Nuove Imprese a Tasso Zero ON non rientra propriamente tra i finanziamenti a fondo perduto giovani. La misura promossa da Invitalia, infatti, prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero (quindi estremamente vantaggiosi) fino a 2 milioni di euro. Fondi che possono arrivare a coprire fino al 70% per le spese ammissibili tra quelle previste per la nascita di nuove imprese.

Nuove Imprese a Tasso Zero ON, infatti, si pone proprio il fine di sostenere la creazione di nuove realtà imprenditoriali (per lo più, com’è facile immaginare, giovanili). Si tratta, a onor del vero, di un bando tutt’altro che semplice, che certamente richiede l’aiuto di un consulente esperto in fase di presentazione della domanda.

In ogni caso, puoi trovare tutte le info utili su Nuove Imprese a Tasso Zero ON nel nostro articolo di approfondimento.

Finanziamenti a fondo perduto giovani: perché sono importanti

Abbiamo detto che molti finanziamenti a fondo perduto giovani sono pensati per far fronte alle problematiche occupazionali che affliggono le nuove generazioni. Per avere un’idea, basti pensare che nel 2023, pur essendo lievemente calata, la disoccupazione giovanile in Italia si attestava al 21,3%, contro un tasso di disoccupazione complessivo del 7,4% (fonte dati: ISTAT).

Com’è facile intuire, la situazione peggiora nelle regioni del Mezzogiorno e nel caso in cui si riduca il campione alla sola popolazione femminile. Ancor più grave la condizione dei cosiddetti NEET (i giovani che non studiano e non lavorano), che secondo molte stime in Italia hanno raggiunto una percentuale pari a circa il 20% della popolazione di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Ecco spiegato da dove nasce il proliferare di finanziamenti a fondo perduto giovani (o, comunque, di finanziamenti agevolati).

Bando Imprese storiche verso il futuro 2024: fondo perduto Lombardia

Bando Imprese storiche verso il futuro 2024: fondo perduto Lombardia

Il bando Imprese storiche verso il futuro 2024 prevede agevolazioni a fondo perduto per le attività commerciali e artigianali di rilevante valore storico che vogliono restaurare, riqualificare o innovare il proprio business. Il bando è stato pubblicato sul BUR in data 4 marzo 2024.

Insomma, tra i finanziamenti Regione Lombardia, il bando Imprese storiche verso il futuro 2024 si posiziona come un’ottima occasione per tutte le imprese che detengano i requisiti (abbastanza stringenti) necessari per accedere all’agevolazione.

Se stai cercando tra i migliori finanziamenti a fondo perduto per la tua impresa e pensi che il bando Imprese storiche verso il futuro 2024 possa fare al caso tuo, leggi questa breve scheda per scoprire quali sono i beneficiari dell’agevolazione, che interventi è possibile finanziare, quanto si può ottenere ed entro quando inviare la domanda.

Bando Imprese storiche verso il futuro 2024: chi sono i beneficiari?

Al bando Imprese storiche verso il futuro 2024 possono accedere le imprese artigianali e commerciali iscritte all’interno dell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione e alla Camera di Commercio della Lombardia.

Insomma, l’agevolazione si rivolge a quelle attività di riconosciuto valore storico che abbiano sede nel territorio regionale lombardo. Caratteristiche che fanno del bando Imprese storiche verso il futuro 2024 un’agevolazione estremamente interessante, ma certamente non aperta a tutti.

Bando Imprese storiche verso il futuro 2024: cosa finanzia?

Il bando Imprese storiche verso il futuro 2024 finanzia quattro categorie di investimento:

  • Ricambio generazionale e trasmissione di impresa: prevalentemente attività di formazione e consulenza;
  • Riqualificazione dell’unità locale di svolgimento dell’attività: ampliamento dei locali, allestimento, impianti innovativi e interventi analoghi;
  • Restauro e conservazione: per attività di restauro dei locali, degli arredi e degli attrezzi di rilevante interesse storico;
  • Innovazione: soluzioni digitali, implementazione di nuovi servizi, miglioramento e ottimizzazione dei processi.

Bando Imprese storiche verso il futuro 2024: quanto si può ottenere?

Il bando Imprese storiche verso il futuro 2024 concede contributi a fondo perduto fino a 30 mila euro. L’importo dell’agevolazione, però, non può coprire più del 50% delle spese considerate ammissibili tra quelle previste nel progetto (che comunque deve prevedere un investimento minimo di 5 mila euro al netto dell’IVA).

Bando Imprese storiche verso il futuro 2024: quando inviare la domanda?

Il bando Imprese storiche verso il futuro 2024 è attivo dall’8 aprile 2024 al 31 maggio 2024. Info aggiuntive sono reperibili sulla pagina del sito web Regione Lombardia dedicata all’agevolazione (sulla quale è possibile anche consultare anche l’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione).

Se hai intenzione di inviare la domanda per ottenere i fondi del bando Imprese storiche verso il futuro 2024, ricordati di affidarti a un consulente esperto di finanza agevolata che possa ottimizzare le chance di ottenere (e sfruttare nel migliore dei modi) l’agevolazione.

Invece, se questo bando non fa al caso tuo, dai un’occhiata ai migliori finanziamenti a fondo perduto 2024.

 

Bando MIUR 2024: fondo perduto per progetti di ricerca

Bando MIUR 2024: fondo perduto per progetti di ricerca

Il bando MIUR 2024 nasce con l’intento di sostenere la ricerca scientifica, soprattutto circa le conseguenze sociali ed economiche della pandemia di COVID-19 appena trascorsa.

L’agevolazione si sostanzia in un contributo a fondo perduto che viene erogato a enti non profit come associazioni, fondazioni ed organismi di ricerca. L’unica clausola da rispettare è la presentazione di un progetto di ricerca valido.

Andiamo ora ad approfondire il bando MIUR 2024: chi sono i beneficiari, cosa finanzia, quanto è possibile ottenere e quando bisogna inviare la domanda per ottenere i fondi.

Bando MIUR 2024: requisiti e chi può richiederlo

Stando al bando MIUR 2024, possono beneficiare dell’agevolazione le associazioni, le fondazioni, gli organismi di ricerca e, più in generale, i privati senza scopo di lucro.

I n ogni caso, però, i beneficiari devono essere iscritti alla sezione dell’Anagrafe nazionale degli Enti, istituzioni e organismi privati di ricerca o, in alternativa, devono aver avviato la procedura di iscrizione.

Bando MIUR 2024: quali sono gli interventi ammissibili

Come sempre accade per tutti i finanziamenti a fondo perduto, è naturale chiedersi quali spese possono essere coperte dai fondi del contributo.

Il bando MIUR 2024 prevede che possano essere considerati ammissibili i costi sostenuti per:

  • Il personale impegnato nelle attività di ricerca previste dal progetto;
  • Le attrezzature e tutta la strumentazione necessaria per la realizzazione del progetto di ricerca;
  • Eventuali consulenze;
  • Altri costi di esercizio.

Il bando MIUR 2024 prevede che ciascun progetto finanziato debba realizzarsi entro un massimo di 24 mesi.

Bando MIUR 2024: i dettagli sull’agevolazione

Ma parliamo di cifre: il bando MIUR 2024 ha una dotazione finanziaria di 8 milioni e 500 mila euro per l’anno corrente.

I progetti di investimento presentati dovranno avere un valore compreso tra un minimo di 400 mila euro e un massimo di 1 milione di euro per essere considerati ammissibili.

Il bando MIUR 2024 prevede che il contributo a fondo perduto erogato non possa coprire meno del 50% delle spese complessive del progetto finanziato.

Bando MIUR 2024: tempi e scadenze

Il bando MIUR 2024 per la ricerca economico-sociale è attivo a partire dal 20 marzo ’24 e scadrà alle ore 12:00 del 24 aprile 2024. Sul sito istituzionale del MIUR sono presenti modulistica e info aggiuntive.

La complessità della pratica rende necessario l’intervento di un consulente esperto in materia di finanza agevolata per la presentazione della domanda di partecipazione al bando.

Finanziamenti a fondo perduto B&B: quali sono i migliori del 2024

Finanziamenti a fondo perduto B&B: quali sono i migliori del 2024

I finanziamenti per B&B semplificano la creazione di attività ricettive. Chiunque voglia investire in questo settore finisce per andare alla ricerca di quei bandi che possano in qualche modo “alleggerire” l’investimento iniziale o comunque sostenerlo.

Una piccola precisazione: se si vuole aprire un B&B non esistono solo i finanziamenti a fondo perduto, non bisogna sottovalutare anche i finanziamenti agevolati e/o quelli a tasso zero (che consentono la restituzione del credito con modalità estremamente vantaggiose).

In ogni caso, i finanziamenti a fondo perduto B&B sono un’ottima risorsa per chiunque desideri investire nel settore della ricezione turistica: cerchiamo di capirci qualcosa in più.

Finanziamenti a fondo perduto B&B: perché investire nelle strutture ricettive?

Perché i Finanziamenti a fondo perduto B&B sono così richiesti? In effetti investire sul turismo in Italia è una buona scelta, come confermano i dati annualmente raccolti dal Ministero del Turismo. Basti pensare, solo per citarne alcuni, che nel 2021 il comparto cresceva del 6% rispetto al 2020, che il turismo genera circa il 5% del PIL nazionale e che nel 2019 l’Italia era il quinto Paese più visitato al mondo dagli stranieri dopo Francia, Spagna, USA e Cina.

I B&B (e le strutture ricettive in generale) consentono un buon ritorno di investimento sia quando si è proprietari dell’immobile oggetto dell’attività (quindi mantenendo al sicuro il capitale di investimento), sia quando si sceglie la soluzione rent to rent. Insomma, il gioco può valere la candela, soprattutto se si riesce a beneficiare di uno dei tanti finanziamenti a fondo perduto B&B 2024. Cerchiamo ora di capire insieme quali sono i migliori.

Finanziamenti a fondo perduto B&B: Resto al Sud 2024

Se cerchi finanziamenti a fondo perduto B&B e hai intenzione di investire nelle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia, Resto al Sud 2024 può essere la scelta giusta per te. L’agevolazione è rivolta ai giovani professionisti e alle imprese che operano in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Lazio e Marche.

Resto al Sud 2024 nasce proprio con l’obiettivo di stimolare l’iniziativa imprenditoriale nelle regioni caratterizzate da importanti flussi emigratori, un modo per contrastare lo spopolamento e favorire lo sviluppo economico delle aree in difficoltà.

Vista la vocazione turistica delle regioni interessate dal bando, Resto al Sud può essere annoverato a pieno titolo tra i finanziamenti a fondo perduto per strutture ricettive 2024. Il bando è promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico ed è gestito da Invitalia.

A differenza di molti finanziamenti per B&B (o presunti tali), Resto al Sud 2024 consente realmente di pianificare la realizzazione di una struttura ricettiva: il bando prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto con massimali fino a 200 mila euro per singolo progetto.

Insomma, se cerchi finanziamenti a fondo perduto B&B e sei interessato a scoprire tutto su Resto al Sud 2024, leggi il nostro approfondimento!

Finanziamenti a fondo perduto B&B: Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2024

Tra i finanziamenti a fondo perduto B&B non si può non citare Nuove Imprese a Tasso Zero ON, il bando di Invitalia che è stato pensato per favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali.

Attenzione però! In realtà questo bando non eroga contributi a fondo perduto, ma finanziamenti a tasso zero (i soldi devono essere restituiti, ma senza interessi). Ciononostante, non può essere escluso dall’albo d’oro dei finanziamenti per B&B per almeno due ragioni principali:

  • I finanziamenti arrivano fino a un massimo di 2 milioni di euro;
  • I tempi di valutazione delle richieste sono brevissimi (appena 60 giorni) e consentono un rapidissimo accesso al credito per chiunque possegga i requisiti.

Insomma, anche se impropriamente, Nuove Imprese a Tasso Zero ON va inserito tra i finanziamenti a fondo perduto B&B 2024. Il bando inoltre prevede che i finanziamenti a tasso zero erogati possano coprire fino al 70% per le spese ammissibili. Un’occasione unica per chi ha liquidità da spendere e vuole realizzare un investimento importante.

Se pensi che Nuove Imprese a Tasso Zero On possa fare al caso tuo, smettila di cercare altri finanziamenti a fondo perduto B&B e leggi il nostro approfondimento!

Finanziamenti a fondo perduto B&B: Microcredito 2024

Ultimo dei finanziamenti per B&B più apprezzati in Italia è sicuramente Microcredito 2024. Si tratta di un bando concepito per le imprese di nuova costituzione che vogliono investire nella fase di avvio dell’attività: autonomi con P.IVA individuale, società di persone, cooperative, Srl ed Srls.

Anche in questo caso è un po’ improprio parlare di finanziamenti a fondo perduto B&B: Microcredito 2024 eroga infatti finanziamenti a tasso agevolato, ma con ottime condizioni economiche e con importi fino a 75 mila euro (100 mila per le Srl).

Anche in questo caso, se stai cercando tra i finanziamenti a fondo perduto B&B e sei interessato a scoprire di più sul Microcredito 2024, leggi il nostro articolo di approfondimento su questo bando!

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