6 Gennaio 2024 |
Una start up all’inizio del suo percorso imprenditoriale ha bisogno di capitali per crescere. Quali possono essere le giuste leve di sviluppo e a chi ci si può rivolgere? Nell’ambito della finanza alternativa, il Venture Capital trova spazio come forma d’investimento che accresce il valore dell’impresa, permettendone lo sviluppo.
Scopri come funziona il capitale di ventura e a quali progetti imprenditoriali si rivolge.
Venture Capital: cosa è e a chi si rivolge?
Il Venture Capital o capitale di ventura è una forma di investimento ad alto rischio che rientra nel settore del Private Equity.
Si tratta di una tipologia di finanziamento alternativa al credito bancario, adatta a quelle aziende che si trovano all’inizio del loro ciclo di vita.
In parole semplici, c’è un investitore che finanzia l’avvio e la crescita di una realtà imprenditoriale ad elevato potenziale di sviluppo.
I Venture Capitalist hanno un elevato rischio operativo e finanziario per cui non sanno se recupereranno il capitale investito.
La definizione del Fondo Italiano di Investimento AIFI
Attività di investimento in capitale di rischio realizzata da operatori professionali e finalizzata alla realizzazione di operazioni di earlystage ed expansion.
Se sei un imprenditore di una start up, ti può far comodo conoscere maggiori dettagli sui fondi Venture.
Fondi Venture per raccogliere capitale
I fondi di Venture possono essere privati o pubblici. Questi ultimi, per quanto poco conosciuti, sono un’opportunità per le start up innovative alla ricerca di investitori.
La raccolta di capitali è una fase tanto delicata, quanto complessa. Possono esserti di aiuto alcuni esempi, come i fondi regionali del Lazio, Basilicata a Sardegna a cui si può accedere attraverso specifici bandi e avvisi pubblici.
Le start up innovative in Italia
Il Ministero dello sviluppo economico riporta: “Al 30 giugno 2017 le startup innovative iscritte nella sezione dedicata del Registro delle Imprese sono 7.394, ben 514 in più rispetto alle 6.880 dello scorso 31 marzo (+7,5%). In questo trimestre, dunque, le nuove imprese innovative varcano per la prima volta la soglia delle 7.000 unità”.
L’incontro tra start up innovative e soggetti che si occupano di Venture Capital in Italia
La fase di raccolta dei capitali viene anche chiamata fundraising ed è supportata da progetti come Venture UP, una piattaforma creata da AIFI per aiutare gli startupper che scelgono i fondi di venture.
La piattaforma è un luogo virtuale dove venture capitalist e start up innovative possono incontrarsi, oltre che un sito web che fornisce approfondimenti sull’argomento e offre uno spazio marketplace interno dove inserire il proprio progetto.
5 Gennaio 2024 |
Uno strumento che rientra tra i finanziamenti Invitalia per aiutare le PMI del Mezzogiorno a crescere e a diventare più competitive. Il fondo Cresci al Sud, istituito nel 2020 con una dotazione finanziaria di 250 milioni di euro, acquisisce capitale di rischio delle piccole e medie imprese meridionali che vogliono effettuare acquisizioni o semplicemente ingrandirsi. La buona notizia è che il fondo resterà aperto fino al 2032, ora però andiamo a vedere chi sono i beneficiari, come si compone l’agevolazione e quali sono le azioni previste dal fondo Cresci al Sud.
Fondo Cresci al Sud: chi sono i beneficiari?
Ma chi può accedere al Fondo Cresci al Sud? Vediamo più nel dettaglio quali sono le caratteristiche che devono possedere le imprese a cui si rivolge il bando:
- Avere meno di 250 dipendenti;
- Avere un fatturato che non superi i 50 milioni di euro e una produzione del valore non inferiore ai 10 milioni;
- Avere la propria sede nelle regioni del Sud e delle Isole: Campania, Sicilia, Puglia, Sardegna, Calabria, Molise, Basilicata e Abruzzo.
A queste va aggiunto che l’azienda deve essere valutata positivamente rispetto al suo potenziale di crescita e al suo posizionamento sul mercato.
Infine, una piccola integrazione: sono escluse dagli investimenti tutte le aziende in crisi o in risanamento, al contrario sono ammesse le imprese di nuova costituzione (se derivanti dalla fusione o scissione di società preesistenti).
Fondo Cresci al Sud: le spese ammissibili
Ma cosa può realizzare un’azienda che accede al fondo Cresci al Sud? Il fondo in realtà va a finanziare progetti di sviluppo e crescita dimensionale finalizzati alla competitività delle PMI del Sud Italia. Non si escludono, pertanto, percorsi di acquisizione e/o aggregazione.
Invitalia, attraverso il Fondo Cresci al Sud intende sostenere tutte le piccole e medie imprese meridionali che vogliano ingrandirsi, acquisire, trasformarsi in un momento di passaggio generazionale. A ben vedere, in effetti, quella che Invitalia offre a tali aziende è una vera e propria partnership volta all’accrescimento della competitività delle imprese stesse.
Fondo Cresci al Sud: agevolazione per le imprese
Il fondo Cresci al Sud prevede che Invitalia acquisisca azioni, quote, obbligazioni e, più in generale, frazioni del capitale di rischio (in quota minoritaria). L’idea è quella di legare le imprese al fondo per spingerle verso una crescita dimensionale che le posizioni meglio sui mercati.
Ciascun investimento non potrà in nessun caso essere superiore al 15% della dotazione del fondo, inoltre ogni investimento avrà una durata di circa cinque anni e dovrebbe avere un valore compreso nell’ampia forbice che va da 1 a 10 milioni di euro.
Cresci al Sud: scadenza del fondo
Essendo stato aperto nel 2020, il fondo Cresci al Sud resterà aperto fino al 2032. Infatti, è stata fissata a ben 12 anni la validità di tale strumento, una tempistica più che sufficiente per consentire a chiunque sia interessato di strutturare la propria proposta progettuale. Tutte le info sul portale Invitalia.
5 Gennaio 2024 |
Finanziamenti Imprese, la soluzione per sviluppare il business di un azienda oppure avviare una start up.
I finanziamenti alle imprese sono la soluzione per i nuovi imprenditori, gli aspiranti e quelli già in carriera.
Scopri nel dettaglio tutti i tipi di agevolazione e a chi sono riservate.
Finanziamenti imprese: ecco le agevolazioni
Per finanziare il business di un’azienda oppure una start up le soluzioni sono le seguenti:
1. Finanziamenti a fondo perduto per le imprese.
2. Microcredito per i giovani imprenditori.
3. Crowfunding per le start up innovative e le PMI innovative.
4. Finanziamenti Europei per aziende e start up.
5. Contributi a fondo perduto per nuove iniziative imprenditoriali e business già avviati.
Contributi per le imprese
Trovare i fondi per sviluppare il business di una azienda oppure avviare un’attività è una fase delicata che spesso trova risposta sia nei bandi europeì che nei fondi europei che prevedono incentivi a fondo perduto senza alcun vincolo di rimborso, né interessi.
Trattandosi di soluzioni che hanno una disponibilità di fondi limitata, bisogna dotarsi di pazienza e valutare tutte le alternative.
Finanziamenti imprese i bandi per i giovani
Invitalia periodicamente emette bandi per accedere a contributi a fondo perduto.
Un esempio è l’attuale programma Nuove Imprese a Tasso Zero, che offre ai giovani un incentivo per l’avvio di micro o piccole imprese.
Alcuni dati di riferimento:
• Dotazione finanziaria iniziale: 50 milioni di euro.
• Tipo di finanziamento: a tasso zero con restituzione in 8 anni.
• Spesa massima per progetti di spesa: 1,5 milioni di euro ( fino al 75% delle spese totali).
• Per l’elevato numero di richieste, la valutazione delle domande è sospesa fino a quando non saranno disponibili nuove risorse finanziarie.
Questo bando si rivolge anche alla imprenditoria femminile e all’imprenditoria giovanile
Infatti, se l’azienda è composta in prevalenza da donne, sono previste agevolazioni dedicate.
Credito agevolato per le imprese innovative
Invitalia propone Smart&Start, un bando dedicato alle start up che operano nel settore dell’economia digitale e della tecnologia, clicca qui per la documentazione ufficiale.
Alcuni dettagli di riferimento:
• Dotazione finanziaria iniziale: 200 milioni di euro.
• Tipo di finanziamento: mutuo a tasso zero a copertura del 70% dell’investimento totale (80% se l’impresa è formata da donne o giovani under 35).
• Progetti con spese tra 100mila e 1.5 milioni di euro.
Finanziamenti alle imprese in difficoltà
Ecco alcune alternative salva impresa per gestire le esigenze delle aziende in difficoltà.
1. I prestiti bancari attraverso prodotti ad hoc offerti dagli istituti di credito.
2. I prestiti con anticipo su fatture e il debt factoring che prevedono l’utilizzo dei propri crediti (in base alle fatture emesse) come garanzia sul prestito.
3. Il crowdfunding, una forma di finanziamento alle imprese attraverso piattaforme digitali.
Le aziende presentano il loro progetto e richiedono prestiti alla community, senza l’intermediazione delle banche o delle finanziarie.
Se hai domande o dubbi inserisci la tua richiesta nei commenti.
4 Gennaio 2024 |
I fondi europei sono l’opportunità che tutte le imprese e start up vorrebbero avere. Sono contributi agevolati e finanziamenti a fondo perduto concessi dall’Unione Europea che, con la programmazione finanziaria 2014-2020, si è posta l’obiettivo di favorire la crescita economica e la coesione dei paesi Membri.
L’Unione Europea finanzia numerosi progetti e in diversi settori imprenditoriali. Il prossimo progetto finanziato potrebbe essere il tuo!
Usa questa guida per conoscere meglio i finanziamenti europei disponibili, il loro funzionamento e tutti gli aspetti pratici per poterli utilizzare al meglio.
Guida Fondi Europei 2014-2020
Fare i primi passi nel mondo dei finanziamenti europei non è facile e per questo motivo vogliamo darti informazioni utili per orientarti tra le migliori opportunità per le imprese. Solo così puoi trovare il contributo finanziario più adatto per il tuo business.
Questa guida è per te che hai un progetto di business chiaro e una forte motivazione per partire nel migliore dei modi.
I fondi UE in sintesi
La Commissione Europea ha definito diversi programmi di finanziamento per stimolare l’occupazione, lo sviluppo economico e gli investimenti nei Paesi dell’Unione. Tali obiettivi rientrano nel piano settennale 2014-2020 e sono sostenuti da un importante stanziamento di risorse basato sulla trasparenza.
L’accesso è regolamentato attraverso un sistema di presentazione dei progetti a invito, dove nella maggior parte dei casi è richiesto un partenariato con un altro Paese UE o associato. Ecco le fasi principali per accedere alle opportunità di finanziamento:
- individuazione del finanziamento e del partner;
- presentazione della proposta seguendo le indicazioni presenti nell’invito e i requisiti richiesti;
- attesa della verifica di ammissibilità e della valutazione della richiesta del contributo;
- firma della convenzione di sovvenzione in caso di approvazione del finanziamento del progetto;
- gestione del programma di lavoro fino al suo completamento.
Chi può accedere ai fondi europei
Il finanziamento europeo è un aiuto economico per i cittadini UE, quindi anche PMI, enti locali e regionali, amministrazioni centrali e organizzazioni no profit. Ogni programma finanziario applica criteri di ammissibilità differenti.
I settori privilegiati sono quelli innovativi nel campo dell’informatica, della produzione di energie alternative, dell’innovazione tecnologica nei processi produttivi.
Per una panoramica sui finanziamenti europei per le imprese e individuare la migliore soluzione per il tuo business, hai bisogno di uno specialista. Contatta ora il nostro esperto!
Fondi UE e modalità di gestione
L’Unione Europea finanzia progetti e programmi nei settori più diversi. Gli ambiti più interessanti per le imprese e le start up sono quelli relativi alla ricerca e all’innovazione, sviluppo urbano e regionale, agricoltura e sviluppo rurale.
Per conoscere meglio il funzionamento dei finanziamenti dell’Unione Europea è bene saperne di più sulle modalità di gestione, diretta e indiretta.
Fondi diretti
Queste risorse sono gestite direttamente dalla Commissione Europea attraverso programmi finanziari ad hoc e sono erogate sotto forma di sovvenzioni e appalti.
Le prime corrispondono a contributi concessi a progetti coerenti alle politiche UE e sulla base di appositi inviti di presentazione proposte.
I secondi sono utilizzati dalle istituzioni europee per acquistare beni e servizi necessari per lo svolgimento della loro attività e sono regolamentati dai bandi di gara.
Fondi indiretti
Si chiamano anche fondi strutturali e di investimento o fondi SIE e sono finanziati dall’Unione Europea e gestiti dalle autorità locali nazionali e regionali. L’obiettivo comune di questi finanziamenti è quello di attuare le politiche di sviluppo economico e di coesione nei diversi Paesi membri.
Le tipologie di fondi indiretti sono diverse e tra quelle attive in Italia, ci sono il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
Come ottenere i fondi europei
Come si presenta la domanda di finanziamento? Vediamo insieme come le imprese e le start up possono accedere ai fondi europei, mediante sovvenzioni, prestiti e garanzie. Le ultime due categorie sono accessibili attraverso bandi nazionali che ricevono il sostegno dell’Unione Europea.
La procedura di finanziamento
Ogni programma finanziario prevede criteri di ammissibilità diversi, a seconda del settori interessati e del numero di proposte.
I primi passi
- Individua l’invito che t’interessa.
- Leggi gli orientamenti, i criteri di ammissione e i requisiti richiesti.
- Registrare la tua azienda o l’organizzazione presso la Commissione (se richiesto).
- Ricerca il partner se previsto.
- Prepara la tua proposta e tutti i documenti elencati nell’orientamento dello specifico invito.
Se ti affacci per la prima volta al mondo dei finanziamenti UE, devi sapere che oltre a conoscere la teoria sul funzionamento dei fondi europei, occorre individuare la migliore opportunità per il tuo business e saper gestire tutti gli aspetti pratici e burocratici. Affidati alla nostra esperienza e professionalità. Chiedi ora al nostro esperto.
La domanda
La presentazione della domanda può prevedere un’unica fase in cui si redige la richiesta completa, oppure due fasi. Nel caso di questo secondo iter, la presentazione della richiesta andrà gestita prima con la proposta di progetto sintetica e successivamente, se pre-selezionata, con la redazione della domanda completa.
La domanda sarà considerata ricevibile e quindi ammessa alla valutazione, solo se presentata entro i termini previsti e attraverso il sistema elettronico messo a disposizione. Ricorda che per non rischiare che venga respinta, dovrai scrivere la tua proposta in modo conciso e predisporre la documentazione a corredo comprensiva di tutti i moduli amministrativi previsti.
I programmi comunitari più conosciuti
Tra i finanziamenti europei ce ne sono due molto interessanti.
1.Horizon 2020
Si tratta di fondi diretti per i settori della ricerca e dell’innovazione. È uno strumento con cui la Commissione Europea concede un finanziamento a fondo perduto a imprese, università, enti e altri soggetti giuridici con sede in uno Stato membro UE o associato.
2.FESR – Fondo europeo di sviluppo regionale
È uno dei fondi indiretti, definiti anche strutturali e di investimento, ovvero risorse stanziate dall’Unione Europea e gestite dalle autorità regionali. Si tratta di finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti agevolati, garanzia del credito e altri sgravi fiscali.
Il suo obiettivo è quello di ridurre le disparità economiche e sociali tra le diverse regioni e si concretizza nei numerosi bandi regionali pubblicati per le imprese e le start up.
Fondi europei e finanziamenti per le imprese
Gli incentivi per le imprese sono la giusta opportunità per scrivere il futuro del tuo business.
Scopri tutti i bandi di finanziamento e affidati a chi può consigliarti la migliore soluzione.
4 Gennaio 2024 |
Nuova Sabatini 2024 è il finanziamento agevolato che mira a dare nuovo slancio al sistema produttivo italiano.
Lo scopo della legge Sabatini è quello di migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI) per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature ed ogni bene strumentale.
In questo modo, lo strumento si pone come obiettivo quello di accrescere la competitività delle imprese italiane.
Nuova Sabatini 2024: come funziona
Dopo diverse modifiche, con l’ultima versione della Nuova legge Sabatini è stata prevista la possibilità di riconoscere i contributi agevolati alle Pmi anche a fronte di un finanziamento.
Si può accedere alla Nuova Sabatini anche attraverso un leasing finanziario, il finanziamento per le imprese non deve necessariamente erogato a valere sul predetto plafond di provvista Cassa Depositi e Prestiti.
La disciplina della Nuova Sabatini 2024 prevede il seguente funzionamento.
La Cassa Depositi e Prestiti ha costituito un plafond di risorse (importo limite di un fido bancario). Le banche aderenti all’Addendum alla Convenzioni MiSE-ABI-Cdp o le società di leasing, se in possesso di garanzia rilasciata da una banca aderente alle convenzioni, possono utilizzare le risorse a disposizione.
Le risorse finanziarie stanziate devono essere utili per concedere alle PMI finanziamenti agevolati di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli investimenti previsti dalla nuova legge Sabatini.
I predetti finanziamenti possono essere concessi dai menzionati istituti anche mediante l’utilizzo di una provvista alternativa.
Il Mise concede un contributo in favore delle Pmi, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari in relazione agli investimenti realizzati.
Tale contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni.
Le Pmi hanno la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
L’agevolazione può raggiungere la misura massima prevista dalla vigente normativa sul finanziamento bancario, con priorità di accesso.
Nuova Sabatini 2024: quali sono le agevolazioni concesse
Nata con il Decreto Fare, la Nuova Sabatini offre diversi tipi di agevolazioni. Innanzitutto, un finanziamento bancario utile per incentivare investimenti, anche mediante leasing finanziario. Gli investimenti possono avere come oggetto macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature nuove di fabbrica ad uso produttivo.
Il finanziamento agevolato può essere usato anche per altri tipi di spese come hardware, software e tecnologie digitali (spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile).
Il Mise con riferimento alla Nuova Sabatini 2024, rispondendo alle domande frequenti (Faq), ribadisce che il contributo agevolato agevolato concesso copre solo una parte degli interessi sui finanziamenti contratti.
Chi sono i beneficiari?
Beneficiano delle agevolazioni previste dalla legge Sabatini le micro, piccole e medie imprese con i seguenti requisiti.
Sede operativa in Italia; regolare costituzione e iscrizione nel Registro imprese o Registro delle imprese di pesca. Nel pieno e libero esercizio dei propri diritti.
Non devono trovarsi in stato di liquidazione volontaria e/o sottoposte a procedure concorsuali. Inoltre, devono trovarsi in condizioni tali da non risultare impresa in difficoltà così come individuata nel regolamento GBER.
Sono ammesse tutte le imprese operanti in tutti i settori produttivi inclusi agricoltura e pesca. Può presentare domanda anche le imprese del settore Trasporti, nel rispetto dei requisiti imposti nel regolamento comunitario applicabile per settore (regolamento GBER).
Nonché le imprese del Terziario che intendono rinnovare il sistema hardware/software.
Nuova Sabatini: chi è escluso dall’agevolazione
Sono escluse le imprese appartenenti in alcuni settori. In particolare, quelli dell’industria carboniera, con attività finanziarie e assicurative, del settore della fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o prodotti lattiero-caseari.
Poi le imprese che svolgono attività connesse all’esportazione e interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.
Cosa si può fare con l’agevolazione della Nuova Sabatini 208?Con la Nuova Sabatini vengono individuati degli investimenti ammissibili. Come quello che riguarda l’impianto fotovoltaico, a condizione che rientri nella nozione di impianti.
Quindi macchinari, impianti diversi da quelli infissi al suolo, ed attrezzature varie. Inoltre, si possono acquistare arredi e attrezzature, purché si tratti di beni strumentali ad uso produttivo.
Tutti strumenti correlati all’attività svolta dall’impresa ed ubicati presso l’unità locale dell’impresa in cui è realizzato l’investimento.
4 Gennaio 2024 |
Il business plan è uno strumento fondamentale per qualsiasi imprenditore o aspirante imprenditore. Si tratta di un documento che descrive dettagliatamente la tua attività, le tue strategie e i tuoi obiettivi a breve e lungo termine. Scrivere un business plan può sembrare intimidatorio, ma con la giusta guida e pianificazione, è un processo alla portata di tutti.
In questa guida completa, ti forniremo tutto ciò di cui hai bisogno per scrivere un business plan vincente per la tua attività.
Definire gli obiettivi del tuo business plan
Prima di iniziare a scrivere il tuo business plan, è importante definire gli obiettivi che vuoi raggiungere. Chiediti: perché sto scrivendo questo business plan? Quali obiettivi voglio raggiungere? Ad esempio, potresti voler convincere un investitore a finanziare la tua idea o vuoi definire le strategie che utilizzerai per crescere la tua attività.
Analisi di mercato e di settore
La fase successiva è l’analisi di mercato e di settore. Questa è una parte importante del business plan poiché ti aiuterà a comprendere il contesto in cui opererai, identificare i tuoi competitor e valutare la domanda per i tuoi prodotti o servizi. Cerca di trovare statistiche aggiornate sul tuo mercato di riferimento e di analizzare le tendenze di mercato.
Struttura del business plan
Un business plan ben strutturato è essenziale per comunicare efficacemente le tue idee. La struttura del business plan dovrebbe comprendere i seguenti elementi:
- Riassunto esecutivo: è la presentazione sintetica del business plan.
- Analisi di mercato e di settore: come abbiamo visto prima, questa sezione è importante per comprendere il contesto in cui operi.
- Strategie e piani operativi: descrizione dettagliata delle strategie e dei piani operativi che userai per raggiungere i tuoi obiettivi.
- Prodotti o servizi: descrizione dettagliata dei prodotti o servizi che offrirai.
- Analisi SWOT: valutazione delle forze, delle debolezze, delle opportunità e delle minacce per la tua attività.
- Pianificazione finanziaria: come vedremo nel prossimo paragrafo, questa sezione è importante per pianificare i costi e le entrate.
Pianificazione finanziaria
La pianificazione finanziaria è uno dei punti più importanti del business plan, poiché ti aiuterà a stimare i costi e le entrate necessarie per la tua attività. È importante pianificare i costi in modo dettagliato, compresi i costi fissi e variabili, e stimare le entrate in base alle tue previsioni di vendita. In questa sezione, dovresti anche includere una previsione dei flussi di cassa per i prossimi anni.
Revisione del business plan
Una volta che hai scritto il tuo business plan, è importante rivederlo attentamente per assicurarti che sia completo e ben strutturato. Chiediti se hai coperto tutti gli aspetti del tuo business e se hai incluso tutti i dettagli necessari per convincere i tuoi stakeholder. Chiedi anche il parere di colleghi o amici che potrebbero offrire un punto di vista diverso.
Un business plan ben strutturato è essenziale per il successo del tuo progetto imprenditoriale. Attraverso una pianificazione dettagliata, l’analisi del mercato e dei competitor, e una previsione finanziaria accurata, potrai convincere gli investitori e avviare la tua attività con le migliori possibilità di successo.
Se hai bisogno di ulteriore supporto nella creazione del tuo business plan, non esitare a rivolgerti a consulenti esperti del settore che possono offrirti un punto di vista esterno e indipendente sulla tua attività, aiutandoti a identificare le aree di miglioramento e a creare un piano d’azione vincente. Ricorda che un business plan ben strutturato e preciso può fare la differenza tra un’attività di successo e una destinata al fallimento, quindi non sottovalutare l’importanza di questo strumento essenziale per la tua attività imprenditoriale.
FAQ Business Plan
Cos’è un Business Plan?
Un Business Plan è un documento che descrive i dettagli di un’idea imprenditoriale, compresa la sua struttura, i suoi obiettivi, le sue proiezioni finanziarie e le strategie di marketing.
Perché è importante creare un Business Plan?
Creare un Business Plan aiuta gli imprenditori a sviluppare una visione chiara e realistica del loro progetto imprenditoriale, aiutandoli a capire se l’idea può essere profittevole e se ha senso finanziariamente.
Quali sono i componenti principali di un Business Plan?
I componenti principali di un Business Plan includono una descrizione dell’idea imprenditoriale, un’analisi di mercato, una strategia di marketing, una descrizione dell’organizzazione e della struttura aziendale, e proiezioni finanziarie.
Chi dovrebbe scrivere un Business Plan?
Un Business Plan dovrebbe essere scritto da chiunque stia cercando di avviare un’attività imprenditoriale o stia cercando di ottenere finanziamenti per un progetto.
Quali sono i vantaggi di creare un Business Plan?
I vantaggi di creare un Business Plan includono una maggiore comprensione dell’idea imprenditoriale, una maggiore consapevolezza delle opportunità di mercato, una maggiore fiducia nella fattibilità dell’idea e una maggiore possibilità di ottenere finanziamenti.
Cosa succede se il Business Plan cambia?
È normale che un Business Plan cambi nel tempo, a seconda delle circostanze. È importante mantenere il documento aggiornato e rivisitarlo periodicamente per assicurarsi che sia sempre allineato alle esigenze attuali dell’azienda.
Dove posso trovare aiuto per scrivere un Business Plan?
Ci sono molte risorse disponibili per aiutare a scrivere un Business Plan, tra cui guide online, consulenti aziendali e servizi di supporto imprenditoriale.
Quali sono i consigli per scrivere un Business Plan efficace?
Per scrivere un Business Plan efficace, è importante definire in modo chiaro l’idea imprenditoriale, fare una ricerca di mercato accurata, utilizzare dati concreti nelle proiezioni finanziarie, e presentare il documento in modo professionale e ben strutturato.
Cosa succede dopo che ho scritto il mio Business Plan?
Dopo aver scritto il tuo Business Plan, puoi utilizzarlo come guida per avviare la tua attività imprenditoriale o per ottenere finanziamenti. È importante monitorare regolarmente i risultati e aggiornare il piano di conseguenza.
Cosa devo fare se ho difficoltà a scrivere un Business Plan?
Se hai difficoltà a scrivere un Business Plan, puoi cercare aiuto da consulenti aziendali, mentori o servizi di supporto imprenditoriale. Inoltre, ci sono molte risorse online disponibili che offrono consigli e linee guida per scrivere un Business Plan efficace.
3 Gennaio 2024 |
Il bando InnovaCultura finanzia con contributi a fondo perduto le imprese culturali che presentino (da sole o in rete) progetti innovativi per il rilancio del settore. Ciascun progetto deve avere un valore non inferiore ai 50 mila euro e non deve superare i 200 mila. Le domande si possono presentare nella prima metà di marzo 2024 e non sono pochi gli interventi finanziabili.
L’agevolazione è stata pensata nell’ambito del PR FESR 2021-2027, rientra pienamente nell’ambito dei tanti finanziamenti Regione Lombardia e può beneficiare di uno stanziamento iniziale pari a 6 milioni di euro. In questa breve scheda andremo ad approfondire tutti i principali dettagli del bando InnovaCultura.
Bando InnovaCultura: i beneficiari e i requisiti
Come prima cosa, andiamo a verificare chi può partecipare al bando InnovaCultura e quali sono i requisiti che bisogna possedere (il primo passo quando si parla di finanziamenti a fondo perduto). Innanzitutto, bisogna precisare che le domande possono essere presentate da MPMI (micro, piccole e medie imprese) sia singole che in partenariato, purché abbiano una sede in Lombardia e a patto che operino nel comparto culturale.
In sostanza, parliamo di imprese che svolgano attività culturali nei seguenti ambiti:
- Arti visive e performative;
- Editoria (anche digitale e multimediale);
- Musica e radio;
- Televisione e cinema;
- Videogiochi.
Possono partecipare al bando InnovaCultura anche quelle imprese lombarde che si occupano di architettura e comunicazione, a patto però che presentino progetti insieme a partner più strettamente legati al mondo della cultura (musei, archivi, biblioteche, complessi monumentali, siti archeologici).
Bando InnovaCultura: interventi ammissibili
Ma quali interventi possono beneficiare del contributo a fondo perduto? Il bando InnovaCultura copre, a ben vedere, una buona varietà di tipologie di spesa:
- Spese relative al personale impiegato nell’ambito del progetto;
- Spese per l’acquisto di apparecchiature, strumentazioni e attrezzature necessarie per la realizzazione del progetto (fino al 30% dell’importo totale e comprese di trasporto e installazione);
- Spese sostenute per acquisire servizi o per beneficiare di collaborazioni (non oltre il 40% del valore totale del progetto presentato);
- Spese sostenute per la presentazione di fidejussione.
Infine, come accade solitamente per tutti i bandi analoghi, anche InnovaCultura prevede una voce di spesa per i costi indiretti forfettari, che in questo caso ammontano al 7% dei costi diretti sostenuti da ciascuno dei partner che hanno dato vita alla proposta progettuale.
Quanto si può ottenere con il bando InnovaCultura
Ma veniamo ad uno dei punti che certamente destano maggiore interesse: l’entità e la forma dell’agevolazione. Il bonus previsto dal bando InnovaCultura si sostanzia nella concessione di un contributo a fondo perduto che copre fino al 70% dei costi previsti nel progetto presentato.
Ciascun progetto dovrà avere un valore complessivo compreso tra un minimo di 50 mila euro (30 mila per i progetti in partenariato con enti riconosciuti come musei, archivi e biblioteche) e un massimo di 200 mila euro.
Bando InnovaCultura: quando inviare la domanda
Infine, andiamo ad approfondire tempistiche e scadenze. La domanda per partecipare a InnovaCultura può essere presentata a partire dal 1 marzo 2024 (ore 10:30) ed entro e non oltre le ore 12:00 del 12 marzo 2024.
3 Gennaio 2024 |
Il bando Scoperta Imprenditoriale finanzia
progetti di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno d’Italia. L’agevolazione è stata prevista dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed è stata finanziata con ben 300 milioni di euro.
Possono partecipare al bando tutte le aziende che siano in grado di presentare un progetto di ricerca e sviluppo nelle regioni del Sud Italia: Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Ciascun progetto deve avere un valore minimo di 1 milione di euro e un importo massimo di 5 milioni. Scoperta Imprenditoriale è aperto sia a singole aziende che a gruppi di imprese (massimo 3, di cui una deve necessariamente essere una PMI, a patto che ciascuna sostenga almeno il 10% dei costi ammissibili a finanziamento).
Come molti finanziamenti agevolati, anche Scoperta Imprenditoriale finanzierà tutti i progetti ammissibili fino a esaurimento dei fondi. Per questo è importante presentare la domanda quanto prima. I progetti possono essere inviati a partire dalle 10:00 del 7 febbraio 2024, ma la compilazione è aperta già dal 24 gennaio dello stesso anno.
Il bando Mimit Scoperta Imprenditoriale prevede sia un contributo diretto alla spesa (tra il 25% e il 35% a seconda della dimensione dell’azienda beneficiaria) che un finanziamento agevolato (che copre fino al 50% dei costi ammissibili.
E a proposito di costi ammissibili: Scoperta Imprenditoriale copre spese per il personale, spese per beni e servizi materiali (apparecchiature e strumentazioni utili per lo svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo) e spese per servizi immateriali (come le consulenze o l’acquisizione di licenze e brevetti).
L’obiettivo del bando è ovviamente quello di favorire lo sviluppo economico delle regioni più in difficoltà e aumentare la competitività delle imprese che operano al Sud. In questo senso, Scoperta Imprenditoriale è uno dei tanti bandi Mimit nati proprio con l’obiettivo di sostenere l’imprenditoria del Mezzogiorno.
3 Gennaio 2024 |
Esistono bandi specifici per aiutare le donne ad avviare un’attività in proprio in Italia.
Questi programmi offrono contributi a fondo perduto, sovvenzioni e prestiti per aiutare appunto le donne ad avviare la propria attività.
In questa guida andremo a vedere i migliori bandi attivi nel quest’anno.
Imprenditoria Femminile: le agevolazioni
Le opportunità per le imprese femminili sono molte e tutte hanno l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito.
CoopstartupHER
CoopstartupHER è un progetto della Commissione Pari Opportunità di Legacoop e Coopfond che aiuta le persone a trasformare le loro idee in cooperative.
Questa iniziativa mira a creare più posti di lavoro, soprattutto per le donne finanziando con un contributo a fondo perduto di 10.000 euro e altre opportunità per le idee imprenditoriali selezionate.
Incentivi Imprenditoria Femminile Editoria
Il Dipartimento per l’Informazione Pubblica e l’Editoria finanzierà progetti che aiutino le donne a trovare lavoro nel settore dell’editoria o che le aiutino ad avviare un’attività in proprio.
Sono disponibili incentivi fino a 200.000 euro a persona.
Nuovo SELFIEmployment
Il Nuovo SELFIEmployment fornisce prestiti senza interessi né garanzie per l’avvio di piccole imprese promosse da NEET (giovani tra i 18 e i 29 anni), donne inattive e disoccupati di lunga durata, su tutto il territorio nazionale. La domanda va presentata online attraverso il portale di Invitalia, il soggetto promotore.
ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero
Il programma ON – Oltre Nuove imprese a Tasso Zero è una combinazione di un finanziamento a fondo perduto e di un prestito a tasso zero per sostenere micro e piccole imprese composte prevalentemente o interamente da giovani sotto i 35 anni o da donne di qualsiasi età. Finanzia progetti di investimento che mirano alla creazione di nuove imprese o all’espansione, alla diversificazione o alla trasformazione di imprese esistenti. La domanda deve essere presentata attraverso il sito web di Invitalia.
Fondo Impresa Donna
Il Fondo Impresa Donna è un bando che prevede un contributo a fondo perduto per le imprese a prevalente partecipazione femminile.
Finanziamenti Regionali
Solitamente le Regioni stanziano dei contributi a fondo perduto nella percentuale minima del 50% e massima del 80%. La quota restante è da restituire con rate mensili a tasso agevolato.
Fondo di Garanzia
In questo caso parliamo di accesso semplificato alla garanzia dello Stato, con copertura fino al 80% del finanziamento richiesto. Si rivolge sia alle imprese femminili che alle professioniste.
Microcredito
È un finanziamento concesso alle imprese già avviate e alle professioniste per accedere al sistema bancario anche senza fornire garanzie.
Come richiedere i finanziamenti per le imprese e le startup al femminile
Cosa devi fare per ottenere le agevolazioni per le donne imprenditrici?
La prima cosa è verificare l’ampia proposta di bandi pubblici pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e dalle Regioni e individuare quello che fa per te.
Se è la tua prima volta, potresti trovare alcune difficoltà perché il funzionamento dei bandi è piuttosto articolato.
Invece, se hai già provato ad accedere ai contributi per le imprese, conosci la complessità e sai che ci vuole tempo ed esperienza per predisporre la documentazione.
In entrambi i casi, potrai ricevere l’assistenza adeguata di un team di specialisti della finanza agevolata che ricercherà per te il bando ad hoc per la tua business idea e ti aiuterà con la burocrazia. Chiedi ora al nostro esperto!
Il bando
Prima di procedere con la compilazione della domanda di finanziamento è fondamentale leggere quali sono i requisiti di accesso e le modalità d’invio della richiesta.
Non solo, il testo integrale del bando è suddiviso in diverse sezioni e in ciascuna trovi informazioni utili sul funzionamento del provvedimento; ecco le più importanti:
- i potenziali beneficiari;
- tipologie di intervento agevolabili;
- spese ammissibili;
- entità e forma dell’agevolazione;
- domanda di finanziamento;
- condizioni e vincoli del beneficiario;
- modalità e tempistiche di erogazione.
La domanda di finanziamento
La procedura per presentare la richiesta di ammissione alle agevolazioni è telematica, ovvero avviene mediante una piattaforma online dove occorre accreditarsi.
I passi successivi sono la compilazione del modulo online, il caricamento degli allegati a corredo della domanda, per esempio il business plan per la valutazione della fattibilità del progetto e la firma digitale.
Cosa non deve mancare nel business plan
La redazione del piano d’impresa richiede tempo, competenze e cura dei dettagli.
All’interno dovrai descrivere l’attività, presentare l’analisi del mercato di riferimento, i competitors e la strategia commerciale.
Non solo, dovrai prevedere una parte più tecnica completa di tutti gli aspetti economici e finanziari e un piano previsionale degli investimenti.
Attenzione
Per essere sicuro che la richiesta venga accettata, ricordati di presentare la domanda solo se hai i requisiti, rispettando la scadenza e inviandola completa secondo quanto indicato nel bando.
Scrivere un business plan efficace e predisporre la documentazione sono due attività che puoi delegare.
Affidati alla nostra esperienza, richiedi il contatto del nostro esperto.
Mettendoti in buone mani, avrai più tempo per seguire la fase avvio e sviluppo del tuo business e soprattutto più possibilità di ottenere il finanziamento.
Imprenditoria femminile agevolazioni per imprese che valgono
Si dice che l’intuito femminile non sbaglia mai, quindi dai forma alla tua idea di business e investi nel tuo successo. Noi possiamo aiutarti a scrivere il futuro della tua impresa e ricercare il bando giusto per farti ottenere le agevolazioni migliori.
FAQ Imprenditoria Femminile
Quali sono le opzioni di finanziamento disponibili per le imprenditrici?
Ci sono molte opzioni di finanziamento disponibili per le imprenditrici, tra cui prestiti bancari, finanziamenti tramite investitori privati o venture capital, sovvenzioni governative e programmi di microfinanza.
Quali sono i requisiti per ottenere un finanziamento per l’imprenditoria femminile?
I requisiti possono variare a seconda del tipo di finanziamento, ma di solito le imprenditrici dovranno dimostrare di avere una buona idea di business, un piano d’impresa ben sviluppato e una solida storia creditizia. Inoltre, alcune sovvenzioni e finanziamenti sono specifici per determinati settori o territori.
Quali sono i vantaggi di ottenere un finanziamento specifico per l’imprenditoria femminile?
Oltre ai vantaggi finanziari, come tassi di interesse più bassi o una maggiore flessibilità nelle condizioni del prestito, ottenere un finanziamento specifico per l’imprenditoria femminile può offrire alle imprenditrici accesso a mentorship, networking e risorse per sviluppare ulteriormente la propria attività.
Come posso trovare finanziamenti specifici per l’imprenditoria femminile?
Ci sono molte organizzazioni e istituzioni che offrono finanziamenti specifici per l’imprenditoria femminile, come banche, organizzazioni senza scopo di lucro e associazioni di settore. È possibile cercare online o rivolgersi alle associazioni di categoria per trovare opportunità di finanziamento adatte alle proprie esigenze.
Cosa devo fare per prepararmi per un colloquio per un finanziamento per l’imprenditoria femminile?
Per prepararsi a un colloquio per un finanziamento per l’imprenditoria femminile, è importante avere un piano d’impresa dettagliato, essere preparati a rispondere alle domande sulla propria attività e dimostrare di avere una solida conoscenza del mercato di riferimento. Inoltre, è consigliabile preparare un piano di ripagamento dettagliato e dimostrare di avere una solida strategia per il successo a lungo termine dell’attività.
Quali sono i rischi associati ai finanziamenti per l’imprenditoria femminile?
Come con qualsiasi tipo di finanziamento, ci sono rischi associati ai prestiti per l’imprenditoria femminile, come il rischio di default o di fallimento dell’attività. È importante avere un piano d’impresa solido e una strategia a lungo termine per mitigare questi rischi.
Quali sono alcune delle sfide che le imprenditrici possono incontrare nel cercare finanziamenti per la propria attività?
Le imprenditrici possono incontrare sfide nel cercare finanziamenti per la propria attività, tra cui la difficoltà di ottenere prestiti bancari a causa di stereotipi di genere o di una storia creditizia meno solida rispetto agli uomini. Inoltre, alcune imprenditrici possono avere difficoltà ad accedere alle risorse e al networking necessari per ottenere finanziamenti o sovvenzioni.
Quali sono alcune organizzazioni che offrono finanziamenti specifici per l’imprenditoria femminile?
Ci sono molte organizzazioni che offrono finanziamenti specifici per l’imprenditoria femminile, tra cui la Banca Europea per gli Investimenti, la Fondazione delle donne e l’Associazione italiana donne per lo sviluppo. Inoltre, molte banche e istituzioni finanziarie offrono programmi specifici per le imprenditrici.
Quali sono i vantaggi dell’imprenditoria femminile per l’economia?
L’imprenditoria femminile può portare molti vantaggi all’economia, come la creazione di posti di lavoro, l’aumento della diversità e dell’innovazione nel mercato e la promozione di un maggiore equilibrio di genere nel mondo degli affari. Inoltre, molte imprenditrici hanno dimostrato di avere una maggiore attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale, che può avere un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità.
Come posso trovare supporto e risorse per avviare la mia attività imprenditoriale?
Ci sono molte organizzazioni e risorse disponibili per le imprenditrici che desiderano avviare la propria attività, come associazioni di settore, programmi di mentorship, organizzazioni senza scopo di lucro e istituzioni finanziarie che offrono finanziamenti e prestiti a tassi agevolati. Inoltre, ci sono molte comunità online e offline di imprenditrici che possono fornire supporto e risorse durante il processo di avvio dell’attività.