Bando Regione Marche finanziamento a fondo perduto creazione nuove imprese

Bando Regione Marche finanziamento a fondo perduto creazione nuove imprese

Il bando Sostegno alla creazione di impresa nella Regione Marche è un’iniziativa finalizzata a sostenere la creazione di nuove realtà produttive o di servizio nella regione Marche, con l’obiettivo di creare nuova occupazione.

Il bando prevede un contributo a fondo perduto per le imprese, i liberi professionisti e gli studi professionali che si costituiscono successivamente alla pubblicazione del bando e dopo la presentazione della domanda di contributo da parte di un soggetto disoccupato avente i requisiti indicati nell’avviso pubblico.

Chi può partecipare al bando Regione Marche finanziamento a fondo perduto creazione nuove imprese

Per poter presentare domanda di contributo al bando per la creazione di impresa nella Regione Marche, è necessario essere disoccupati (inclusi gli inoccupati) e iscritti ai CPI. I

E’ richiesto di essere residenti nei comuni della regione Marche e di avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Anche i soggetti iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) possono presentare domanda, ma devono soddisfare i requisiti di disoccupazione e residenza nella regione Marche al momento della costituzione dell’impresa.

Successivamente all’invio della domanda, possono essere ammesse a contributo le nuove imprese, i liberi professionisti e gli studi professionali che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Sono costituiti successivamente alla data di pubblicazione dell’avviso sul BURM e dopo la presentazione della domanda di contributo
  • Sono iscritti alla Camera di Commercio dopo la pubblicazione dell’avviso e dopo la presentazione della domanda di contributo (nel caso di imprese)
  • Hanno almeno una sede operativa in uno dei comuni della regione Marche al momento della liquidazione del contributo
  • Soddisfano i criteri delle PMI
  • Hanno soci esclusivamente persone fisiche

Per i liberi professionisti e gli studi professionali, non è prevista l’iscrizione alla CCIAA.

Quali spese finanzia il bando Regione Marche finanziamento a fondo perduto creazione nuove imprese

Il bando per il finanziamento a fondo perduto per la creazione di nuove imprese nella Regione Marche mira a sostenere la creazione di nuove realtà produttive o di servizio, compresi gli studi professionali, singoli o associati, e i liberi professionisti. Le attività finanziate dovranno avere sede operativa nella regione Marche e essere in grado di creare nuova occupazione.

Con questo bando, sarà possibile ottenere un contributo a fondo perduto fino al 50% dell’investimento totale, fino a un massimo di 50.000 euro. Il finanziamento sarà erogato in tre tranche: il 50% all’avvio dell’attività, il 30% a metà del progetto e il rimanente 20% al completamento del progetto. Si tratta di un’opportunità interessante per chi desidera avviare una nuova attività nella regione, promuovendo lo sviluppo economico locale e creando nuova occupazione.

Le attività finanziate dovranno essere innovative e sostenibili, in linea con le politiche regionali di sviluppo sostenibile. I soggetti ammissibili a contributo dovranno soddisfare i requisiti di disoccupazione e residenza nella regione Marche, come specificato nell’avviso pubblico.

Il bando per il finanziamento a fondo perduto per la creazione di nuove imprese nella Regione Marche rappresenta un’opportunità per chi desidera avviare una nuova attività innovativa e sostenibile nella regione, creando nuova occupazione e sostenendo lo sviluppo economico locale.

Importo finanziato dal bando Regione Marche finanziamento a fondo perduto creazione nuove imprese

Il bando per il finanziamento a fondo perduto per la creazione di nuove imprese nella Regione Marche prevede una dotazione finanziaria complessiva di € 7.000.000,00. Di questa somma, una quota pari ad € 180.000,00 sarà riservata alle nuove imprese costituite da lavoratori fuoriusciti da crisi aziendali, volte al rilevamento dell’attività stessa o di parte di essa, o all’avvio di nuove realtà produttive e di servizio nell’ambito di progetti ammessi a contributo a valere sul Fondo Assist.

Ciascuna impresa (inclusi liberi professionisti e gli studi professionali) potrà accedere a un solo contributo, per un importo massimo di € 20.000,00. Questo significa che, in caso di approvazione della domanda di contributo, l’impresa riceverà un finanziamento a fondo perduto fino al 50% dell’investimento totale, fino a un massimo di € 20.000,00.

Il bando per il finanziamento a fondo perduto per la creazione di nuove imprese nella Regione Marche rappresenta un’opportunità interessante per chi desidera avviare una nuova attività nella regione, con l’obiettivo di creare nuova occupazione e promuovere lo sviluppo economico locale. Grazie alla dotazione finanziaria complessiva di € 7.000.000,00, sarà possibile ottenere un contributo a fondo perduto fino al 50% dell’investimento totale, fino a un massimo di € 20.000,00 per ciascuna impresa.

Scadenza del bando Regione Marche finanziamento a fondo perduto creazione nuove imprese

Il bando per il finanziamento a fondo perduto per la creazione di nuove imprese nella Regione Marche prevede una seconda finestra di presentazione delle domande di contributo, che decorrerà dal 01/05/2023 fino alla scadenza del 31/07/2023. La dotazione finanziaria per questa finestra sarà pari ad € 3.500.000,00.

Bando Invitalia Bonus Export Digitale come accedere al Finanziamento

Bando Invitalia Bonus Export Digitale come accedere al Finanziamento

Il Bando Invitalia Bonus Export Digitale è un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia ICE, volta a sostenere le microimprese italiane nel loro percorso di internazionalizzazione.

Grazie al finanziamento a fondo perduto previsto dal Bonus Export Digitale, le microimprese manifatturiere italiane potranno investire in soluzioni digitali avanzate finalizzate alla promozione e alla vendita di prodotti e servizi sui mercati internazionali, migliorando la propria competitività sul mercato globale.

Chi può partecipare al Bando Invitalia Bonus Export Digitale

Il contributo previsto dal bando Invitalia Bonus Export Digitale è destinato alle seguenti piccole e microimprese manifatturiere iscritte al registro delle imprese:

  • Società
  • Ditte individuali
  • Artigiani
  • Reti
  • Consorzi

Le principali attività manifatturiere coperte dal contributo sono quelle classificate nell’ATECO C dal 10.00.00 al 33 e includono:

  • Industrie alimentari
  • Industria del legno e dei mobili
  • Confezione di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e pelliccia
  • Fabbricazione di prodotti in metallo
  • Altre attività manifatturiere come:
    • Gioielli
    • Macchinari e apparecchiature
    • Stampa
    • Pelle
    • Gomma
    • Plastiche
    • Chimici
    • Elettronica
    • Elettromedicali

Quali spese finanzia il Bando Invitalia Bonus Export Digitale

Il Bonus Export Digitale è un finanziamento a fondo perduto che copre le spese sostenute dalle microimprese manifatturiere italiane per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate, con il Bonus Export Digitale le imprese potranno migliorare la loro competitività sul mercato globale e sviluppare la loro attività di esportazione all’estero, adottando soluzioni digitali innovative.

Le prestazioni finanziabili dal bando puntano a sostenere i processi di internazionalizzazione attraverso una vasta gamma di servizi, tra cui:

  • La realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile
  • La realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web
  • La realizzazione di servizi accessori all’e-commerce
  • La realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale
  • Digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione
  • Servizi di CMS (Content Management System)
  • L’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing
  • Servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano
  • L’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi organizzativi

È importante sottolineare che le soluzioni digitali devono essere fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate per poter essere finanziate dal bando. Verifica se la tua impresa è ammissibile e investi in soluzioni digitali innovative per sviluppare la tua attività di esportazione all’estero.

Importo finanziato dal bando Invitalia Bonus Export Digitale

Il bando Bonus Export Digitale, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dall’Agenzia ICE, mette a disposizione delle microimprese manifatturiere italiane risorse finanziarie per un valore complessivo di 30.000.000,00 euro. Con a questo contributo a fondo perduto, le imprese potranno investire in soluzioni digitali innovative per sviluppare la loro attività di esportazione all’estero.

Il contributo è concesso in regime de minimis per importi diversi a seconda del tipo di impresa. In particolare:

  • Le imprese potranno ricevere un contributo di 4.000 euro a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro.
  • Le reti e i consorzi, invece, potranno ricevere un contributo di 22.500 euro a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.

Il finanziamento copre solo il 50% delle spese ammissibili, il che significa che le microimprese dovranno coprire la restante metà delle spese con risorse proprie o attraverso altre fonti di finanziamento. Verifica se la tua impresa è ammissibile al bando Bonus Export Digitale e presenta subito la domanda per accedere alle risorse finanziarie messe a disposizione dal MAECI e dall’Agenzia ICE.

Bando Nuova Impresa 2023: Finanziamento a Fondo Perduto per Nuove Imprese

Bando Nuova Impresa 2023: Finanziamento a Fondo Perduto per Nuove Imprese

Il Bando Nuova Impresa 2023, promosso in collaborazione con Unioncamere Lombardia, ha l’obiettivo di sostenere l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale, grazie all’erogazione di contributi a fondo perduto sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese,

il Bando Nuova Impresa 2023 promosso dalla Regione Lombardia con deliberazione n. 7699 del 28 dicembre 2022 è un’opportunità  per coloro che desiderano avviare una nuova attività imprenditoriale. L’iniziativa, in continuità con le precedenti edizioni, si propone di favorire la nascita di imprese innovative, sostenibili e in grado di generare occupazione.

Chi può partecipare al Bando Nuova Impresa 2023

Possono presentare domanda per il Bando Nuova Impresa 2023 le MPMI – micro, piccole e medie imprese attive e iscritte al Registro delle Imprese a decorrere dal 1° gennaio 2023 e con partita IVA attivata nel termine massimo di dodici mesi precedenti all’iscrizione al Registro delle Imprese.

Inoltre, possono partecipare al Bando Nuova Impresa 2023 anche i lavoratori autonomi con partita IVA individuale che rispettano i seguenti requisiti:

  • non sono iscritti al Registro delle Imprese;
  • hanno dichiarato l’inizio dell’attività ad uno degli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate oppure ad un ufficio provinciale dell’Imposta sul Valore Aggiunto della stessa Agenzia;
  • hanno la partita IVA attribuita dall’Agenzia delle Entrate attiva a decorrere dal 1° gennaio 2023;
  • hanno il domicilio fiscale in Lombardia.

Il bando a rivolto tutti coloro che intendono avviare una nuova attività imprenditoriale o lavorare come professionisti autonomi, grazie all’accesso a un finanziamento a fondo perduto che consente di coprire i costi di avvio dell’impresa o dell’attività professionale.

Quali spese finanzia il Bando Nuova Impresa 2023

Sono ammissibili al Bando Nuova Impresa 2023 esclusivamente le spese per l’avvio della nuova impresa, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA, sostenute e quietanzate dopo la data di apertura della partita IVA all’Agenzia delle Entrate (dal 1° gennaio 2022 per i lavoratori autonomi con partita IVA e entro il termine massimo di dodici mesi precedenti all’iscrizione al Registro delle imprese) e fino alla data di presentazione della domanda di contributo (che sarà stabilita dal bando nel limite massimo del 30 aprile 2024) e in ogni caso per spese sostenute e quietanzate entro il 31 dicembre 2023.

Le spese ammissibili, al netto di IVA, sono le seguenti:

  • Acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi, incluse le spese per il montaggio/trasporto/manodopera e realizzazione di strutture, anche in muratura, strettamente collegate. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all’attività svolta (non sono ammessi gli autoveicoli).
  • Acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 60% della spesa totale di progetto.
  • Acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone e cellulari).
  • Registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità.

Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa in conto corrente:

  • Onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa (al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente).
  • Onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio d’impresa, nei seguenti ambiti: marketing e comunicazione; logistica; produzione; personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa; contrattualistica; contabilità e fiscalità.
  • Spese relative alle consulenze specialistiche legate alla registrazione allo sviluppo di marchi e brevetti, nonché per le certificazioni di qualità di cui alla relativa voce di spesa in conto capitale.
  • Canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa.
  • Sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell’attività) e strumenti di comunicazione e promozione (es. messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari, etc).

In sostanza, il Bando Nuova Impresa 2023 sostiene le spese necessarie per l’avvio di una nuova attività imprenditoriale, inoltre, grazie alla varietà delle spese ammissibili, il Bando Nuova Impresa 2023 consente di coprire molteplici aspetti del processo di avvio di un’attività, sia dal punto di vista degli investimenti iniziali, sia dal punto di vista delle spese correnti.

Il Bando Nuova Impresa 2023 prevede un contributo a fondo perduto, ovvero una somma di denaro che viene erogata una sola volta e non deve essere restituita. Inoltre, il contributo è proporzionale alle spese ammissibili sostenute, fino a un massimo di 35.000 euro per impresa.

Per partecipare al Bando Nuova Impresa 2023 è necessario presentare una domanda online entro la data di scadenza indicata nel bando. Le domande verranno valutate da una commissione che assegnerà il contributo in base alla qualità e alla fattibilità del progetto imprenditoriale.

Il Bando Nuova Impresa 2023 è un’occasione per chi desidera avviare una nuova attività imprenditoriale in Lombardia, offrendo un sostegno concreto e mirato alle spese necessarie per l’avvio dell’impresa.

Importo finanziato dal bando Nuova Impresa 2023

La dotazione finanziaria iniziale destinata allo Sportello Nuova Impresa 2023 ammonta a € 1.000.000,00. Si tratta di una somma significativa che consente di sostenere numerose attività imprenditoriali e lavori autonomi in Lombardia.

L’agevolazione prevista dal Bando Nuova Impresa 2023 consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile, nel limite massimo di 10.000 euro. È importante notare che i progetti devono prevedere un investimento minimo di 3.000 euro per poter accedere all’agevolazione.

Il contributo è concesso a fronte di un budget di spesa composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente. È possibile presentare domande di contributo che prevedono esclusivamente spese in conto capitale.

Grazie all’agevolazione offerta dal Bando Nuova Impresa 2023, è possibile sostenere le spese necessarie per l’avvio di una nuova attività imprenditoriale o lavoro autonomo in Lombardia, con un contributo a fondo perduto che riduce significativamente i costi iniziali.

Scadenza del bando Nuova Impresa 2023

È importante segnalare che il periodo di presentazione delle domande di contributo per il Bando Nuova Impresa 2023 è fissato dalle ore 14.00 del 27 aprile 2023 alle ore 12.00 del 28 marzo 2024.

Durante questo periodo, le imprese interessate potranno presentare la propria domanda online, compilando l’apposito modulo e allegando tutta la documentazione richiesta dal bando.

È consigliabile presentare la domanda il prima possibile per evitare eventuali problemi o ritardi nell’elaborazione della stessa. Inoltre, si raccomanda di verificare con attenzione tutti i requisiti e le modalità di presentazione della domanda, al fine di evitare errori o omissioni che potrebbero pregiudicare l’ammissione al bando.

Bando WeSportUP: Programma di accelerazione di Start up e di Innovazione

Bando WeSportUP: Programma di accelerazione di Start up e di Innovazione

WESPORTUP è un programma di accelerazione di startup e di innovazione in ambito sport e salute, nato con l’obiettivo di far crescere in Italia uno dei più importanti ecosistemi di innovazione al mondo in questo settore. Il programma si pone l’obiettivo di ricercare e far crescere le migliori startup italiane, attrarre talenti dall’estero e collaborare con i principali attori del sistema – federazioni, club, aziende ed investitori – al fine di puntare alle Olimpiadi più innovative e sostenibili mai organizzate.

Esploreremo nel dettaglio il programma WeSportUP, analizzando i suoi obiettivi, le sue caratteristiche principali e i benefici per le startup che partecipano.

Chi può partecipare al bando WeSportUp

Il programma WeSportUP è aperto a tutte le startup che operano nel settore sport tech o benessere. Possono partecipare al programma le startup in fase di MVP/prototipo, seed e pre seed, prime traction sul mercato e scale up. Inoltre, il bando accetta anche candidature da aziende ancora non costituite, a condizione che la società venga costituita entro 2 mesi dall’ingresso nel programma.

Per partecipare al programma WeSportUP, le startup devono rispondere ai seguenti requisiti:

  • Operare nel settore dello sport tech o benessere;
  • Essere in fase di MVP/prototipo, seed e pre seed, prime traction sul mercato o scale up;
  • Essere costituite come società (o in via di costituzione entro 2 mesi dall’ingresso nel programma).

Le startup che partecipano al programma devono essere disposte a collaborare con altri partecipanti e a condividere le loro conoscenze e competenze per il beneficio del gruppo.

Per candidarsi al bando WeSportUP, le startup devono compilare un form online sul sito ufficiale del programma e fornire informazioni dettagliate sulla propria attività e sulle motivazioni che le spingono a partecipare al programma. Le candidature vengono valutate dal team di WeSportUP e le startup selezionate vengono invitate a partecipare al programma di accelerazione.

WeSportUP offre un’opportunità unica per le startup che operano nel settore dello sport tech o benessere di accedere a risorse e supporto per accelerare la loro crescita. Il programma è aperto a startup in diverse fasi di sviluppo e accetta anche candidature da aziende ancora non costituite, a condizione che la società venga costituita entro 2 mesi dall’ingresso nel programma.

Quali spese finanzia il bando WeSportUp

Il programma di accelerazione di startup e di innovazione in ambito sport e salute WeSportUP offre una serie di vantaggi e opportunità alle startup che partecipano. L’open call del programma riguarda diverse aree tematiche, tra cui Activity & Performance, Fitness & Lifestyle, Wellness & Nutrition, Fan Experience & Metaverse, ESG & Sustainability, Gaming and E-Sports, Management & Organization, e Venue & Stadium Tech.

Il programma prevede un training di 14 settimane progettato con incontri 1:1 con il team di WSU e coach dedicati, per aiutare gli imprenditori a scalare le loro imprese e imporsi con soluzioni innovative per il settore sport e benessere. Le startup partecipanti hanno la possibilità di entrare in contatto con le aziende corporate partner di WeSportUP e con brand leader nel settore Sport & Wellness, con cui sperimentare le soluzioni proposte.

Il programma offre anche accesso alla community di mentor composta da esperti di startup e innovazione e professionisti in ambito sport e wellness, che volontariamente affiancano le startup durante il programma, supportando il loro sviluppo.

Le startup partecipanti beneficiano anche di un pacchetto complessivo di €150k in cash e servizi, e un investimento di follow on già committed di almeno €150k per le startup più performanti.

Le startup partecipanti al programma WeSportUP hanno inoltre sostegno continuo, anche dopo il programma, con eventi annuali dedicati agli alumni, opportunità commerciali e connessioni ad hoc. Possono accedere ai fondi di venture capital e agli investitori più attivi nel settore Sport & Wellness italiani e internazionali.

Il programma prevede masterclass tenute da manager ed esperti di business e sportstech, a copertura di tutti gli aspetti fondamentali per lo sviluppo di una startup, dall’economia del prodotto al business development e al fundraising.

Le startup partecipanti al programma WeSportUP hanno anche accesso al mondo sportivo, grazie al coinvolgimento di Sport e Salute, unita all’esperienza nel sostenere la crescita di centinaia di startup di Startupbootcamp e Wylab, attraverso la creazione di opportunità di business. Inoltre, le startup hanno a disposizione uno spazio di coworking dedicato presso il Foro Italico a Roma, il place-to-be per la community sport-tech in Italia, un luogo storico, totalmente rinnovato e super tecnologico.

Le startup partecipanti al programma WeSportUP possono beneficiare di sconti, offerte e crediti esclusivi con partner leader di tecnologia (es. Amazon Web Services, Google Cloud, Stripe, HubSpot, ecc.), pagamenti, legal e compliance, assicurazioni e risorse umane. Hanno inoltre l’opportunità unica di partecipare ai numerosi appuntamenti nazionali ed internazionali legati al mondo Sportstech, oltre agli eventi organizzati da Sport e Salute.

Il programma di accelerazione di startup e di innovazione in ambito sport e salute WeSportUP si conclude con un grande evento conclusivo per celebrare i progressi raggiunti dalle startup durante il programma con la partecipazione dei corporate partner, dei mentor, degli investitori e degli stakeholder dell’industria sportiva.

Questo evento rappresenta un’occasione importante per le startup partecipanti di presentarsi ad una vasta gamma di attori dell’industria sportiva e di farsi conoscere dal pubblico più ampio.

Il programma WeSportUP rappresenta una grande opportunità per le startup che operano nel settore sport tech o benessere di accedere a una vasta gamma di risorse e supporto per accelerare la loro crescita.

Il programma offre formazione, accesso a mentor, investitori e aziende corporate partner, spazio di coworking dedicato, sconti e offerte esclusive con partner leader di tecnologia, opportunità di business e accesso al mondo sportivo.

Le startup partecipanti beneficiano anche di un pacchetto complessivo di €150k in cash e servizi, e un investimento di follow on già committed di almeno €150k per le startup più performanti. In definitiva, il programma di accelerazione di startup e di innovazione in ambito sport e salute WeSportUP rappresenta un’opportunità unica per le startup che vogliono crescere e distinguersi nel mercato in continua evoluzione dello sport tech e del benessere.

Importo finanziato dal bando WeSportUp

Il programma di accelerazione di startup e di innovazione in ambito sport e salute WeSportUP offre un pacchetto complessivo di €150.000 in cash e servizi alle startup partecipanti. Questo pacchetto rappresenta un sostegno importante per le startup, che possono utilizzare i finanziamenti e i servizi per accelerare la loro crescita e sviluppo.

WeSportUP prevede un investimento di follow on già committed di almeno €150.000 per le startup più performanti. Questo investimento rappresenta una grande opportunità per le startup di ottenere ulteriori finanziamenti per sviluppare le loro attività e consolidare la loro presenza nel mercato.

Il pacchetto complessivo di €150.000 in cash e servizi e l’investimento di follow on rappresentano solo alcuni dei vantaggi offerti dal programma WeSportUP alle startup partecipanti.

Il programma offre anche formazione, accesso a mentor, investitori e aziende corporate partner, spazio di coworking dedicato, sconti e offerte esclusive con partner leader di tecnologia, opportunità di business e accesso al mondo sportivo.

Scadenza del bando WeSportUp

Le domande per partecipare al bando WeSportUp scadono il 24 maggio 2023.

Bando MISE Contratti di Sviluppo per l’Innovazione nel Settore Automotive

Bando MISE Contratti di Sviluppo per l’Innovazione nel Settore Automotive

Il recente decreto direttoriale 17 febbraio 2023 ha introdotto importanti modifiche riguardanti la presentazione delle domande di agevolazione per gli accordi per l’innovazione nella filiera del settore automotive. A seguito dell’esaurimento delle risorse finanziarie, a partire dal 24 febbraio 2023, la presentazione delle domande sarà sospesa in alcune regioni del territorio italiano. Tuttavia, il decreto prevede anche uno stanziamento di 225 milioni di euro destinato al sostegno di progetti di ricerca e sviluppo coerenti con le finalità indicate nel decreto direttoriale. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio le modalità di presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni e le nuove opportunità di finanziamento offerte alle aziende interessate.

Chi può partecipare al bando Bando MISE Contratti di Sviluppo per l’Innovazione nel Settore Automotive

I progetti di ricerca e sviluppo, per poter essere ammissibili alle agevolazioni previste dal decreto, devono rispettare alcune caratteristiche specifiche. Innanzitutto, devono essere realizzati da soggetti che esercitano un’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi, nonché da soggetti che svolgono attività di trasporto per terra, per acqua o per aria, comprese le imprese artigiane.

Al bando Mise Contratti di Sviluppo per l’Innovazione sono ammesse anche le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale e le imprese che esercitano attività ausiliarie a quelle sopra indicate.

I progetti di ricerca e sviluppo possono essere svolti anche da Centri di ricerca, purché rispettino i requisiti richiesti dal decreto. Queste disposizioni garantiscono che le agevolazioni siano destinate a progetti di ricerca e sviluppo di alta qualità, in grado di supportare la crescita e l’innovazione del settore automotive e della filiera produttiva ad esso associata.

Quali spese finanzia il bando Bando MISE Contratti di Sviluppo per l’Innovazione nel Settore Automotive

Gli Accordi per l’innovazione nella filiera del settore automotive prevedono il sostegno a progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con un rilevante impatto tecnologico. L’obiettivo principale di questi progetti è quello di favorire l’insediamento, la riconversione e la riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili, al fine di supportare la transizione verde e gli investimenti nella filiera del settore automotive. I progetti devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzate allo sviluppo e alla produzione di:

  1. Nuovi veicoli, sistemi di alimentazione e propulsione che aumentino l’efficienza del veicolo minimizzando le emissioni nel rispetto di quanto previsto dal regolamento (UE);
  2. Tecnologie, materiali, architetture e componenti strutturali funzionali all’alleggerimento dei veicoli e dei sistemi di trasporto per la mobilità urbana;
  3. Nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per la gestione delle funzioni principali del veicolo, come la propulsione, il lighting, la dinamica laterale e longitudinale e l’abitacolo;
  4. Nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per sistemi avanzati per l’assistenza alla guida (ADAS), la connettività del veicolo (V2V e V2I), la gestione di dati, l’interazione uomo-veicolo (HMI) e l’infotainment;
  5. Sistemi infrastrutturali per il rifornimento e la ricarica dei veicoli.

Queste attività di ricerca e sviluppo sono finalizzate a promuovere l’innovazione tecnologica nel settore automotive, migliorando l’efficienza dei veicoli, riducendo le emissioni e supportando la transizione verso un’economia sostenibile e a basso impatto ambientale.

Importo finanziato dal bando Bando MISE Contratti di Sviluppo per l’Innovazione nel Settore Automotive

Lo stanziamento di 225.000.000,00 euro previsto dal decreto viene destinato alle agevolazioni per gli Accordi per l’innovazione nella filiera del settore automotive. Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo diretto alla spesa e, eventualmente, di finanziamento agevolato. Questo significa che le aziende che presentano progetti di ricerca e sviluppo ammissibili possono beneficiare di un sostegno finanziario diretto per coprire i costi legati all’implementazione dei propri progetti.

Nel caso in cui le aziende necessitino di finanziamenti aggiuntivi, potrebbero anche beneficiare di un finanziamento agevolato per coprire ulteriori spese. Tuttavia, è importante ricordare che l’accesso alle agevolazioni previste dal decreto dipende dalla rispondenza dei progetti di ricerca e sviluppo ai requisiti specifici previsti dallo stesso. In ogni caso, le agevolazioni previste dal decreto rappresentano un’opportunità significativa per le aziende del settore automotive e per la filiera produttiva ad esso associata di investire in ricerca e sviluppo e di supportare l’innovazione tecnologica e la transizione verso un’economia sostenibile e a basso impatto ambientale.

Scadenza del bando Bando MISE Contratti di Sviluppo per l’Innovazione nel Settore Automotive

Il decreto prevede alcune precise scadenze e procedure per la presentazione delle domande di agevolazione per i progetti di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il progetto di ricerca e sviluppo sia stato oggetto di una domanda di agevolazione già presentata sul primo sportello agevolativo, ma il cui iter agevolativo sia stato sospeso per carenza di risorse finanziarie, il soggetto proponente può presentare una apposita istanza per l’accesso alle risorse finanziarie.

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